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Come affrontare il mal di gola
Sistema Immunitario, un alleato da coccolare
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Dr. Antonello Arrighi
Specialista in Pediatria. Pediatra di Libera Scelta USL 8 Arezzo.
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Se non sei riuscito a evitare il mal di gola, vediamo quali rimedi puoi adottare per curarlo.
Mal di gola: cause e rimedi
Conosciamo le patologie che causano il dolore alla gola come faringiti, tonsilliti e gengiviti.
Circa il 10% delle persone accusa mal di gola[1] almeno una volta all’anno.
Questo disturbo è generalmente prodotto da un’infezione di natura virale o batterica che colpisce faringe, tonsille, laringe e corde vocali. Una patologia invernale tra le più frequenti e fastidiose, che non ci dà tregua. I fastidi derivanti dal mal di gola impediscono spesso di prendere sonno, di riposare, e rendono difficile e talvolta dolorosa la deglutizione, trasformando ogni pasto in un momento di sofferenza.
I sintomi del mal di gola
I sintomi del mal di gola sono piuttosto semplici da riconoscere, data la facile localizzazione:
- Dolore
- Difficoltà di deglutizione
- Arrossamento e gonfiore della gola
- Bruciore e irritazione della gola
- Fastidio all’orecchio
- Mal di testa
Quando il mal di gola è di origine virale possono anche comparire altri sintomi, tra cui febbre, tosse, raucedine, naso che cola, starnuti, nausea, reflusso gastroesofageo, vomito[2], dolori muscolari e articolari, sfoghi cutanei e gonfiore dei linfonodi.[3]
Inoltre, le tonsille possono ingrossarsi, diventare rosse, gonfie e ricoperte di placche biancastre.[4]
A seconda dell’estensione dell’infiammazione, i sintomi del mal di gola possono essere di varia intensità, passando da fastidi lievi, come pizzicore o leggero bruciore, a dolori anche molto forti accompagnati da difficoltà nella deglutizione, che possono influire anche sulla qualità del riposo e del quotidiano in generale.
Quali sono le cause del mal di gola?
Le cause principali del mal di gola sono le infezioni da batteri e virus, come quello dell’influenza, ma l’irritazione e l’infiammazione possono derivare anche da abitudini e stili di vita particolari; ad esempio, l’esposizione a polveri (specialmente se ripetuta) e l’inquinamento sono tra i più rilevanti fattori di rischio.
Altri possono essere: irritazioni chimiche, reflusso gastroesofageo[5] il fumo, l’aria fredda, troppo secca o troppo umida, cibi e bevande calde e vapori irritanti.
Perché il freddo favorisce il mal di gola? I forti sbalzi termici alterano i normali sistemi di termoregolazione dell’apparato respiratorio causando una diminuzione della vascolarizzazione, rendendo l’organismo più esposto all’aggressione di virus e batteri.
Il mal di gola può comparire anche in estate?
Per lo stesso principio sì! Se l’organismo ha una temperatura corporea elevata e si espone d’improvviso a un sistema d’aerazione “fredda” (come il condizionatore) per contrastare il caldo, il mal di gola può colpire anche durante l’estate.
Anche sforzi eccessivi o affaticamento dei muscoli della gola, come quelli causati dai sintomi delle allergie, possono portare infiammazioni e quindi mal di gola.
Altre cause, di natura più rara, possono essere: tumori nell’area del collo, ascessi e gonfiori dell’epiglottide.[6]
Faringite
La faringite è un’infiammazione della mucosa della faringe, organo di circa 13 cm di lunghezza, preposto al passaggio dell’aria e degli alimenti.
Chi sono i responsabili della faringite?
- Fattori irritanti (aria secca, detergenti aggressivi, fumo, vapori, polveri, abuso di alcol)
- Agenti patogeni (virus, batteri)
La maggior parte dei casi di faringite acuta si verifica durante i mesi più freddi dell'anno, quando sono prevalenti i virus respiratori.[7]
Cosa fare quando si ha la faringite
- Lavare spesso e accuratamente le mani
- Coprire bocca e naso quando si tossisce o si starnutisce
- Evitare fumo, alcol, esposizione a polveri, ambienti secchi o poco ventilati, alte temperature
Semplici cure possono dar sollievo: suffumigi con vapori di acqua calda e bicarbonato o oli essenziali, gargarismi con acqua salata, tisane tiepide e caramelle balsamiche (con moderazione, per non esagerare con gli zuccheri).
Se il problema non scompare nell’arco di qualche giorno ed è associato a febbre oltre i 38,5° C, con i linfonodi del collo ingrossati o eczema, è opportuno contattare il proprio medico, perché venga identificata una diagnosi specifica e scelta l’opportuna terapia.
Se tale condizione, invece, è associata a difficoltà respiratorie, è consigliabile rivolgersi al Pronto Soccorso il prima possibile.[8]
Tonsillite o faringotonsillite
La tonsillite è l’infiammazione delle tonsille, piccole formazioni di tessuto linfatico che, grazie all’elevata presenza di cellule immunitarie, costituiscono un vero e proprio filtro a protezione delle alte vie aeree per controllare l’ingresso e la proliferazione dei microrganismi patogeni e frenarne l’invasione.
