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Nausea e mal di pancia: rimedi naturali
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Dr. Antonio Gorini
Medico Chirurgo, Specialista in Nefrologia – Medicina Interna
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Per nausea si intende quel malessere generale caratterizzato dalla sensazione di dover vomitare. Non è considerata una patologia, ma un segnale di malessere che può nascere da diverse circostanze.
Un’indigestione ad esempio o problemi gastrici come il reflusso o, ancora, intestinali quali colite, epatite o cirrosi possono provocare nausea. Anche alcune infezioni batteriche o virali possono dar vita, tra i vari sintomi, a nausea e vomito.
La nausea può essere avvertita anche in caso di: intossicazione alimentare o è comune in chi soffre di allergie o intolleranze alimentari, vertigini, otiti, diabete, emicrania o alterazioni del microcircolo cerebrale come spesso si verifica nell’artrosi cervicale. Può essere anche annoverata tra gli effetti indesiderati di alcuni farmaci.
Laddove la causa della nausea non sia facilmente evidenziabile è importante consultare il medico di fiducia.
La nausea che molte donne sperimentano è quella legata al periodo della gravidanza che, nei primi mesi di gestazione è dovuta a variazioni dell’assetto ormonale. In rari casi si prolunga anche per tutta la gestazione. Più spesso quando si verifica negli ultimi mesi della gravidanza è causata dalla pressione che esercita l’utero sul diaframma. La nausea in questo periodo è accompagnata da digestione lenta e reflusso acido, perciò alla gestante si consiglia di consumare cibi leggeri e distribuirli in più piccoli pasti nel corso della giornata.
La nausea causata da variazioni ormonali può verificarsi anche durante il periodo premestruale, proprio per il rilascio di estrogeni e progesterone, gli ormoni che regolano il ciclo.
Inoltre, è facile riscontare la sensazione di nausea, soprattutto nei bambini sopra i tre anni, durante un viaggio in auto o in pullman. Essa è di natura neurovegetativa ed è definita “cinetosi” ed interessa il senso dell’equilibrio, che durante il viaggio viene destabilizzato dall’andamento del mezzo di trasporto.
Dolori allo stomaco
Quando si parla di mal di stomaco, ci si riferisce in generale a svariati disturbi del tratto gastrointestinale superiore (sopra l’ombelico per intenderci), che possono avere molteplici cause.
I dolori allo stomaco possono presentarsi sotto forma di fitte, sensazione di bruciore, pesantezza o gonfiore. Nella maggior parte dei casi lo stile vita sregolato, situazioni di stress intenso e alimentazione scorretta possono provocare acidità di stomaco, reflusso gastrico, sensazione di gonfiore o pesantezza. È quindi sufficiente, in questi casi, rivedere le proprie abitudini di vita cercando di aiutare l’organismo a ripristinare il suo giusto equilibrio e ritrovare la condizione di benessere. Vi sono però alcune patologie, alcune delle quali gravi, che provocano fastidio a livello dello stomaco; perciò qualora i sintomi dovessero persistere è necessario consultare il medico per indagare sulle possibili cause.
Il problema più noto a livello gastrico è sicuramente il bruciore di stomaco, conosciuto anche come acidità o pirosi gastrica. Se esso è dovuto alla cattiva digestione, meglio evitare pasti abbondanti e cibi troppo elaborati e ricchi di condimenti, di coloranti e conservanti, come anche il brodo di carne e limitare il consumo di bevande gassate o caffè e tè. Meglio preferire piccoli spuntini frequenti e pasti leggeri, più facili da digerire.
Quando è causato da stress, è bene analizzare le situazioni che lo originano per intervenire e minimizzarne gli effetti. Infatti, per alcuni meccanismi biologici primordiali, a causa dello stress viene prodotto a livello gastrico più acido cloridrico perciò è noto provare la sensazione di bruciore quando si è particolarmente nervosi e stressati.
