Puoi davvero liberarti della cellulite?

Nicoletta Frasca
Dr.ssa Nicoletta Frasca

Medico Chirurgo. Specialista in Dermatologia, Chirurgia Plastica e Idrologia Medica

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Che cos’è la cellulite?

Il cruccio di tantissime donne, ecco cos’è la cellulite; ma si tratta di un problema di salute vero e proprio oppure di una semplice imperfezione estetica?

Esistono soluzioni per questo fastidioso inestetismo? Scopriamolo insieme.

Prima di tutto è importante dare una giusta definizione al problema: la cellulite è una condizione della pelle contraddistinta da un accumulo di liquidi interstiziali dovuto al rallentamento del microcircolo, associato ad una modificazione metabolica delle cellule adipose. Dall’esterno sono visibili sotto forma di grumi alternati a fossette (pelle a buccia d’arancia, pelle a materasso).

Essa interessa la maggior parte delle donne, soprattutto dopo i 20 anni d’età, ma anche gli uomini, seppur in misura molto minore.

Si tratta in realtà di un processo fisiologico, del quale però è possibile invertire l’evoluzione e gli effetti.

Pannicolo adiposo

Il pannicolo adiposo, chiamato anche tessuto adiposo sottocutaneo, è un tipo di grasso che si sviluppa sotto la pelle; esso è particolarmente presente nella zona delle cosce, dei glutei e dell’addome.

Il suo ruolo è importante, dato che protegge i muscoli e i tessuti interni, costituisce una riserva di energia e contribuisce al mantenimento di una corretta temperatura corporea.

Se accumulato in eccesso, il tessuto adiposo può però diventare rischioso per la salute, determinando il manifestarsi di alcune patologie, quali ad esempio: diabete di tipo 2, ipertensione, malattie cardiovascolari, ecc.[1]

Quando il tessuto adiposo sottocutaneo subisce alterazioni a livello linfatico e microcircolatorio si forma la cellulite, più propriamente detta in termini scientifici “pannicolopatiaedemato-fibro-sclerotica".

Quali sono le cause della cellulite

Le cause vere e proprie della cellulite non sono del tutto chiare, ma esistono diversi fattori che possono influenzarne la comparsa:

  • età (con l’avanzare dell’età diminuisce la produzione di collagene, proteina importantissima che favorisce l’elasticità della pelle e contrasta la formazione adiposa)
  • sesso (gli uomini hanno una struttura cutanea diversa da quella delle donne, inoltre gli estrogeni nel gentil sesso possono avere un ruolo importante nella manifestazione di tale fenomeno)
  • fattori genetici e ormonali
  • menopausa (il calo di estrogeni provoca una diminuzione del microcircolo)
  • disturbi metabolici
  • peso
  • tono muscolare
  • disordini alimentari, vita sedentaria e stile di vita malsano
  • infezioni che interessano la pelle
  • disturbi del microcircolo
  • accumulo di tossine
  • assunzione di farmaci
  • gravidanza.

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Dove si manifesta

La cellulite è determinata dall’accumulo delle cellule adipose che, spingendo dall’interno della cute, conferiscono alla superficie un aspetto irregolare, disomogeneo, pieno di avvallamenti alternati a piccole prominenze, per questo l’effetto è definito “a buccia d’arancia” o “a materasso”.

Quali sono però le zone del corpo in cui la pelle a buccia d’arancia è più evidente?

Soprattutto le cosce, i glutei e i fianchi, ma non è raro che essa si manifesti anche sulla parte bassa dell’addome e sulle braccia.

Nel caso della cellulite edematosa, essa risulta evidente anche sui polpacci e intorno alle caviglie.[2]

Cellulite edematosa, fibrosa e sclerotica

Esistono diversi tipi di cellulite, alcuni dei quali rendono questo inestetismo molto fastidioso e non solo dal punto di vista estetico. Esso, infatti, può provocare in alcuni casi anche dolore, pesantezza alle gambe e gonfiore.

