Passiflora, proprietà e benefici per la salute

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Paolo Montenero
Dr. Paolo Montenero

Medico chirurgo, specialista in Neurologia, Fisiatria e Patologia Generale.

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Cos’è

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La Passiflora è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia Passifloraceae, originaria degli Stati Uniti sud orientali, del sud America e dell’America centrale.

Dal latino “passio” (passione) e “flos” (fiore) la Passiflora è il “fiore della passione”, nome attribuito da missionari gesuiti per analogie di componenti del fiore con gli strumenti della passione di Gesù. In particolare, gli stili con i chiodi, gli stami con il martello e la raggiera della corolla con la corona di spine.

Con il passare degli anni, la passiflora fu portata in Europa, dove si è ampiamente sviluppata fino ad essere introdotta anche nella medicina popolare europea.

Tale pianta viene coltivata per uso erboristico e fitoterapico, in virtù delle sue proprietà terapeutiche.

Infatti, viene spesso utilizzata per calmare i disturbi dell’ansia e del sonno.

La passiflora può essere assunta per via orale (sotto forma di gocce o compresse) oppure destinata ad uso topico.

L’applicazione topica può essere utile in caso di ustioni, infiammazioni ed emorroidi.[1]

Caratteristiche

La passiflora è rampicante e ramificante, con fusti legnosi di colore verde/grigiastro che possono raggiungere lunghezze notevoli (fino a dieci metri circa).

Durante la primavera, tale pianta produce una grande quantità di foglie verdi, divise in lobi di diversa grandezza.

In estate sbocciano i fiori, privi di profumo ma molto ornamentali, per questo la passiflora viene spesso coltivata anche per decorare giardini, terrazze e parchi.

I suoi fiori sono costituiti da cinque sepali esterni di colore verde e interni di colore bianco o viola, e presentano una corolla di cinque petali (bianchi o viola) e una doppia corona di appendici rosso-porpora simili ai petali.

Dopo la fioritura si sviluppano i frutti, bacche gialle ovali e polpose, ricche di piccoli  [2].

Tipologie

La famiglia botanica delle Passifloraceae comprende più di 500 specie, tra cui la Passiflora Caerulea, la Passiflora Incarnata e la Passiflora Edulis.

Passiflora Caerulea

La Passiflora Caerulea è una tra le specie più diffuse in Italia e prende il nome proprio dalle splendide colorazioni cerulee/azzurre del fiore.

Nel paese d’origine viene considerata una vera e propria pianta medicinale (le foglie secche vengono utilizzate per le proprietà sedative, diuretiche, ecc.).

Anche in Italia è diffuso il suo uso fitoterapico, soprattutto come pianta antispasmodica e sedativa [3].

Passiflora Incarnata

La Passiflora Incarnata - dal latino incarnatus, colore della carne/rosso scuro - è quella più d’interesse per gli usi fitoterapici.

Mentre negli Usa veniva essiccata e fumata (o bevuta), in Italia viene utilizzata moltissimo per scopi medicinali come sedativo e antispasmodico, specie nelle forme nevrotiche.[4]

Passiflora edulis

La Passiflora Edulis è ampiamente distribuita nelle aree tropicali e subtropicali del mondo ed è diventata popolare grazie ai benefici che apporta alla salute.

Il noto Frutto della Passione che la passiflora edulis produce, ovvero la Maracuja, dalla polpa gelatinosa e piena di piccoli semi, ha numerose proprietà antiossidanti, antitumorali e antidiabetiche.

Il nome specifico - edulis - significa “commestibile”, proprio in riferimento al frutto.

Esistono due principali varietà di Passiflora Edulis:

  • la Sims, che produce frutti dalla buccia rossastra
  • la Flavicarpa i cui frutti hanno la buccia di colore giallo.[5]

Proprietà e benefici

Le parti ipogee della passiflora contengono principi attivi dai quali si ricava un estratto che allevia:

Alla passiflora vengono attribuite proprietà sedative per la presenza dei flavonoidi: costituenti chimici in grado di produrre un effetto calmante.

A volte, tale pianta trova impiego anche nel trattamento dei sintomi della menopausa, del disturbo da deficit di attenzione/iperattività, del battito cardiaco irregolare, della pressione alta, della fibromialgia e del dolore.

In commercio, la passiflora viene venduta come erba essiccata con cui preparare infusi e tisane, ma i suoi estratti si possono trovare anche all'interno di integratori alimentari (in forma di gocce orali, compresse o capsule) e addirittura in farmaci da banco (OTC), questi ultimi in forma di gocce.

I medicinali fitoterapici a base di Passiflora sono stati ufficialmente approvati dall’AIFA, che ne ha verificato la loro qualità, efficacia e sicurezza e sono venduti esclusivamente nelle farmacie (alcuni dietro presentazione di ricetta medica e altri come medicinali da banco senza obbligo di prescrizione).[6]

Effetti indesiderati

La passiflora, se assunta in dosi adeguate, non comporta particolari effetti indesiderati o problemi nel lungo periodo.

Tuttavia, in alcuni casi, può produrre effetti collaterali, fra cui capogiri, nausea, vomito, infiammazione dei vasi sanguigni, difficoltà nei movimenti muscolari.

Pertanto, prima di prendere la passiflora bisognerebbe consultare il medico, soprattutto se:

  • si assumono farmaci per la pressione alta, medicinali e fitoterapici dall’effetto sedativo (ad esempio la valeriana o l’erba di San Giovanni) o fitoterapici e integratori che possono abbassare la pressione
  • si è in gravidanza (poiché in questo caso la passiflora è controindicata)
  • si sta allattando al seno
  • ci si deve sottoporre a un intervento chirurgico: la passiflora può influenzare il funzionamento del sistema nervoso, aumentando l’effetto degli anestetici e di altri farmaci che agiscono a livello del cervello. Per questo in genere ne è sconsigliata l’assunzione a partire da almeno due settimane prima di un intervento programmato.[7]

[1] https://www.humanitas.net/wiki/active-ingredients/passiflora-passion-flower/

[2] Porter-Utley K. A revision of PassifloraL.subgenusDecaloba(DC.) Rchb.supersectionCieca (Medik.) J. M. MacDougal & Feuillet (Passifloraceae). PhytoKeys. 2014;(43):1-224. Published 2014 Nov 6. doi:10.3897/phytokeys.43.7804

[3] https://www.humanitas.it/enciclopedia/integratori-alimentari/passiflora-integratori/

[4] Janda K, Wojtkowska K, Jakubczyk K, Antoniewicz J, Skonieczna-Żydecka K. Passiflora incarnata nei disturbi neuropsichiatrici: una revisione sistematica. Nutrienti . 2020;12(12):3894. Pubblicato il 19 dicembre 2020. doi:10.3390/nu12123894

[5] He X, Luan F, Yang Y, et al. Passiflora edulis : uno sguardo alle ricerche attuali su fitochimica e farmacologia. Front Pharmacol . 2020;11:617. Pubblicato il 20 maggio 2020. doi:10.3389/fphar.2020.00617

[6] https://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=3617&area=farmaci&menu=med

[7] https://www.humanitas.it/enciclopedia/principi-attivi/fitoterapici/passiflora/

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