Helicobacter pylori: eziologia, sintomi e cure naturali della patologia da HP

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Dr. Luigi Coppola
Dr. Prof. Luigi Coppola

Medico Nutrizionista, Esperto di Medicine Complementari, Docente Universitario di Nutrizione Clinica e Dietetica Applicata.

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Helicobacter pylori è un batterio capace di proliferare in un ambiente molto acido, come quello dello stomaco dell’organismo umano. Questo tipo di batterio infatti riesce a trasformare l’urea presente a livello gastrico in bicarbonato e ammoniaca, neutralizzando così l’acidità dell’ambiente circostante.

Sebbene sia presente e tollerato nello stomaco di numerosi individui, Helicobacter pylori è un batterio che può causare problemi seri per la salute umana, se incrementa notevolmente e repentinamente la sua concentrazione e le difese immunitarie non rispondono correttamente: è stato, infatti, associato a una serie di malattie gastrointestinali, tra cui gastrite, ulcere e, secondo alcuni studi pubblicati, anche ad aumentato rischio di sviluppo di cancro dello stomaco.

La Patologia da Helicobacter pylori, nella maggior parte dei casi, può essere trattata con antibiotici, ma spesso non viene diagnosticata fino a quando non si verificano problemi significativi.[1]

In questo articolo, esploreremo nei particolari la patologia da Helicobacter pylori, esaminando le cause, i sintomi e le opzioni di trattamento disponibili.

Scopriremo anche come prevenire questa condizione clinica e mantenere una buona salute gastrointestinale.

Cause della patologia da Helicobacter pylori

La patologia da HP può essere sostenuta o da aumenti abnormi per disbiosi di una quota batterica già presente nello stomaco ma tollerata dal sistema immunitario o per inoculazione di quote aggiuntive e massive dall’esterno. Non è esclusa la possibilità di trasmettere il germe ad altre persone.[2]

La forma di contagio più frequente da HP è quella da persona a persona per via oro-orale, per esempio tramite goccioline di saliva o contatti diretti, oppure per via oro-fecale ad esempio attraverso l'ingestione di acqua o di cibi contaminati.

È il caso di persone che vivono in ambienti sovraffollati, come i dormitori o le prigioni, che sono a maggior rischio di infezione.[3]

Tuttavia, non tutte le persone con HP a livello gastrico sviluppano sintomi, perché stabiliscono con il batterio una convivenza armata, talvolta con aspetti non solo negativi. Alcuni lavori scientifici[4] descrivono infatti la possibilità che HP, in quote immunotollerate, possa ridurre i livelli circolanti di Grelina, l’ormone che fa aumentare l’appetito e soprattutto postulano il ruolo protettivo di HP nei confronti dello sviluppo di uno specifico tumore maligno dell’esofago.

I sintomi

La patologia da Helicobacter pylori è molto più diffusa di quanto si possa pensare.

Tuttavia nella maggior parte dei casi decorre in maniera asintomatica o provoca sintomi talmente lievi da essere trascurati.

In altri casi, soprattutto se si verifica un abbassamento delle difese immunitarie, possono presentarsi sintomi come:

  • bruciore di stomaco
  • dolore addominale
  • nausea
  • perdita di appetito
  • gonfiore epigastrico.

In alcuni casi, l'infezione da Helicobacter pylori può essere associata anche a sintomi più gravi come la presenza di sangue nelle feci o nel vomito, la perdita di peso e la difficoltà a deglutire.

Ciononostante, questi sintomi sono meno comuni e solitamente si verificano solo in presenza di ulcere peptiche o di altri problemi gastrointestinali.[5]

Complicanze

Una delle complicazioni più comuni della patologia da Helicobacter pylori è la gastrite cronica che, a sua volta, stimolando l'ipersecrezione acida e riducendo i fattori protettivi della mucosa, può causare ulcera gastrica o duodenale.

Alcuni studi segnalano l’aumentato rischio di sviluppare un carcinoma gastrico, dopo un lungo periodo di gastrite cronica correlata a HP. Per questo motivo è importante monitorare l’evoluzione della gastrite mediante endoscopia e prelievi bioptici da sottoporre a esami istologici.

