Gastroenterologia

Gastroenterologia

La diffusione delle malattie dell’Apparato digerente riguarda un numero sempre crescente di italiani. Oggi, in Italia sono, infatti, quasi 10 milioni le persone che risultano affette da patologie gastrointestinali. Sul piano epidemiologico le Malattie dell’Apparato Digerente rappresentano la seconda causa di morte.

Tra le malattie digestive di grande impatto sociale vi sono le neoplasie del colon, i tumori dello stomaco e dell’esofago, le epatiti croniche (virali, alcoliche e metaboliche). Ma anche la cirrosi e l’ulcera gastroduodenale, con le frequenti complicanze emorragiche, le pancreatiti e le pancreopatie in genere, le calcolosi biliari, le gastriti croniche e, più in generale, le malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) destano grande preoccupazione nel consesso medico.
La Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS) è, per esempio, il disturbo più frequente dell’Apparato digerente e in Italia interessa, allo stato attuale, il 25% circa della popolazione.
La Sindrome dell’Intestino Irritabile, in particolare, presenta un impatto particolarmente rilevante per quanto riguarda l’attività ambulatoriale specialistica: anche se è solo il 20% dei pazienti affetti da colon irritabile che si rivolge al medico di famiglia e una quota ancora più bassa allo specialista gastroenterologo, l’alta prevalenza e la caratteristica natura cronica di questo disturbo collocano la patologia al primo posto tra le richieste di visita specialistica gastroenterologica.

Una nota di attenzione particolare meritano anche le patologie acido-correlate, come le diverse forme di Gastrite e la Malattia da Reflusso Gastroesofageo che, nella società occidentale, interessano oltre il 20% della popolazione.

Le patologie che interessano il tratto digerente sono accomunate da una etiologia complessa che coinvolge l’intero asse P.N.E.I. (Psico-Neuro-Endocrino-Immunologico). È necessario inoltre considerare che le patologie gastrointestinali sono caratterizzate dalla pressoché costante presenza di stati infiammatori acuti e, soprattutto, cronici. Particolare attenzione meritano, per la loro alta prevalenza e incidenza, le patologie infiammatorie intestinali (IBDs) caratterizzate da alterata risposta immunitaria, compromissione morfo-funzionale della mucosa e alterazione del microbiota. La compromissione della funzione barriera della mucosa (aumentata permeabilità) è fattore comune alle IBDs.

Le ripercussioni a livello sistemico delle patologie gastrointestinali sono la prova evidente della centralità (non solo anatomica) del tratto gastro-intestinale nel contesto dell’intero organismo: è ormai riconosciuto il ruolo giocato dalla compromissione dell’integrità della parete intestinale in numerose patologie infiammatorie-degenerative, come l’osteoartrosi, o neurodegenerative come la Malattia di Alzheimer.

La Ricerca di base condotta fino ad oggi nel campo della Farmacologia dei bassi dosaggi e della Nutraceutica Fisiologica ipotizza in ambito gastroenterologico (Cardani D. 2013, 2014a, 2014b; Duranti S. 2019) lo sviluppo di strategie terapeutiche volte al ripristino/conservazione dell’omeostasi morfo-funzionale della parete intestinale e di contrasto agli stati infiammatori intestinali, così come nella gestione delle patologie acido-correlate.

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