Menopausa: quali sono le principali problematiche?

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Dr. Franco Vicariotto

Medico Chirurgo, Specialista in ostetricia e ginecologia

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Se la donna vive spesso con disagio il periodo delle mestruazioni, altrettanto può capitare che viva con dispiacere la sua cessazione, chiamata menopausa.

La menopausa è un normale processo fisiologico che avviene nelle donne non più giovanissime (più o meno dopo i 45 anni di età), contraddistinto dalla cessazione di produzione, da parte delle ovaie, degli ormoni riproduttivi, chiamati estrogeni.[1]

Tale cessazione avviene in modo naturale, ma può essere anche indotta attraverso l’uso di farmaci o a seguito di patologie o interventi chirurgici.

Fisiologicamente, la fine del periodo fertile per la donna, ovvero quello utile per la procreazione, sopraggiunge intorno ai 45 – 50 anni e coincide con la scomparsa del ciclo mestruale. Il periodo che precede questo evento viene denominato premenopausa (o climaterio) e può durare per un tempo variabile (all’incirca 4 anni).

Tale periodo, caratterizzato dalla progressiva riduzione degli estrogeni, si manifesta con una graduale comparsa di sintomi tipici.[2]

 

Sintomi menopausa

sintomi principali della menopausa, sono: vampate di caloresbalzi d’umore, gonfiore addominale, secchezza vaginale, decremento della densità ossea, calo del desiderio sessuale, perdita di tono muscolare, sbalzi della pressione sanguigna, tachicardia, risvegli notturni, difficoltà di concentrazione e depressione.[3]

Accanto ai sintomi fisici, che non si manifestano per tutte le donne allo stesso modo,[4] vi sono invece, sul piano psicologico ed emotivo, modi differenti di percepire questo evento.

L'esperienza della menopausa, infatti, è caratterizzata da sfide e cambiamenti nei ruoli personali all'interno della famiglia e della società.[5]

Alcune donne identificano nella menopausa la cessazione del ciclo, magari vissuto da sempre con disagio o con dolore, perciò si sentono più libere. Anche sul piano sessuale si sentono più sollevate, perché abbandonano il rischio di gravidanze inattese.

In altri casi invece, la menopausa è un evento assai temuto, quasi come se fosse un trauma, perché per la donna  perdere la propria fertilità può essere  vissuto come una perdita di femminilità, in quanto i cambiamenti che avvengono sul piano fisico e mentale coincidono per molte con l’inizio della senescenza.

Altre donne ancora , ritengono la menopausa un momento assolutamente naturale e fisiologico e lo accolgono con estrema normalità, come una nuova fase della propria vita.

Ovviamente l'esperienza individuale della transizione alla menopausa varia ampiamente: infatti l'età in cui si verifica la menopausa, la salute e il benessere personali, l'ambiente e la cultura di ogni donna sono i fattori più influenti per vivere tale evento al meglio oppure no.[6]

Vampate di calore, devo preoccuparmi?

I sintomi più comuni della menopausa sono le vampate di calore, caratterizzate dalla sensazione di caldo che pervade il corpo per pochi minuti ed accompagnate spesso da sudorazione, brividi e palpitazioni.

Le vampate di calore colpiscono circa l’85% delle donne: per molte sono occasionali, per altre invece sono frequenti e compaiono anche di notte (sudorazioni notturne) incidendo significativamente sulla qualità della vita.[7]

Molto spesso non sono motivo di preoccupazione, ma semplicemente un naturale “effetto collaterale” dell’evento che sta vivendo la donna durante il periodo della premenopausa e della menopausa.

L’intensità di tale fenomeno è correlata a fattori quali obesità, fumo e vita sedentaria; più la donna conduce uno stile di vita irregolare, maggiori probabilità avrà di sperimentare questo sintomo.[8]

Tuttavia, oltre al disagio fisico che comportano possono essere un campanello d’allarme, se si manifestano in età precoce.

Recenti studi infatti hanno ipotizzato il legame tre le vampate ed un aumentato rischio di osteoporosi e malattie cardiovascolari.[9]

Come fare a limitare al meglio gli effetti di questo fenomeno così fastidioso?