La patologia da Helicobacter pylori può anche essere associata ad altre condizioni, come la malattia da reflusso gastroesofageo e la sindrome di Zollinger-Ellison, che si manifestano con bruciore di stomaco, reflusso acido e dolore addominale.

È importante, tuttavia, sottolineare che non tutte le persone sviluppano complicanze, ma la possibilità aumenta in presenza di altri fattori di rischio come fumo, alcolismo, stress e uso prolungato di farmaci anti-infiammatori non steroidei.

Per questo motivo, è importante effettuare una diagnosi precoce della patologia da HP e seguire il trattamento consigliato dal medico per prevenire lo sviluppo di eventuali complicanze.[6]

Esami diagnostici

Esami diagnostici

La patologia da Helicobacter pylori può essere diagnosticata mediante metodi invasivi o non invasivi:

  • Endoscopia che consente di prelevare campioni della mucosa dello stomaco e del duodeno, da analizzare al microscopio alla ricerca del batterio. È particolarmente indicata quando si sospetta la presenza di un’ulcera.
  • Analisi del sangue per rilevare la presenza di anticorpi IgG specifici contro l’Helicobacter pylori.
  • Test del respiro o breath test, dopo aver somministrato al paziente una soluzione specifica - urea marcata radioattivamente - viene misurata la quantità di anidride carbonica (prodotto metabolico del batterio) emessa con l’espirazione.
  • Esame delle feci con cui vengono ricercati gli antigeni del batterio.

Naturalmente, la scelta del test da utilizzare dipende dalle specifiche esigenze diagnostiche e dalle caratteristiche del paziente.

È sempre importante rivolgersi al proprio medico di fiducia per la scelta e l'interpretazione dei test diagnostici, che si tratti del medico di base oppure del gastroenterologo specializzato.[7]

Patologia da Helicobacter pylori, le cure

La terapia per eliminare i sintomi della patologia da Helicobacter pylori, prevede la somministrazione di uno o due antibiotici scelti tra amoxicillina, metronidazolo, tetraciclina o claritromicina per 1-2 settimane.

Inoltre per ridurre il disagio legato alla sintomatologia vengono prescritti degli antiacidi puri o i farmaci inibitori della pompa protonica gastrica.

La terapia è risolutiva nella maggior parte dei casi, tuttavia per verificare che effettivamente la quota patologica di Helicobacter pylori sia stata eliminata, dopo circa un mese dalla conclusione della cura, devono essere ripetuti gli esami del respiro o delle feci.

Anche se i sintomi migliorano prima della fine del trattamento, è importante seguire attentamente le istruzioni del medico e completare l'intero ciclo di terapia antibiotica, onde evitare una ricaduta.

Inoltre, è fondamentale adottare uno stile di vita sano e corretto, evitando alimenti irritanti e alcolici, per evitare la recidiva della patologia.

Recidiva dopo la cura

In genere la possibilità che le manifestazioni patologiche da Helicobacter pylori si ripresentino, dopo una cura che ha funzionato correttamente, è molto bassa.

Si stima che solo nell’1% dei casi si verifica una reinfezione entro un anno.

Tuttavia, dopo aver sottoposto un paziente a un trattamento antibiotico, è importante verificare la quantità di batterio presente a livello gastrico.

In caso di riprese di patologia, il batterio può causare di nuovo sintomi spiacevoli come dolore addominale, nausea e vomito.

Le cause della recidiva della patologia da Helicobacter pylori possono essere diverse: in primo luogo, possono ripresentarsi condizioni alterate del microambiente gastrico con successivo sviluppo di disbiosi; in altri casi il batterio può essere veicolato dall’esterno per la sua aumentata presenza in cibi o bevande contaminati, come l'acqua non trattata o i frutti di mare crudi.

Ancora, il batterio può essere trasmesso da persona a persona attraverso il contatto con le feci, ad esempio durante il cambio di un pannolino o la pulizia di una toilette.

Infine, la ripresa della patologia può essere causata da una mancata eliminazione del batterio durante la cura precedente o da una resistenza del batterio ai farmaci utilizzati.

In caso di recidiva di Patologia da HP, il medico può prescrivere un nuovo ciclo di terapia antibiotica, spesso utilizzando farmaci diversi da quelli somministrati in precedenza.

