Allergie

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Rimedi naturali per la prevenzione e la cura delle allergie.

Previeni e cura le allergie naturalmente

Prevenire i sintomi dell’allergia

La prevenzione e la cura delle allergie rappresentano un argomento importante per coloro che soffrono di queste patologie. Ma chi cura le allergie? Il medico preposto è l’allergologo: la visita allergologica è quindi un passaggio fondamentale per accertare o escludere la presenza di un’allergia.

Allergie e intolleranze, sono la stessa cosa?

L’allergia alimentare è una reazione anomala del sistema immunitario all’ingestione di uno specifico alimento (o di alcune sostanze contenute in esso). A seguito della reazione fra frammenti dell’alimento allergenico e certi nostri anticorpi (IgE, Immunoglobuline E), si libera una sostanza, l’istamina, che è la principale responsabile dei sintomi caratteristici di tutte le reazioni allergiche. Le intolleranze alimentari sono reazioni avverse che producono sintomi fastidiosi (con diversi gradi di gravità, da lievi a seri, ma mai fatali) quando quel cibo viene assunto. Qualche esempio?

Scopri se sei allergico!

Starnuti, rinorrea, ostruzione nasale, iperlacrimazione, prurito, broncospasmo, tosse, diarrea. Se periodicamente soffri di uno o più di questi sintomi probabilmente sei un soggetto allergico. Se sospetti una malattia allergica, rivolgiti tempestivamente al medico allergologo che raccoglierà tutte le informazioni fornite dal paziente (anamnesi) e effettuerà un’accurata visita clinica per fare il punto della situazione. Il medico valuterà poi se sia necessario sottoporsi a dei test specifici per accertare o escludere la presenza di un’allergia.

Sai quanti italiani soffrono di allergia?

Il 20% della popolazione soffre di allergia. In particolare, la dermatite atopica nella popolazione infantile è passata dal 3% degli anni ’60 al 10-15% attuale; anche la rinite allergica è in costante crescita (10-30% della popolazione) così come l’asma allergico che interessa oggi il 10% della popolazione.

Allergie e sistema immunitario

Secondo gli ultimi studi, alla base delle allergie ci sarebbero una serie di concause. Esiste, in alcuni soggetti, una predisposizione genetica (la probabilità di sviluppare una allergia quando nessuno dei genitori è allergico è pari al 15%, la percentuale sale al 50% se uno dei genitori è allergico ed arriva all’80% se entrambi sono allergici), ma questo non è sufficiente per scatenare un fenomeno allergico. È necessario che il soggetto sia esposto agli allergeni ambientali e, in questi ultimi anni, l’ambiente si è “imbibito” di allergeni, pensiamo alla moquette, all’inquinamento ambientale, a cibi sempre più raffinati, ecc. Infine, la causa oggi ritenuta essere forse la più importante per lo sviluppo di un’allergia, è l’alterazione dell’equilibrio del Sistema Immunitario.

Perché si diventa allergici?

Oggi si parla di ipotesi igienica. Cosa intendiamo? Dati sperimentali dimostrano che se durante l’infanzia non si viene a contatto con virus e batteri non si ha la possibilità di sviluppare adeguatamente, come dire, la parte buona del Sistema immunitario, facendo, al contrario, ipertrofizzare proprio l’altra parte, quella che produce le IgE. Insomma, con una battuta, insistiamo un po’ meno affinché i nostri bambini si lavino le mani, se non li vogliamo allergici da grandi.

Come si possono curare le allergie?

La medicina tradizionale offre eccellenti strumenti terapeutici da cui, soprattutto nelle forme acute e iper-acute, non si può prescindere. Si tratta, tuttavia, di terapie fondamentalmente sintomatiche che non risolvono alla base il problema. Un passo avanti in questo senso si è fatto con l’utilizzo dei così detti “vaccini antiallergici” in grado di aumentare la tolleranza del soggetto nei confronti di determinati allergeni.

La Medicina dei bassi dosaggi

Nel dicembre 2009 la prestigiosa rivista scientifica Pulmonary Pharmacology & Therapeutics ha pubblicato i risultati di un interessante lavoro condotto dai ricercatori italiani dell’Università degli Studi di Milano, che dimostra come particolari molecole naturali a bassi dosaggi, preparate con il metodo SKA (Sequential Kinetic Activation), sono in grado di prevenire e curare la malattia allergica.