  • La cellulite edematosa, ad esempio, può dare dolore al tatto, soprattutto dopo aver assunto per lungo tempo una posizione statica (principalmente seduti). La cellulite edematosa è provocata da una cattiva circolazione sanguigna e dal ristagno dei liquidi, la cosiddetta ritenzione idrica. Essa causa gonfiore a: cosce, gambe, ginocchia, caviglie e braccia. Il trattamento punta sul miglioramento della circolazione e sul drenaggio linfatico.
  • La cellulite fibrosa, chiamata anche “cellulite nodulare, invece, è uno stadio secondario di questo processo caratterizzato da formazioni nodulari, fibrose, che danno l’effetto buccia d’arancia alle cosce, ai glutei e alle gambe.
  • Ulteriore evoluzione negativa è rappresentata dalla “cellulite sclerotica”, dove il tessuto risulta ancor più compromesso, lasso e infarcito di numerosi noduli duri al tatto.

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Testa lo stadio della cellulite

La cellulite può manifestarsi a uno stadio lieve e reversibile, ma può anche degenerare e giungere allo stadio più avanzato (cellulite sclerotica), danneggiando i tessuti sottocutanei.

È importante dunque riconoscere il livello di gravità per capire quando è possibile intervenire e qual è il trattamento necessario.

Come abbiamo visto, gli stadi della cellulite possono essere 3:

  • cellulite edematosa
  • cellulite fibrosa
  • cellulite sclerotica.

La prima è uno stadio più lieve, la fibrosa è una fase intermedia, mentre la sclerotica è la cellulite più grave, poiché rappresenta uno stadio avanzato e irreversibile.

Per testare il tuo stadio di cellulite non devi far altro che afferrare con due mani la parte esterna della coscia (poco al di sotto del gluteo) lasciando un piccolo spazio visibile, proprio al centro; poi avvicina le due mani e presta attenzione ad alcune cose:

  • l’aspetto della cute, il quale può essere semplicemente a buccia d’arancia oppure evidenziare la presenza di noduli
  • la consistenza della pelle, che può essere molle o compatta
  • l’eventuale sensazione di dolore o fastidio che si prova localmente
  • la temperatura della coscia (la cellulite è correlata a problemi di microcircolazione, per cui l’area interessata risulta più fredda).

Che rapporto c’è tra cellulite e circolazione sanguigna?

Come abbiamo visto, la cellulite è contraddistinta dall’accumulo di cellule adipose nella cute. Ciò avviene anche a causa della cattiva circolazione, poiché i vasi sanguigni e quelli linfatici contribuiscono al trasporto di ossigeno e sostanze nutritive ai tessuti, ma anche all’eliminazione delle scorie.

Quando la circolazione, e in questo specifico caso il microcircolo, non funziona come dovrebbe, le scorie possono accumularsi, le cellule non ricevono abbastanza ossigeno e nutrimento ed il tessuto adiposo si estende.

Inoltre, le cattive abitudini e uno stile di vita insano fanno sì che i radicali liberi influiscano negativamente sia sulla circolazione che sui tessuti di rivestimento, provocando ossidazione e infiammazione.

Ritenzione idrica

La ritenzione idrica è causata dall’incapacità del tessuto connettivo sottocutaneo di drenare correttamente i liquidi per tramite del circolo ematico e linfatico, al fine di eliminare liquidi in eccesso e tossine. Affinché tutto funzioni in modo adeguato, i liquidi del corpo dovrebbero essere sempre in movimento per garantire l’ideale funzione dei tessuti, ma ciò avviene soltanto grazie ad un buon equilibrio tra ingresso ed uscita, con un costante ricambio, senza ostacoli e/o ristagno.

Escludendo cause patologiche specifiche, ad influire sulla tendenza alla ritenzione idrica sono il tipo di alimentazione, una buona diuresi e lo stile di vita.

L’assunzione di poca acqua (è bene bere almeno 2 litri di acqua al giorno), un’alimentazione sbilanciata povera di frutta, verdura e micronutrienti, insieme ad una vita sedentaria e a una totale assenza di pratica sportiva, fanno sì che si crei uno scompenso di sali minerali ed il conseguente malfunzionamento di vene e vasi linfatici, generando così la ritenzione idrica.[3]

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Perché alcune donne non ne hanno affatto?

Sì, è vero! È un po’ anche questione di fortuna se alcune donne non hanno la cellulite, ma non si tratta solo di questo.

