“Mal di pancia”, da cosa dipende?

Dr. Luigi Coppola
Dr. Luigi Coppola

Medico Nutrizionista, Esperto di Medicine Complementari, Specialista in Oncologia

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Cos’è il “mal di pancia”

A differenza del “mal di stomaco” o epigastralgia, che è un dolore che si avverte solitamente nell’area compresa tra la base dello sterno e l’ombelico, il “mal di pancia” è invece localizzato in un’area più estesa: può comprendere infatti il diaframma o lo stomaco e allargarsi fino all’area pelvica.

Il dolore può essere:

  • acuto
  • continuo o persistente
  • sordo
  • intermittente
  • crampiforme.[1]

Tale sintomatologia non deve necessariamente destare preoccupazione; talvolta infatti può essere un segnale di cattiva digestione, di un’intolleranza alimentare o di un’alterazione repentina della temperatura corporea.

Tuttavia, questo malessere può anche rappresentare uno spettro di condizioni, che vanno dalla malattia benigna e autolimitante alle emergenze chirurgiche.[2]

Per tali ragioni, è opportuno non sottovalutare il mal di pancia e capire da dove deriva, così da individuarne le cause precise e rimediare al disagio più in fretta possibile.

Bisogna cercare di interpretare le sue caratteristiche (durata, tipo di dolore, localizzazione, correlazione con altri potenziali sintomi e così via) e, nel caso non si tratti di una condizione momentanea, parlarne col proprio medico.

Cause del mal di pancia

Le cause di dolore alla pancia possono essere tante e diverse tra loro.

Il mal di pancia può essere infatti causato da traumi, infezioni, malattie autoimmuni, disturbi intestinali e stress.[3]

Ulteriori cause di mal di pancia possono includere:

  • problemi pelvici (endometriosi, crampi mestruali, cisti ovariche, infiammazioni delle vie urinarie, ecc.)[4]
  • problemi al torace (polmonite, infarto, ecc.)[5]
  • problemi addominali (appendicite, intossicazione alimentare, calcoli biliari, reflusso gastroesofageo, ernia, ecc.)[6]

Il mal di pancia è spesso correlato ad altri sintomi, come nausea, vomito, eruttazioni, brontolii o flatulenza.[7]

Tuttavia, le caratteristiche del dolore, come la zona in cui è localizzato, il momento in cui si manifesta e la sua durata, sono fattori determinanti per individuare la causa.

Disturbi intestinali

Gonfiore e tensione addominale, pesantezza, aumento o perdita di peso, bruciore toraco-addominale, nausea, vomito, fatica a digerire, dolenzia continua e diarrea sono i più comuni sintomi legati ai disturbi di origine intestinale.

Questi colpiscono l’organo nel quale si completa la digestione degli alimenti, dove avviene l’assorbimento della maggior parte delle sostanze nutritive e l’evacuazione dei prodotti di scarto.

Tra le cause più comuni ritroviamo le intolleranze alimentari, la stipsi e la sindrome del colon irritabile.[8]

Intolleranze

A volte il mal di pancia, soprattutto se correlato ad altri sintomi, quali ad esempio diarrea e nausea, può essere sintomo della presenza di un’intolleranza alimentare.

Una delle più comuni è sicuramente quella al lattosio.

L'intolleranza al lattosio è un problema legato alla ridotta capacità di digerire questo zucchero presente nel latte e nei suoi derivati, a causa di una carenza di lattasi, l’enzima con cui l’organismo lo scompone per renderlo assimilabile.[9]

Durante l’infanzia è abbastanza raro che il bambino sviluppi intolleranza al lattosio; dopo questa fase, circa il 65 % degli esseri umani invece va incontro a tale deficit.[10]

Non esiste un trattamento che possa aiutare il corpo a produrre più lattasi; tuttavia si possono tenere a bada i sintomi, iniziando a cambiare alcune abitudini nella dieta, magari attraverso il supporto di uno specialista che potrà fornire un quadro più chiaro della condizione, consigliando quali alimenti mangiare e quali invece evitare.[11]

Oggi esistono numerosi alimenti che sono stati pre-trattati dall’industria produttrice con tecniche semplici e naturali allo scopo di privarli di questo nutriente.

Altra possibilità è quella di una intolleranza o anche una sensibilità al glutine, con relativi esami diagnostici da realizzare e misure dietoterapiche specifiche.

Stipsi

Chi soffre di stipsi, ha difficoltà a evacuare e quando riesce (circa ogni 2-3 giorni) prova disagio .

Nella maggior parte dei casi, la stipsi è dovuta a un insufficiente consumo di fibre e liquidi, che danno alle feci la giusta consistenza per transitare nell’intestino ed essere eliminate con facilità.

Anche la sedentarietà è una concausa della stipsi: l’attività fisica stimola la motilità intestinale ed è dunque consigliata.[12]

Colon irritabile

Un’alternanza di stipsi e diarrea, associata alla presenza di dolori cronici alla pancia e a un gonfiore addominale persistente potrebbero essere segnali della sindrome del colon irritabile.

