Celiachia, cos'è e come affrontarla

Dr. Alberto Fiorito 1
Dr. Alberto Fiorito

Medico Chirurgo. Specialista in medicina subacquea e iperbarica. Esperto in medicine integrate.

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La celiachia, anche nota come enteropatia sensibile al glutine, è un'infiammazione cronica autoimmune dell’intestino tenue che viene scatenata da una reazione immunitaria a seguito dell’assunzione di glutine (un complesso proteico presente nel grano) nei soggetti geneticamente predisposti.[1]

Con il tempo l’infiammazione danneggia i villi intestinali, cioè il rivestimento dell’intestino tenue, rendendoli incapaci di assorbire i nutrienti.

Soltanto in Italia, il numero di persone affette da celiachia si aggirerebbe intorno ai 600.000, includendo sia i pazienti certi che quelli asintomatici senza diagnosi conclamata.[2]

Nella maggior parte dei casi la celiachia compare durante l’infanzia; tuttavia, può insorgere a qualunque età e in qualsiasi momento della vita, soprattutto nelle persone geneticamente predisposte, nelle donne[3] e in coloro che soffrono di altre malattie, come ad esempio la tiroidite, il diabete di tipo 1 e la sindrome di Down.[4]

Sintomi

Sintomi

I sintomi della celiachia, sia negli adulti che nei bambini, possono variare notevolmente e coinvolgere apparati diversi da quello gastrointestinale, rendendo difficoltosa una diagnosi tempestiva del morbo celiaco.

In alcuni casi, i soggetti non manifestano alcun sintomo specifico, se non qualche deficit nutrizionale che, in prima ipotesi, difficilmente viene associato alla celiachia, ma a una condizione temporanea (magari dovuta a qualche modifica nel proprio stile di vita).[5]

Tuttavia, in linea di massima, il quadro clinico della celiachia è caratterizzato dai seguenti disturbi:

  • diarrea;
  • gonfiore addominale;
  • meteorismo;
  • crampi addominali;
  • perdita di peso;
  • scarso accrescimento nei bambini.

A questi possono aggiungersi anche altri sintomi extra-intestinali come:

  • anemia;
  • osteoporosi;
  • alopecia;
  • debolezza;
  • afte orali;
  • disturbi della fertilità e aborti spontanei ripetuti;
  • formicolio a mani e piedi;
  • convulsioni;
  • cefalea.[6]

Qualora vi fosse il sospetto di soffrire di celiachia, sarebbe opportuno non seguire diete improvvisate ma parlare con un medico specialista per affrontare il problema con un percorso studiato ad hoc per il paziente interessato.

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Predisposizione genetica

Chi soffre di celiachia presenta una predisposizione genetica all’insorgenza di questo disturbo superiore rispetto ad altri tipi di malattie.

Molteplici possono essere le cause della sua insorgenza, anche se la manifestazione di celiachia, nei soggetti predisposti, avviene quando è in atto una delle seguenti condizioni all’interno dell’organismo:

Inoltre, come abbiamo accennato poc’anzi, anche le persone che hanno disturbi alla tiroide, soffrono di diabete di tipo 1 o di sindrome di Down possono soffrire di celiachia.[7]

In ogni caso essere predisposti non significa per forza sviluppare la malattia.

La presenza di alcuni geni, principalmente il DQ2 e il DQ8, indica solo la possibilità di diventare celiaci in futuro.[8]

Diagnosi

Se si sospetta la presenza della malattia celiaca, solo il medico può diagnosticarla con certezza mediante specifiche analisi del sangue con sierologia alla celiachia e, successivamente, se è necessario si effettua anche la biopsia della mucosa duodenale.

Gli esami ematici sono rivolti a rilevare la presenza degli anticorpi IgA specifici, prodotti nel sangue in risposta alla presenza di glutine.

Prima di effettuare questo esame, tuttavia, è importante seguire una dieta libera che contenga anche glutine, così da non alterare i risultati delle analisi.

Qualora l’esito dell’analisi del sangue risultasse positivo, il paziente dovrà sottoporsi a una biopsia della mucosa duodenale, un esame invasivo ma indolore, per confermare la diagnosi.

Durante la biopsia viene prelevato un frammento di tessuto della mucosa del duodeno per verificare l’appiattimento dei villi intestinali; il tutto dura circa 5 minuti.[9]

Questo esame in genere viene consigliato solo per pazienti adulti e non per bambini o adolescenti.[10]

Mediante la biopsia della mucosa duodenale, è possibile anche verificare la presenza di ulteriori anomalie, come ad esempio ulcere e tumori.

