Come far passare la febbre

Antonello Arrighi
Dr. Antonello Arrighi

Specialista in Pediatria. Pediatra di Libera Scelta USL 8 Arezzo.

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La febbre è una reazione dell’organismo per difendersi dalla presenza di virus o batteri.

febbre e fattori di rischio

Essa si manifesta con l’innalzamento temporaneo della temperatura corporea (che normalmente oscilla tra i 36° e i 37,5°C, a seconda della persona, del momento della giornata, dell’età e di altre condizioni) e talvolta con altri sintomi come: mal di testa, diarrea, mal di gola, tosse ecc.

A meno che non superi i 39.5°, negli adulti la febbre non è quasi mai motivo di preoccupazione, poiché significa che il sistema immunitario sta attivando le sue risorse: impedire agli agenti patogeni di proliferare, creando un ambiente poco favorevole al loro sviluppo e accelerare i processi metabolici dell’organismo (il calore incrementa la velocità delle reazioni biochimiche) allo scopo di eliminarli più rapidamente.

La febbre, infatti, è uno dei più efficaci meccanismi di difesa contro le infezioni: è un prezioso alleato, non un nemico! Non è ragionevole abbatterla bruscamente, poiché così rallentiamo la guarigione.

 

Discorso a parte va fatto per i bambini, specialmente per i neonati, i quali vanno trattati con un’attenzione maggiore per via dell’immaturità del loro sistema immunitario e della maggior possibilità di insorgenza di alcune complicanze prodotte da una febbre non controllata. In questo caso il primo consiglio è quello di rivolgersi al medico pediatra di fiducia.

Febbre negli adulti, quando preoccuparsi

Per quanto sia una reazione diffusissima e benevola, la febbre molto spesso genera timore, soprattutto quando è alta. Non dimentichiamoci che essa non è una malattia, ma un sintomo che si accompagna ad una malattia

Può essere più debilitante sopra la soglia dei 39.5° negli adulti; in questo caso il disagio fisico è maggiore e il timore di un ulteriore peggioramento può allarmare più del dovuto e dare la sensazione di “non farcela”, di essere ammalati più gravemente e di aver bisogno di cure immediate per risolvere il più presto possibile l’episodio.

Ricorrere all’uso di antipiretici e altri medicinali specifici non è necessariamente la prima cosa da fare, in particolare se non vi sono altri sintomi indicativi di uno stato di sofferenza. La febbre è un nostro prezioso alleato: a 38° la moltiplicazione di un virus viene frenata in misura pari al 90% e, per la maggior parte di essi, un ulteriore aumento può arrestarla del tutto.

Se la febbre dovesse persistere alta per un due-tre giorni, allora è opportuno fare indagini approfondite, come una radiografia al torace, un tampone faringeo o altri esami o ciò che il medico suggerirà dopo una visita accurata.

Il “fai da te” non è mai un buon modo di curarsi: è essenziale comprendere quali cause hanno prodotto la febbre e per questo è necessario il ricorso al medico.

Le cause della febbre alta prolungata possono essere diverse:

  • infezioni alle vie respiratorie, alla vescica o in altre sedi;
  • reazioni post-intervento chirurgico;
  • effetto provocato dall’assunzione prolungata e impropria di farmaci;
  • reazione ad alcuni farmaci come antibiotici, anti-ipertensivi e anti-convulsionanti;
  • malattie su base infiammatoria cronica (ad es. l’artrite reumatoide e le vasculiti);
  • reazione ad un vaccino;
  • insolazione;
  • malattia degenerativa a carattere evolutivo.

Solitamente, una volta individuata la causa, si può agire direttamente su di essa, in base alla diagnosi del medico e alla cura che egli prescrive. In tal modo la febbre scenderà gradualmente e spontaneamente, senza ricorso a farmaci che la limitino.

Come per i bimbi piccoli, tuttavia, bisogna prestare particolare attenzione quando il soggetto interessato è anziano e ancor più se affetto da patologie cardiache, polmonari, renali o degenerative di diverso genere.1

Febbre senza sintomi

Le origini della febbre possono essere molteplici e sono proprio queste a determinare lo sviluppo di un sintomo o di un altro. Se si ha un’infezione all’apparato uditivo ad esempio, si avverte dolore all’orecchio; mentre si può avere febbre senza mal di gola in assenza di infezioni o infiammazioni del tratto orofaringeo.

Capita infatti che la febbre si presenti anche senza sintomi, come nel caso di un’insolazione o un raffreddamento momentaneo, dovuto ad un brusco cambio di temperatura ambientale ed al nostro mancato adattamento.

