Tosse nei bambini, come comportarsi

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Quando il piccolo di casa ha la tosse i genitori sanno già di doversi preparare a notti insonni, per questo la prima cosa che si fa è correre dal pediatra di fiducia nella speranza di un rimedio che faccia passare tutto nel giro di qualche ora.

In realtà sono pochi i casi in cui è necessario curare la tosse: infatti non tutti sanno che la tosse è un meccanismo di difesa del nostro organismo per ripulire le vie aeree.

Nella maggior parte dei casi rappresenta un fastidio momentaneo legato a un’infezione delle prime vie aeree. Talvolta invece si dimostra essere persistente o di anomala durata; in tali casi potrebbe rappresentare il sintomo della presenza di una patologia che necessita di essere trattata con specifici medicinali prescritti dal pediatra.

Quando andare dal pediatra per la tosse

Tosse nei bambini 1

Non sempre è necessario rivolgersi al pediatra appena il bambino ha la tosse. Nella maggior parte dei casi tende a migliorare spontaneamente. Se invece la tosse persiste da più giorni, è associata a febbre o a difficoltà di respirazione, produce spasmi che possono anche esitare in conati di vomito, è soltanto notturna, ma impedisce il riposo dell’intera famiglia, è correlata ad altri sintomi come dolori addominali o ingrossamento delle tonsille, mostra un’intensità ed una frequenza sospette, allora è opportuno consultare il pediatra di fiducia.

Tosse: di quali malattie è il sintomo

cause

Appurato che la tosse è un sintomo e non la malattia, vediamo alcune delle patologie a cui è collegata:

  • L’influenza è una malattia infettiva respiratoria acuta causata da un ortomixovirus ad RNA, caratterizzata da febbre alta, brividi, dolori diffusi, mal di testa, ipersensibilità agli stimoli esterni. È spesso confusa con quadri sintomatici del tutto simili (parainfluenza), in realtà prodotti da diversi e numerosi altri tipi di virus che colpiscono gli stessi tessuti del corpo. Il risultato sarà una malattia respiratoria altrettanto fastidiosa (rinite, sinusite, otite, laringite, tonsillite, faringite, tracheite, bronchite) o addirittura temibile come la polmonite. Epidemie infantili di infezioni da virus parainfluenzali possono verificarsi negli asili nido, nei reparti di pediatria e nelle scuole, dove la convivenza e le dubbie abitudini igieniche favoriscono la contagiosità.
  • la pertosse inizia come una tosse aspecifica, in seguito si riconosce dai colpi di tosse ravvicinati, secchi e continui, abbaianti, spasmodici fino allo sfinimento Per i più piccoli può essere molto pericolosa e causare apnea (mancanza d’aria) e cianosi (colorazione bluastra di labbra e pelle) e richiedere ospedalizzazione. Si cura con la terapia antibiotica prescritta dal pediatra e sotto il suo controllo; si vaccina con la esavalente dai primi mesi di vita.
  • la laringite è una patologia dovuta a infezioni virali. Di solito porta molta agitazione e ansia nei genitori in quanto il laringospasmo compare all’improvviso durante la notte con tosse metallica spesso accompagnata da abbassamento della voce e inspirazione rumorosa. In caso di laringite la prima cosa da fare è tranquillizzare il bambino, in quanto l’agitazione potrebbe peggiorare il sintomo. La prima terapia è la umidificazione sotto forma di vapori, in fase acuta la crisi si riduce respirando aria umida. La terapia farmacologica si fa con steroidi somministrati per via aerosolica o per via orale sotto prescrizione e controllo del pediatra.
  • l’asma bronchiale è una malattia infiammatoria cronica dei bronchi, caratterizzata da respiro sibilante a cui può associarsi tosse, broncospasmo e affanno. Potrebbe avere origine allergica (asma allergico). La terapia si basa su inalazione di farmaci dedicati, in mono- o poli-terapia, controllando al meglio anche i fattori ambientali che potrebbero scatenare una crisi. Anche in questo caso è indispensabile la collaborazione del pediatra di fiducia.

Rimedi per la tosse

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Sono molti i rimedi disponibili in commercio per trattare la tosse, ma va stabilita prima la causa di questo sintomo per capire se e quali siano necessari.

Tutti i genitori vogliono che i propri figli stiano meglio nel più breve tempo possibile, ma talvolta mamma e papà tendono a richiedere con insistenza imbarazzante la prescrizione di certi farmaci, come ad esempio gli antibiotici, anche quando non ve n’è alcun bisogno (in caso di virosi, gli antibiotici sono inutili, quando non dannosi).

Nei casi in cui la tosse non è collegata ad altre patologie i genitori possono aiutare il bambino a rimuovere il muco attraverso lavaggi nasali con soluzione fisiologica o ricorrere ad altri rimedi naturali come, per esempio, sciroppi per la tosse a base naturale, con ingredienti vegetali bechici (che migliorano la tosse), lenitivi, emollienti, antispasmodici, dalle proprietà benefiche sulle vie respiratorie.