In alcuni casi, può essere necessario utilizzare più di un ciclo di terapia antibiotica per normalizzare la condizione.[8]

Rimedi naturali

Ricevuta la diagnosi di patologia da Helicobacter pylori o dopo averne eliminato i fastidiosi sintomi, è possibile seguire un idoneo stile di vita generale, che oltre ad avere molti effetti benefici per l’organismo in toto, può ridurre la possibilità di una eventuale recidiva. In particolare, introdurre alimenti specifici nella propria alimentazione o aumentarne il consumo o l’integrazione con nutraceutici di qualità, potrebbe essere molto d'aiuto a questo scopo.

Sono diversi i cibi e nutraceutici che agiscono su Helicobacter pylori, come ad esempio:

  • Broccoli, contengono sulforafano capace di inibire la crescita rapida dell’Helicobacter pylori. Per questo motivo è consigliabile consumarli più volte a settimana.[9]
  • Tè verde, è un potente antiossidante, in particolare grazie ai polifenoli aiuta a evitare la proliferazione del batterio.
  • Aglio, da sempre conosciuto per le sue proprietà antisettiche soprattutto riguardo alle infezioni gastrointestinali, per chi non ama assumerlo crudo è possibile utilizzare integratori a base di aglio.
  • Olio extravergine di oliva, contiene molti polifenoli, da usare a crudo.
  • Spezie e/o piante alimentari, hanno molte proprietà antisettiche e antinfiammatorie, in particolare ottime per contrastare i sintomi patologici di Helicobacter pylori, come:
    • la curcuma per la presenza di curcumina;
    • il pepe nero per la quota di piperina che inibisce la produzione di tossine da parte del batterio;
    • lo zenzero molto usato per i disturbi digestivi;
    • la cannella che grazie alle sue proprietà modula la crescita dell’Helicobacter pylori.
  • Erbe aromatiche come timo, salvia, origano, rosmarino e menta per le loro proprietà antisettiche.
  • Miele che ha proprietà antinfiammatorie e calmanti, ideale quindi per il bruciore di stomaco.
  • Liquirizia, contiene diverse sostanze antinfiammatorie (controindicata nei soggetti ipertesi).
  • Propoli, per le sue proprietà antibiotiche. Protegge lo stomaco dalle azioni pro-infiammatorie di Helicobacter pylori.[10]
  • Probiotici, molto importanti nelle forme di disbiosi, utili a ripristinare il microbiota gastrico ed intestinale, nello specifico i lactobacilli aiutano a contrastare la proliferazione di helicobacter. In questi casi sono indicati probiotici non microincapsulati, perché altrimenti non si attiverebbero a livello gastrico.[11]

Le misure di riequilibrio nutrizionale e nutraceutico rientrano tuttavia nell’ambito di una terapia integrata, anche in overlapping con la terapia antibiotica e sempre sotto controllo di un professionista esperto.

Alimentazione in caso di patologia da Helicobacter pylori

Se l’Helicobacter pylori ha provocato gastrite o ulcera, come prima cosa è consigliabile masticare lentamente il cibo per favorire la digestione e non eccedere con la quantità di alimenti per singolo pasto ma meglio scomporli in più tappe, per evitare un’eccessiva produzione di succhi gastrici. Inoltre è bene non saltare i pasti principali, in quanto lo stomaco secerne comunque sostanze acide, che non possono lavorare in assenza di cibo.

In caso di patologia da HP è meglio evitare alimenti quali:

  • cioccolata
  • carni e pesci grassi
  • alcol e bibite gassate
  • caffè
  • fritti
  • insaccati
  • formaggi grassi
  • sottaceti
  • cibi affumicati. [12]

È invece consigliata l’assunzione di cibi come:

  • riso basmati
  • carni bianche
  • pesce magro
  • verdura cotta
  • frutta non acidula

L’alimentazione è un tassello per affrontare l’Helicobacter pylori.

