Pediatria

Systems Medicine (SM) e Low Dose Medicine (LDM) in ambito pediatrico partono dalla considerazione del bambino come “sistema aperto” in relazione con l’ambiente (Exposoma) e con gli altri esseri viventi (Interattoma).

Pertanto, nell’approccio alla salute dei piccoli pazienti, è importanti considerare le interferenze che l’ambiente (a livello organico) e le relazioni sociali (a livello psicologico) possono esercitare su un organismo-sistema ancora giovane e, per questo, particolarmente suscettibile a fattori perturbanti l’equilibrio omeostatico.

L’organismo umano è un microcosmo, che riproduce il macrocosmo dell’Universo. Così come dobbiamo rispettare il Pianeta (non inquinarlo), dobbiamo rispettare l’organismo umano, e più che mai quello del bambino, scegliendo una alimentazione corretta, uno stile di vita sano, l’uso dei farmaci su consiglio del professionista. Infatti, primum non nocère, è il comandamento dei padri della Medicina e mai affermazione è stata più vera.

In questo senso, un esempio paradigmatico è l’abuso/misuso di terapie antibiotiche in età pediatrica (nel 2013, la Consensus Conference della SIPPS – Società Italiana di Pediatri Preventiva e Sociale – ha tracciato le linee guida per un uso “ragionevole” degli antibiotici). È opportuno ridurre l’uso di antibiotici, per esempio, nelle Infezioni Respiratorie Ricorrenti (IRR), ricorrendovi solo quando necessario, su indicazione del medico e privilegiando un approccio preventivo.

La Low Dose Medicine e la Farmacologia dei Bassi Dosaggi può offrire utili strumenti per contribuire a mantenere in salute l’organismo dei piccoli pazienti sostenendo la funzionalità del sistema immunitario.

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