Soprattutto nel periodo estivo infatti, a causa dell’esposizione solare non controllata e degli sbalzi termici, dovuti principalmente all’aria condizionata nei luoghi chiusi, la temperatura corporea può alzarsi senza necessariamente portare con sé altri sintomi.

Se la febbre però dovesse essere alta e durare molti giorni, è sempre opportuno rivolgersi al medico e sottoporsi ad esami diagnostici per scoprirne la causa.

La maggior parte delle volte si tratta di infezioni batteriche o virali.

Come far passare la febbre senza farmaci

come curarla 1

Se la febbre è causata da un semplice raffreddamento o da un’infezione virale comune, l’uso di farmaci può non essere necessario.

Nel giro di uno o due giorni essa va via osservando semplici precauzioni:

  • stare a riposo e ben coperti
  • essere a riparo dagli sbalzi termici
  • bere tanti liquidi (principalmente acqua, ma vanno benissimo anche i succhi di frutta in assenza di dissenteria)
  • fare un bagno tiepido (non freddo) avendo cura di asciugarsi bene, in ambiente confortevole ed evitando di prender freddo o di sottoporsi a sforzi
  • applicare salviette inumidite di acqua tiepida su fronte e polsi per sollievi momentanei
  • applicare una borsa dell’acqua calda nella zona infiammata può dare sollievo nel caso di sintomatologia respiratoria o gastrointestinale
  • fare un clistere con acqua tiepida (37°, la normale temperatura corporea) può aiutare ad abbassare la febbre
  • mangiare il giusto che serve senza appesantire l’organismo. Solitamente con la febbre diminuisce anche l’appetito; sforzarsi e nutrirsi controvoglia non è salutare. Un poco di digiuno o il consumo di pasti leggeri (brodo vegetale, riso lessato) può essere utile e restituire la giusta energia.

In farmacia esistono medicinali a basso dosaggio in grado di sostenere il sistema immunitario senza bloccare sul nascere la risposta infiammatoria e febbrile che, come abbiamo visto, il nostro organismo adotta per difendersi dagli agenti patogeni.

Come regolare la febbre all’esordio

In alcune circostanze, non ci si può “permettere” di prendere la febbre, perché la vita frenetica di tutti i giorni ci vuole sempre attivi e presenti!

Che sia a causa del lavoro, della famiglia o di un qualsiasi impegno importante da portare a termine, quando sale la febbre si cercano sempre mille soluzioni per bloccarla sul nascere, con la speranza di riuscire ad abbassarla in un giorno e guarire in poche ore.

Se, come abbiamo visto, la febbre è un meccanismo di difesa del corpo per contrastare gli agenti patogeni però, provare ad abbassarla repentinamente e interrompere il suo normale decorso, significherebbe lasciare che virus e batteri agiscano in un habitat loro più favorevole.

Ovviamente, questo non vuol dire che la febbre non va mai curata: bisogna prestare attenzione a tutti i sintomi e rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Pertanto, i consigli degli esperti per sentirsi meglio in breve tempo sono:

  • riposare e rilassarsi
  • fare un bagno tiepido
  • bere molta acqua e assumere alimenti che contengano vitamine (frutta e verdura cruda)
  • evitare sbalzi di temperatura
  • coprirsi con abbigliamento consono (vestendosi o spogliandosi “a cipolla” e soggiornando in un ambiente confortevole).

Uno dei rimedi con effetto abbastanza immediato sono anche gli impacchi di ghiaccio, i quali però fanno abbassare la temperatura soltanto per breve tempo e non hanno dunque un effetto curativo perché non agiscono sulle sue cause. In talune circostanze possono persino essere controproducenti, proprio perché forzano l’abbassamento repentino della temperatura locale. Meglio assecondare il decorso naturale e ricorrere agli stratagemmi descritti, più consoni e dolci, piuttosto che creare brusche variazioni di temperatura, spesso inefficaci e addirittura rallentanti la guarigione. Certo, si vien tentati dall’apparente aspettativa del beneficio di “un sollievo fresco”, ma in realtà il prezzo che si paga per questo erroneo comportamento è decisamente svantaggioso sul decorso del malanno.

Come curare la febbre a casa

come curarla seconda parte 1

A meno che non ci siano gravi problemi di salute o sintomi allarmanti, la febbre si può curare a casa. Come fare?