Come prevenire la patologia da Helicobacter pylori

Poiché l’Helicobacter pylori prolifera particolarmente in ambienti fortemente infiammati, bisogna evitare tutte le condizioni di infiammazione latente a carico del tubo digerente ed in particolare dello stomaco, attraverso una corretta alimentazione, una periodica integrazione nutraceutica, una regolare attività fisica ed un rilascio delle tensioni psico-fisiche.

Le misure di prevenzione da seguire per evitare di contrarre l’infezione esogena sono:

  • Lavare accuratamente le mani prima e dopo la preparazione dei cibi, prima dei pasti, prima e dopo l’uso dei bagni.
  • Mangiare alimenti igienicamente sicuri e adeguatamente lavati o cucinati.
  • Bere acqua potabile, in caso di dubbio sulla potabilità o di viaggi in paesi non industrializzati è consigliabile bere solo acqua in bottiglia.

 

[1] https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-gastrointestinali/gastrite-e-malattia-ulcerosa-gastroduodenale/infezione-da-helicobacter-pylori

[2] https://www.epicentro.iss.it/helicobacter-pylori/

[3] Kayali S, Manfredi M, Gaiani F, Bianchi L, Bizzarri B, Leandro G, Di Mario F, De' Angelis GL. Helicobacter pylori, transmission routes and recurrence of infection: state of the art. Acta Biomed. 2018 Dec 17;89(8-S):72-76. doi: 10.23750/abm.v89i8-S.7947. PMID: 30561421; PMCID: PMC6502203.

[4] Martín-Núñez GM, Cornejo-Pareja I, Clemente-Postigo M, Tinahones FJ, Moreno-Indias I. Helicobacter pylori Eradication Therapy Affect the Gut Microbiota and Ghrelin Levels. Front Med (Lausanne). 2021 Aug 12;8:712908. doi: 10.3389/fmed.2021.712908. PMID: 34458288; PMCID: PMC8387937.

[5] https://www.epicentro.iss.it/helicobacter-pylori/

[6] Kayali S, Manfredi M, Gaiani F, Bianchi L, Bizzarri B, Leandro G, Di Mario F, De' Angelis GL. Helicobacter pylori, transmission routes and recurrence of infection: state of the art. Acta Biomed. 2018 Dec 17;89(8-S):72-76. doi: 10.23750/abm.v89i8-S.7947. PMID: 30561421; PMCID: PMC6502203.

[7] https://www.epicentro.iss.it/helicobacter-pylori/

[8] Kayali S, Manfredi M, Gaiani F, Bianchi L, Bizzarri B, Leandro G, Di Mario F, De' Angelis GL. Helicobacter pylori, transmission routes and recurrence of infection: state of the art. Acta Biomed. 2018 Dec 17;89(8-S):72-76. doi: 10.23750/abm.v89i8-S.7947. PMID: 30561421; PMCID: PMC6502203.

[9] Chang YW, Park YM, Oh CH, Oh SJ, Cho JH, Kim JW, Jang JY. Effects of probiotics or broccoli supplementation on Helicobacter pylori eradication with standard clarithromycin-based triple therapy. Korean J Intern Med. 2020 May;35(3):574-581. doi: 10.3904/kjim.2019.139. Epub 2019 Dec 12. PMID: 31830776; PMCID: PMC7214376.

[10] Ayala G, Escobedo-Hinojosa WI, de la Cruz-Herrera CF, Romero I. Exploring alternative treatments for Helicobacter pylori infection. World J Gastroenterol. 2014 Feb 14;20(6):1450-69. doi: 10.3748/wjg.v20.i6.1450. PMID: 24587621; PMCID: PMC3925854.

[11] Sousa C, Ferreira R, Azevedo NF, Oleastro M, Azeredo J, Figueiredo C, Melo LDR. Helicobacter pylori infection: from standard to alternative treatment strategies. Crit Rev Microbiol. 2022 May;48(3):376-396. doi: 10.1080/1040841X.2021.1975643. Epub 2021 Sep 27. PMID: 34569892.

[12] Hwang H, Dwyer J, Russell RM. Diet, Helicobacter pylori infection, food preservation and gastric cancer risk: are there new roles for preventative factors? Nutr Rev. 1994 Mar;52(3):75-83. doi: 10.1111/j.1753-4887.1994.tb01394.x. PMID: 8015750.

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