Biancospino, proprietà e benefici per l’ansia

Uno degli esemplari più interessanti della famiglia delle Rosaceae è il biancospino, con le sue foglie bianche, le foglie verde intenso e le bacche rosse che spiccano tra i rametti.

Questa pianta cresce nelle zone temperate di tutto il mondo, in particolare in Europa, Africa e Asia.

Si tratta di una pianta oggigiorno molto apprezzata dal punto di vista ornamentale, tant’è che spesso viene utilizzata durante le cerimonie nuziali, per allestire l’altare e per realizzare il bouquet della sposa.

Il suo uso però non si limita a quello meramente decorativo, anzi, viste le sue proprietà, il biancospino viene usato anche per scopi terapeutici sin dai tempi più antichi. Nella Medicina Tradizionale Cinese si ha traccia del suo utilizzo, grazie alla prima farmacopea pubblicata nel 659 d.C.

Le specie di biancospino più comuni in Europa sono Crataegus monogyna e Crataegus oxyacantha.^[1]

Proprietà

Nella Medicina Tradizionale Cinese, il biancospino è sempre stato considerato un valido supporto per problemi digestivi e gastrointestinali, ma anche per le sue proprietà sedative, cardiotoniche e diuretiche.

La presenza di acidi grassi polinsaturi, polifenoli, tocoferoli e acido ascorbico, conferisce alla pianta di biancospino proprietà antiossidanti, nutritive, antinfiammatorie e curative.^[2]

Sistema cardiovascolare

Secondo le ricerche effettuate sino ad oggi, il biancospino può essere un agente sicuro ed efficace per il sistema cardiovascolare.

Già a fine ‘800 furono infatti eseguiti i primi studi per dimostrare i benefici che era in grado di apportare al cuore e all’intero apparato cardiocircolatorio, teoria che nel corso del tempo ha trovato riscontro positivo e ulteriori conferme.

La grande quantità di antiossidanti, specificamente polifenoli, agisce infatti contro lo stress ossidativo causato dai radicali liberi, il quale è associato alla maggior parte delle malattie cardiovascolari, soprattutto all’ischemia miocardica e alla che da essa consegue.^[3]

L’ischemia è caratterizzata da uno scarso afflusso di sangue (e ossigeno) in un organo; ad essa può conseguire un ritorno del passaggio ematico nella stessa area colpita.

Sebbene il ripristino della circolazione sanguigna sia importante per salvare la vitalità dei tessuti ischemici, essa purtroppo può provocare danni permanenti, ossidazione e disfunzioni cellulari.

L’ischemia miocardica si sviluppa a causa di uno squilibrio del flusso di sangue e ossigeno nel cuore, tale da provocare un malfunzionamento di quest’organo vitale, oltre a danni cellulari e vascolari. Tutto ciò si ripercuote non solo sulla salute del muscolo cardiaco, ma anche su quella generale, provocando: aritmie, pressione alta, fiato corto, nausea, vomito, infarto.^[4]

Gli estratti di biancospino contribuiscono a:

• contrastare l’aggregazione piastrinica
• abbassare la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca
• abbassare i livelli plasmatici di colesterolo
• combattere le aritmie e ridurre i battiti cardiaci accelerati
• contrastare l’azione dei radicali liberi grazie al loro effetto antiossidante.^[5]

Ipertensione arteriosa

Il biancospino si è rivelato efficace anche in numerosi studi condotti su campioni di persone con ipertensione arteriosa.

In particolare, in uno studio randomizzato eseguito su pazienti con diabete di tipo 2 per una durata di 12 settimane, ad alcuni sono stati somministrati 1200 mg di estratto di biancospino, ad altri invece il placebo; tutto questo mentre i pazienti continuavano ad assumere i farmaci loro prescritti.

Il risultato emerso da tale esperimento ha mostrato come gli individui che hanno assunto l’estratto di biancospino, abbiano avuto un forte calo della pressione rispetto a quelli trattati con placebo.

Un ulteriore beneficio per i primi è stato inoltre la riduzione dell’ansia.

Altri studi sono stati compiuti anche su persone che non hanno presentato disturbi diversi dall’ipertensione arteriosa. Anche in questi casi, è stata sempre messa in evidenza la proprietà ipotensiva del biancospino.^[6]

Aterosclerosi

A incidere negativamente sulla salute e ad aumentare il rischio di mortalità è anche l’aterosclerosi, ovvero l’alterazione funzionale delle arterie, dovuta all’accumulo di placche parietali.

Queste ultime sono composte principalmente da colesterolo, calcio, cellule infiammatorie e materiale amorfo.^[7]

Come riportato dai risultati di numerosi studi effettuati, il biancospino è in grado di agire sulla riduzione dell’aterosclerosi, grazie alle sue proprietà ipolipemizzanti, antiossidanti e cardio-protettive.^[8]

Spasmolitico, sedativo e ansiolitico

Il biancospino ha un effetto spasmolitico, sedativo e ansiolitico, dato che è in grado di agire sul sistema nervoso centrale.

Oltre a ridurre le palpitazioni, tipiche sia dei problemi cardiovascolari che dell’ansia, Crataegus monogyna agisce infatti contro lo stress, gli stati di agitazione, i disturbi del sonno e le manifestazioni dolorose.^[9]

Effetti indesiderati

Il biancospino può interagire con farmaci vasodilatatori e con quelli usati per insufficienza cardiaca, ipertensione, angina e aritmie.^[10]

È importante informare il medico, prima di assumere biancospino sotto forma di tintura madre, compresse o gocce.

Come rimedio erboristico, esso può essere assunto per trattare diversi disturbi e la posologia è quasi sempre indicata sul foglio illustrativo.