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Liquirizia, radice salutare anche per il fegato
Dr. Prof. Luigi Coppola
Medico Nutrizionista, Esperto di Medicine Complementari, Docente Universitario di Nutrizione Clinica e Dietetica Applicata.
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La liquirizia - dal greco Glycyrrhiza, Glykys che significa "dolce" e Rhiza che vuol dire "radice" - è una pianta erbacea, appartenente al genere Glycyrrhiza che contiene circa 30 specie.
La liquirizia può raggiungere un'altezza compresa tra 1 e 5 m.
La corteccia della radice è di colore rossastro scuro, mentre l'interno delle radici è di colore giallo brillante, a causa dei suoi componenti flavonoidi (ispaglabridine e glabridina).
Le foglie sono alterne, pennate e di colore giallo-verde, le punte dei fiori possono essere bianche, viola o gialle, mentre i baccelli sono marroni, oblunghi, appuntiti e appiattiti.
Le radici di liquirizia vengono raccolte 3-4 anni dopo la semina.[1],[2]
Il suo sapore dolce deriva dalla glicirrizina, che costituisce il 10–25% della pianta ed è 50 volte più dolce dello zucchero raffinato.
La liquirizia viene ampiamente distribuita in tutto il mondo sotto varie forme, tra cui: caramelle, estratti liquidi, lecca-lecca, compresse e capsule.
La liquirizia è una delle piante medicinali più utilizzate: da molti anni è conosciuta per i suoi benefici legati alla pressione arteriosa, infiammazioni della gola e patologie dello stomaco.
Tuttavia, le sue proprietà la rendono un potente rimedio naturale anche per altre problematiche.[3],[4]
Benefici della liquirizia
La liquirizia contiene diverse classi di metaboliti secondari a cui sono stati associati numerosi benefici per la salute umana.
I composti bioattivi più importanti sono i triterpeni, i flavonoidi e i polisaccaridi.
Questi manifestano molte azioni, tali da rendere la liquirizia un interessante:
- antinfiammatorio
- antiallergico
- antibatterico e antivirale
- anticonvulsivante
- antitumorale[5]
Grazie al principale meccanismo antinfiammatorio la liquirizia viene utilizzata per rafforzare la funzione digestiva dell'apparato gastrointestinale, lenire il dolore ed altri fastidi legati all’ulcera gastrica, alleviare la tosse e facilitare l’eliminazione del catarro.[6]
Omeotoxnoni
provaloLa pianta può essere utilizzata anche nella gestione dei disturbi dell'apprendimento, demenza e morbo di Alzheimer.[7]
Recenti studi suggeriscono, inoltre, che la liquirizia e i suoi ingredienti bioattivi (come la glicirrizina, la glabridina, il licocalcone A, la licoricidina e il licorisoflavan A) possiedono anche potenziali effetti benefici nelle malattie orali, come: carie, gengivite, parodontite, ulcere aftose.[8]
Liquirizia ed infiammazioni della gola
Circa il 10% della popolazione, almeno una volta all’anno, viene colpita dal “mal di gola" e, sebbene gli organismi responsabili di tale fastidio possano essere batteri (più comunemente Streptococco) o virus (tipicamente rinovirus), non risulta sempre così semplice distinguere clinicamente tra i due possibili agenti etiologici il vero responsabile.[9]
Da tempo le piante a base di erbe vengono utilizzate per curare diverse infezioni, sia di natura batterica che virale.
In tale contesto, la liquirizia si è dimostrata un ottimo alleato per combattere il “mal di gola”.
Questo perché le proprietà antibatteriche e antibiofilm[10], nonché quelle antivirali della liquirizia, soprattutto se assunta sotto forma di infuso (diluita quindi con acqua calda), possono contenere la sopravvivenza e la replicazione dei microbi che scatenano il mal di gola.
Le tisane a base di liquirizia danno sollievo per l'infiammazione faringea e riescono a mitigare anche la tosse ad essa correlata.[11]
Omeotoxnoni
provaloLiquirizia e patologie dello stomaco
I problemi legati allo stomaco sono molto più complessi e fastidiosi di quello che appare e non sempre è facile trovare una cura.
