Timo, proprietà e utilizzi per la salute

Antonello Arrighi
Dr. Antonello Arrighi

Specialista in Pediatria. Pediatra di Libera Scelta USL 8 Arezzo.

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Timo: cos’è

Timo: cos’è

 

Arbusto selvatico perenne, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae (a cui appartengono anche il basilico, la menta e l’origano), il Timo - nome scientifico Thymus vulgaris - è una pianta aromatica e commestibile di piccole dimensioni (alta circa 10-40 cm), studiata da secoli per la sua importanza nell’ambito alimentare, farmaceutico e cosmetico.

Il timo, infatti, è ricco di fitonutrienti, minerali e vitamine; è pungente nel gusto, ma ricco di  proteine, fibre grezze, minerali e vitamine, utili nel trattamento del benessere dell’organismo.[1]

Originario dell'Europa meridionale e dei Paesi confinanti, il Timo ha una distribuzione mondiale. La pianta non tollera i ristagni idrici, ma cresce bene in un clima arido e in zone non ombreggiate, in terreni grossolani, ruvidi e ben drenati, generalmente inadatti a molte altre piante.[2]

Si presenta come una pianta bassa e cespugliosa, e le parti maggiormente utilizzate sono le foglie (generalmente essiccate) e le sommità fiorite (fresche), a forma di piccole spighe molto profumate, da cui si ricava anche un olio essenziale utile per l'aromaterapia.[3]

Proprietà del Timo

Proprietà del Timo

L'interesse per la formulazione di prodotti farmaceutici, alimentari e cosmetici a base di timo, nasce a seguito di diversi studi che hanno analizzato le sostanze in esso contenute, tra cui timolo, carvacrolo, p-cimene, terpinene e glicosidi flavonici, in grado di favorire il benessere e la salute dell'organismo.

Questi composti sono dotati di proprietà importanti che, oltre a conferire un sapore e un odore gradevole al timo, lo arricchiscono di molteplici proprietà benefiche.

In particolare:

  • antiossidanti
  • antinfiammatorie
  • balsamiche[4]
  • antivirali
  • antimicrobiche.

Inoltre, il timo è noto anche per le sue attività antisettiche, oltre che per la sua capacità di interrompere i biofilm microbici.[5]

Proprietà antinfiammatorie e balsamiche

Proprietà antiossidanti

In generale, la capacità inibitoria dell'ossidazione presentata dagli estratti di timo è fondamentalmente dovuta alla sua ricchezza in composti bioattivi con potenti proprietà antiossidanti.

I principali composti fenolici sono:

  • carvacrolo
  • timolo
  • idrocarburi ρ-cimene monoterpenici
  • γ-terpinene.

L'attività antiossidante di questi composti è correlata alla loro capacità di agire come scavengers (spazzini) di radicali liberi.

In particolare, si ritiene che la specie di timo più utile in tal senso sia il timo selvatico, molto diffuso nel continente europeo.[6]

Proprietà antinfiammatorie e balsamiche

 

Il timo è ottimo anche per le sue proprietà antinfiammatorie e balsamiche; in particolare l’infuso o la tisana che si ricavano da questa pianta si utilizzano come antibiotici naturali, grazie all’azione espettorante di cui  dotato l’olio essenziale per alleviare dolori causati da:

  • bronchite
  • faringite e sinusite
  • rinofaringite e rinosinusite
  • otite
  • tonsillite
  • tosse e mal di gola
  • mal di testa.

Per contrastare i disturbi e le infezioni del tratto respiratorio, con l’olio essenziale al timo, è possibile anche fare i suffumigi.[7]

Proprietà antimicrobiche e antivirali

Date le sue capacità antimicrobiche, in particolare dell’olio essenziale, il timo è anche una pianta che combatte i batteri che causano l’acne (o altri tipi di infiammazione e inestetismi), donando alla pelle grassa un aspetto migliore ed eliminando tutti i disagi legati a questo fastidio.

Nello specifico, esso è in grado di inibire gli agenti patogeni come Salmonella, Staphylococcus, E. coli, Klebsiella, Pseudomonas ed Enterococcus.