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Rimedi naturali per la tosse nei bambini

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Ecco alcuni rimedi naturali utili per alleviare il fastidio della tosse nei bambini:

  • Liquidi caldi e miele con alcune precauzioni: il miele, infatti, non va dato ai lattanti, ma introdotto solo dopo il primo anno di età
  • tisana al tiglio o alla malva
  • mantenere una buona idratazione: bere molto aiuta a sciogliere e rimuovere più facilmente il catarro e le secrezioni
  • areare gli ambienti e umidificare la stanza dove dorme il bambino
  • fare areosol con soluzione fisiologica e tenere pulito il naso
  • non far dormire il bambino completamente disteso, ma con la testa leggermente rialzata ad esempio mettendo un cuscino in più: in questo modo si mantengono più libere le vie respiratorie
  • bagnetto caldo: oltre a rilassare il bambino ha un effetto calmante per la tosse
  • sciroppi naturali per la tosse

Rimedi omeopatici per la tosse nei bambini

rimedi omeopatici

L’approccio omeopatico da parte del medico non esclude mai il normale iter diagnostico della medicina convenzionale. Una volta identificata la patologia e la sua causa, il medico valuterà lo stato generale di salute del paziente, le sue naturali capacità di difesa, il carattere e la sfera delle emozioni, l’ambiente dove vive, le diverse condizioni climatiche e numerosi altri fattori che incideranno sulle sue successive scelte. Così facendo cercherà l’origine primaria della malattia, causa a sua volta della problematica, specifica e differente per ciascuno.

Il rimedio omeopatico prescritto sarà quindi diverso anche tra persone che manifestano la stessa malattia. Nel caso specifico della tosse si deve distinguere tra l’approccio al sintomo e quello alla prevenzione gestita secondo l’omeopatia costituzionale, ovvero basata sulle caratteristiche genetiche del singolo soggetto e sulla sua specifica modalità reattiva (capacità immunitaria). Per quanto riguarda l’approccio sintomatico i rimedi scelti dal medico possono essere assunti singolarmente sottoforma di granuli o associati in soluzione, per un’azione sinergica. Rimedi interessanti per la cura della tosse, sempre scelti dal medico, potrebbero essere:

  • drosera, per la tosse stizzosa e spasmodica, soprattutto notturna, con dolore retrosternale, con fitte al torace, con vomito;
  • sticta pulmonaria per la tosse secca o con poca espettorazione ed irritante che peggiora con l’aria secca;
  • bryonia per la tosse secca e dolorosa con spasmi, aggravata dal movimento ed entrando in un ambiente caldo, spesso accompagnata da cefalea, secchezza della trachea, sete intensa di acqua fredda;
  • coccus cacti per tosse stizzosa con solletico alla faringe ed espettorazione di muco filante e vischioso.

Come innalzare le difese immunitarie nei bambini

È possibile aiutare i bimbi ad avere gli strumenti giusti per affrontare il periodo invernale, quando la tosse è più probabile che si manifesti? Sì, innalzando le loro difese immunitarie.

È importante, inoltre, ricordare che alcuni consigli non valgono solo in questa stagione ed è bene seguirli durante tutto l’anno! Prima di tutto l’alimentazione: prestare attenzione ai cibi che i nostri bambini mangiano, privilegiando un’alimentazione sana e variata (e bere una quantità opportuna di acqua ogni giorno!) è il primo grande aiuto che possiamo dare loro; se sono un po’ troppo selettivi sul cibo o proprio non vogliono mangiare qualcosa, facendo anche i capricci, può essere utile valutare l’opportunità di ricorrere all’integrazione alimentare, da attuare sempre in accordo con il pediatra di fiducia, per non far mancar loro nutrienti fondamentali alla loro crescita armonica ed in salute.

Il sistema immunitario si trova infatti per gran parte nell’intestino e i batteri amici intestinali (microbiota intestinale) collaborano con il sistema immunitario facendolo sviluppare correttamente. Ciò che i nostri bambini mangiano è in grado di aiutare o disturbare il lavoro di collaborazione che il microbiota intestinale svolge con il sistema immunitario. Una alimentazione ricca di vegetali di stagione, legumi, pesce e povera di “cibi spazzatura” è un aiuto importantissimo!

Di grande importanza è anche il movimento che, all’interno di un corretto stile di vita (l’esempio degli adulti in tal senso è davvero cardinale), è garanzia di benessere. Un ambiente familiare sereno e ordinato, l’armonia dei genitori e dei parenti più stretti, il gioco come strumento di apprendimento...contribuiranno a rendere più forti e sani i nostri bambini.

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