A volte possono verificarsi senza una causa apparente, altre, più comunemente, in seguito a fattori come stress, abuso di cibi e bevande inadeguati, assunzione di farmaci gastro-lesivi, ecc.
I sintomi possono spaziare dai bruciori ai dolori forti, dal reflusso acido al senso di costipazione, dai gonfiori addominali alla nausea, fino alla gastrite e all’ulcera.
La liquirizia, in tale ambito, può intervenire e dar sollievo: il suo principio attivo, la glicirrizina, quando entra a contatto con la mucosa gastrica svolge un’azione antinfiammatoria, cicatrizzante e protettiva modulando le cellule che producono i succhi gastrici, alleviando bruciori e dolori di stomaco, contenendo il reflusso gastrico e l’esofagite conseguente.
Inoltre è in grado di ridurre la proliferazione anomala di Helicobacter pylori, un batterio gram negativo presente nella totalità dei pazienti affetti da gastrite cronica.[12]
Liquirizia e disturbi del fegato
Le complicanze legate alle malattie del fegato rappresentano una fonte significativa di mortalità in tutto il mondo.
Lo stress ossidativo, l'eccessiva infiammazione e il metabolismo energetico disregolato hanno contribuito in modo significativo all’aumento di tali problematiche.
La liquirizia è un buon rimedio per limitare i disturbi di fegato, soprattutto se iniziali, in quanto possiede capacità biologiche disintossicanti, antiossidanti ed antinfettive.[13]
In particolare, recenti studi hanno dimostrato che è in grado di proteggere anche in caso di insufficienza epatica indotta dall’abuso di alcol.[14]
Liquirizia e pressione arteriosa
Se l’ipertensione arteriosa può indurre complicanze gravi, come l’infarto, anche la pressione bassa può causare disagi.
Generalmente, l'ipotensione è una condizione relativamente benigna ed è poco riconosciuta, perché spesso è asintomatica.
Diventa però fonte di preoccupazione quando la pressione arteriosa non è sufficiente per rifornire gli organi con sangue ossigenato.[15]
La liquirizia si rivela un valido rimedio per la pressione bassa perché, grazie alla glicirrizina va ad agire in modo molto simile all’aldosterone, ormone della corteccia surrenalica[16] che favorisce l’aumento della pressione sanguigna, mantenendo l’omeostasi della pressione sanguigna a livello renale.
Viceversa, una grande cautela nell'utilizzo di questa radice si impone per chi soffre di ipertensione arteriosa o alterazioni del ritmo cardiaco.[17]
Tuttavia, sia in caso di ipertensione che di ipotensione è sempre preferibile chiedere consiglio al proprio medico sul dosaggio e sull’effettiva possibilità di assumere la liquirizia.
Effetti indesiderati
Sebbene la liquirizia sia considerata un'essenza generalmente ben tollerata, il suo consumo deve essere controllato: un ricorso moderato, infatti, è considerato sicuro, ma assumerne discrete quantità per un lungo periodo di tempo può diventare potenzialmente temibile per la salute e portare ad alcuni effetti indesiderati come: debolezza, diarrea, mal di testa, pressione alta (come abbiamo constatato poc’anzi), riduzione dei livelli di potassio, insufficienza renale, e, in rari casi, danni cerebrali.
L'assunzione eccessiva di liquirizia può causare anche una sindrome simile all'ipermineralocorticoidismo, caratterizzata da ritenzione di sodio e acqua.[18]
È particolarmente importante fare attenzione al suo consumo in caso di gravidanza o allattamento, se si soffre di malattie cardiache, malattie ormono-sensibili (tumori inclusi), ipertonia muscolare, ipopotassiemia e malattie renali.[19]
Per maggior sicurezza, quindi, è sempre opportuno chiedere consiglio al medico sulle dosi di liquirizia, soprattutto se nello stesso periodo si assumono altri farmaci che possono interagire negativamente.