Oltretutto, il Timo garantisce un ottimo introito di Vitamine del gruppo B, nonché della Vitamina A e K, agendo anche come supporto del sistema immunitario e di quello nervoso.[8][9]

Benefici

Benefici

L’insieme di tutte queste proprietà del timo può apportare benefici a:

  • bronchi e bronchioli
  • cavo oro-faringeo e laringe
  • cistifellea, fegato e vie biliari
  • gola
  • intestino
  • mucosa boccale e nasale
  • organi digestivi
  • organi emuntori
  • sistema uditivo
  • organi vocali
  • polmoni
  • seni paranasali
  • sistema immunitario
  • sistema nervoso
  • stomaco
  • tonsille
  • vie aeree superiori
  • vie urinarie.

Le proprietà del timo sono un toccasana anche per la salute e l’igiene orale, poiché sono in grado di combattere i batteri della bocca e le infezioni che causano gengiviti, dolore ai denti e alitosi.[10]

Oltre a donare all’organismo numerosi benefici interni, il timo si dimostra molto efficace anche per uso topico.

Ad esempio, molte tipologie di shampoo contengono timo, dato che questo ingrediente è in grado di proteggere dai capelli grassi e stimolarne, al contempo, la crescita, donando sostanze nutritive ai follicoli piliferi.

In farmacia, inoltre, è possibile trovare diversi talchi e creme a base di olio di timo anche per massaggiare diverse zone del corpo, come ad esempio i piedi quando sono gonfi e particolarmente stanchi, poiché i composti bioattivi possono avere anche un’azione rigenerante e rinfrescante.

Essendo, tra l’altro, il timo una fonte ricca anche di calcio, ferro e manganese, esso svolge un ruolo importante anche per la salute delle ossa.

Questa pianta infatti è un ottimo rimedio anche contro i crampi, i dolori reumatici e contro diversi tipi di spasmi muscolari.

Per questo, il timo è particolarmente adatto per gli sportivi e per le donne che soffrono di dolori da ciclo mestruale.[11]

Timo in cucina

Timo in cucina

Il timo è un ingrediente meraviglioso che funge anche da spezia, utilizzato nelle cucine di tutto il mondo, in particolare in Francia, in Italia e nel Mediterraneo.

Lo si vede spesso protagonista di pietanze a base di carne, pesce o verdure: in tali casi, infatti, si possono utilizzare foglie fresche o rametti interi per insaporire il piatto e rendere ancora più gustoso l’intero pasto.

Il timo viene usato anche per aromatizzare l’impasto di alcune torte, come quella alla zucca.

Tuttavia, è consigliabile non esagerare con le dosi, altrimenti si potrebbero coprire gli altri sapori.[12]

Curiosità

Il timo è anche un ingrediente popolare nei deodoranti naturali ed è spesso incluso nei pot-pourri per profumare gli ambienti.

Controindicazioni

Controindicazioni

Il timo è un’erba innocua (tranne che per i soggetti allergici, che quasi sempre sono gli stessi allergici all’origano) e non provoca fastidi all’organismo.

Esistono però dei rari casi, dovuti soprattutto al suo uso smisurato, in cui esso può arrecare alcuni piccoli fastidi a livello gastrointestinale, provocando nausea, vomito e diarrea.

Per quanto riguarda le controindicazioni del timo, considerata la sua attività emmenagoga, è da sconsigliare durante la gravidanza.

Inoltre, anche i soggetti affetti da gastrite, ulcera, dermatiti e ipotiroidismo dovrebbero evitare di consumare timo, soprattutto perché quest’erba interferisce con l’attività della tiroide.

Non sono note altre controindicazioni e interazioni farmacologiche; tuttavia, prima di assumere estratti in concomitanza all’uso di farmaci, è consigliabile chiedere sempre il parere del proprio medico di fiducia.[13]

Domande di approfondimento

Domande di approfondimento

Se mescolo più erbe in una tisana, potrebbe diventare tossica?

Le erbe sono composti naturali contenenti principi nutritivi, per cui se ne vengono miscelati diversi tipi in una stessa tisana, solitamente non si raggiunge nessun grado di tossicità, anzi, se ne aumentano gli effetti benefici.

