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Problemi di vista, cosa fare
Dr. Andrea Attilio Basile
Medico Chirurgo. Oftalmologo.
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I problemi di vista sono tra i disturbi di salute più diffusi e, senza apparenti distinzioni, colpiscono grandi e piccini alla stessa maniera. I sintomi più comuni associati ai problemi di vista sono: mal di testa, senso di stanchezza, rossore, fotopsia (flash luminosi momentanei) e annebbiamento della vista.
A meno che non si tratti di miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia, i problemi visivi non sono sempre correlati a infiammazioni, difetti anatomici o patologie. Molto spesso infatti, sono le cattive abitudini, lo stress, l’ansia ed eventuali traumi psichici a provocare tali fastidi o ad accentuarli.
Pertanto, a prescindere dalla causa, quando si avvertono alcuni campanelli d’allarme, è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico o fare una visita oculistica, per comprendere quando e in che modo agire per ripristinare la salute degli occhi e l’equilibrio generale dell’organismo.
Mal di testa, flash luminosi e altri sintomi dei problemi di vista
In presenza di alcuni problemi di vista, il primo sintomo che si avverte è il mal di testa, tecnicamente indicato come “cefalea oftalmica”[1]. Essa può presentarsi con disturbi improvvisi: dolore costante o fitte fulminee, malessere generale o localizzato.
Talvolta il mal di testa è accompagnato anche da altri sintomi come nausea, vomito, intorpidimento e formicolio alle mani e ai piedi, sensazione visiva di flash luminosi o di aree di cecità dell’occhio, aumento della lacrimazione, perdita momentanea (completa o parziale) della vista, riduzione del campo visivo, vertigini e capogiri.
Con il riposo ed evitando impulsi luminosi eccessivi, i sintomi potrebbero scomparire dopo una trentina di minuti. Per poter trovare rimedio al mal di testa oftalmico però bisogna innanzitutto individuarne le cause. Esse possono essere di diversa natura:
- difetti della vista come miopia, presbiopia, ipermetropia, astigmatismo e ambliopia (conosciuta come occhio pigro e diffusa soprattutto tra i bambini);
- predisposizione genetica;
- vasocostrizione del bulbo oculare;
- patologie che interessano l’occhio o altre parti del corpo (cataratta, diabete, ipertensione ecc);
- affaticamento della vista dovuto ad abitudini dannose, come ad esempio la permanenza prolungata dinanzi ai dispositivi elettronici (pc, smartphone, tablet e tv) senza concedersi le dovute pause, oppure l’utilizzo improprio di lenti a contatto;
- stress, ansia e stati psichici particolari.
Sottoponendosi ad una visita oculistica, il medico è in grado di individuare la causa del mal di testa oftalmico e trovare dunque la cura più adatta. Nel caso in cui invece l’oculista non dovesse riscontrare alcun problema agli occhi, bisognerebbe ricorrere a soluzioni alternative, che vadano ad agire direttamente all’origine e che conducano quindi ad una risoluzione definitiva del mal di testa.
Ecco dunque 4 consigli per prevenire il mal di testa
- Prima di tutto, qualora si comprendesse che un’azione eseguita di consuetudine provoca ripetutamente gli stessi sintomi, bisognerebbe appunto evitare di compierla.
Ad esempio, se si è coscienti del fatto che stare molte ore al pc senza concedersi una pausa procura la cefalea, è doveroso allontanarsi dallo schermo di tanto in tanto e far riposare gli occhi. - Un’altra importante precauzione da assumere, consigliabile del resto in qualsiasi situazione, è quella di condurre uno stile di vita sano, privo di vizi e abusi.
Alcool e fumo devono essere completamente banditi, mentre sono fondamentali l’alimentazione equilibrata e la pratica di esercizio fisico, utilissimo peraltro per combattere lo stress ossidativo indotto dall’azione dei radicali liberi. - Per preservare al massimo la salute dei propri occhi è necessario proteggerli dai raggi UV, indossando spesso occhiali da sole in presenza di troppa luce, sia in estate che in inverno.
- Quando si avverte una sensazione di stanchezza agli occhi, soprattutto se si trascorre molto tempo al computer, è opportuno indossare occhiali da riposo che defaticano il bulbo oculare e consentono una visione più nitida.
Malattie del nervo ottico: neurite ottica
Discorso a parte va fatto per le malattie del nervo ottico, dovute all’infiammazione dello stesso. La neurite[2], propriamente detta, si presenta con:
- perdita improvvisa della vista (parziale o totale),
- difficoltà nel distinguere i colori,
- dolori localizzati principalmente nella parte posteriore dell’occhio, soprattutto se sollecitata da movimenti.