I sintomi più comuni della tonsillite includono: mal di gola, arrossamento delle tonsille, febbre, possibili placche e linfonodi ingrossati.[9]
Chi sono i responsabili della tonsillite?
Generalmente agenti patogeni quali virus nel 40-70% dei casi e batteri. Nel caso di tonsillite batterica i ceppi più frequenti sono: streptococco, stafilococco e pneumococco.[10]
Cosa fare quando si ha la tonsillite
- Lavare spesso e accuratamente le mani
- Coprire bocca e naso con l’incavo del gomito sinistro quando si tossisce o si starnutisce
- Evitare fumo, alcol, esposizione a polveri, ambienti secchi o poco ventilati, alte temperature
- Fare suffumigi con vapori di acqua calda e bicarbonato o oli essenziali
- Fare gargarismi con succo di limone, che è in grado di dare sollievo al bruciore e al dolore.
Diagnosi e trattamento
La tonsillite viene diagnosticata mediante una visita otorinolaringoiatrica, nella quale il medico esegue un’ispezione completa delle vie aereo-digestive superiori, un eventuale tampone faringeo per la ricerca del microorganismo patogeno e la palpazione del collo alla ricerca di eventuali linfonodi ingrossati.
Una volta confermata la diagnosi, a seconda della natura (virale o batterica) del mal di gola, il medico consiglia la cura più idonea.
Gengivite
La gengivite è un processo infiammatorio a carico delle gengive, i tessuti molli che circondano i denti.
I sintomi più comuni sono: irritazione, arrossamento, gonfiore e dolore alle gengive, soprattutto quando si mangiano cibi caldi o freddi.
Tale disturbo può gradualmente causare distacco delle gengive, sanguinamento e alito cattivo, e può interessare altre aree della cavità orale, scatenando, talvolta, il mal di gola.[11]
Chi sono i responsabili della gengivite?
- Placca dentale (aggregato adeso ai denti composto principalmente da batteri e da residui alimentari)
- Malattie che interferiscono con il sistema immunitario
- Fattori genetici
- Fumo
- Scarsa igiene orale
- Variazioni ormonali
- Farmaci
- Protesi dentarie
- Diabete
Cosa fare quando si ha la gengivite
- Effettuare una regolare e accurata igiene orale
- Ridurre il consumo di zucchero
- Usare disinfettanti naturali del cavo orale (es. acqua e sale)
- Ricorrere ad antiinfiammatori naturali ad azione locale.
È importante sottoporsi regolarmente a visita odontoiatrica di controllo, per individuare in maniera preventiva eventuali criticità e fattori di rischio. A seconda delle condizioni, lo specialista decide di eseguire una pulizia professionale (ablazione del tartaro) anche più volte all’anno, se necessario.[12]
Rafforzare le naturali difese dell’organismo
Per le patologie trattate in questo opuscolo sono disponibili medicinali low dose multicomponenti, in cui i singoli ingredienti agiscono sinergicamente per un risultato ottimale e sicuro.
Esistono medicinali in bassa dose in diverse forme farmaceutiche: compresse, gocce e spray.
La loro formulazione, a base di belladonna, mercurio, fitolacca, arnica, ed echinacea, è studiata specificatamente per le zone interessate dal processo infiammatorio: faringe, tonsille, gengive e denti.
La loro azione, attraverso il potenziamento delle naturali difese dell’organismo (rafforzano il sistema immunitario), è mirata ai sintomi dell’infiammazione e a contenere lo sviluppo infettivo:
- Arrossamento
- Dolore
- Gonfiore
- Aumento della temperatura
Similmente esistono collutori naturali che consentono di completare l’igiene orale, favorendo i fisiologici processi di recupero delle delicate strutture gengivali.
Vuoi scoprire come prevenire il mal di gola e l’influenza? Leggi il nostro articolo!
Cosa non fare se si ha il mal di gola
Cattive abitudini da evitare se si soffre di mal di gola.
Fumare
Sebbene non fumare sia un imperativo quando si ha il mal di gola, sappiamo benissimo che questo consiglio viene trascurato da quasi tutti i fumatori incalliti. Molti fumatori hanno un mal di gola cronico proprio perché il fumo è tra le sue principali cause, dato che irrita le mucose del cavo orale.
Bere bevande calde o bollenti
Quando si ha mal di gola, la gola è sempre infiammata. Bere bevande molto calde o addirittura bollenti ha lo stesso effetto che avvicinare un oggetto caldo vicino ad una ferita: dà una iniziale sensazione di sollievo perché “anestetizza” il dolore, ma poi può aumentare l’irritazione già presente.
Allo stesso modo sono sconsigliati cibi o bevande molto freddi o ghiacciati perché bloccano la fisiologica infiammazione che il corpo utilizza per contenere l’agente patogeno.
