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Influenza e bambini, come prevenirla
Sistema Immunitario, un alleato da coccolare
Guarda i video della Guna Lifestyle Academy per approfondire questo argomento con Professionisti della Salute esperti in Medicina dei Bassi Dosaggi e Nutrizione
Dr. Antonello Arrighi
Specialista in Pediatria. Pediatra di Libera Scelta USL 8 Arezzo.
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L’influenza è una patologia tipica del periodo invernale e accomuna tutti, grandi e piccoli! È vero però che ci sono delle fasce d’età più esposte alla possibilità di contrarre l’influenza - e tra queste rientrano anche i bambini – così come fasce della popolazione con una maggiore possibilità di andare incontro a delle complicanze, come gli anziani o le donne in gravidanza. Affidandosi con fiducia al proprio medico curante e seguendo scrupolosamente le sue indicazioni, però, sarà più semplice affrontare il periodo invernale e limitare al massimo il fastidio arrecato dall’influenza, qualora la si dovesse contrarre.
Perché i bambini sono soggetti a rischio
Soprattutto all’inizio della loro avventura scolastica i bambini sono più a rischio e quindi più suscettibili nei confronti dell’influenza e, più in generale, delle malattie da raffreddamento: ma perché? La causa di questa maggiore ‘sensibilità’ sta sia nel fatto che le loro difese immunitarie sono ancora “in via di costruzione”, sia nella costante esposizione a virus (e batteri) dovuta alla permanenza per molte ore al giorno in luoghi chiusi, a contatto con molte altre persone.
I bambini percentualmente si ammalano prima e molto di più[1] e di conseguenza tornando in casa possono trasmettere il virus ai genitori, ai nonni e a tutti coloro che passano a trovarli,
Inoltre le loro abitudini igieniche spesso non sono ottimali: i bambini starnutiscono senza alcuna precauzione verso gli altri bambini, si toccano frequentemente bocca e naso manipolando successivamente i giocattoli con cui giocheranno anche gli altri, non soffiano mai il naso, si rubano vicendevolmente il succhiotto, non si lavano le mani regolarmente, etc.
Passare la giornata in compagnia di amichetti, insegnanti, cani e gatti, è piacevole non solo per i bimbi, ma anche per i virus! Tuttavia, in assenza di particolari condizioni pregresse, l’influenza non deve destare una particolare preoccupazione: un bambino complessivamente sano, infatti, è perfettamente in grado di affrontare sindromi influenzali e raffreddori. In caso si sospetti che il proprio bimbo abbia contratto l’influenza la prima cosa da fare è rivolgersi al pediatra curante che sarà in grado di dare i consigli terapeutici più appropriati.
Come innalzare le difese immunitarie nei bambini
Aiutare i bimbi ad avere gli strumenti giusti per affrontare il periodo invernale è possibile: proprio nel periodo che precede l’arrivo dell’influenza, si può intervenire per aiutare i bimbi ad innalzare le proprie difese immunitarie. È importante, inoltre, ricordare che alcuni consigli non valgono solo in questa stagione ed è bene seguirli durante tutto l’anno! Prima di tutto l’alimentazione: prestare attenzione ai cibi che i nostri bambini mangiano privilegiando un’alimentazione sana e variata (e bere una quantità opportuna di acqua ogni giorno!) è il primo grande aiuto che possiamo dare loro; qualora ci sia qualche cibo che i bimbi proprio non vogliono mangiare può essere utile valutare l’opportunità di ricorrere all’integrazione alimentare, da attuare sempre in accordo con il pediatra curante. Di grande importanza è anche la pratica dell’attività sportiva che, all’interno di un corretto stile di vita, è fondamentale per prendersi cura della propria salute.
Colostrononi
provaloUn altro tema rilevante in vista della stagione influenzale è quello del benessere intestinale: ‘nutrire’ l’intestino del bimbo con i fermenti lattici può essere un’ottima strategia per permettergli di costruire uno scudo contro l'influenza. Il tema del benessere intestinale è centrale per la salute dell’intero organismo: avete già dato un’occhiata alla sezione dedicata alla digestione?
Tra le buone abitudini da seguire è bene non dimenticarsi del momento fondamentale del sonno (forse sarebbe più corretto parlare di nanna, visto che ci riferiamo ai bambini!). Dedicare le giuste ore di sonno al riposo notturno è fondamentale. C’è un legame importante tra la quantità e la qualità del sonno e il buon funzionamento del sistema immunitario: le persone che dormono poco e male hanno un più alto livello di infiammazione, cosa che rende l’organismo più vulnerabile, tra le altre cose, anche nei confronti dell’influenza.
Come alleviare i sintomi influenzali in modo naturale
E se, nonostante tutti gli accorgimenti messi in atto, il bimbo contrae l’influenza? No panic! L’influenza virale nei bambini può avere una durata variabile ma, in genere, si risolve nell’arco di una settimana. È possibile comunque adottare alcuni accorgimenti (del tutto naturali) per aiutare il piccolo ad affrontare meglio l’influenza e a riprendersi presto:
- lavaggi nasali, che aiutano a fluidificare le secrezioni del naso per i bimbi che non sono ancora in grado di soffiarlo autonomamente;
- bagnetti caldi, ma non troppo, soprattutto se c’è la febbre. L’acqua tiepida ha prevalentemente un effetto calmante e, in presenza di febbre, può aiutare ad abbassare la temperatura;
- far bere al bambino brodo caldo di pollo per nutrirlo in modo leggero, ma al contempo salutare (tradizionalmente al brodo caldo di pollo si attribuisce un’efficacia antinfiammatoria, inoltre aiuta a reintegrare i liquidi persi attraverso la sudorazione);
- far bere una tisana calda di timo (antisettico) o eucalipto (emolliente, espettorante) con un cucchiaino di miele e qualche goccia di propoli è un ‘rimedio della nonna’ tuttora valido e utile.
Insomma, anche se la speranza è naturalmente quella di evitare questo spiacevole appuntamento invernale, nel caso il proprio bambino prendesse l’influenza, manteniamo la calma: accanto ad una buona dose di coccole mettiamo in pratica i consigli di questo articolo in accordo, sempre, con quanto dirà il pediatra di fiducia, senza dimenticare l’importanza della convalescenza… per tornare alla quotidianità c’è tempo!
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