Innanzitutto, se le vampate di calore si presentano di notte disturbando la qualità del riposo, è consigliabile mantenere più fresca ed aerata la stanza ed indossare indumenti leggeri e in fibra naturale, come il cotone.

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Ciò vale naturalmente anche per le vampate che compaiono durante il giorno; per contrastarle è meglio evitare tessuti sintetici e vestirsi a strati, per potersi alleggerire quando è necessario.

Per quanto concerne l’alimentazione, è consigliabile non consumare cibi particolarmente elaborati, piccanti o energizzanti (contenenti ad esempio caffeina) o assumere alcol, soprattutto di sera.

Sicuramente un pasto leggero è più indicato per non appesantire il processo digestivo e intensificare il disturbo durante le ore di riposo. Inoltre, si consiglia di praticare regolarmente attività sportiva per migliorare la circolazione sanguigna, la termoregolazione e normalizzare i processi di sudorazione.

L'attività fisica, tra l’altro, potrebbe "distrarre" le donne dall'attenzione sulle vampate di calore abituandole alle sensazioni di maggior calore e sua dissipazione attraverso la sudorazione che accompagna l'aumento dello sforzo fisico e associando quelle sensazioni a comportamenti che potrebbero farle sentire bene in altri modi.

Ancora, con l’arrivo della menopausa, alcune donne possono avvertire anche un senso di spossatezza e stanchezza maggiore.

Per queste ragioni, regolarizzare il peso corporeo con una sana alimentazione, un buon riposo e una giusta attività fisica è sicuramente sempre salutare, soprattutto dopo una certa età.[10]

Con l’arrivo della menopausa, infatti, si assiste anche a un aumento di massa grassa. L’incremento di peso tipico di questa fase porterà ad un conseguente aumento del numero e della frequenza delle vampate. A tal proposito, l’apporto di fitoestrogeni nella dieta aiuterà a limitare le scalmane. Cibi ricchi di queste sostanze sono la soia, i finocchi, le mele, i fagiolini, i broccoli e le carote.

Dietro suggerimento dello specialista, può rivelarsi utile l’assunzione di integratori alimentari appositamente studiati, per far fronte al delicato passaggio dall’età fertile a quello della menopausa. Accanto ai fitoestrogeni infatti, alcune sostanze naturali come Trifoglio, Agnocasto, Griffonia e Tè verde, associati a probiotici per il riequilibrio della flora batterica intestinale, possono contribuire al benessere della donna sia sul piano fisico che mentale, ostacolando l’azione dei radicali liberi e rallentando i naturali processi di invecchiamento.

Cosa cambia nei rapporti sessuali in menopausa?

Tipico sintomo della menopausa è il calo della libido. Il deficit ormonale, infatti, incide anche sotto questo aspetto in quanto biologicamente ha termine l’età fertile per la donna e quindi anche la spinta alla riproduzione viene meno.[11]

A livello delle parti intime si assiste ad una progressiva perdita di lubrificazione ed elasticità che può compromettere il rapporto sessuale rendendolo talvolta doloroso.

Inoltre, i tessuti sono meno sensibili, perciò la risposta all’orgasmo si riduce notevolmente.

La funzione sessuale è anche influenzata dall'interazione di fattori psicologici, socioculturali e interpersonali[12], perché la donna in menopausa assiste ad un cambiamento progressivo del proprio corpo che sovente la demotiva nell’approccio: sentendosi poco desiderabile, si rende inevitabilmente meno disponibile nei confronti del partner.

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Oltretutto, le aspettative della società hanno anche un impatto negativo sulla sessualità, poiché la maggior parte delle culture crede ancora che le donne in menopausa vadano anche “in pensione” sessualmente.[13]

In realtà non è affatto così!

La donna in menopausa si apre a una nuova vita e ha il diritto di sentirsi bella e desiderata a qualunque età.