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Si tratta di un disturbo legato a un’alterazione funzionale dell’intestino che, a causa di stress, ansia, sbalzi di temperatura e assunzione di alcuni cibi infiammatori, svolge le sue attività in modo troppo lento o accelerato, incidendo anche sull’equilibrio della flora batterica che vi alberga.[13]

Se prevale la stitichezza è consigliabile assumere integratori per la flora batterica intestinale a base di fibre (prebiotici); in presenza di diarrea, invece, bisogna assumere probiotici per ripristinare il microbiota intestinale e le sue funzioni.[14]

Cosa mangiare e a cosa stare attenti

mal di pancia

Quando compare uno o più disturbi intestinali, l’alimentazione è un aspetto fondamentale da tenere in considerazione, perché può sicuramente alleviare o acuire i sintomi.

Alcuni alimenti, che influiscono negativamente sulla corretta funzione gastrointestinale, vengono identificati con l’acronimo Fodmap, ovvero “Fermentable Oligo-saccharides, Disaccharides, Mono-saccharides and Polyols”, oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli.[15]

I Fodmap sono composti alimentari che fermentano nell’intestino producendo gonfiore e tensione sulle pareti. Tra essi: latte e derivati (per la presenza di lattosio), alcuni tipi di frutta e verdura, quali ad esempio i cavoli e le pere, le bucce dei legumi, le castagne, il topinambur ecc.

Chi soffre di intolleranze alimentari o della sindrome del colon irritabile farebbe bene a evitare alimenti che li contengono.

Gli alimenti a basso contenuto di Fodmap maggiormente indicati per chi soffre di disturbi intestinali possono essere ad esempio: banana, uva, mandorle, zucchine, lattuga, carote, carne, pesce, tofu e formaggi a pasta dura o prodotti caseari senza lattosio.[16]

In presenza di disturbi intestinali però, è sempre opportuno farsi consigliare dal medico quali sono gli alimenti da bandire o limitare e quali invece da inserire nel piano alimentare.

Mal di pancia da stress

Nella salute generale della persona, l’intestino ha un ruolo centrale.

Esso è strettamente connesso al cervello, tant’è che i due organi, considerato il flusso comunicativo bilaterale che c’è tra loro, si influenzano a vicenda.

Condizioni di forte stress e polarizzazione emotiva, quindi, possono determinare la produzione di due ormoni, il cortisolo e l’adrenalina, che provocano una serie di effetti sull’apparato digerente, come l’aumentata produzione di sostanze acide.

Anche l’iperattività del sistema nervoso (tipica dello stress) comporta problemi nella produzione di succhi gastrici e nella motilità gastrointestinale, rendendo più difficili la digestione e l’assimilazione del cibo.

Da questi meccanismi generali derivano i sintomi fastidiosi che rientrano tra le “somatizzazioni” (manifestazioni a livello corporeo di condizioni di disagio psicologico) dell’ansia e dello stress, tra cui: acidità e bruciore di stomaco, mal di pancia forte, diarrea.[17]

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Quando rivolgersi al Pronto Soccorso

Il mal di pancia può avere moltissime cause, ma è sempre preferibile non sottovalutare il dolore, soprattutto se accompagnato da ulteriori sintomi o condizioni, tra cui:

  • nausea, febbre e diarrea che si protrae per molti giorni
  • sangue nelle feci o, se presente, nel vomito
  • difficoltà a respirare
  • dolore al petto e senso di costipazione
  • la durata supera 2-3 giorni
  • il dolore è dovuto a lesioni o traumi all’addome
  • si è in gravidanza.

Questi sintomi potrebbero indicare un'infiammazione interna, un'infezione o un'emorragia che richiede un trattamento immediato; in questi casi infatti è necessario recarsi al Pronto Soccorso o rivolgersi al medico il più in fretta possibile.[18]

Diagnosi del mal di pancia

La diagnosi del mal di pancia avviene in due fasi:

  • inizialmente, il medico pone al paziente alcune domande per comprendere la durata del dolore, l’area in cui è localizzato e acquisire tutte le informazioni relative alle sue caratteristiche;
  • successivamente, a seconda del tipo di mal di pancia, il medico sceglie se consigliare al paziente di effettuare specifici test, come ad esempio: esame delle feci, esame del sangue, TAC, colonscopia, test per intolleranza al lattosio o celiachia;
  • ottenuti i risultati di questi esami, il medico è in grado di eseguire una diagnosi chiara e precisa.[19]

Trattamento del dolore alla pancia e rimedi naturali

Una volta individuata la causa del mal di pancia, la cura può includere diversi interventi, come l’assunzione di farmaci specifici per ridurre l'infiammazione, prevenire il reflusso acido o curare ulcere o infezioni, oppure la chirurgia o quando necessaria.[20]

È sempre opportuno evitare cure fai-da-te, ma aspettare che sia il medico a prescrivere la terapia adeguata.