La Medicina dei bassi dosaggi cura il malato e non solo la malattia, cioè cerca di correggere quel difetto in parte costituzionale, in parte determinato dall’ambiente, che ha portato il Sistema Immunitario del soggetto allergico ad essere sbilanciato e quindi a rispondere in maniera anomala nei confronti di sostanze normalmente innocue. È sempre buona regola rivolgersi al proprio medico di fiducia per un’attenta valutazione diagnostica prima dell’utilizzo del farmaco a basso dosaggio più indicato, ma la ricerca scientifica ha fatto passi da gigante anche nel campo degli integratori alimentari e delle loro applicazioni in campo allergologico.

…e per i sintomi allergici?

Deve esserci sempre un’attenta valutazione da parte del medico curante che deve discriminare se intervenire con il farmaco tradizionale o con quello a basso dosaggio.

La Nutraceutica Fisiologica come complemento alla terapia

Di enorme interesse è l’utilizzo di alcuni estratti da uova di quaglia giapponese (Coturnix japonica varietà B-mina) in grado di ridurre l’insorgenza di sintomi allergici, e quindi utilissimi in prevenzione, e di ridurre l’intensità degli stessi e quindi utilissimi quando la sintomatologia è ormai in atto. L’uso di questi estratti deriva da un’antica tradizione giapponese, ma a distanza di oltre 50 anni, la ricerca scientifica ne ha confermato, con precise valutazioni scientifiche, l’efficacia. In Italia gli estratti dalle uova di quaglia giapponesi sono disponibili grazie alla Nutraceutica Fisiologica nell’integratore alimentare Ovix compresse e nella forma Ovix crema.

Garanzia di affidabilità

La Medicina Fisiologica di Regolazione rappresenta un metodo di cura sicuro e privo di rischi, efficace e facile da utilizzare. Università italiane e di molti Paesi promuovono la ricerca scientifica in questo campo e numerosissimi sono gli studi clinici pubblicati su prestigiose Riviste Scientifiche internazionali. Da 30 anni diffondiamo la Medicina Fisiologica di Regolazione in Italia e nel Mondo, proponendo un metodo terapeutico all’avanguardia, in linea con le più moderne metodiche cliniche. Gli altissimi standard produttivi e la tecnologia innovativa dello Stabilimento garantiscono l’affidabilità e la qualità dei farmaci attualmente commercializzati.

L'impatto dello stress sui soggetti allergici

Una ‘medicina’ particolare, che non si assume in modo tradizionale e che potrebbe portare grandi benefici quando si soffre di allergie: stiamo parlando della meditazione e l’ipotesi di un suo utilizzo in questo campo arriva dall’Ohio State University Medical Centre e, in modo specifico, da uno studio1 condotto dalla Dr.ssa Patterson e pubblicato sulla rivista medica Annals of Allergy, Asthma & Immunology.

I ricercatori hanno studiato 179 pazienti per 12 settimane, periodo in cui il 39% ha avuto più di un episodio allergico. In questo gruppo erano presenti anche i soggetti con maggior livello di stress: il 64% ha subito più di 4 episodi, su 2 periodi di 14 giorni, proprio nelle giornate di maggior stress. Lo studio ha inoltre rilevato che chi soffre più frequentemente di allergie ha solitamente un umore negativo, che potrebbe aggravare le infiammazioni in corso. Si tratta, insomma, di un circolo vizioso: lo stress aggrava i sintomi allergici che, a loro volta, aggravano lo stress. Un risultato che rispecchia appieno quanto già spiegato scientificamente dalla PNEI, la scienza che studia le relazioni fra il sistema immunitario, il sistema endocrino e il sistema nervoso, volta a spiegare i meccanismi chimici coinvolti nel mediare l’influenza delle emozioni e degli stati di coscienza sulla condizione di salute o di malattia.

La pratica della meditazione o di esercizi di respirazione, quindi, potrebbe essere di aiuto nella riduzione dello stress, fattore responsabile del peggioramento dei sintomi tipici delle allergie respiratorie, come la congestione delle mucose nasali e l’irritazione degli occhi, ad esempio.

Certo lo studio non parla di una panacea (mantenere le terapie farmacologiche prescritte dal proprio medico curante è fondamentale), ma rappresenta uno spunto interessante, che merita di essere approfondito con altri lavori che ne analizzino la prospettiva dal punto di vista scientifico. Nel frattempo, è importante ricordare che l’Omotossicologia può rappresentare un valido strumento per approcciare a 360° la patologia allergica: hai già letto l’articolo dedicato alla Low Dose Medicine?

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