Attività fisica, perché fa bene

Valentino de Gregorio
Valentino De Gregorio

Tecnico Allenatore CONI di Karate (Shotokan)

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Quanto è importante fare sport? Scopriamolo insieme.

Praticare attività fisica è una delle principali regole per condurre uno stile di vita sano ed è importante farlo a qualunque età, purché si tenga conto delle condizioni di salute di ciascuno. Se eseguita nel modo corretto, infatti, l’attività sportiva può apportare a chiunque numerosi benefici sia dal punto di vista fisico che mentale.

Perché fa bene l’attività fisica

Dal nuoto alla pallavolo, al calcio, allo snowboard, alla danza… ogni tipo di attività sportiva può essere “un elisir di lunga vita”.

Esiste, infatti, una significativa relazione tra l'attività fisica e lo stato di salute, poiché l'aumento del movimento corporeo, contribuisce a mantenere le ossa in salute, a stimolare il metabolismo e a migliorare la capacità cardiocircolatoria e respiratoria, aiutando ad abbassare anche i livelli di colesterolo nel sangue.

Dunque, l’aumento dell’attività fisica si traduce in un miglioramento dello stato di salute generale.[1]

Gli individui che sono fisicamente attivi hanno minori probabilità rispetto a quelli che non praticano sport di andare incontro a malattie croniche, come ad esempio quelle coronariche, l’obesità, l’ipertensione, il diabete mellito di tipo 2 e il diabete infantile.[2]

La maggior parte di tali malattie deriva principalmente da stili di vita malsani, incluso il consumo di cibo inadeguato, l’abuso di alcol e fumo, combinati all’inattività fisica.

Alcuni studi[3] hanno dimostrato che l'esercizio fisico influisce per il 60% sulla riduzione dell'incidenza e della crescita di tumori, probabilmente grazie all'azione delle cellule immunitarie che si rinforzano grazie all’esercizio.

Per questo, l'attività fisica può essere un fattore importante per migliorare la salute generale e prevenire lo sviluppo di queste problematiche e di tante altre malattie.[4]

L’attività fisica, inoltre, è fondamentale anche per la salute mentale.

Quando si pratica sport, il cervello rilascia endorfine, neurotrasmettitori del benessere.[5]

Non è un caso, infatti, se dopo aver praticato sport, ci si sente più felici, rilassati e soddisfatti. L’attività fisica, infine, rinforza e tonifica i muscoli, dando loro elasticità e resistenza. In questo modo si mantiene il corpo sempre attivo e si possono prevenire eventuali traumi, lesioni e distorsioni.[6]

Linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

Sono molteplici i tipi di sport che si possono praticare, considerando sempre le proprie capacità e possibilità fisiche; ciò assume maggiore valenza quando si tratta di soggetti in giovane età (fatta però eccezione per coloro che hanno limiti fisici), che hanno energia e prestanza fisica.

In età più matura, invece, è necessario individuare le attività più adeguate che permettono di godere dei benefici psicofisici, senza compromettere però la salute.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, a tal proposito, ha fornito delle linee guida generali su quanta attività fisica praticare a seconda della fascia di età.

Ad esempio, per i bambini e gli adolescenti si raccomandano almeno 60 minuti di sport quotidiano; dai 18 anni in su, invece, è opportuno dedicare all’attività fisica almeno 150 minuti alla settimana.

Per le persone dai 60 anni in su, inoltre, è meglio praticare sport che non sollecitino negativamente le cartilagini o la circolazione. Sono consentiti quindi: la camminata svelta, lo yoga, il nuoto e altre discipline.[7]

Quando iniziare l’educazione all’attività fisica

Sfortunatamente, più del 60% degli adulti nel mondo non raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati; per questo è molto importante educare le persone a praticare una sana attività sportiva sin dalla tenera età.[8]

Infatti, i bambini che crescono praticando sport saranno adulti con minori problemi di salute. Una variabile che sicuramente incide sulla misura di attività fisica nella vita di ogni essere umano è l’ambiente in cui vive: società, famiglia, lavoro ecc…

Molto spesso, ad esempio, un genitore non ha il tempo di accompagnare il figlio alle varie sessioni di allenamento, oppure lo stesso adulto non ha tempo libero per sé da dedicare allo sport, a causa dei molteplici impegni quotidiani.

La verità, però, è che molti ignorano i benefici dell’attività fisica e di conseguenza trascurano questo modo di prendersi cura della propria salute psicofisica.

L’istruzione e l’educazione all’attività fisica promuoverebbero maggiormente la salute globale, così da poter contribuire al miglioramento della condizione di ogni singolo individuo e prevenire eventuali problemi di salute.[9]

Perché è importante praticare sport dai 3 ai 18 anni

attività fisica

Sin da piccoli i bambini dovrebbero praticare almeno un tipo di sport per assicurarsi un corretto sviluppo psicofisico, fisiologico e sociale.

