Spossatezza e confusione mentale

Cos’è la spossatezza

“Spossatezza” è un termine utilizzato per descrivere una sensazione generale di stanchezza fisica e mentale, che a volte si accompagna a sonnolenza, oppure a mal di testa, confusione e disorientamento (spazio-temporale).

La spossatezza può manifestarsi in maniera transitoria o duratura.

Si tratta di un sintomo comune di molte condizioni mediche, sia lievi che più gravi.

È anche il risultato naturale di alcune scelte di vita, come la mancanza di esercizio fisico, una dieta scorretta, oppure una reazione dovuta al cambio di stagione.

La spossatezza è differente dal senso di sonnolenza, caratterizzato dal bisogno di riposo a causa di sonno irregolare o eccessivi sforzi fisici o mentali, mentre la spossatezza si manifesta con un calo drastico, a volte persistente, di mancanza di motivazione ed energia.

Se la spossatezza non si attenua con il giusto riposo e un'alimentazione adeguata o si sospetta che sia causata da una condizione fisica o mentale sottostante è preferibile consultare il medico per identificarne precisamente le cause.

Soltanto un esperto, infatti, può aiutare a diagnosticarne la causa e suggerire le eventuali possibili soluzioni

Cosa causa la spossatezza?

Ci sono diverse potenziali cause di spossatezza e, per avere una visione più chiara, possiamo suddividerle in tre macrocategorie:

• stile di vita
• condizioni di salute fisica
• problemi di salute mentale.^[1]

Stile di vita

Lo stile di vita può incidere in maniera considerevole sulla spossatezza.

La sensazione di stanchezza generale può dipendere da fattori come:

• mancanza di attività fisica
• sonno irregolare
• obesità o sovrappeso
• noia
• farmaci, come antidepressivi o sedativi
• consumo regolare di alcolici
• uso di droghe
• consumo eccessivo di caffeina
• cattiva alimentazione^[2]

Condizioni di salute fisica

Molte patologie possono essere causa di spossatezza; in particolare:

• AIDS
• mononucleosi o altre infezioni virali
• anemia
• artrite reumatoide
• attacchi di panico
• diabete
• cancro
• disturbi alimentari, come anoressia o bulimia
• ipotiroidismo o ipertiroidismo
• insufficienza epatica
• insufficienza renale
• menopausa
• infezioni di diverso tipo
• insonnia^[3]

Problemi di salute mentale

Anche le condizioni di salute mentale possono causare spossatezza; nel 50% dei casi, la sensazione generale di stanchezza è un sintomo molto comune nelle persone che soffrono di ansia e depressione.^[4]

Ulteriori cause di spossatezza, da non considerarsi allarmanti se non accompagnate da ulteriori sintomi gravi, includono lo stato di gravidanza e il cambio di stagione.

Spossatezza e cambio di stagione

Il mutare delle stagioni porta spesso quel senso di spossatezza che rende le persone stanche e con l’umore sotto i tacchi.

I motivi, seppur in apparenza banali, sono in realtà segnali di sofferenza e inadeguatezza per molti.

Con l’arrivo dell’autunno, le giornate si accorciano e la mancanza di luce solare può avere un impatto significativo sull’energia.

I cambiamenti nella luce solare, infatti, creano mutamenti sul ritmo naturale dell’organismo.^[5]

Ma non solo! Cambiano anche le abitudini alimentari e dello stile di vita in generale: ad esempio, si mangiano cibi più elaborati e confortanti, come paste cremose, torte calde e stufati

Ma per quanto ben preparati e presentati questi cibi ricchi ed elaborati possono contribuire a peggiorare la stanchezza (richiedono un processo digestivo adeguatamente lungo).

Viceversa, con l’arrivo della primavera l’organismo si riabituerà a condizioni più semplici e rapide, che richiedono minor impegno, orientando la scelta   n verso cibi leggeri e facilmente digeribili (frutta e verdura in particolare, più abbondanti in questa stagione).

Inoltre, la primavera porta con sé giornate più lunghe con più ore di luce con più voglia di vivere all’aria aperta e nello stesso tempo miglioramento del tono umorale.

Purtroppo, si risvegliano anche le allergie, vera croce per molte persone.

Durante la primavera, sempre più alti sono i numeri di coloro che soffrono di allergia al polline, non di rado causa di spossatezza e cambiamenti di umore (maggiore irritabilità, suscettibilità, ecc.).^[6]

Spossatezza in gravidanza

Uno dei primi segni della gravidanza è la spossatezza. A partire dal concepimento e dall'impianto dell’embrione, gli ormoni della gravidanza influenzano istantaneamente il corpo, l'umore, il metabolismo, il cervello, l'aspetto fisico e il ritmo del sonno.

Oltre ai cambiamenti ormonali, anche i cambiamenti fisici ed emotivi abbassano i livelli di energia e fanno sentire la donna stanca e affaticata.