Alcune hanno una maggiore predisposizione genetica, processi ormonali rallentati, un’età avanzata, sono in menopausa o in sovrappeso, assumono medicinali a base di ormoni, tutti motivi per cui possono sviluppare la cellulite più facilmente rispetto ad altre.

Inoltre, a fare ancor di più la differenza sono anche le abitudini alimentari e la sedentarietà, come già visto nel paragrafo precedente.

Prevenire la cellulite

Prevenire la cellulite è possibile, soprattutto per evitare che essa diventi grave e arrivi a uno stadio avanzato.

La regola aurea, in questo caso come in moltissimi altri, è condurre uno stile di vita sano, poiché le buone abitudini sono sempre la miglior prevenzione per la salute. Cosa fare nello specifico?

Alimentazione sana

L’alimentazione sana è il punto di partenza!

L’organismo ha bisogno di tutti i micro e macro-nutrienti per poter assolvere tutte le sue funzioni fisiologiche.

Per un buon bilanciamento alimentare è necessario mangiare frutta e verdura fresche, cibi integrali, ricchi di fibra e poco raffinati, evitare gli zuccheri e le sostanze grasse, bere almeno due litri di acqua al giorno.

Con una corretta alternanza e facendo attenzione alle dosi, è importante dare al corpo tutti gli alimenti necessari per il suo sostentamento e per favorire tutti i fenomeni metabolici che esso gestisce.

Attività fisica

cellulite

L’attività fisica non deve mai mancare; essa contrasta la ritenzione idrica, l’azione dei radicali liberi, il deposito di scorie e lo stress.

La pratica sportiva è necessaria per smaltire le calorie, per attivare la circolazione sanguigna e linfatica, stimolare la diuresi e rassodare i muscoli.

A questi importanti must della vita quotidiana, è essenziale aggiungere anche la totale rinuncia al fumo e un moderato consumo di alcol.

Si può eliminare del tutto?

Esistono diversi trattamenti efficaci contro la cellulite, i quali vengono scelti a seconda del livello di gravità della stessa: massaggi drenanti, pressoterapia, laser, mesoterapia, liposuzione, applicazione di creme specifiche, ecc.

Dove non si riuscisse a ottenerne la scomparsa, comunque è possibile attenuare e ridurre l’inestetismo.

Drenaggio linfatico

Il drenaggio linfatico è una tecnica di massaggio molto praticata sulle donne che vogliono trattare la cellulite.

Esso funziona contro il ristagno dei liquidi, poiché stimola l’eliminazione di quelli presenti nel corpo e, favorendo la circolazione sanguigna e linfatica, scongiura anche un’ulteriore formazione di edemi (ritenzione idrica).

Si tratta di un rimedio efficace che va ripetuto con una certa cadenza e che non prescinde dal perseguire uno stile di vita sano.

Creme anticellulite, funzionano davvero?

Le creme anticellulite hanno una loro funzione specifica, ma non bisogna pensare che si tratti della panacea di tutti i mali, né attribuir loro effetti miracolistici.

È importante prestare sempre massima attenzione all’alimentazione, fare attività sportiva e condurre in generale uno stile di vita sano.

Ci sono creme in grado di agire direttamente sull’eliminazione delle tossine, le quali hanno quindi un effetto drenante, altre invece che penetrano negli strati cutanei e vanno a potenziare la formazione di collagene, elastina e a favorire il metabolismo dei tessuti.

Costituiscono un aiuto, non certo la soluzione dell’inestetismo.

Rimedi naturali

È noto l’uso di rimedi naturali che possono dare un aiuto a contrastare il processo evolutivo della cellulite:

  • maschere con i fondi di caffè
  • massaggio drenante
  • spazzolatura a secco con guanto di crine o con luffa vegetale
  • trattamenti a base di foglie di betulla.[4]

Anche questi, come le creme, non devono indurre aspettative di risoluzione del problema, pur costituendo un buon modo per rallentarlo.

Anche favorire la circolazione delle gambe contrasta l’evoluzione della cellulite: interessante il positivo effetto del “percorso Kneipp”[5], che senz’altro può portare a benefici in questo senso.

 

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