Abituare un bambino sin dai primi anni di vita all’attività fisica permette al suo corpo di rafforzare muscoli e articolazioni (prevenendo quindi problemi osteoarticolari e muscolo tendinei), stimolare il metabolismo, il sistema immunitario e la crescita personale in un ambiente sociale.[10]

Sono molti i bambini che a causa delle nuove tecnologie trascorrono tanto tempo in casa a guardare la tv oppure a giocare con svariati apparecchi elettronici, crescendo in una realtà quasi virtuale e troppo lontana dal mondo reale.

Questo non solo va a incidere sulla loro capacità di socializzazione ma influisce soprattutto sullo stato di salute.

Un bambino che non pratica alcuna attività fisica e preferisce trascorrere ore ed ore seduto a giocare con i videogiochi mangiando merendine altamente caloriche o cibo spazzatura, potrà andare incontro a disturbi importanti di salute, come ad esempio l’obesità o il sovrappeso.

L’obesità e il sovrappeso sono condizioni estremamente delicate, in aumento nei bambini di circa il 2,5% ogni 5 anni.

Tali problematiche, in un’età delicata come quella che va dai 3 ai 18 anni, possono compromettere lo stato di salute del bambino o dell’adolescente in maniera irreversibile.

Infatti, obesità e sovrappeso, se non trattate con le giuste misure, possono produrre alla lunga malattie cardiovascolari e altre patologie associate all’eccessivo peso corporeo.

In una situazione siffatta, quindi, un bambino in sovrappeso o obeso dovrebbe innanzitutto modificare la sua alimentazione e poi iniziare a dedicarsi a una qualsiasi attività sportiva commisurata alle sue condizioni.

Ad esempio, considerando l’eccessivo peso corporeo, può essere opportuno far praticare al bambino sport aerobici, come ad esempio il nuoto, che non affatica eccessivamente le ginocchia.

Se invece si riuscisse a prevenire ed evitare che la sua salute non venga compromessa educandolo sin da piccino all’attività fisica, risulterebbe innocuo  concedersi ogni tanto una “piccola coccola” con del cibo non proprio adeguato e il suo corpo riuscirebbe comunque a smaltire tossine e calorie in eccesso, restando comunque in salute.[11]

Perché non smettere in età adulta

Un bambino istruito a praticare attività fisica sin da piccolo sarà, nella maggior parte dei casi, un adulto che continuerà a prendersi cura del proprio corpo e a mantenersi in salute.

Un adulto che conduce uno stile di vita sedentario e non ha mai praticato alcuna attività fisica potrà compromettere la sua condizione di salute e andare incontro a tutti quei problemi a cui abbiamo già fatto cenno.

Se un adulto è in sovrappeso o addirittura obeso, ad esempio, dovrebbe modificare il suo stile di vita iniziando proprio a praticare un po’ di sport e a cambiare le proprie abitudini alimentari.

La sana alimentazione e l’attività fisica, infatti, devono andare di pari passo per poter rimettere in moto il proprio organismo e ripristinare le normali funzioni, evitando inoltre di aggravare le proprie condizioni fisiche.

Tuttavia, nella maggior parte dei casi, in tali situazioni è preferibile rivolgersi a un nutrizionista per correggere il piano alimentare e affidarsi a un medico dello sport per poter iniziare, gradualmente, a praticare un’attività fisica che sia adeguata alle proprie condizioni soggettive.[12]

Attività fisica durante la terza età

La pratica regolare di attività sportiva aiuta a migliorare le funzioni fisiche e mentali anche durante la terza età, poiché contribuisce a invertire alcuni effetti collaterali delle malattie croniche per mantenere le persone anziane mobili e indipendenti.

Purtroppo, molti anziani non raggiungono gli standard di attività fisica quotidiana (o perlomeno settimanale) per mantenersi in salute.

Tra l’altro, la vita sedentaria o il non aver praticato attività sportive sin da giovani incidono sull’esordio prematuro di molte malattie e fragilità.

Tuttavia, sarebbe opportuno invogliare le persone anche durante la terza età a praticare sport, con attività leggere, come ad esempio una camminata moderata oppure una passeggiata in bicicletta al fine di evitare o ridurre i molteplici sintomi derivanti da diverse patologie, come l’osteoporosi, il diabete, le malattie cardiovascolari e così via.[13]

Patologie e attività fisica, come orientarsi

Gli adulti e le persone anziane, prima di iniziare a fare sport, dovrebbero tuttavia sottoporsi a controlli di routine per capire quale tipo di attività può essere praticata in base alle proprie condizioni fisiche.

