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Soia, un aiuto per il sistema cardiovascolare
Dr. Franco Vicariotto
Medico Chirurgo, Specialista in ostetricia e ginecologia
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La soia fa ingrassare
Soprattutto negli ultimi anni, la soia sta acquisendo sempre più popolarità a seguito dei suoi ampi usi, perché ricca di importanti nutrienti, benefici per l’organismo.
Appartenente alla famiglia delle Fabaceae o leguminose, la soia era già ben nota in Cina nel 3000 a.C.[1]
La soia è una pianta leguminosa, come lo sono i fagioli, le lenticchie, i ceci, ecc.; tuttavia la sua composizione in macronutrienti supera di gran lunga quella degli altri legumi.
Essa contiene circa il 35% di proteine, il 18% di acidi grassi polinsaturi (benefici per la salute), fibre, vitamine e sali minerali (i fagioli, ad esempio, contengono dal 15 al 25% di proteine).[2]
Dunque, può essere definita come una vera e propria fonte completa di nutrienti poiché contiene anche tutti gli aminoacidi essenziali.[3]
Proprietà benefiche
La soia ha moltissime proprietà benefiche, importanti per l’organismo.
I suoi germogli e, in generale, gli alimenti a base di soia contengono molteplici componenti bioattivi, tra cui: saponine, inibitori della proteasi, acido fitico e isoflavoni.
Gli isoflavoni, in particolare, sono affini agli ormoni (fitoestrogeni)., efficaci nel contrastare gli effetti negativi della menopausa, i dolori associati alla sindrome premestruale e l’osteoporosi.
Agiscono come sostituti similestrogenici, quando inizia a declinare (come avviene ad esempio in menopausa) la produzione fisiologica, dando sollievo ai disturbi che ne conseguono.
La presenza di fitoestrogeni pare avere un ruolo regolatorio nei confronti del possibile sviluppo di tumore al seno[4],[5] (la cui incidenza è infatti minore nelle donne asiatiche, abituali consumatrici di soia, rispetto a quelle occidentali).
A questa benefica azione si aggiunge quella di un altro componente della soia, la lecitina, che contribuisce a regolare il livello di colesterolo nel sangue.[6]
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Grazie al contenuto di proteine ad alto valore biologico, la soia rientra tra le migliori fonti di proteine vegetali; garantisce, infatti, un ottimo apporto di questi nutrienti soprattutto per vegetariani e vegani.
La soia è ricca di grassi polinsaturi, vitamine e fibre: queste ultime, in particolare, aiutano a regolarizzare l’intestino, le vitamine sono fondamentali per mantenere un sistema immunitario in forze e un metabolismo generale efficiente, mentre i grassi polinsaturi sono benefici per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, protettivi per il cuore e i vasi arteriosi.[7]
Inoltre, uno studio giapponese[8] pubblicato su Nutritional Journal ha rilevato come il consumo regolare di soia sia associato anche alla qualità del riposo notturno, in particolare grazie agli isoflavoni.
Soia e isoflavoni
L'aspetto più caratteristico della soia è il suo alto contenuto di isoflavoni: quello dominante è la genisteina, con daidzeina e gliciteina, che compongono il resto.
All'interno della soia, gli isoflavoni sono quasi interamente legati a carboidrati, differenziando i rispettivi composti: genistina, daidzeina e glicitina.
Gli isoflavoni di soia sono stati correlati a numerosi effetti positivi sulla salute; questa attività benefica è variabile, in base alla concentrazione dei tessuti, al tipo di cellula, al tipo di recettore ormonale e allo stadio di differenziazione.
Gli isoflavoni agiscono come antiossidanti, scavengers (spazzini) dei radicali liberi.[9]
Tutti questi vantaggi non devono indurre facile entusiasmo e portare ad un consumo eccessivo: la dieta deve essere equilibrata e variata, per avere un corretto apporto di tutti i micro e macranutrienti utili alle innumerevoli funzoni metaboliche che caratterizzano la molteplicità funzionale dei nostri tessuti, organi e apparati.
Proteine della soia
La soia si distingue non solo per il suo contenuto proteico totale, ma anche per la qualità delle proteine, che è superiore a quella di altre proteine vegetali e simile a quelle animali.[10]
Le proteine della soia provengono dai semi e offrono molteplici benefici per la salute.
Infine, alcuni studi[11] affermano che le proteine della soia contribuiscono anche al controllo dell'iperglicemia, alla riduzione del peso corporeo, alla gestione dell'iperlipidemia e dell'iperinsulinemia, rendendoli interessanti per coloro che soffrono di questi disturbi.