Alcuni di questi cambiamenti includono:

• aumento del flusso sanguigno
• problemi di digestione
• nausea mattutina
• stress e ansia
• minzione frequente
• bruciore di stomaco
• dolore alla schiena, all'anca e al bacino.

In altre parole, la spossatezza in gravidanza è abbastanza normale, in quanto sia il corpo che la mente della donna subiscono innumerevoli mutamenti dati dalla attività ormonale necessaria a sostenere lo sviluppo della nuova vita.

Quando rivolgersi al proprio medico?

Quando il disturbo si presenta senza una causa apparente e con caratteristiche persistenti che si ripercuotono sulla qualità della vita, è necessario consultare il medico, che indicherà gli esami diagnostici da eseguire.

Bisogna necessariamente consultare un medico, soprattutto se si soffre di altre patologie o la donna è gravida, quando il senso di spossatezza è estremo e improvviso ed è associato a:

• confusione mentale
• sudorazione
• vertigini e svenimento
• depressione
• sanguinamento rettale
• forte mal di testa
• dolore nella zona del torace
• dolore addominale, alla schiena o nella regione pelvica.^[7]

Rimedi

I rimedi contro la spossatezza variano a seconda che il disturbo sia legato a condizioni transitorie, acute o persistenti.

Nel primo caso, ad esempio se causato da stress o da ansia, potrebbe essere sufficiente riposare, rilassarsi o fare una pausa; se necessario può anche essere assunto un integratore per la spossatezza.

In commercio ne esistono diversi in grado di dar sollievo, ma è sempre meglio consultare il medico per individuare il prodotto che potrebbe avere un’azione migliore in base alle condizioni psicofisiche soggettive ed all’età.

Se il disturbo consegue a uno stile di vita stressante (più continuativo) è necessario modificare alcune abitudini e rivedere i ritmi: adeguare l’alimentazione, praticare attività fisica, bere a sufficienza ed evitare il consumo di fumo e alcolici possono già rappresentare un ottimo punto di partenza!

In tutti gli altri casi è necessario il parere medico per capire quali sono gli eventuali esami diagnostici cui sottoporsi, per identificare la causa e pianificare la terapia adeguata.^[8]

Negli ultimi anni, in campo scientifico, sta acquisendo sempre più interesse la Medicina delle basse dosi, non legata all’uso di farmaci convenzionali, che mira alla cura degli squilibri partendo dall’individuazione della causa e personalizzando la terapia, che viene cucita su misura, come un abito sartoriale.

In questo caso quindi, la medicina delle basse dosi^[9] sarebbe utile per intervenire direttamente sull’eziologia della spossatezza e della confusione mentale, che essendo sintomi, costituiscono soltanto la manifestazione del disturbo.

Abbiamo visto nel paragrafo dedicato alle “Condizioni di salute fisica” che numerosi quadri clinici (in particolare infezioni virali, squilibri ghiandolari, anemia, malattie autoimmuni, dismetabolismi, insufficienze d’organo, stati d’animo ed emozioni alterate, ecc.) possono infatti rivelarsi attraverso la comparsa di questi segni, che permetteranno di svelare con appropriate indagini il vero movente e orienteranno il professionista alla scelta dell’opzione di cura più idonea.

L’importanza dell’attività fisica

La spossatezza può derivare anche dalla mancanza di attività fisica: succede a molti di procrastinare la piacevole passeggiata, corsetta, attività in bicicletta o partitella di calcio con gli amici per gli innumerevoli impegni quotidiani.

Tuttavia, praticare attività fisica è una garanzia per l’organismo di benessere generale e di prevenzione di malattia.

Il corpo e la mente sono entità in stretta e incessante relazione, dove i sistemi nervoso, endocrino ed immunitario, comunicando tra loro, interconnettono cervello, emozioni e corpo fisico, con il risultato del miglior equilibrio soggettivo possibile e del relativo benessere.

L'attività fisica regolare (consona al bisogno ed all’età di ciascuno) è importante per mantenere uno stile di vita sano, è salutare per muscoli e ossa, ma altrettanto fondamentale per lo sviluppo e la salute del cervello.

La norma sarebbe (almeno) 30 minuti di attività fisica tutti i giorni ad intensità moderata (ad esempio camminare a passo veloce), o 20 minuti tre volte alla settimana di attività intensa (ad esempio jogging, nuoto a stile libero, ecc.). L’importante, comunque, è che si tratti di attività aerobica, ovvero quel tipo di attività di intensità media che consente alle cellule di utilizzare ossigeno e glucosio per produrre l’energia necessaria.

È sempre opportuno affidarsi ad una ad un medico competente o al proprio medico, perché non tutti possono essere in grado di cominciare subito al medesimo livello, per via delle differenti condizioni fisiche e di allenamento.^[10]