Ingerire sostanze irritanti
Tra i meno consigliati durante il mal di gola sono il peperoncino e il caffè! Come se si assume alcol, la sensazione di bruciore potrebbe essere davvero molto fastidiosa.
Un valido alleato naturale è invece il miele, accompagnato dalla liquirizia (con le dovute attenzioni nel caso di ipertensione). Il miele ha una importante azione decongestionante, mentre la liquirizia ha proprietà espettoranti e antiinfiammatorie (parliamo ovviamente di liquirizia naturale, non di caramelle zuccherate al gusto di liquirizia).
Idratarsi
L’acqua, a differenza dell’alcol, è un ingrediente fondamentale per la guarigione. L’idratazione da un lato lenisce la secchezza e l’arsura della gola, dall’altro protegge la gola dagli attacchi batterici e drena i catarri che si formano in faringe.
Bere sempre, anche 2 litri al giorno, è consigliato se si soffre di mal di gola.
Per lo stesso motivo, l’umidità presente nell’ambiente aiuta le mucose del cavo orale. Se non si dispone di un vaporizzatore, è buona norma dotarsene per non rischiare di dormire in un ambiente troppo secco (eventuale ricorso anche agli umidificatori sui caloriferi).
Subire sbalzi di temperatura
Il passaggio dal caldo al freddo e viceversa sottopone a choc le cellule già debilitate, abbassando ulteriormente le difese immunitarie.
Assumere antibiotici
Gli antibiotici hanno effetto solamente in presenza di batteri. Prima di ricorrere a una terapia antibiotica, è necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia per ricevere una corretta diagnosi. Assumere inutilmente questi medicinali (es. nel caso di agenti causali di natura virale) significa produrre danno alla flora batterica intestinale (alleata della nostre difese immunitarie), contribuire a causare temibili resistenze antimicrobiche e non ottenere alcun reale beneficio al proprio disturbo.
Non lavarsi i denti
Se si è affetti da gengivite non bisogna mai lasciarsi prendere dalla pigrizia o dalla paura di traumatizzare le gengive. Con l’utilizzo di spazzolini adeguati e collutori naturali è necessario procedere ad un’igiene scrupolosa per evitare di favorire l’infezione.
Rimedi contro il mal di gola
A seconda della natura del problema, le cure per il mal di gola possono essere diverse.
Se l’origine è virale esistono medicinali low dose di comprovata efficacia nel contenerne l’evoluzione, affiancati da rimedi naturali come caramelle balsamiche alle erbe a basso/nullo titolo zuccherino, gargarismi, tisane, miele, propoli, liquirizia, ecc.
In caso di infezioni batteriche, invece, sarà il curante a decidere come procedere, scegliendo la terapia più idonea a seconda dei casi, ricorrendo anche al tampone faringeo per identificare il patogeno e combatterlo in modo adeguato.
In ogni caso, è sempre preferibile rivolgersi al medico, soprattutto se il fastidio è persistente (dura da più di una settimana) o è accompagnato da febbre alta, difficoltà a deglutire, mal d’orecchio, sfoghi cutanei, linfonodi ingrossati, sangue o muco nella saliva e dolori articolari.
Egli è l’unica figura, infatti, che attraverso una visita accurata, sarà in grado di definire la causa del disturbo e consigliare la terapia specifica.[13]
È importante, inoltre, sottolineare che non esistono soluzioni rapide per far passare il mal di gola in poche ore: dobbiamo lasciare che la natura faccia il suo corso e ristabilisca equilibrio e salute ai tessuti colpiti con i tempi necessari al loro completo recupero.
[1] Kenealy T. Sore throat. BMJ Clin Evid. 2014;2014:1509. Published 2014 Mar 4. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3948435/
[2] Tanz RR. Sore Throat. Nelson Pediatric Symptom-Based Diagnosis. 2018;1-14.e2. doi:10.1016/B978-0-323-39956-2.00001-7
[3] https://www.humanitas.it/sintomi/faringite/
[4] https://www.humanitas.it/sintomi/mal-di-gola/
[5] https://www.humanitas.it/sintomi/mal-di-gola/
[6] https://www.humanitas.it/sintomi/mal-di-gola/
[7] Arnold JC, Nizet V. Pharyngitis. Principles and Practice of Pediatric Infectious Diseases. 2018;202-208.e2. doi:10.1016/B978-0-323-40181-4.00027-X
[8] https://www.humanitas.it/sintomi/faringite/
[9] Anderson J, Paterek E. Tonsillitis. [Updated 2021 Aug 11]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2022 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK544342/
[10] https://www.gavazzeni.it/malattie/tonsillite/
[11] Pari A, Ilango P, Subbareddy V, Katamreddy V, Parthasarthy H. Gingival diseases in childhood - a review. J Clin Diagn Res. 2014;8(10):ZE01-ZE4. doi:10.7860/JCDR/2014/9004.4957
[12] https://www.gavazzeni.it/malattie/gengivite/
[13] https://www.humanitas-care.it/enciclopedia/sintomi/mal-di-gola/
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