Bevanda di soia e Vitamina D
Il latte vaccino e il latte (più correttamente bevanda) di soia fortificato sono buone fonti alimentari di vitamina D, mentre tutti gli altri derivati del latte ne contengono scarsa quantità.
Normalmente, la vitamina D viene prodotta con l'esposizione alla luce solare, ma il latte (bevanda) di soia fortificato può essere un'alternativa per coloro che sono eccessivamente sensibili al sole o per coloro a cui non piace stare all'aria aperta, soprattutto durante il periodo estivo.
Inoltre, il latte (bevanda) di soia fortificato può anche essere un'alternativa per le persone a cui non piace il latte vaccino o ne vengono disturbati (lattosio).
La soia fa ingrassare la pancia?
La soia non ha mostrato alcun effetto significativo sul peso, sulla circonferenza vita o sulla massa grassa.[12]
Per questo, i soggetti di qualunque età e peso corporeo possono consumare soia; l’importante è non eccedere mai con i quantitativi, ma integrare la sua assunzione in una dieta alimentare sana ed equilibrata.[13]
Possibili controindicazioni
In linea generale, la soia è un ottimo alimento da includere nella dieta, anche se non si è vegetariani o vegani.
Oltre ai suoi usi in cucina, la soia è disponibile sotto forma di integratori alimentari.
Tuttavia, come ogni prodotto, va consumato seguendo sempre un regime equilibrato, onde evitare inutili eccessi nell’organismo, che potrebbero rivelarsi dannosi.
Gli effetti indesiderati più comuni della soia descritti in letteratura sono i disturbi digestivi, come stitichezza e diarrea.
La soia può alterare la funzione tiroidea nelle persone predisposte (carenza di iodio) e, se assunta in quantità eccessive, può arrecare disturbo in gravidanza perché i suoi componenti simil estrogenici potrebbero squilibrare il delicato profilo ormonale di questo particolare periodo.
Infine, fatta eccezione per coloro che sono allergici, la soia è considerata un alimento sicuro e ben tollerato, se assunto in modo adeguato alla soggettiva necessità.[14]
[1] https://www.humanitasalute.it/alimentazione/93511-i-benefici-della-soia/
[2] Sathe SK. Dry bean protein functionality. Crit Rev Biotechnol. 2002;22(2):175-223. doi: 10.1080/07388550290789487. PMID: 12135167.
[3] Barrett JR. The science of soy: what do we really know?. Environ Health Perspect. 2006;114(6):A352-A358. doi:10.1289/ehp.114-a352
[4] Duffy C, Cyr M. Phytoestrogens: potential benefits and implications for breast cancer survivors. J Womens Health (Larchmt). 2003 Sep;12(7):617-31. doi: 10.1089/154099903322404276. PMID: 14583103.
[5] Duffy C, Perez K, Partridge A. Implications of phytoestrogen intake for breast cancer. CA Cancer J Clin. 2007 Sep-Oct;57(5):260-77. doi: 10.3322/CA.57.5.260. PMID: 17855484.
[6] https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/i-mille-benefici-della-soia
[7] https://www.humanitasalute.it/in-salute/dieta-e-alimentazione/63252-tutti-pazzi-per-la-soia/
[8] https://www.humanitasalute.it/alimentazione/93511-i-benefici-della-soia/
[9] Barrett JR. The science of soy: what do we really know?. Environ Health Perspect. 2006;114(6):A352-A358. doi:10.1289/ehp.114-a352
[10] Messina M. Soy and Health Update: Evaluation of the Clinical and Epidemiologic Literature. Nutrients. 2016;8(12):754. Published 2016 Nov 24. doi:10.3390/nu8120754
[11] Montgomery KS. Soy protein. J Perinat Educ. 2003;12(3):42-45. doi:10.1624/105812403X106946
[12] Akhlaghi M, Zare M, Nouripour F. Effect of Soy and Soy Isoflavones on Obesity-Related Anthropometric Measures: A Systematic Review and Meta-analysis of Randomized Controlled Clinical Trials. Adv Nutr. 2017;8(5):705-717. Published 2017 Sep 15. doi:10.3945/an.117.015370
[13] Messina M. Soy and Health Update: Evaluation of the Clinical and Epidemiologic Literature. Nutrients. 2016;8(12):754. Published 2016 Nov 24. doi:10.3390/nu8120754
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