Come scegliere uno studio dentistico

Tomasini
Dr. Gabriele Tomasini

Medico Chirurgo, Specialista in Odontostomatologia

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Sono anni che non vai dal dentista, magari hai trascorso tanto tempo nel suo studio da bambino, per migliorare la posizione dei denti, la masticazione e l’occlusione grazie all’ausilio di un apparecchio ortodontico. Ma all’improvviso arriva il giorno in cui, mentre stai addentando un boccone del tuo pasto preferito, un dolore lancinante colpisce il tuo molare!

È arrivato il momento, inevitabile, di tornare dal dentista.

studio dentistico

E allora, come scegliere uno studio dentistico che possa prendersi cura della salute della tua bocca e, soprattutto, come affidarsi ad un nuovo specialista senza conoscerlo?

Chiedi a un amico? A un collega?

Sai benissimo però che ogni persona può avere disturbi di natura diversa, possedere parametri di valutazione non omogenei del modello ideale di studio dentistico e avere differenti pareri sui professionisti che vi lavorano secondo le soggettive simpatie. Dunque, non è semplice essere oggettivi e universali, dotati di conoscenze e capacità di giudizio che permettono scelte  davvero consapevoli. Quindi proviamo ad analizzare alcuni criteri che potrebbero essere utili ad orientarci.

Prima di tutto, è bene ricordare che non bisogna cercare un nuovo dentista solo quando se ne ha immediata necessità, ma occorre recarsi a visita con una certa periodicità (almeno una volta all’anno) per eseguire una buona prevenzione.

Quali altre valutazioni possono guidarci?

Quanto è vicino a casa mia?

Probabilmente questa è la domanda meno importante che devi porti, perché la breve distanza non deve essere preferita a discapito della capacità professionale del medico.

È vero, forse hai bisogno di una “semplice” otturazione o di una pulizia dei denti, ma comunque si tratta di interventi tutt’altro che banali, che soltanto uno specialista può eseguire a regola d’arte.

Inoltre, in futuro potresti aver bisogno di interventi di maggior complessità e l’aver già instaurato un rapporto di fiducia sarà facilitante.

La comodità di avere un medico odontoiatra vicino casa è indiscutibile, ma bisogna considerare anche altri fattori.

Un lavoro ai denti mal eseguito può provocare problemi di diverso genere: difficoltà di masticazione, cattiva digestione, malocclusioni, tensioni muscolari cervicali, problemi posturali ecc.

Per queste ragioni se trovassi un abile dentista che non è propriamente vicino a casa tua, dovresti considerare l’idea di “sacrificare” un po’ del tuo tempo per fare un viaggio più lungo per recartici.

Cosa deve esserci nello studio

Quello che non deve assolutamente mancare nello studio è l’igiene!

Si percepisce sin dal momento in cui si entra se l’ambiente è trascurato o ben tenuto.

A partire dal pavimento fino ad arrivare agli strumenti, ogni cosa deve essere sempre al posto giusto e ben igienizzata.

Quindi, guardati intorno, osserva ogni dettaglio.

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Ci deve essere un’autoclave apposita per sterilizzare gli strumenti da lavoro e, se non la vedessi, quando è il tuo turno e ti siedi sulla tanto temuta poltrona, assicurati che il dentista li tolga ciascuno dall’apposito involucro protettivo in cui sono stati confezionati prima del ciclo di sterilizzazione. Ogni paziente ha bisogno dei suoi che, quindi, devono essere rigorosamente monouso.

Nello studio dentistico non possono inoltre mancare le dotazioni necessarie e indispensabili: poltrona reclinabile dotata di lavello, braccio ergonomico porta trapani, ablatore del tartaro, sbiancatore, spray acqua/aria, lampada snodata per una buona visuale, fibra ottica per otturazioni con compositi foto-indurenti, tovagliette monouso, camice, guanti, mascherina e visiera opportunamente indossati e immacolati, materiali odontoiatrici per otturazioni, devitalizzazioni, impronte, l’apparecchio per le radiografie dentali, il laser odontoiatrico (quelli più recenti ed attrezzati), ecc. Tutta l’attrezzatura deve essere ordinata, l’ambiente accogliente ed il personale educato e gentile.

Quali sono le specializzazioni degli odontoiatri

Come per altri settori della Medicina, anche in quello dentistico esistono specializzazioni precise, che formano il professionista in maniera adeguata rispetto alle sue preferenze e abilità, asservendo allo stesso tempo alle necessità di copertura dei diversi servizi offerti.

Il medico o l’odontoiatra (vedi la differenza nel paragrafo successivo), più comunemente definito dentista, può essere specializzato infatti in (alcuni esempi):

  • Conservativa (recupero dei denti cariati)
  • Odontoiatria pediatrica (o pedodonzia)
  • Chirurgia orale
  • Ortognatodonzia (progettazione e posa degli idonei apparecchi fissi o mobili destinati a riposizionare i denti nelle arcate superiore e inferiore e a farli articolare tra loro in modo corretto per la masticazione)
  • Endodonzia (terapia canalare o devitalizzazione)
  • Implantologia (inserimento di apposite viti nell’osso a scopo protesico fisso)
  • Parodontologia (cura delle gengive e dei tessuti di supporto al dente)
  • Protesi dentaria (fissa o mobile)
  • Laser terapia (per la cura dei tessuti duri – carie, sbiancamento, desensibilizzazione – o molli del cavo orale – gengivopatie, parodontopatie, endodonzia, piccola chirurgia).