Inoltre, questo esame permette di diagnosticare precocemente lesioni precancerose, soprattutto nei soggetti a rischio, come quelli con esofago di Barret.[11]

Intolleranza al glutine

L’intolleranza al glutine è una sindrome di ipersensibilità, caratterizzata da sintomi intestinali ed extra intestinali correlati all’ingestione di alimenti che contengono glutine nelle persone che non sono celiache né allergiche al grano.[12]

Questo disturbo non produce danni all’intestino, ma presenta una sintomatologia simile alla celiachia seppur in forma più lieve.

I più comuni sono:

L’unico modo per alleviare la sintomatologia scatenata dall’intolleranza al glutine è seguire una dieta gluten free, sempre dopo aver consultato il proprio medico; è sconsigliato, infatti, avviare una dieta personalizzata senza aver tenuto prima conto del parere di un esperto.

In genere, al fine di dirimere il dubbio, il medico prescrive una dieta senza glutine per un periodo di circa due mesi al termine del quale verrà rivalutata la situazione.

A differenza della celiachia che può essere diagnosticata grazie all’ausilio di esami specifici, l’intolleranza al glutine non è riscontrabile né attraverso esami del sangue né attraverso l’analisi della parete dell’intestino.[14]

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Dermatite erpetiforme

La dermatite erpetiforme è una manifestazione cutanea della celiachia, che si può presentare in alcuni soggetti, caratterizzata dalla presenza vescicole e bolle che provocano prurito intenso.

In genere è localizzata a gomiti, ginocchia e zona sacrale, ma possono comparire anche su viso, cuoio capelluto, spalle e glutei.[15]

Nella maggior parte dei casi la cosa si risolve positivamente seguendo una dieta senza glutine, mentre per ridurre o eliminare rapidamente le lesioni cutanee il medico potrebbe consigliare l’utilizzo di un antibiotico.[16]

Dieta senza glutine

L’unico trattamento efficace per la celiachia è un’alimentazione senza glutine (compresa l’astensione da frumento, segale, orzo, farro) che va seguita per tutta la vita.[17]

Fortunatamente, al giorno d’oggi, in commercio è possibile trovare moltissimi alimenti gluten free, per cui seguire un regime dietetico di questo tipo non comporta la rinuncia a tante deliziose pietanze, come in molti credono!

E poi, il cambiamento della dieta nel soggetto celiaco porta spesso a un rapido miglioramento del suo stato di salute.

Molte persone che soffrono di celiachia, infatti, vedono una importante attenuazione dei sintomi già dopo un paio di settimane di alimentazione gluten free, mentre la rigenerazione della mucosa dell’intestino e la scomparsa dei sintomi possono richiedere diversi mesi.[18]

Dunque, per avere un miglioramento della sintomatologia è importante escludere dalla propria alimentazione tutte le possibili fonti di glutine, anche quelle nascoste.

Diventa essenziale quindi imparare a leggere bene le etichette degli alimenti confezionati e avere, per una maggiore sicurezza, anche una lista precisa degli alimenti da evitare; tracce di glutine, ad esempio, possono trovarsi in:

  • alimenti in scatola;
  • salse e zuppe;
  • integratori;
  • prodotti erboristici.

Per un’alimentazione gluten free è necessario escludere i cereali che contengono glutine e i prodotti da loro derivati (pane, pasta, biscotti, cracker, ecc…) come:

  • frumento;
  • avena;
  • orzo;
  • segale;
  • farro;
  • kamut.

I cereali che è permesso consumare invece sono:

  • riso;
  • mais;
  • grano saraceno;
  • soia;
  • tapioca;
  • miglio;
  • quinoa;
  • lino.

