Il dentista: quando andarci?

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Dr. Fausto Madaschi

Medico Chirurgo e Odontoiatra

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Buongiorno! Quando andare dal dentista?

La risposta è semplice: bisogna andarci quando si ha dolore.

Ma è sufficiente farlo solo in questa circostanza?

Secondo me, sarebbe opportuno frequentarlo spesso e ci sono dei momenti nella vita in cui è proprio basilare andarci. Questi periodi sono a zero anni, a sei anni, a dodici anni e, poi, anche da adulto, perché non è mai troppo tardi!

Perché è importante portare il bambino dal dentista a zero anni, appena nato?

Perché in questo caso, se ci sono delle torsioni alle ossa craniche, si può intervenire in modo veloce con delle manovre semplici che, fatte da mani esperte, risolvono subito il problema ed evitano che in futuro si possano manifestare torsioni nella parte bassa del corpo con tutta una serie di problematiche.

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Importantissima, poi, è l'età dei sei anni. A questa età il bambino comincia a cambiare i denti, passa da una dentizione decidua a una dentizione mista. Questa, è una fase vitale di cambiamento, una fase in cui, se si manifestasse una torsione, che non è stata corretta alla nascita, il dentista e l'ortodontista possono intervenire in modo appropriato per bloccare, e risolvere la lesione, che spesso si manifesta con un cross in bocca, facendo in modo che non crei problemi alla parte bassa del corpo, alla colonna. Questa, poi, è un'età fondamentale perché c'è il cambio della deglutizione. A sei anni si passa dalla deglutizione di tipo infantile a quella di tipo adulto. Dovrebbe essere un passaggio spontaneo che, però, qualche volta non avviene, e non avviene perché a causa di problemi alimentari che creano malfunzionamento dell'intestino,  si ha la tendenza a creare catarri, che colpiscono le vie aeree e provocano un'alterazione della respirazione. Di conseguenza, il bambino respira con la bocca aperta, e non col naso: questo tipo di respirazione porta il palato a diventare ogivale, allungandosi e facilitando il movimento della lingua in avanti anziché verso l'alto.

Altrettanto importante, poi, è l'età dei 12 anni. L'età secondo me più naturale per intervenire perché in questo periodo si passa da un fisico da ragazzino a un fisico adulto. E’ un passaggio molto veloce e si può usare proprio la velocità di questo cambiamento per ottenere il massimo delle variazioni nel minor tempo possibile. E’ un po’ come andare a modellare un vaso, con la creta ancora morbida, dove mani esperte possono ottenere un risultato finale di qualità e costruire davvero un fisico d'atleta o uno da modella che poi rimarrà tutta la vita.

Fondamentale, in questo senso, è avere un buon approccio odontoiatrico e ortodontico, che porti a un risultato stabile, che si manterrà nel tempo.

Finita la fase di crescere, la struttura diventa ferma, per cui diventa molto più difficile ottenere dei cambiamenti. Però, se ci fossero dei problemi, non è mai troppo tardi per intervenire. In questi casi lo si può fare cercando di allungare il più possibile il corpo, aumentando l'elasticità a livello muscolare, e compensando le torsioni. In questa fase diventa importante intervenire quando, ad esempio, vengono messi i denti del giudizio, i quali spesso crescono in modo asimmetrico. Proprio per questo, creano dei pre-contatti che, attraverso le catene muscolari, provocano torsioni in tutto il corpo. Sapere intervenire nel modo corretto, regolando la masticazione in questa fase, produce una condizione di salute stabile.

Inoltre, è importante nell’adulto verificare sempre la dimensione verticale in bocca perché, se si manifestasse un deficit di questo tipo, il corpo compensa piegandosi in avanti e ruotando all'interno: è come se ci si accorciasse, creando una situazione di sofferenza a livello dei grandi gruppi articolari.

Infine, è decisivo andare dal dentista perché può avere un occhio attento alle problematiche a carico delle mucose e del parodonto. Una sofferenza del parodonto e delle mucose è indice dello stato di salute generale.

Capite bene che si può intervenire in molti modi andando dal dentista.
La cosa fondamentale è ricordarsi di fare sempre prevenzione perché il tetto va riparato quando splende il sole, senza aspettare quando pioverà.

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