Calcolo BMI, cos’è e a cosa serve davvero

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Problemi di sovrappeso e obesità sono, purtroppo, all’ordine del giorno in quanto lo stile di vita irregolare e le abitudini alimentari non equilibrate influenzano negativamente la salute delle persone.

Il National Health and Nutrition Examination Survey degli Stati Uniti ha indicato che il 63% della popolazione americana è in sovrappeso, mentre il 26% degli individui è obeso.^[1]

In Italia, invece, il 31% delle persone è in sovrappeso, contro il 10,8% di obesi.^[2]

Tali percentuali destano non poche preoccupazioni, in quanto l’obesità e il sovrappeso sono già di per sé patologie dannose, ma possono comportare innumerevoli altri rischi per la salute.

L'obesità, ad esempio, è un fattore di rischio per malattie cardiovascolari e diabete, ma anche per cancro e malattie croniche, tra cui malattie del fegato e dei reni, disturbi endocrini, apnea notturna e depressione.^[3]

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In tale contesto, grazie a un indice che permette di valutare le condizioni antropometriche  soggettive, riferite principalmente al rischio di sviluppare morbilità, è possibile stimare ed eventualmente prevenire condizioni temibili per la salute degli esseri umani.

Si tratta dell’indice di massa corporea o BMI.

Indice di massa corporea

In uso almeno dal XIX secolo^[4], l’indice di massa corporea o BMI (acronimo inglese di Body Mass Index) si utilizza per stimare il grasso corporeo delle persone di qualunque età o sesso, tenendo in considerazione due variabili: altezza e peso.

Mediante una formula, si stima un coefficiente che consente di valutare se un individuo è normopeso, sottopeso, in sovrappeso oppure obeso.^[5]

Formula calcolo BMI

L’indice di massa corporea si calcola dividendo il peso di una persona in chilogrammi per la sua altezza calcolata in metri quadri.

Calcola il tuo BMI (Indice di massa corporea)

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La stima del tuo BMI:

Le informazioni riportate hanno valore meramente indicativo e non rappresentano un sostituto di un consulto medico specialistico

Il numero generato da questa formula è quindi l’indice di massa corporea dell'individuo.^[6]

In linea generale, se i valori del BMI oscillano tra 18.5 e 24.9, il soggetto si trova in una situazione di peso forma o normopeso (come nell’esempio riportato); se i valori sono inferiori la persona è in sottopeso.

Valori di BMI tra 24.9 e 29.9 indicano una condizione di sovrappeso; da 30 a salire, invece, si tratta di obesità.^[7]

Calcolo peso ideale

Una volta stimato l’indice di massa corporea, è possibile effettuare il calcolo del peso ideale per conoscere il valore del peso corporeo a cui un soggetto dovrebbe ambire, a seconda del suo stato di salute e della sua forma fisica.

La formula per calcolare il peso ideale è: BMI x altezza in m².^[8]

Attenzione!

Il calcolo del BMI non fornisce dati precisi in merito alla distribuzione del grasso corporeo e non distingue la massa grassa dalla massa magra (una persona può avere un BMI elevato, ma avere comunque una massa grassa molto bassa e viceversa), come pure non considera il tipo di ossatura, motivo per cui non sempre i risultati sono attendibili, soprattutto nel caso di persone anziane oppure di atleti.^[9]

Calcolo BMI sportivi

Nel caso degli atleti, che possono avere un peso corporeo elevato a causa della maggiore massa muscolare, l'indice di massa corporea può portare a una classificazione errata della condizione di salute dello sportivo.

In tale contesto, infatti, capita che il BMI (calcolato nelle stesse modalità di un adulto) dia valori falsati, ma che questi non siano direttamente correlati al suo stato di salute.^[10]

Pertanto, sia il BMI che la valutazione della composizione corporea dovrebbero essere valutati attentamente prima di determinare se un atleta è in una condizione di sovrappeso o di obesità.

Qualora lo sportivo rientrasse in una delle precedenti categorie, gli obiettivi di perdita di peso dovrebbero essere comunque determinati in base alla sua forma corporea e ai requisiti del tipo di sport che pratica (un lottatore di sumo ha necessità diverse da un centometrista).^[11]

Calcolo BMI nei bambini

L’indice di massa corporea nei bambini, ad eccezione dei neonati 0-24 mesi, si calcola seguendo la stessa formula degli adulti; tuttavia, i risultati vengono interpretati in modo differente.

Poiché dai 2 ai 18 anni, la relazione tra BMI e grasso corporeo è in continuo mutamento, si tiene conto delle differenze di massa corporea tra i due sessi e le varie fasce d’età.

Questo perché l’indice di massa corporea aumenta rapidamente dalla nascita all'età di 2 anni, poi diminuisce fino all'età di 5-6 anni e successivamente si assiste nuovamente all’aumento di adiposità durante l'infanzia e l'adolescenza.

Tuttavia, seguendo le tabelle di crescita, i risultati dei valori del calcolo del BMI nei bambini indicano:

• <5° percentile → condizione di sottopeso
• da 5° a <85° percentile → condizione di normopeso
• 85° a <95° percentile → condizione di sovrappeso
• ≥95° percentile → condizione di obesità.^[12]

Naturalmente, se il calcolo dell’indice di massa corporea nei bambini fornisce un valore che può destare un minimo di preoccupazione, è sempre opportuno rivolgersi al pediatra per un consulto più attendibile per mezzo  di  visita approfondita.

Nei bambini, patologie come l’obesità e il sovrappeso non devono essere mai sottovalutate (come per gli adulti), perché possono comprometterne seriamente la salute, lo sviluppo e la crescita in generale.

Sottopeso e normopeso

Sovrappeso e obesità non sono le uniche patologie che possono comportare seri danni all’organismo di un individuo, sia nel lungo che nel breve periodo, poiché anche la condizione di sottopeso è particolarmente delicata.

Con il termine sottopeso si fa riferimento a un peso corporeo inferiore a quello stabilito come ideale secondo l’età, il sesso e l’altezza della persona.

Le cause che scatenano una condizione di eccessiva magrezza possono essere molteplici: una grave patologia, situazioni di forte ansia e stress che debilitano l’organismo e così via.^[13]

In tale contesto è necessario comprendere la causa che scatena la perdita di peso, avvalendosi di un supporto medico/psicologico, così come deve avvenire per le situazioni di sovrappeso e obesità.

Con l’aiuto di professionisti si possono avviare terapie specifiche oppure modificare semplicemente lo stile di vita e le abitudini alimentari.

Seguire un piano dietetico che fornisca i necessari nutrienti per l’organismo e praticare una sana attività sportiva (a seconda dell’età e delle condizioni fisiche soggettive) non sono solo standard a cui ambisce un soggetto in normopeso, ma sono abitudini che, in linea generale, migliorano la qualità della vita di qualsiasi individuo.

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Se il BMI fornisce solo un piccolo input per comprendere le condizioni di salute generali, la forza di volontà e il cambiamento dello stile di vita sono il grande passo che può fare davvero la differenza!

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