Basta mettere in pratica tutti i consigli sopra indicati ed evitare i metodi non convenzionali come il ghiaccio, l’acqua fredda, l’alcool e l’aceto. In caso di complicanze o se la febbre non dovesse passare, il medico saprà consigliarvi la terapia migliore.

Spugnature o bagno con l’aceto

Tra i rimedi naturali più diffusi per abbassare la temperatura, il bagno con l’aceto (soprattutto quello di mele) è tradizionalmente tra i più conosciuti.

Ponendo alcune gocce nell’acqua tiepida in cui ci si immerge, si può trovare sollievo. In realtà questa pratica è il retaggio di una modalità empirica tramandata dagli avi, priva di effettiva utilità.Meglio preferirgli il bagno o le spugnature tiepide già descritte.

Spugnature con l’alcol

Nemmeno l’alcol è consigliato per fare le spugnature, poiché esso causa vasodilatazione e disperde il calore di cui il corpo ha bisogno. Nonostante le sue proprietà disinfettanti, inoltre, l’alcol potrebbe anche irritare la cute.3

Essendo un depressore del Sistema Nervoso, l’alcol rallenta la velocità di elaborazione delle informazioni sensoriali e la trasmissione nervosa, per cui i riflessi risulteranno rallentati, come pure la guarigione.

Doccia tiepida

La doccia tiepida (né calda, né fredda) è un toccasana.

Anche chi ha la febbre può trarne giovamento, poiché l’organismo disperde il calore ed acquisisce la temperatura ottimale in poco tempo.

Attenzione però alla temperatura dell’ambiente; è assolutamente da evitare il prendere freddo subito dopo, poiché lo sbalzo potrebbe alimentare la febbre, anziché aiutare a risolverla.

Se si è debilitati e non ci si sente in grado di stare in piedi, si può ricorrere in alternativa al bagno, con le medesime precauzioni e avendo cura di asciugarsi con cura e coprirsi opportunamente subito dopo.

In passato si consigliavano spesso un bagno o una doccia fredda per abbassare la febbre, anche in inverno, ma la loro efficacia temporanea stimolava ancora di più la reazione del corpo a rialzare la temperatura. Non è cosa buona, dunque va evitata.

Cosa fare quando si suda con la febbre

Quando la temperatura corporea sale, la sudorazione aumenta e l’organismo perde più velocemente liquidi.

Quando si ha la febbre, è importante ricostituire il più possibile i liquidi persi e impedire la disidratazione bevendo molta acqua, bevande a base di sali minerali, succhi di frutta, brodo vegetale, tisane o infusi (meglio evitare gli eccitanti come tè e caffè).

Per evitare di sudare eccessivamente durante la febbre è consigliabile non coprirsi con indumenti e coperte troppo caldi, ma assecondare il bisogno momentaneo che il nostro corpo sempre ci suggerisce, coprendoci o scoprendoci (con la dovuta attenzione), evitando gli estremi.

Come far abbassare la febbre nei bambini

Le regole per far abbassare la febbre nei bambini sono le stesse che si applicano negli adulti, ma bisogna avere l’accortezza di monitorare con costanza i sintomi e la temperatura, in modo da rivolgersi al medico pediatra per chiedere un consulto qualora dovessero verificarsi delle anomalie.

Se un bambino ha la febbre alta non bisogna necessariamente allarmarsi perché, come abbiamo già visto, si tratta di un efficiente meccanismo di difesa del corpo (discorso a parte va fatto per i neonati, che devono essere immediatamente monitorati da personale esperto in caso di febbre alta), che richiederà un intervento adeguato soltanto se la durata eccede le 48-72 ore.

Per far star meglio i nostri bambini quando hanno la la febbre si può quindi:

  • farli bere abbondantemente durante la giornata (1-2 litri tra acqua e altre bevande, a seconda del peso corporeo)
  • favorire il riposo, senza costringerli a stare a letto se non lo richiedono
  • usare indumenti idonei a favorire la regolazione della loro temperatura e far arieggiare gli ambienti quando i bimbi sono altrove (in modo da evitare che prendano colpi di freddo)
  • regolare adeguatamente la temperatura dell’ambiente in cui soggiornano
  • non sforzarli a mangiare se non lo richiedono e mantenendoli comunque leggeri con cibi facilmente digeribili e assimilabili (non dolciumi)
  • far loro un breve bagno rilassante con acqua a temperatura idonea (38-39°, non al di sotto e non al di sopra)
  • sottoporli ad un piccolo clistere con 25 cc di acqua tiepida
  • accudirli con amore e pazienza, intrattenendoli e distraendoli con giochi e racconti.

 

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