Inoltre, alcuni accorgimenti nello stile di vita (soprattutto se la causa deriva da disturbi intestinali, come il colon irritabile) possono certamente contribuire dar sollievo o prevenire il mal di pancia.

In particolare, è preferibile:

  • abituarsi a mangiare porzioni più piccole e masticare lentamente
  • prediligere bevande a temperatura ambiente
  • evitare cibi che potrebbero provocare gas o problemi di digestione
  • limitare l’uso di alcol e caffeina
  • praticare attività fisica regolare, in base all’età, al peso e alle proprie condizioni fisiche.[21]

Infusi e decotti

Tra i rimedi naturali migliori, i più comuni sono gli infusi e i decotti.

Ottimi, ad esempio sono quelli allo zenzero,[22] radice che aiuta a migliorare il senso di pienezza, riduce la nausea e la diarrea; melissa, camomilla e finocchio invece aiutano a contrastare il gonfiore, grazie alle loro proprietà calmanti e carminative.[23]

Numerosi sono anche i medicinali low dose e gli integratori alimentari che possono essere utili per migliorare l’infiammazione delle mucose, favorire la digestione ed il transito, rendere l’intestino meno permeabile, riequilibrare la flora batterica alterata. La corretta scelta va guidata da professionisti esperti e mai improvvisata.

 

[1] https://www.humanitas.it/sintomi/dolore-addominale/

[2] Cartwright SL, Knudson MP. Evaluation of acute abdominal pain in adults. Am Fam Physician. 2008 Apr 1;77(7):971-8. PMID: 18441863

[3] Mehta H. Abdominal Pain. Clinical Pathways in Emergency Medicine. 2016;329-345. Published 2016 Feb 22. doi:10.1007/978-81-322-2710-6_26

[4] Dydyk AM, Gupta N. Chronic Pelvic Pain. [Updated 2021 Nov 11]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2022 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK554585/

[5] Reichelt A, Meinel FG, Wirth S, Weber MA, Bath K. Plötzlicher Brustschmerz und Unterleibsschmerzen: Die üblichen Verdächtigen [Sudden chest pain and lower abdominal pain : The usual suspects]. Radiologe. 2020 Mar;60(3):216-225. German. doi: 10.1007/s00117-019-00618-9. PMID: 31820015.

[6] https://www.humanitas.it/sintomi/dolore-addominale/

[7] https://www.humanitas.it/sintomi/dolore-addominale/

[8] https://www.humanitas.it/news/stomaco-intestino-disturbi-piu-comuni-affrontarli/

[9] https://www.humanitas.it/news/intestino-disturbi-piu-comuni/

[10] https://medlineplus.gov/genetics/condition/lactose-intolerance/#frequency

[11] Malik TF, Panuganti KK. Lactose Intolerance. [Updated 2021 Jul 29]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2022 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK532285/

[12] https://www.humanitas.it/news/intestino-disturbi-piu-comuni/

[13] https://www.humanitas.it/malattie/sindrome-dell-intestino-irritabile/

[14] https://www.humanitas.it/news/intestino-disturbi-piu-comuni/

[15] Magge S, Lembo A. Low-FODMAP Diet for Treatment of Irritable Bowel Syndrome. Gastroenterol Hepatol (N Y). 2012;8(11):739-745.

[16] https://www.humanitas.it/news/intestino-irritabile-dieta-basso-contenuto-fodmap-puo-aiutare/

[17] Konturek PC, Brzozowski T, Konturek SJ. Stress and the gut: pathophysiology, clinical consequences, diagnostic approach and treatment options. J Physiol Pharmacol. 2011 Dec;62(6):591-9. PMID: 22314561.

[18] https://www.humanitas.it/sintomi/crampi-addominali/

[19] Sherman R. Abdominal Pain. In: Walker HK, Hall WD, Hurst JW, editors. Clinical Methods: The History, Physical, and Laboratory Examinations. 3rd edition. Boston: Butterworths; 1990. Chapter 86. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK412/

[20] Streitberger K, Stüber F, Kipfer Buchli I, Stamer UM. Medikamentöse Schmerzbehandlung akuter und chronischer Abdominalschmerzen [Drug therapy of acute and chronic abdominal pain]. Ther Umsch. 2011 Aug;68(8):435-40. German. doi: 10.1024/0040-5930/a000189. PMID: 21796593.

[21] https://www.humanitas.it/malattie/sindrome-dell-intestino-irritabile/

[22] Bode AM, Dong Z. The Amazing and Mighty Ginger. In: Benzie IFF, Wachtel-Galor S, editors. Herbal Medicine: Biomolecular and Clinical Aspects. 2nd edition. Boca Raton (FL): CRC Press/Taylor & Francis; 2011. Chapter 7. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK92775/

[23] Srivastava JK, Shankar E, Gupta S. Chamomile: A herbal medicine of the past with bright future. Mol Med Rep. 2010;3(6):895-901. doi:10.3892/mmr.2010.377

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