Igiene personale, tutte le buone norme

Antonello Arrighi
Dr. Antonello Arrighi

Specialista in Pediatria. Pediatra di Libera Scelta USL 8 Arezzo.

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Ogni giorno

Quando si parla di igiene personale non ci si riferisce semplicemente alla buona e giusta abitudine di lavarsi per eliminare il cattivo odore generato dalle normali secrezioni del corpo e dagli agenti esterni (smog e polvere), ma si tratta di una pratica indispensabile nel rapporto tra esseri umani e ambiente circostante.

L’igiene è una branca della medicina che ha come principale obiettivo la prevenzione primaria: essa infatti permette di tenere lontani virus e batteri che proliferano nella “sporcizia” e, in caso di scarsa pulizia, possono facilmente raggiungere il nostro organismo e quello delle persone con cui entriamo in contatto, con il rischio di generare situazioni patologiche.

Ogni giorno, e più volte al giorno, l’igiene personale rappresenta quindi un passo fondamentale per prendersi cura della propria salute e di quella degli altri.

Tanti piccoli gesti quotidiani possono essere rischiosi da questo punto di vista. Vuoi qualche esempio? Eccoli: starnutire nella mano e, senza lavarla, porgerla a qualcuno; preparare da mangiare o consumare pasti senza lavarsi le mani, anche dopo essere andati in bagno; portare le mani sporche sul viso o in bocca e così via.

La cosa più importante, dunque, è la consapevolezza di quanto le buone norme di igiene personale possano davvero fare la differenza nella prevenzione ai problemi di salute. Molto spesso tendiamo inspiegabilmente a minimizzare da questo punto di vista.

Igiene personale e sportiva

igiene personale

Che la pratica sportiva sia importante per il benessere psico-fisico della persona questo è fuor di dubbio, ma siamo certi di rispettare con attenzione tutte le regole igieniche quando pratichiamo attività fisica?

Innanzitutto bisogna specificare che la proliferazione dei germi aumenta con il sudore e, proprio per questo, bisogna:

  • usare abbigliamento in tessuto traspirante
  • legare i capelli
  • lavare bene il corpo e i capelli dopo aver fatto sport, usando acqua e sapone non aggressivo e shampoo specifico per il proprio cuoio capelluto
  • asciugare bene ogni parte, soprattutto nelle pieghe e tra le dita dei piedi
  • indossare biancheria intima e indumenti puliti
  • cambiare le scarpe
  • riporre tutto in sacchetti appositi ben chiusi e poi nel borsone, tenendo ben separate le cose sporche da quelle pulite
  • lavare quanto prima tutti gli indumenti
  • disinfettare e lavare le scarpe usate per lo sport e il borsone in maniera periodica.

Chi pratica attività fisica in palestra, piscina e centri sportivi pubblici, dovrebbe inoltre sapere bene che in questi ambienti è molto facile entrare a contatto con batteri, virus e funghi; pertanto le regole in questo caso devono essere ancora più ferree, e rispettate prima, durante e dopo le attività:

  • dotarsi di un telo da porre sugli attrezzi prima di utilizzarli
  • usare guanti appositi prima di impugnare i manubri oppure lavare le mani dopo l’uso
  • usare calzini traspiranti nelle scarpe da ginnastica per far sì che i piedi siano sempre asciutti
  • destinare un paio di scarpe solo all’uso in palestra; idem per le ciabatte negli spogliatoi
  • visti gli usi promiscui degli ambienti, è conveniente usare ciabatte di gomma da preservare proprio per il momento della doccia, in modo da non calpestare mai nessuna superficie a piedi nudi;
  • non usare lo stesso telo per doccia sia per la palestra che per casa, evitare di poggiarlo sulle superfici e lavarlo ogni volta.

Parti del corpo

Ogni parte del corpo deve essere lavata con accuratezza, usando acqua e sapone o altri detergenti non aggressivi.

Alcune aree sono più delicate di altre e, per loro natura, rilasciano sudore e secrezioni che contengono batteri.

Proprio per questo è importante detergerle con frequenza.

Igiene orale

All’interno della bocca vivono normalmente batteri che difendono tutto il cavo orale dagli attacchi esterni.

Quando diminuisce la salivazione oppure quando il numero di questi batteri aumenta, si vengono a creare situazioni patologiche che colpiscono i tessuti dentali e gengivali: placca, tartaro e carie.

Avere una corretta igiene orale quotidiana è quindi l’unico modo per preservare la bocca dalle infezioni batteriche e dalla formazione di tartaro.