Il medico, tramite esami specifici, sarà in grado di diagnosticare la neurite e anche la presenza di eventuali altre patologie alle quali essa è spesso correlata.
La maggior parte delle volte infatti, la neurite è generata dalla presenza di malattie demielinizzanti: sclerosi multipla, malattie infettive (HIV, meningite ecc) e neoplasie.
Esistono alimenti che fanno bene alla vista?
Prevenire è meglio che curare, su questo sono tutti d’accordo! Cosa fare quindi per evitare di contrarre fastidi agli occhi?
Oltre a sottoporsi a visita oculistica quando è necessario e a mettere in preventivo controlli periodici di routine, l’assunzione di buone abitudini alimentari è ciò che realmente può fare la differenza. Esistono infatti cibi particolarmente benefici per gli occhi, che contengono sostanze nutritive indispensabili per la loro salute.
Vediamo nello specifico quali sono.
- Gli acidi grassi Omega-3, contenuti soprattutto nel pesce e nella frutta a guscio, sono importantissimi per lo sviluppo dei tessuti e dei vasi, e per combattere l’azione dei radicali liberi e di alcune malattie degenerative.
- La Vitamina C, contenuta nella frutta e nella verdura a foglia larga, è un ottimo antiossidante e permette di contrastare i danni dell’invecchiamento cellulare.
- Vitamina A (presente principalmente nelle verdure di colore verde, nelle carni magre e in quelle bianche) e Betacarotene (presente in carote, zucca e verdure con colore tendente all’arancione) sono importantissimi per la retina e per prevenire degenerazioni maculari e cataratte.
- I minerali (lo zinco in primis) e le fibre contenuti nei legumi e nelle uova, sono ottimi per migliorare la vista nelle ore notturne e per rallentare alcune malattie.
- Oltre a tutti gli alimenti finora elencati, non bisogna dimenticare l’importanza dell’acqua, contenuta in tantissimi cibi, ma da integrare ogni giorno, ovviamente bevendo.
L’idratazione degli occhi, oltre ad essere apportata dai colliri naturali quando è necessario, deve avvenire anche dall’interno.
Bere almeno 2 litri di acqua al giorno infatti procura notevoli benefici al corpo e agli occhi.
Disturbi visivi e ansia
Come abbiamo detto i disturbi visivi possono rappresentare il campanello d’allarme di alcune patologie ma, più comunemente, essi sono associati a fastidi momentanei o a stati psicologici particolari, come stress e ansia.
Che cosa provoca l’ansia?
- I ritmi sempre più incalzanti ai quali la vita ci sottopone fanno sì che si provi spesso una sensazione di ansia, di agitazione (stress), perché non si è mai certi di poter portare a termine tutto ciò che ci si è prefissati e raggiungere i propri obiettivi.
- Un trauma psicologico provocato da circostanze dolorose familiari, per esempio, potrebbe sconvolgere la persona a tal punto da non renderla capace di intravedere e apprezzare le cose positive della propria quotidianità.
- Il lavoro e le preoccupazioni che da esso derivano, il mancato sonno, l’assenza totale di attività sportiva e le abitudini alimentari cattive contribuiscono ad aumentare il livello di ansia.
L’ansia però, non influisce soltanto sullo stato psicologico dell’individuo, ma anche sul suo benessere fisico generale. Oltre ai sintomi più conosciuti infatti, essa può provocare anche fastidi alla vista:
- affaticamento e sensibilità alla luce,
- secchezza o eccessiva umidità dell’occhio,
- dolore acuto o costante,
- visione a tunnel, ovvero la perdita della visione periferica,
- visibilità sfocata.
Quali sono i rimedi per l’ansia
Oltre a cercare un palliativo che apporti sollievo agli occhi, eliminando momentaneamente i fastidi sopra elencati, soprattutto se il problema si ripresenta, è opportuno individuare l’origine del problema ed intervenire su di essa.
Per combattere l’ansia esistono numerose soluzioni efficaci, il cui obiettivo è quello di lavorare sul riequilibrio dell’asse PNEI (Psico-neuro-endocrino-immunologico), ripristinando il fisiologico equilibrio dell’organismo: yoga, meditazione, ma anche una seduta di massaggi, una vacanza ogni tanto e un po’ di esercizio fisico (almeno un paio di volte a settimana).
Accanto alle buone abitudini, esistono soluzione terapeutiche – nel caso in cui il medico di fiducia le prescriva – di rimedi omeopatici a base di Ignatia o Valeriana che possono aiutare a riequilibrare l’asse PNEI e l’intero organismo.
Un’altra valida soluzione è costituita dai Fiori di Bach, rimedi preparati secondo il Metodo Originale del Dr. Bach per attivare le nostre innate risorse in situazioni di ansia e stress.
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