Per questo è importante che nella coppia ci sia un dialogo funzionale che rimuova le paure e le insicurezze della donna, al fine di scoprire nuovi stimoli che abbiano come obiettivo la felicità di coppia e non il rapporto sessuale fine a sé stesso.

Per quanto riguarda gli aspetti più pratici, in commercio vi sono innumerevoli soluzioni, anche in basse dosi, disponibili in gel o crema, da usare localmente per contrastare la secchezza delle parti intime, capaci di ripristinare l’idratazione della mucosa vaginale e limitare l’insorgenza di vulvovaginiti causate dalla carenza di estrogeni.

fiori di Bach sono rimedi naturali che agiscono, invece, sul piano emotivo sostenendo la donna nel corso della menopausa, aiutandola ad esempio a valorizzare sé stessa, ad accettare i cambiamenti a cui sta andando incontro e a combattere al meglio le paure che questa nuova fase della vita fa emergere.

Come dimagrire in menopausa

 

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Anche il metabolismo viene influenzato dal decremento di ormoni tipico della menopausa.

Gli effetti si manifestano soprattutto con l’aumento della massa grassa, la perdita di elasticità e tono muscolare e l’incremento di ritenzione idrica. Non sempre la menopausa di per sé compromette il peso forma, molto spesso però, se sommiamo i suoi effetti alla mancanza di attività sportiva e ad una dieta sbilanciata, ecco che l’aumento di peso soprattutto concentrato a livello addominale, diventa realtà.

Come noto, un eccessivo accumulo di adipe in questa zona del corpo predispone a un maggior rischio di sviluppare malattie metaboliche, come il diabete, e problemi cardiovascolari, come l’infarto e l’ictus.

Tutto regolare, invece, nelle donne con indice di massa corporea nella norma, se l’aumento di peso nell’arco dei dieci anni successivi all’arrivo della menopausa è tra 1,5 e 3 kg.

Inoltre, l’instabilità emotiva che caratterizza il periodo e la modificazione dell’immagine corporea, potrebbe far comparire disturbi come irritabilità e alterazioni dell’umore, spesso legati a episodi di “fame nervosa”.

È dunque importante mantenere un peso corporeo nella norma.[14]

Per questo, alimentarsi correttamente è il primo step per mantenersi in forma, accanto alla pratica quotidiana di attività fisica, soprattutto di tipo aerobico.

Per quanto riguarda la scelta dei cibi, meglio orientarsi su quelli ricchi di calcio e vitamina D, in grado di prevenire e rallentare l’osteoporosi. I principali sono il salmone, le aringhe e le sardine, il tonno in scatola, l’uovo, i formaggi freschi, lo yogurt, la rucola e il tofu.

Via libera inoltre a frutta e verdura fresche di stagione, da mangiare come ratatouille o da bere come frullati e passati, che garantiscono l’apporto di vitamine e oligoelementi, alleati preziosi per la salute e capaci di contrastare l’azione dei radicali liberi. Attenzione però: cachi, fichi e banane sono molto zuccherini, perciò meglio non esagerare.

Cereali come miglio, farro, orzo e mais, ricchi di fibre, sono da preferire ai primi piatti a base di farine raffinate.

Alimenti raccomandati sono il pesce fresco cucinato con poco condimento, al forno o al vapore e il latte (meglio di capra) e lo yogurt per l’alto apporto di calcio. Tra i formaggi da consumare come secondo piatto e in porzione limitata, scegliere quelli di pecora e capra. Anche i legumi sono una buona alternativa al secondo piatto in quanto ricchi di proteine. Evitare l’assunzione di cibi ad alto contenuto di zuccheri semplici e grassi saturi: dolciumi, fritti, bevande gassate, insaccati, alcolici e frutta secca andrebbero consumati con le dovute attenzioni.

Moderare le quantità di olio e scegliere quello extravergine di oliva, meglio se estratto a freddo e più salutare se utilizzato crudo.

