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Igiene intima femminile e maschile
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BELLI DENTRO, BELLI FUORI
Igiene intima, questa sconosciuta. È la sintesi impietosa di un’indagine condotta da AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani)1 dalla quale è emerso che, a causa della poca igiene, il 52% delle donne soffre di prurito e fastidio intimo, il 48% di bruciore, il 33% di perdite vaginali (con possibili conseguenti cattivi odori) e il 28% di esse ha dolore durante il rapporto sessuale. Una donna su due rinuncia al sesso a causa di disturbi vaginali da scarsa igiene; anzi, il 19% degli uomini e il 17% delle donne hanno interrotto una relazione sentimentale a causa della ridotta igiene personale del partner.
Un quadro sconfortante, che si aggrava quando si parla di igiene intima maschile: sono ancora pochi gli uomini che hanno capito l’importanza di un’adeguata igiene intima e della cura del proprio apparato genitale. Lo spiegano gli andrologi della Sia (Società italiana di andrologia)2 che provano come molti giovani maschi non rispettino le basilari regole di pulizia quotidiana, rischiando infezioni, arrossamenti e irritazioni delle parti intime. In questo non sono aiutati dalle donne: solo una piccola percentuale di esse conosce le abitudini di igiene intima del proprio partner. Insomma, una débâcle su tutti i fronti. La domanda che ci si pone è: come porvi rimedio?
L’IMPORTANZA DELL’EDUCAZIONE SESSUALE
Un primo modo per aiutare i ragazzi, giovani uomini e donne di domani, a capire come occuparsi della propria salute intima potrebbe essere quello di affrontare i temi dell’igiene nell’ambito dell’educazione sessuale. Spiegare ai ragazzi come occuparsi dell’igiene intima dopo un rapporto sessuale, ad esempio, è importante, ma quanti ricevono suggerimenti in tal senso?
IGIENE INTIMA, QUALI REGOLE SEGUIRE?
Non è poi così complesso occuparsi adeguatamente dell’igiene intima. In linea generale, sarebbe sufficiente attenersi a semplici norme comportamentali per evitare tanti problemi. Vediamo quali. Per l’uomo, avere una cura costante delle proprie parti intime, lavando i genitali due volte al giorno e dopo ogni rapporto sessuale. Pulire a fondo, e completamente, l’organo genitale. Usare il preservativo, soprattutto nel caso di rapporti sessuali con partner occasionali, dall’inizio alla fine del rapporto. Inoltre, la detersione quotidiana delle parti intime è una buona occasione per controllare forma e volume dello scroto, le cui eventuali modificazioni potrebbero essere la spia di alcune patologie (se la palpazione del seno è ormai una pratica consolidata per la salute delle donne, ad oggi non c’è lo stesso livello di consapevolezza per quanto riguarda la salute maschile). Per le donne, una corretta igiene intima, insieme a una formazione puntuale e consapevole, è una delle misure più efficaci per prevenire le infezioni e le infiammazioni vaginali. Tuttavia, non bisogna esagerare con il numero dei lavaggi: ne bastano due al giorno. Lavarsi troppo spesso e senza necessità può contribuire ad alterare l’equilibrio dell’ambiente vaginale causando alterazioni del pH fisiologico. È bene comunque evitare l’uso abituale di lavande vaginali.
LE MALATTIE LEGATE ALLE PERDITE BIANCHE
In ambito femminile, le malattie legate alle perdite bianche sono diverse e spesso connesse a infezioni trascurate nel tempo. Dalla vaginosi batterica alla candida, dall’herpes alle verruche genitali, il sintomo più comune di alcune patologie è proprio la presenza di perdite bianche, più o meno abbondanti, con o senza altri segnali quali, ad esempio, bruciore o irritazione.
Un’altra problematica che riguarda le donne è l’alterazione del naturale odore intimo, che sia legato o meno ad una patologia. Anche qui, l’applicazione di poche e semplici regole contribuisce ad allontanare i cattivi odori. Va da sé, che occorra avere un occhio di riguardo per l’igiene intima durante i giorni del ciclo e in quelli immediatamente successivi. In caso di utilizzo di assorbenti interni, è importante alternarli a quelli esterni, ricordandosi di cambiarli spesso. È bene preferire la biancheria di cotone o di seta e di taglia comoda. Gli indumenti intimi di fibra sintetica, soprattutto se molto aderenti, possono favorire irritazioni e fastidi. Può essere utile utilizzare detergenti specifici e delicati, che non alterino l’equilibrio della flora batterica vaginale, a pH acido, così da rispettare il naturale livello di idratazione.
Anche in menopausa valutare il pH del detergente intimo è importante: in questa fase della vita della donna, infatti, si va incontro ad alcune fisiologiche modificazioni ormonali che possono alterare l’apparato genitale causando, tra l’altro, anche secchezza vaginale. Un detergente appropriato potrà aiutare a ridare equilibrio all’ambiente vaginale.
Una regola, quella dell’utilizzo di un detergente appropriato, utile anche per gli uomini. Raramente i maschietti badano al tipo di detergente con cui curano l’igiene intima: utilizzano spesso lo stesso prodotto impiegato per la pulizia del corpo, oppure il sapone per l’igiene intima della compagna. Non è corretto: il pH dell’apparato genitale maschile è diverso da quello femminile. Quindi, se per le donne sono indicati saponi a pH acido, per gli uomini questi prodotti sono nocivi. Il detergente più adatto è a pH neutro. In alternativa, si può ricorrere a un prodotto naturale e non aggressivo.
In questi casi, un aiuto importante arriva dalla natura. Diverse sono le erbe utilizzate per l’igiene intima. Tra le più comuni, la malva ha proprietà rinfrescanti, è lenitiva, decongestionante, emolliente e calmante. La salvia, invece, è anti-arrossante e antipruriginosa (per la presenza di salviolo), antidrotica (contro sudore e macerazione cutanea). L’azione lenitiva e protettiva della camomilla è specifica nei confronti di tessuti e mucose (per la presenza di azuleni), antispasmodica e gastroprotettiva. Mentre la carota protegge il tessuto epiteliale, decongestiona e nutre l’epidermide.
ALIMENTAZIONE, UN SUPPORTO PER IL BENESSERE INTIMO
Anche una sana e corretta alimentazione può aiutare molto. Seguire una dieta che favorisca la regolare funzione intestinale previene le infezioni intime. Sono molti i cibi che ci danno una mano. In particolare, quelli ricchi di fibre, contenute soprattutto in frutta e verdura. Le fibre, assorbendo acqua nell’intestino, evitano la stipsi e contribuiscono a riequilibrare la flora batterica intestinale, vero e proprio serbatoio di batteri per l’ambiente vaginale. Anche yogurt e cereali (fibre vegetali) aiutano l’intestino a funzionare in modo adeguato e promuovono lo sviluppo di una sana flora batterica.
È utile anche rinforzare le difese con vitamine e minerali. Gli antiossidanti, infatti, come vitamina C, vitamina E, betacarotene, micronutrienti ed enzimi (quali selenio, rame, zinco, glutatione, coenzima Q 10) contrastano la formazione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento precoce delle cellule e dell’insorgenza di infiammazioni e concorrono a mantenere efficiente l’azione difensiva del sistema immunitario dalle infezioni.
In ogni caso, per ogni dubbio è sempre fondamentale rivolgersi con fiducia al proprio medico curante che sarà in grado di dare tutti i suggerimenti più appropriati per occuparsi al meglio della propria salute, anche intima, rimandando allo specialista per ogni necessità.
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