Quali erbe aromatiche possono avere effetti allucinogeni?

Alcuni tipi di piante aromatiche possono avere effetti allucinogeni, se assunti in quantità spropositate.

Ne è un esempio la noce moscata, la quale può scatenare una leggera euforia e/o una percezione distorta della realtà.[14]

 

[1] Hammoudi Halat D, Krayem M, Khaled S, Younes S. A Focused Insight into Thyme: Biological, Chemical, and Therapeutic Properties of an Indigenous Mediterranean Herb. Nutrients. 2022 May 18;14(10):2104. doi: 10.3390/nu14102104. PMID: 35631245; PMCID: PMC9147557.[2] Patil SM, Ramu R, Shirahatti PS, Shivamallu C, Amachawadi RG. A systematic review on ethnopharmacology, phytochemistry and pharmacological aspects of Thymus vulgaris Linn. Heliyon. 2021 May 18;7(5):e07054. doi: 10.1016/j.heliyon.2021.e07054. PMID: 34041399; PMCID: PMC8141878.[3] Kowalczyk A, Przychodna M, Sopata S, Bodalska A, Fecka I. Thymol and Thyme Essential Oil-New Insights into Selected Therapeutic Applications. Molecules. 2020;25(18):4125. Published 2020 Sep 9. doi:10.3390/molecules25184125

[4] Salehi B, Mishra AP, Shukla I, Sharifi-Rad M, Contreras MDM, Segura-Carretero A, Fathi H, Nasrabadi NN, Kobarfard F, Sharifi-Rad J. Thymol, thyme, and other plant sources: Health and potential uses. Phytother Res. 2018 Sep;32(9):1688-1706. doi: 10.1002/ptr.6109. Epub 2018 May 22. PMID: 29785774.

[5] Hammoudi Halat D, Krayem M, Khaled S, Younes S. A Focused Insight into Thyme: Biological, Chemical, and Therapeutic Properties of an Indigenous Mediterranean Herb. Nutrients. 2022 May 18;14(10):2104. doi: 10.3390/nu14102104. PMID: 35631245; PMCID: PMC9147557.

[6] Nieto G. A Review on Applications and Uses of Thymus in the Food Industry. Plants (Basel). 2020;9(8):961. Published 2020 Jul 30. doi:10.3390/plants9080961

[7] Horváth G, Ács K. Essential oils in the treatment of respiratory tract diseases highlighting their role in bacterial infections and their anti-inflammatory action: a review. Flavour Fragr J. 2015;30(5):331-341. doi:10.1002/ffj.3252

[8] Nieto G. A Review on Applications and Uses of Thymus in the Food Industry. Plants (Basel). 2020;9(8):961. Published 2020 Jul 30. doi:10.3390/plants9080961

[9] Fan M, Chen J. [Studies on antimicrobial activity of extracts from thyme]. Wei Sheng Wu Xue Bao. 2001 Aug;41(4):499-504. Chinese. PMID: 12552919. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/12552919/

[10] Thosar N, Basak S, Bahadure RN, Rajurkar M. Antimicrobial efficacy of five essential oils against oral pathogens: An in vitro study. Eur J Dent. 2013 Sep;7(Suppl 1):S071-S077. doi: 10.4103/1305-7456.119078. PMID: 24966732; PMCID: PMC4054083.

[11] Nieto G. A Review on Applications and Uses of Thymus in the Food Industry. Plants (Basel). 2020;9(8):961. Published 2020 Jul 30. doi:10.3390/plants9080961

[12] Nieto G. A Review on Applications and Uses of Thymus in the Food Industry. Plants (Basel). 2020 Jul 30;9(8):961. doi: 10.3390/plants9080961. PMID: 32751488; PMCID: PMC7464319.

[13] Nieto G. A Review on Applications and Uses of Thymus in the Food Industry. Plants (Basel). 2020;9(8):961. Published 2020 Jul 30. doi:10.3390/plants9080961

[14] Krol CG, Janssen MJ. Een ongebruikelijke toepassing van nootmuskaat [Unusual use of nutmeg]. Ned Tijdschr Geneeskd. 2010;154:A2214. Dutch. PMID: 20858316. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20858316/

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