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Tono muscolare
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L’apparato muscolare, formato da tessuto striato, unitamente all’apparato scheletrico composto da ossa, compongono l’apparato locomotore, ossia la struttura del nostro corpo preposta alla condizione eretta e al movimento. Vi sono tuttavia altri due tipi di tessuto muscolare ai quali non siamo soliti pensare: quello liscio e quello cardiaco. Questi due, a differenza di quello striato, sono indipendenti e non condizionati dalla nostra volontà. Il primo è presente in molti organi, ad esempio nell’apparato digerente o nell’utero ed il secondo compone il cuore che, grazie alla sua capacità contrattile, irrora il sangue ai vasi.
Vediamo meglio la fisiologia del muscolo
L’apparato muscolare scheletrico preso in esame in questo contesto, è formato da fibre di tessuto striate trasversalmente, raccolte in fasci che, per la loro peculiare conformazione “elastica”, hanno la capacità di contrarsi più o meno intensamente. Esso consente di restare in posizione eretta, permette il movimento del corpo, la flessione e la rotazione degli arti o più curiosamente la mimica del volto, quindi anche il sorriso. Ma quanti sono i muscoli volontari del nostro corpo? Incredibilmente sono circa 600, la maggior parte dei quali sono connessi alle ossa ma un buon numero riguarda anche il viso, per permetterne la mimica e la zona vertebrale per il sostegno della colonna.
Contrazioni muscolari
Come detto poc’anzi, la caratteristica peculiare dei muscoli striati rispetto agli altri organi è la capacità di contrarsi per produrre movimento. Le contrazioni muscolari sono generate da un movimento volontario che ha vita nel sistema nervoso periferico, responsabile della trasmissione al sistema nervoso centrale degli stimoli alle attività non solo motorie ma anche sensitive e propriocettive (informazioni relative alla contrazione dei muscoli e dei tendini, nonché alla postura e al movimento del corpo). Inoltre, permette il passaggio delle informazioni tra il sistema nervoso centrale, il corpo e il mondo esterno. Un vero e proprio network di sistemi biologici alla base della vita.
Quando parliamo di apparato muscolare, al di là di ciò che riguarda i traumi, siamo soliti pensare al movimento, all’allenamento e allo sport, in sintesi ad un corpo più o meno “scolpito” e tonico e ad una buona condizione di salute generale.
Ma che cos’è il tono muscolare?
Il tono muscolare è il livello minimo di contrazione dei muscoli scheletrici la cui manifestazione è, per l’appunto, il mantenimento di una condizione di tonicità dove il muscolo appare turgido, sodo e non flaccido. La perdita di tono muscolare è rappresentata invece, in modo visibile, da una diminuita capacità di contrarsi e una maggiore flaccidità.
Se quindi un buon livello di tonicità è rappresentato da un muscolo compatto e denso, essendo l’apparato muscolare coeso a quello scheletrico, si evince che un buon livello di tonicità aiuta a mantenere più efficiente forma, supporto e stabilità all’intero organismo.
Per mantenere costante il livello di tonicità muscolare è indispensabile l’allenamento. Una leggera attività sportiva, anche saltuaria, una o due volte alla settimana, permette ai nostri muscoli di ricevere il giusto stimolo ed ossigenazione e quindi mantenere un buon livello di efficienza. Il nuoto ad esempio rappresenta una buona soluzione in quanto abbina al movimento il massaggio generato dall’acqua che favorisce la circolazione del sangue. Oppure, una camminata di mezz’ora a passo moderato respirando a pieni polmoni è, oltre che salutare, fonte di energia rigenerante e, secondo la medicina ayurvedica, un vero e proprio toccasana. Oltre a mantenere attivo il sistema muscolare, camminare favorisce l’ossigenazione, la circolazione sanguigna e allevia lo stress.
Differenza tra tono e massa muscolare
Molti ritengono però che l’esercizio fisico incrementi il volume muscolare; sarà vero? Che differenza c’è tra tono e massa muscolare? Il tono, o tonicità e turgore, si ottiene facendo lavorare il muscolo al fine di rinforzarlo mentre per ottenere la massa, ossia per incrementarne il volume, si eseguono esercizi più mirati sottoponendo il muscolo a sforzi differenti.
Traumi muscolari
Se da un lato allora il movimento, abbinato magari ad una dieta sana e bilanciata, ci aiuta a restare in forma, dall’altro la sedentarietà e lo scarso moto influenzano negativamente la salute dell’intero apparato muscolo-scheletrico indebolendolo e rendendolo più vulnerabile a traumi ed infortuni.
Infatti, proprio per la loro conformazione i muscoli possono essere soggetti a lesioni, sia dirette che indirette, come ad esempio contratture o stiramenti che riguardano più frequentemente gli arti inferiori ma possono coinvolgere la muscolatura della schiena, del collo o degli arti superiori.
Vi sono molti rimedi per intervenire in caso di trauma. L’Osteopatia (una professione sanitaria basata sul contatto manuale per la valutazione, la diagnosi ed il trattamento di diverse patologie) ad esempio è uno di questi in quanto è in grado di normalizzare le tensioni muscolari, favorire l’elasticità tissutale e la mobilità articolare ed ha anche un impatto positivo sulla postura.
Rimedi per dolori muscolari
Inoltre, vi sono in natura estratti di piante quali Arnica montana che, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e lenitive, si dimostra utile nel trattare stiramenti muscolari, contusioni e contratture. L’estratto dei fiori di Arnica possiede un effetto tonico sui vasi allargando contemporaneamente i capillari, in modo che le minuscole lacerazioni dei vasi vengano ridotte e gli edemi infiammatori vengano riassorbiti più velocemente. L’olio essenziale svolge poi un’azione locale sedativa e antisettica.
Accanto alla medicina convenzionale, vi sono poi medicinali omeopatici, composte da una o più sostanze presenti in natura che favoriscono la guarigione accorciando i tempi di recupero.
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