Per quanto concerne le porzioni, è importante non eccedere, ma regolarsi sempre, dando maggiore spazio a frutta, verdura, grassi vegetali, farine e cereali non raffinati.[15]

Inoltre è fondamentale bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, per contrastare la ritenzione idrica e per garantire, ancora una volta, il giusto apporto di calcio e sali minerali. Via libera anche a tisane, infusi e tè, moderando però l’apporto di caffeina (presente nel tè e in alcuni infusi a base di tè)!

Per intervenire sul metabolismo, ma anche per aiutare l’apparato muscolo-scheletrico e circolatorio a mantenersi in salute, è necessario praticare attività sportiva.

Ad esempio, è sufficiente camminare un’ora al giorno a passo veloce per iniziare a migliorare il proprio stato di forma fisica e mentale.

Anche lo yoga può essere una pratica molto funzionale per chi affronta questo evento, in quanto riesce a rilassare mentalmente e “riavvicinare” la donna al proprio corpo, facendola sentire di nuovo bella e desiderabile.[16]

Qualsiasi attività fisica idonea è capace di determinare un incremento dei livelli di endorfine, che influenzano il benessere e migliorano il tono dell’umore.[17]

Menopausa, aumenta il rischio di osteoporosi

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La menopausa, soprattutto se compare precocemente, può essere associata alla comparsa dell’osteoporosi.

Anche in questo caso, la ridotta secrezione di estrogeni predispone a questa patologia, caratterizzata dalla progressiva diminuzione di calcio nelle ossa e dall’incremento della loro fragilità.

L’aumentata aspettativa di vita, di circa 30 anni nei paesi sviluppati, ha reso questa patologia una vera e propria emergenza sociale.

Basti pensare che a causa dell’osteoporosi si stimano circa 25 mila fratture al giorno, molte delle quali capaci di lasciare invalidità permanente.

La donna in menopausa ha una progressiva perdita annua di massa ossea; pertanto, con l’aumentare dell’età si avrà un aumento del rischio di osteoporosi che, essendo una malattia silente, purtroppo molto spesso viene diagnosticata solo in fase avanzata.

Prevenire l’osteoporosi però è possibile sin dall’infanzia e dalla pubertà.

Se è vero che la massa ossea è determinata in gran parte da fattori genetici, è altrettanto vero che vi sono alcuni fattori ambientali, quali l’alimentazione e l’attività fisica, capaci di incidere sulla sua formazione. Una corretta alimentazione ricca di nutrimenti e la pratica di attività sportiva, sin dalla tenera età, condizioneranno l’evoluzione della malattia nella vecchiaia.

Le donne con menopausa precoce dovrebbero sottoporsi al test della densità ossea entro 10 anni dalla menopausa, in modo che l'osteopenia o l'osteoporosi vengano diagnosticate precocemente e venga avviata un'appropriata terapia anti-riassorbimento.[18]

Per misurare la massa ossea vi sono vari strumenti: la MOC o mineralometria ossea computerizzata, la tomografia assiale o la radiografia.

Una volta accertata la patologia, grazie agli strumenti a disposizione, il trattamento verrà pianificato con l’esperto.

Solitamente la somministrazione di integratori alimentari a base di calcio e vitamina D è sufficiente per rallentare tale processo.[19]

Perché in menopausa aumenta la pressione?

La pressione alta (ipertensione) non è di per sé una malattia, ma una patologia legata all’invecchiamento delle arterie che, ispessendosi e diventando più rigide, comportano un flusso sanguigno ridotto.

Tale disturbo interessa circa il 30% della popolazione adulta di entrambi i sessi e, nelle donne, è più frequente, soprattutto dopo la menopausa.

Durante il periodo della fertilità, ogni donna risulta essere generalmente “protetta” dall’ipertensione, ma con le complesse modifiche dell’equilibrio legate all’ingresso in menopausa, gli estrogeni nel corpo della donna diminuiscono e risulta più esposta ai rischi della pressione alta.

Tra l’altro, l’ipertensione è il principale fattori di rischio di molte malattie cardiovascolari.

Per queste ragioni la prevenzione è, ancora una volta, fondamentale!

È preferibile che la donna che sta per affrontare la menopausa o che sia già in quella fase, si sottoponga a visite mediche specialistiche.[20]

Quali sono i rimedi naturali indicati in menopausa?