Il tartaro non deve essere sottovalutato. Attivando il suo processo di calcificazione, esso può insinuarsi negli spazi più stretti che si trovano tra dente e gengiva e provocare la formazione di sacche parodontali.

Queste ultime sono le principali cause delle malattie parodontali, tra le quali la più comune è l’infiammazione detta parodontite.

La carie, invece, spesso dovuta al consumo di zuccheri dei quali i batteri della bocca si cibano, può penetrare fin dentro alla polpa (tessuto nervoso, vascolare e linfatico racchiuso all’interno del dente e delle sue radici, necessario alla sua fisiologia) del dente, compromettendone la vitalità.

Pertanto, i denti vanno lavati tutti i giorni, dopo i pasti e prima di andare a dormire, spazzolando ogni lato e negli spazi, usando filo interdentale e scovolini dove necessario, effettuando infine risciacqui con un collutorio adeguato.[1]

Igiene intima

L’igiene intima richiede particolare cautela, soprattutto per le donne che, vista l’anatomia del loro apparato genitale, sono più soggette a sviluppare funghi e batteri.

Pertanto, quando si va in bagno, bisogna pulirsi procedendo dalla parte anteriore verso quella posteriore, lavando la zona una o due volte al giorno, naturalmente anche dopo l’evacuazione .

Anche l’uomo deve curare la propria igiene intima una o due volte al giorno e dopo l’evacuazione, pulendo con accuratezza le parti coperte da pelle.

È inutile specificare che bisogna cambiare la biancheria intima tutti i giorni e ogni volta che è necessario.

Lavaggio dei piedi

I piedi vanno lavati tutti i giorni, soprattutto subito dopo aver tolto le scarpe e prima di coricarsi.

Con acqua e sapone, bisogna strofinare bene la superficie, gli spazi tra le dita e sotto le unghie.

Anche l’asciugatura deve essere effettuata con attenzione, poiché quando alcune parti restano umide, batteri e funghi possono proliferare e causare infezioni.

Igiene del sonno

Esistono regole specifiche che aiutano migliorare la qualità del sonno e, di conseguenza, la qualità della vita.

È risaputo che l’insonnia e gli altri disturbi correlati al sonno influiscono negativamente sullo stile di vita e, a loro volta, sono influenzati da esso.

Per favorire il sonno e trarre il massimo benessere dal riposo, bisogna:

  • usare la camera da letto e il letto solo per riposare
  • cercare di andare a dormire sempre alla stessa ora
  • evitare di bere sostanze a base di caffeina fino a 6 ore prima di andare a letto
  • evitare di praticare sport, bere alcol e fumare nelle ore serali
  • evitare di usare apparecchi elettronici a letto, specialmente prima di andare a dormire
  • evitare pisolini pomeridiani, a meno che non siano più brevi di 30 minuti
  • evitare di addormentarsi sul divano prima di andare a letto, per poi “spezzare” il sonno prima di riprenderlo
  • fare una cena leggera almeno 3 ore prima di andare a dormire
  • cambiare spesso le lenzuola (il corpo rilascia cellule morte e batteri durante il sonno, i quali si depositano su guanciali e lenzuola)
  • far arieggiare la stanza, impostare nell’ambiente una temperatura adeguata ed evitare rumori e luci
  • lavare denti e viso prima di andare a dormire
  • non usare mai indumenti che si indossano fuori dal letto.[2]

Malattie infettive

Le malattie infettive sono così definite perché una persona può infettarsi tramite contatto diretto e indiretto con gli agenti patogeni: virus, batteri, parassiti e funghi.

Essi possono trovarsi sia sulle superfici che nelle goccioline di saliva, così come in alcune secrezioni delle persone già infettei.

Un soggetto sano può ad esempio contrarre un’influenza bevendo dalla stessa bottiglia di uno già colpito da questo virus, oppure toccare il manubrio di una cyclette dove l’altro ha starnutito per poi portarsi le mani in viso, e così via.

Lavarsi le mani

Come abbiamo visto il contagio con virus, batteri, parassiti e funghi è una cosa abbastanza rapida e piuttosto probabile se si entra a contatto con una persona o un’area infetta. Ciò è tanto più vero perché siamo abituati ad utilizzare le mani in un’infinità di circostanze, prestando un’attenzione superficiale alla loro igiene.

Senza una corretta igiene delle mani è molto più probabile contrarre un raffreddore, l’influenza e malattie infettive più serie.