Reflusso gastroesofageo
Quando, a causa dell’incontinenza della valvola che collega lo stomaco all’esofago, chiamata cardias, il succo gastrico risale l’esofago, allora si parla di reflusso gastroesofageo. Il succo gastrico, risalendo, provoca irritazione alla gola e bruciore. Se questa soluzione acida è eccessiva può lesionare lo strato di muco che riveste e protegge la parete dello stomaco, provocando vere e proprie ulcere. L’ulcera gastrica è proprio il risultato di questo meccanismo.
Il reflusso gastroesofageo può dipendere anche da una condizione patologica denominata ernia jatale nella quale, una porzione di stomaco passa dalla cavità addominale a quella toracica attraversando il diaframma in corrispondenza del foro di passaggio dell’esofago. Questa condizione è molto frequente e nella maggior parte dei casi non richiede un intervento chirurgico, ma solo attenzioni nell’alimentazione e negli stili di vita. Sarà comunque compito dello specialista valutare la terapia più appropriata.
Per prevenire il reflusso gastroesofageo è utile consumare pasti leggeri e facili da digerire ed evitare caffè o bevande gassate o acide e, soprattutto, evitare di coricarsi subito dopo mangiato. La posizione distesa infatti favorisce la risalita del succo gastrico. Utile nella fasi acute mettere un rialzo di ca. 2 cm sotto i piedi del letto lato testa per ridurre il reflusso durante il sonno notturno.
Tra i rimedi naturali più utilizzati vi è l’uso del bicarbonato di sodio, usato comunemente in cucina. Avendo un pH basico ha la proprietà di tamponare l’acidità, ma ha comunque un effetto poco duraturo ed il suo uso è comunque controindicato se avviene di frequente, in gravidanza e in caso di ipertensione arteriosa o insufficienza renale, poiché si introduce anche una discreta quantità di sodio. I comuni Sali a base di citrati possono avere valida applicazione nello stesso senso, ma anche quelli debbono essere considerati solo palliativi momentanei.
La Medicina Fisiologica di Regolazione (PRM) basata sulla somministrazione di farmaci naturali a bassi dosaggi può rivelarsi utile per ripristinare il corretto funzionamento del tratto gastrointestinale.
Nux Vomica, ad esempio, è una pianta che utilizzata in bassi dosaggi facilita le funzioni gastro-intestinali. Anche l’integrazione di alcuni enzimi utili per la digestione, la cui produzione si riduce gradualmente a partire dai 40 anni, si è dimostrata efficace per migliorare la funzionalità metabolica dell’apparato digerente ed evitarne faticosi sovraccarichi.
Nausea e indigestione
La nausea è spesso collegata all’indigestione. Per indigestione, nota anche come dispepsia, si intende quell’insieme di disturbi a livello gastro-enterico manifestantesi come senso di pienezza e sazietà, gonfiore, bruciore e dolore. Sovente si manifesta dopo pasti molto abbondanti o molto elaborati che mettono in difficoltà l’apparato digerente. Altre volte l’indigestione può verificarsi con una certa regolarità e, pertanto, viene definita cronica.
Per limitare la comparsa del fenomeno è bene evitare, come appena detto, di fare pasti abbondanti e consumarli troppo in fretta. Evitare i cibi elaborati e grassi o troppo piccanti. L’alcool, il caffè e le bevande gasate, il fumo di sigaretta possono accentuare i disturbi, pertanto è meglio limitarne il consumo e smettere di fumare. Andrebbe, inoltre, limitata, ove possibile, l’assunzione di alcuni farmaci come ad esempio gli antinfiammatori che, se assunti per lunghi periodi, svolgono un’azione lesiva sulla mucosa gastrica. Se il fenomeno raggiunge una certa gravità, accanto ai sintomi già descritti potrebbero verificarsi anche salivazione eccessiva, sudorazione fredda profusa ed intensa, cefalea.
Rimedi per non vomitare
Innanzitutto, bisogna distinguere ancora una volta che cosa provoca la sensazione di vomito. Individuare l’origine del problema, infatti, aiuterà a trovare la giusta soluzione.