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La menopausa, ricordiamo, non è una malattia ma una nuova condizione di vita per la donna.

Quando il ciclo mestruale comincia ad essere irregolare è bene rivolgersi al Medico per valutare l’intervento più appropriato.

Accanto a rimedi farmacologici troviamo aiuti naturali quali integratori alimentari a base di piante ricche di Isoflavoni, come la Soia, il Trifoglio, la Pueraria lobata, capaci di ridurre i sintomi della menopausa, tè verde e melatonina: il primo per il valore antiossidante in grado di contrastare gli effetti del tempo, il secondo in quanto sostanza che regola i ritmi circadiani, per una migliore qualità del sonno.

Altri componenti utili allo scopo sono i probiotici, capaci di prendersi cura dell’intestino e migliorare l’assimilazione degli elementi.

Sul piano psicologico, la menopausa ha effetti soggettivi che interessano la sfera emotiva.

Molte donne, infatti, hanno paura di affrontare questa nuova condizione, di non sentirsi più femminili e desiderate, di ingrassare e di invecchiare, oppure hanno sbalzi d’umore e si sentono depresse.

Altre possono accusare stanchezza e vivere la sensazione di non riuscire a portare avanti le mansioni quotidiane con conseguente frustrazione e perdita d’interesse nel presente.

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Fiori di Bach sono proprio archetipi floreali di stati d’animo ai quali ispirarsi, mentre se ne assume l’essenza, per evocare le proprie innate risorse e capacità di adattamento.

Ognuna delle 38 essenze, infatti, corrisponde ad uno stato d’animo disfunzionale e, al contempo, alla sua virtù opposta (condizione funzionale).

Esistono anche composti pronti di fiori di Bach, in cui si combinano in modo ottimale, le essenze i cui archetipi concorrono a evocare lo stato d’animo desiderato in situazioni ricorrenti.

Nel caso della menopausa, ad esempio, si possono valutare: Resource Harmony per richiamare una maggiore stabilità umorale e creare un rapporto armonico con la propria femminilità; Resource GoodNight quando si desidera evocare lo stato emotivo favorevole ad un sonno sereno e ristoratore; Resource Confidence se si vuole sollecitare maggiore autostima e fiducia in sé stesse; Resource EnerJoy quando si desidera stimolare la propria energia, vitalità e voglia di agire. Per meglio focalizzare gli stati d’animo desiderati, si consiglia di assumere massimo due composti pronti in contemporanea, non di più.

Infine, con il sopraggiungere dell’età si assiste a una progressiva riduzione della memoria e della concentrazione. Il decadimento cognitivo si può contrastare con l’aiuto di integratori alimentari contenenti sostanze antiossidanti e di sostegno alla funzionalità cerebrale, capaci di intervenire anche nel riequilibrare il tono dell’umore.

Come cambia il corpo di una donna in menopausa

Il primo mutamento per la donna alla fine del suo ciclo riproduttivo riguarda per l’appunto l’irregolarità del ciclo mestruale che ha termine con la sua totale scomparsa.

Dalla premenopausa alla menopausa conclamata si verificano una serie di cambiamenti che incidono sulla qualità della vita per almeno sette donne su dieci.

Tra i sintomi più diffusi e meno tollerati vi sono le vampate di calore e l’incremento di massa grassa, più generalmente localizzata a livello addominale per il diverso equilibrio ormonale creatosi in conseguenza della cessazione della produzione di estrogeni.

L’impatto della menopausa a livello fisico e metabolico si evidenzia non solo con l’aumento di peso, ma anche con la perdita di tono muscolare generalizzata, spesso associata alla comparsa di cellulite.

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E non solo: i capelli, con il passare del tempo, andranno incontro ad un progressivo diradamento, saranno più spenti e nel complesso meno vitali e la pelle risulterà gradualmente più svuotata, sciupata e soggetta alla formazione di rughe e macchie.

Il deficit di estrogeni si ripercuote anche a livello degli organi genitali che, anche a causa dell’alterazione del pH, risulteranno meno lubrificati e più esposti a pruriti e bruciori.