È fondamentale quindi lavare bene le mani dopo aver toccato superfici sporche, dopo essere stati molto tempo fuori casa e sui mezzi pubblici, nei luoghi affollati (supermercato, bar), prima di mangiare, prima di cucinare, di toccarsi il viso e le altre parti del corpo, prima di accarezzare un’altra persona, prima di andare in bagno e toccare la carta igienica, prima di cambiare il pannolino di un bambino, prima di mettere le lenti a contatto, di somministrare farmaci, dopo aver starnutito sulla mano, dopo aver buttato l’immondizia e toccato superfici contaminate, dopo essere andati in bagno, ecc.

Le potenziali situazioni infettive sono davvero infinite.

Usare acqua e sapone oppure un gel disinfettante (quando si è fuori casa) è una pratica davvero fondamentale per prevenire la diffusione delle infezioni.[3]

Il lavaggio delle mani deve essere effettuato correttamente, strofinando ogni dito, il dorso e il palmo della mano, gli spazi tra le dita e la zona sotto alle unghie.

L’ideale è insaponare per 40 secondi per essere certi di aver fatto un buon lavoro.

Dopo aver risciacquato è importante asciugare bene con asciugamani puliti.

Lavarsi le mani dopo essere andati in bagno, soprattutto dopo aver evacuato, è importantissimo perché consente di eliminare tutti gli eventuali residui di sporco e batteri.

Se accidentalmente ci si dovesse portare alla bocca una mano senza lavarla dopo essere stati in bagno è possibile che i batteri intestinali vengano trasferiti prima sulla mano e poi nel cavo orale.

Ciò può provocare infezioni di diversa gravità, lievi o più temibili, che si potrebbero limitare con piccoli sforzi e maggior rispetto sociale.

Igiene personale in cucina

L’igiene personale deve essere oggetto di grande attenzione soprattutto in cucina, sia se si tratta di preparare pasti per sé stessi e per la famiglia, sia se si lavora nell’ambito della ristorazione o della preparazione e/o somministrazione degli alimenti.

Il corpo, le mani e gli oggetti che vengono maneggiati (in questo caso anche gli alimenti) possono essere vettori di batteri e microrganismi patogeni, i quali possono provocare intossicazioni alimentari o infezioni più importanti.

Igiene personale HACCP

A tal proposito, per garantire un’igiene impeccabile e una buona qualità di tutti i prodotti, sono state istituite regole ben precise riconosciute con l’acronimo HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points).

Questo sistema ha come fine ultimo il garantire la massima salubrità ed evitare qualsiasi tipo di contaminazione, istruendo tutti coloro che operano nella conservazione, nella lavorazione, nella somministrazione, nel trasporto, nel confezionamento e nella distribuzione di alimenti, farmaci e bevande.

Oltre ad avere una buona igiene personale le categorie professionali sopra menzionate devono conoscere anche regole più dettagliate che hanno a che fare, per esempio, con la temperatura ideale con cui conservare un alimento facilmente deperibile, oppure con l’individuazione di eventuali momenti critici nella trasformazione del prodotto che potrebbero comprometterne la salubrità .[4]

Per quanto riguarda l’igiene personale in cucina, oltre ad assicurarsi di avere sempre le mani pulite prima di cominciare qualsiasi tipo di preparazione, bisogna prestare attenzione anche a:

  • usare indumenti e canovacci sempre puliti
  • coprire il capo con una cuffietta per raccogliere i capelli
  • evitare che qualsiasi secrezione del proprio corpo entri a contatto con gli alimenti (gocce di sudore, goccioline contenute negli starnuti, ecc)
  • rilavarsi le mani ogni volta che è necessario, come quando si va in bagno (una persona infetta da salmonella può trasmettere il batterio ad un’altra se prepara il suo cibo senza aver lavato le mani).

Luoghi pubblici e luoghi di lavoro

I luoghi pubblici e i luoghi di lavoro possono rappresentare importanti rischi per la salute, pertanto è fondamentale osservare sempre le più basilari regole igieniche.

Nell’ambito lavorativo, l’obbligo di osservare queste regole deve essere sia del datore di lavoro, sia dei dipendenti.

Ad affrontare in maniera esaustiva l’argomento è il Testo Unico sulla Sicurezza nel Luoghi di Lavoro, il quale specifica quali sono i fattori di rischio, le modalità di prevenzione e le misure da rispettare.

Esistono dei luoghi di lavoro molto più esposti a rischi di contaminazione rispetto ad altri, come ad esempio gli ospedali o l’industria alimentare, ed è soprattutto in questi ambienti che occorre assicurare una proficua cooperazione di tutti gli attori interessati: datore di lavoro, dipendenti e medico competente.

Talvolta sono necessari controlli periodici da parte delle autorità preposte, che assicurino il pieno rispetto delle regole igieniche.[5]

 

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