Risulta infatti fondamentale fare delle valutazioni cliniche per comprendere se si corrono determinati rischi durante la pratica sportiva.

Naturalmente le persone di tutte le età possono praticare attività fisica, ma coloro che ad esempio soffrono di ernie dovrebbero prima valutare se l’attività a cui vogliono dedicarsi include sforzi che possono peggiorare la loro condizione.

La cosa fondamentale, in tali casi, è affidarsi a uno specialista dello sport, capace di consigliare i giusti esercizi e l’idonea attività fisica da praticare in base alle caratteristiche e alle patologie di ogni individuo.[14]

Se si eccede con lo sport o si effettuano esercizi rischiosi, infatti, si rischia di ottenere l’effetto contrario., vale a dire che invece di godere dei benefici, l’eccesso di attività fisica può comportare lesioni, disidratazione o addirittura arresto cardiaco.[15]

Per tutte queste valide ragioni, è fondamentale comprendere che l’attività fisica è davvero importante per la salute, ma deve essere praticata considerando sempre le proprie caratteristiche ed esigenze fisiche.

Solo con il valido aiuto di un professionista, ogni individuo può imparare, continuare o iniziare per la prima volta a prendersi cura di sé per vivere una vita serena, attiva e sana, ed evitare così l’insorgenza di eventuali complicazioni o malattie dovute a uno stile di vita sedentario e malsano.

 

[1] Hills AP, Street SJ, Byrne NM. Physical Activity and Health: "What is Old is New Again". Adv Food Nutr Res. 2015;75:77-95. doi: 10.1016/bs.afnr.2015.06.001. Epub 2015 Aug 7. PMID: 26319905.

[2] Adamu B, Sani MU, Abdu A. Physical exercise and health: a review. Niger J Med. 2006 Jul-Sep;15(3):190-6. doi: 10.4314/njm.v15i3.37214. PMID: 17111741.

[3] Wang Y, Ashokan K. Physical Exercise: An Overview of Benefits From Psychological Level to Genetics and Beyond. Front Physiol. 2021 Aug 12;12:731858. doi: 10.3389/fphys.2021.731858. PMID: 34456756; PMCID: PMC8397487.

[4] Reiner M, Niermann C, Jekauc D, Woll A. Long-term health benefits of physical activity--a systematic review of longitudinal studies. BMC Public Health. 2013 Sep 8;13:813. doi: 10.1186/1471-2458-13-813. PMID: 24010994; PMCID: PMC3847225.

[5] https://www.humanitasalute.it/sport/80033-attivita-fisica-lintensita-elevata-cresce-rilascio-endorfine/

[6] https://www.gavazzeni.it/news/lattivita-fisica-e-sportiva-fa-bene-quando-e-praticata-bene/

[7] https://www.gavazzeni.it/news/lattivita-fisica-e-sportiva-fa-bene-quando-e-praticata-bene/

[8] Kruk J. Physical activity and health. Asian Pac J Cancer Prev. 2009;10(5):721-8. PMID: 20104958. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20104958/

[9] Kari JT, Viinikainen J, Böckerman P, Tammelin TH, Pitkänen N, Lehtimäki T, Pahkala K, Hirvensalo M, Raitakari OT, Pehkonen J. Education leads to a more physically active lifestyle: Evidence based on Mendelian randomization. Scand J Med Sci Sports. 2020 Jul;30(7):1194-1204. doi: 10.1111/sms.13653. Epub 2020 Mar 29. PMID: 32176397.

[10] Merkel DL. Youth sport: positive and negative impact on young athletes. Open Access J Sports Med. 2013 May 31;4:151-60. doi: 10.2147/OAJSM.S33556. PMID: 24379720; PMCID: PMC3871410.

[11] https://www.humanitas.it/news/obesita-infantile-la-gazzetta-dello-sport-intervista-il-dott-marinari/

[12] https://www.humanitas.it/news/sport-un-farmaco-serve-scegliere-lattivita-giusta/

[13] McPhee JS, French DP, Jackson D, Nazroo J, Pendleton N, Degens H. Physical activity in older age: perspectives for healthy ageing and frailty. Biogerontology. 2016 Jun;17(3):567-80. doi: 10.1007/s10522-016-9641-0. Epub 2016 Mar 2. PMID: 26936444; PMCID: PMC4889622.

[14] https://www.humanitas.it/news/sport-un-farmaco-serve-scegliere-lattivita-giusta/

[15] Melzer K, Kayser B, Pichard C. Physical activity: the health benefits outweigh the risks. Curr Opin Clin Nutr Metab Care. 2004 Nov;7(6):641-7. doi: 10.1097/00075197-200411000-00009. PMID: 15534432.

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