Perfino gli occhi saranno più secchi e fragili per la progressiva riduzione del film lacrimale.

Tutto ciò non deve allarmare. Al contrario, prendere consapevolezza che il corpo cambia e accettare i cambiamenti che via via si verificano, aiuterà a vivere al meglio questa nuova circostanza.

È il momento per dedicare più tempo a sé stesse, per conoscere questo aspetto maturo della vita ed amarsi nel profondo. Ogni fase dell’esistenza ha infatti un valore immenso, se vissuta con consapevolezza e rispetto di sé.

Per questo anche la menopausa, se vissuta nel modo giusto, potrà essere per la donna una fase della vita bellissima, profonda e indimenticabile!

 

[1] https://www.humanitas.it/malattie/menopausa/

[2] Delamater L, Santoro N. Management of the Perimenopause. Clin Obstet Gynecol. 2018;61(3):419-432. doi:10.1097/GRF.0000000000000389

[3] https://www.humanitas.it/malattie/menopausa/

[4] https://www.humanitas.it/malattie/menopausa/

[5] Hoga L, Rodolpho J, Gonçalves B, Quirino B. Women's experience of menopause: a systematic review of qualitative evidence. JBI Database System Rev Implement Rep. 2015 Sep 16;13(8):250-337. doi: 10.11124/jbisrir-2015-1948. PMID: 26455946.

[6] Davis SR, Lambrinoudaki I, Lumsden M, Mishra GD, Pal L, Rees M, Santoro N, Simoncini T. Menopause. Nat Rev Dis Primers. 2015 Apr 23;1:15004. doi: 10.1038/nrdp.2015.4. PMID: 27188659.

[7] Bansal R, Aggarwal N. Menopausal Hot Flashes: A Concise Review. J Midlife Health. 2019 Jan-Mar;10(1):6-13. doi: 10.4103/jmh.JMH_7_19. PMID: 31001050; PMCID: PMC6459071.

[8]  Bansal R, Aggarwal N. Menopausal Hot Flashes: A Concise Review. J Midlife Health. 2019;10(1):6-13. doi:10.4103/jmh.JMH_7_19 

[9] https://www.humanitas.it/malattie/menopausa/

[10] Sternfeld B, Dugan S. Physical activity and health during the menopausal transition. Obstet Gynecol Clin North Am. 2011;38(3):537-566. doi:10.1016/j.ogc.2011.05.008

[11] Bachmann GA. Influence of menopause on sexuality. Int J Fertil Menopausal Stud. 1995;40 Suppl 1:16-22. PMID: 7581585. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/7581585/

[12] Sarrel PM. Sexuality and menopause. Obstet Gynecol. 1990 Apr;75(4 Suppl):26S-30S; discussion 31S-35S. PMID: 2179787. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/2179787/

[13] Bachmann GA. Influence of menopause on sexuality. Int J Fertil Menopausal Stud. 1995;40 Suppl 1:16-22. PMID: 7581585. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/7581585/

[14] https://www.humanitas-sanpiox.it/news/menopausa-consigli-per-una-sana-alimentazione/

[15] https://www.humanitas-sanpiox.it/news/menopausa-consigli-per-una-sana-alimentazione/

[16]  Johnson A, Roberts L, Elkins G. Complementary and Alternative Medicine for Menopause. J Evid Based Integr Med. 2019;24:2515690X19829380. doi:10.1177/2515690X19829380 

[17]  https://www.humanitas-sanpiox.it/news/menopausa-consigli-per-una-sana-alimentazione/

[18] Gallagher JC. Effect of early menopause on bone mineral density and fractures. Menopause. 2007 May-Jun;14(3 Pt 2):567-71. doi: 10.1097/gme.0b013e31804c793d. PMID: 17476146.

[19] https://www.humanitas.it/malattie/osteoporosi/

[20] Maas AH, Franke HR. Women's health in menopause with a focus on hypertension. Neth Heart J. 2009;17(2):68-72. doi:10.1007/BF03086220 

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