Il dentista è iscritto all’Ordine dei Medici?

Il dentista può essere laureato in Medicina e Chirurgia (in tal caso può curare qualunque disturbo, non solo quelli inerenti il cavo orale) o in Odontoiatria (potendo curare solo ciò che attiene alla bocca). Entrambi sono professionisti abilitati e iscritti all'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri provinciale, dove è possibile accertarne l’attendibilità.

Come scoprire un falso dentista

Se vuoi smascherare un impostore oppure vuoi semplicemente assicurarti che il dentista dal quale stai per recarti abbia tutte le carte in regole per esercitare la sua professione, puoi collegarti sul sito ufficiale della Federazione Nazionale Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri e fare una ricerca anagrafica.

Utilizzo della diga di gomma

La diga in gomma è un foglio in lattice o di materiale anallergico elastico che serve ad isolare i denti da trattare dal resto della bocca.

Consente così di evitare contaminazioni e fastidiosi inconvenienti, come ad esempio la caduta di residui dentali nel cavo orale durante un lavoro e il mantenimento di un campo d’intervento più pulito e asciutto.

Si tratta di un comodissimo ed igienico strumento che tutti i dentisti dovrebbero usare per agevolare il proprio lavoro, ma non è né necessario, né indispensabile.

Alcuni si trovano più comodi senza, mentre altri vi rinunciano per le lamentele dei pazienti, che non gradiscono la presenza di un mini-telo che possa limitarne il respiro.

L’utilizzo o meno della diga di gomma però non deve essere condizionante nella scelta del dentista, in quanto si tratta di un fattore abbastanza marginale rispetto ad altri.[1]

Come fidarsi del dentista?

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La fiducia è molto soggettiva, è vero. Però un buon dentista può conquistarla con ogni paziente se mostra impegno, professionalità ed una certa sensibilità.

In che modo ci si può quindi fidare del dentista?

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Quali sono i comportamenti che ispirano fiducia?

  • L’odontoiatra deve predisporsi al dialogo e all’ascolto, prestando attenzione ai sintomi e a ciò che vuole comunicare il paziente.
  • Deve spiegare e condividere il programma di cura, le motivazioni delle scelte, le varie tappe, i risultati concreti prevedibili e discutere ogni variazione in corso d’opera (consenso informato), mettendo in grado il paziente di decidere su ogni passaggio.
  • Dovrebbe essere in grado di interpretare le emozioni del paziente e comportarsi di conseguenza.
  • La bocca non è isolata dal corpo: un’accurata anamnesi (raccolta di dati, storia clinica del paziente) consentirà di correlare eventuali altri disturbi del soggetto alla sua salute orale e scegliere la strategia di cura più idonea.
  • Una persona che ha paura del dentista ha bisogno di gentilezza e conforto.
  • Un bambino deve essere coinvolto in maniera giocosa… e così via.

Paura del dentista

La paura del dentista, chiamata tecnicamente stomatofobia, è un’emozione abbastanza comune. È in genere causata da esperienze passate negative, personali oppure vissute e raccontate da familiari o conoscenti.

È importante provare a contrastare questa fobia, perché recarsi dal dentista deve essere una sana abitudine volta alla prevenzione da mettere in pratica con corretta periodicità.

Basta scegliere con cura il professionista di cui fidarsi, raccontando sinceramente i propri timori, con lo scopo di farsi aiutare a scacciare i cattivi pensieri.

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Gli strumenti e le tecniche del passato sono superate, le tanto temute anestesie sono ormai indolori, il rumore del trapano è molto più attutito, l’ambiente più accogliente e rasserenante.

La paura è spesso causata dal non conoscere: recarsi più spesso dal dentista, anche solo per una visita di controllo, può aiutare le emozioni ostacolanti, poiché consente maggior familiarizzazione con l’ambiente ed il professionista, consolidando il rapporto di fiducia.

Il preventivo del dentista si paga?

Non esiste una risposta a questa domanda che sia valida per tutti; è infatti a discrezione del dentista la scelta di far pagare o meno un preventivo.

In realtà bisogna anche considerare che per fare un preventivo, il medico odontoiatra deve fare una visita preliminare.
Questa gli permetterà di capire quali sono i problemi del paziente e quali gli interventi da effettuare.

Come cambiare dentista

Assodato che ognuno è libero di scegliere il professionista che preferisce, cambiare dentista per alcuni può essere complicato, soprattutto se ci si trova nel bel mezzo di una serie di trattamenti già avviati.

Si dovrebbe attentamente valutare, tuttavia, la possibilità di rivolgersi altrove in caso di preventivi esagerati, continui cambiamenti di programma e relativa richiesta di adeguamento dei costi, scarsa capacità comunicativa e mancanza di condivisione, eccessiva incertezza sulle scelte da intraprendere o qualora non si abbiano spiegazioni adeguate ai propri dubbi.

Se “prevenire è meglio che curare”, talvolta sarà meno problematico trovare il coraggio di cambiare piuttosto che trascinare un rapporto che non ci convince appieno.
È consigliabile dunque cercare un nuovo dentista, assicurandoci al meglio delle sue credenziali e dell’affidabilità, oltre che del nostro istinto, anche tenendo conto di quanto già detto.

In tal caso non dimentichiamo che è un nostro diritto farci consegnare dal professionista che lasciamo la cartella personale ed i referti che ci appartengono, senza pudori e riserve, in quanto necessari alla pianificazione di un nuovo programma di interventi.

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