Nei casi in cui il vomito non dipenda da particolari patologie che richiedono un consulto medico, o sia accompagnato da febbre, malessere generale e astenia, ma sia solo il risultato di uno sporadico evento legato ad uno scorretto stile di vita, si può intervenire mutando le proprie abitudini. Lo stress, spesso alla base di questo tipo di fastidi, può causare disturbi di varia natura anche a livello gastrico.
In questo caso, sorseggiare lentamente una tisana a base di zenzero garantirà una piacevole sensazione di benessere. La menta piperita, il miele ed il limone possono altrettanto aiutare ad alleviare il fastidio.
Nausea e vomito durante corsa e maratona
Questo tipo di disturbo si verifica solitamente a seguito di un intenso sforzo fisico prolungato, come nel caso della maratona o di una corsa e si presenta verso la fine della competizione o nei momenti immediatamente successivi. Per lo stress che lo sforzo fisico implica si innesca un blocco della digestione provocato dalla secrezione di alcuni ormoni come cortisolo, adrenalina e noradrenalina. Inoltre, l’acido lattico che si va ad accumulare nell’organismo, proprio per la sua natura acidificante, sembra giocare un ruolo in questo meccanismo.
Durante una competizione sportiva il sangue, ricco di ossigeno, viene pompato con maggiore intensità a muscoli e polmoni perciò, inevitabilmente, si riduce quello destinato allo stomaco. Non potendo portare a termine la digestione, quindi, l’organismo tenta di liberarsi di ciò che è stato ingerito al fine di destinare una quota maggiore di sangue all’apparato muscolare.
Per ovviare a questo spiacevole inconveniente, è bene consumare un pasto leggero, ma energico almeno un paio d’ore prima della competizione. Andrebbero evitati i cibi in grado di creare acidità gastrica come ad esempio le spremute di agrumi.
Anche l’apporto di liquidi è indispensabile in quanto la disidratazione provoca malessere e rallenta la digestione. L’acqua naturale con residuo fisso medio in ogni caso è la bevanda più raccomandata e salutare per lo sportivo.
Nausea da mal di mare, mal d’auto, ecc.
Evento frequente come si diceva prima in età pediatrica a causa dell’immaturità dell’organo che presiede all’equilibrio situato nell’orecchio. Non è infrequente trovare anche adulti che soffrono di questo disturbo chiamato cinetosi.
Nel mal d’auto si consiglia di sedersi nei posti anteriori, non leggere durante il viaggio, non giocare con video games o usare smartphone/tablet, tenere areato l’abitacolo con ricambio di aria fresca, condurre lentamente il veicolo nelle curve, organizzare delle soste per far scendere e riposare il passeggero. Tenere in auto una o più sacchetti di plastica per l’emergenza.
Non bere prima e durante il viaggio. Consumare, se necessario, cibi secchi (cracker, gallette, ecc.).
Gli adulti possono utilizzare farmaci che riducono/prevengono il malessere a base di dimenidrinato.
Questi farmaci non sono indicati nei bimbi piccoli e vanno assunti con prudenza in caso di glaucoma, ipertrofia prostatica (aumento di volume della prostata), difficoltà ad urinare, stitichezza, asma bronchiale, e in ogni caso previo consulto del proprio medico di fiducia.
Viste le numerose limitazioni nell’uso del suddetto farmaco ben vengano anche soluzioni naturali: utile lo zenzero, anche in gocce, assunto da prima del viaggio e con regolarità fino all’arrivo a destinazione.
Nella medicina delle basse dosi si usa con grande soddisfazione un composto di rimedi specifici a base principalmente di Cocculus, Conium, Petroleum, Ambra. Questo rimedio va assunto in prevenzione prima di mettersi in viaggio e durante il viaggio fino all’arrivo. Anche la Nux Vomica a basse dosi di cui abbiamo parlato prima può avere il suo ruolo nella gestione del sintomo nausea da cinetosi.
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