Altri alimenti che non sono consentiti a meno che non siano etichettati come gluten free sono:

  • birra;
  • cereali da colazione;
  • patatine in buste;
  • sughi pronti;
  • pesce e carne impanati o in pastella;
  • caramelle;
  • dolci;
  • zuppe pronte;
  • caffè solubile.[19]

In un regime alimentare senza glutine invece sono permessi:

  • frutta fresca;
  • verdure;
  • patate;
  • legumi freschi o secchi;
  • frutta secca non lavorata;
  • uova;
  • carne non lavorata;
  • latte;
  • prodotti lattiero-caseari;
  • tutti i preparati specifici per celiaci;
  • vino, grappa e altri distillati.[20]

Una dieta che escluda il glutine deve essere seguita solo in caso sia stata diagnosticata la celiachia; i soggetti sani che decidono avere un’alimentazione gluten free, invece, possono andare incontro a deficit nutrizionali come la carenza di vitamina B.[21]

Integratori per celiaci

Secondo alcuni studi, infatti, gli alimenti gluten free avrebbero un valore nutritivo più povero di micronutrienti.

Per questo motivo chi soffre di celiachia rischia di avere carenze a livello di vitamine e sali minerali, in particolare di ferro, folati e vitamine B12, D e K, che tuttavia possono essere compensate con l’assunzione di specifici integratori.

Per evitare tali carenze è consigliabile:

  • preferire cibi gluten free che siano stati arricchiti con vitamine e minerali;
  • assumere integratori di vitamine del gruppo B, di vitamina D, magnesio e zinco;
  • aumentare il consumo di frutta e verdura fresca, ricche di vitamine e antiossidanti.

Gli integratori per celiaci, però, devono essere necessariamente privi di glutine e di amido di frumento.

Tuttavia, è opportuno evitare il fai da te e prima di acquistare un qualsiasi tipo di integratore è consigliabile consultare il proprio medico che potrà sicuramente suggerire il prodotto più indicato per il caso specifico.[22]

È opportuno verificare che l’integratore scelto presenti la dicitura e il bollino “gluten free”.

 

[1] Posner EB, Haseeb M. Celiac Disease. [Updated 2022 Aug 8]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2022 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK441900/

[2] https://www.humanitas.it/malattie/celiachia/

[3] https://www.humanitas.it/news/sintomi-della-celiachia-consultare-medico/

[4] https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-gastrointestinali/sindromi-da-malassorbimento/celiachia

[5] https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-gastrointestinali/sindromi-da-malassorbimento/celiachia

[6] https://www.humanitas.it/malattie/celiachia/

[7] https://www.humanitas.it/malattie/celiachia/

[8] van Heel DA, Hunt K, Greco L, Wijmenga C. Genetics in coeliac disease. Best Pract Res Clin Gastroenterol. 2005 Jun;19(3):323-39. doi: 10.1016/j.bpg.2005.01.001. PMID: 15925839.

[9] https://www.humanitas.it/visite-ed-esami/esofagogastroduodenoscopia/

[10] https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-gastrointestinali/sindromi-da-malassorbimento/celiachia

[11] https://www.humanitas.it/visite-ed-esami/esofagogastroduodenoscopia/

[12] Catassi C. Gluten Sensitivity. Ann Nutr Metab. 2015;67 Suppl 2:16-26. doi: 10.1159/000440990. Epub 2015 Nov 26. PMID: 26605537.

[13] https://www.humanitas.it/news/celiachia-intolleranza-al-glutine-allergia-quali-differenze/

[14] https://www.humanitas.it/news/celiachia-intolleranza-al-glutine-allergia-quali-differenze/

[15] Salmi T, Hervonen K. Current Concepts of Dermatitis Herpetiformis. Acta Derm Venereol. 2020 Feb 12;100(5):adv00056. doi: 10.2340/00015555-3401. PMID: 32039457; PMCID: PMC9128881.

[16] https://www.humanitas.it/enciclopedia/principi-attivi/antibiotici/dapsone/

[17] https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-gastrointestinali/sindromi-da-malassorbimento/celiachia

[18] Schuppan D, Zimmer KP. The diagnosis and treatment of celiac disease. Dtsch Arztebl Int. 2013 Dec 6;110(49):835-46. doi: 10.3238/arztebl.2013.0835. PMID: 24355936; PMCID: PMC3884535.

[19] https://www.humanitas.it/malattie/celiachia/

[20] https://www.humanitas.it/news/celiachia-attenzione-al-glutine-nascosto/

[21] https://www.humanitas.it/news/celiachia-si-riconosce-quali-gli-alimenti-evitare/

[22] Caruso R, Pallone F, Stasi E, Romeo S, Monteleone G. Appropriate nutrient supplementation in celiac disease. Ann Med. 2013 Dec;45(8):522-31. doi: 10.3109/07853890.2013.849383. Epub 2013 Nov 7. PMID: 24195595.

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