[1] https://erbeofficinali.org/dati/q_scheda_res.php?nv_erba=LIQUIRIZIA
[2] Mamedov NA, Egamberdieva D. Phytochemical Constituents and Pharmacological Effects of Licorice: A Review. Plant and Human Health, Volume 3. 2019;1-21. Published 2019 Feb 12. doi:10.1007/978-3-030-04408-4_1
[3] Murray MT. Glycyrrhiza glabra (Licorice). Textbook of Natural Medicine. 2020;641-647.e3. doi:10.1016/B978-0-323-43044-9.00085-6
[4] P. Sidhu et al., Therapeutic benefits of liquorice in dentistry. Journal of Ayurveda and Integrative Medicine 11 (2020) 82e88 83 https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0975947617305107?via%3Dihub
[5] Murray MT. Glycyrrhiza glabra (Licorice). Textbook of Natural Medicine. 2020;641-647.e3. doi:10.1016/B978-0-323-43044-9.00085-6
[6] Yang R, Yuan BC, Ma YS, Zhou S, Liu Y. The anti-inflammatory activity of licorice, a widely used Chinese herb. Pharm Biol. 2017;55(1):5-18. doi:10.1080/13880209.2016.1225775
[7] Mamedov NA, Egamberdieva D. Phytochemical Constituents and Pharmacological Effects of Licorice: A Review. Plant and Human Health, Volume 3. 2019;1-21. Published 2019 Feb 12. doi:10.1007/978-3-030-04408-4_1
[8] Messier C, Epifano F, Genovese S, Grenier D. Licorice and its potential beneficial effects in common oro-dental diseases. Oral Dis. 2012 Jan;18(1):32-9. doi: 10.1111/j.1601-0825.2011.01842.x. Epub 2011 Aug 18. PMID: 21851508.
[9] Kenealy T. Sore throat. BMJ Clin Evid. 2014 Mar 4;2014:1509. PMID: 24589314; PMCID: PMC3948435. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24589314/
[10] https://www.iss.it/antibiotico-resistenza/-/asset_publisher/pGwMehdu7WnW/content/biofilm-1
[11] Wijesundara NM, Rupasinghe HPV. Herbal Tea for the Management of Pharyngitis: Inhibition of Streptococcus pyogenes Growth and Biofilm Formation by Herbal Infusions. Biomedicines. 2019;7(3):63. Published 2019 Aug 24. doi:10.3390/biomedicines7030063
[12] Park JM, Park SH, Hong KS, Han YM, Jang SH, Kim EH, Hahm KB. Special licorice extracts containing lowered glycyrrhizin and enhanced licochalcone A prevented Helicobacter pylori-initiated, salt diet-promoted gastric tumorigenesis. Helicobacter. 2014 Jun;19(3):221-36. doi: 10.1111/hel.12121
[13] Li X, Sun R, Liu R. Natural products in licorice for the therapy of liver diseases: Progress and future opportunities. Pharmacol Res. 2019 Jun;144:210-226. doi: 10.1016/j.phrs.2019.04.025. Epub 2019 Apr 22. PMID: 31022523.
[14] Jung JC, Lee YH, Kim SH, Kim KJ, Kim KM, Oh S, Jung YS. Hepatoprotective effect of licorice, the root of Glycyrrhiza uralensis Fischer, in alcohol-induced fatty liver disease. BMC Complement Altern Med. 2016 Jan 22;16:19. doi: 10.1186/s12906-016-0997-0. PMID: 26801973; PMCID: PMC4722619.
[15] Sharma S, Hashmi MF, Bhattacharya PT. Hypotension. 2022 Feb 16. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2022 Jan–. PMID: 29763136. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29763136/
[16] https://www.humanitas.it/enciclopedia/anatomia/sistema-endocrino/ghiandole-surrenali/
[17] Sigurjónsdóttir HA, Franzson L, Manhem K, Ragnarsson J, Sigurdsson G, Wallerstedt S. Liquorice-induced rise in blood pressure: a linear dose-response relationship. J Hum Hypertens. 2001 Aug;15(8):549-52. doi: 10.1038/sj.jhh.1001215. PMID: 11494093.
[18] Celik MM, Karakus A, Zeren C, Demir M, Bayarogullari H, Duru M, Al M. Licorice induced hypokalemia, edema, and thrombocytopenia. Hum Exp Toxicol. 2012 Dec;31(12):1295-8. doi: 10.1177/0960327112446843. Epub 2012 May 31. PMID: 22653692.
[19] https://www.humanitas.it/enciclopedia/alimenti/erbe-aromatiche/liquirizia/
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