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Collasso tracheale nel cane: attenzione alla tosse
Dr.ssa Laura Nozza
Veterinaria
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Il cane, affascinante creatura che popola le nostre case e riempie i nostri cuori, è una creatura straordinaria che ci regala amore incondizionato e compagnia senza pari.
La sua gioia contagiosa e i suoi sguardi affettuosi ci riempiono di felicità e ci rendono migliori.
Diventa subito un componente della famiglia, quindi vorremmo poterlo proteggere da qualsiasi male, garantendogli una vita sana e serena, tuttavia, anche i cani possono trovarsi ad affrontare seri problemi di salute, tra cui il collasso tracheale: una condizione patologica che può causare difficoltà respiratorie, tosse persistente e momenti di grande disagio per il nostro fedele compagno e per la sua famiglia.
Fino a pochi anni fa questa patologia offriva una aspettativa di vita molto breve, oggi la scienza e la medicina veterinaria hanno fatto enormi passi avanti, infatti grazie ad una migliore comprensione delle cause del collasso tracheale nel cane sono disponibili opzioni di trattamento e cure che possono alleviare i sintomi e migliorare la qualità di vita dei nostri amici a quattro zampe, sebbene colpiti da questa insidiosa patologia.
Cos’è il collasso tracheale
Il collasso tracheale nel cane è uno stato in cui si ha un restringimento del lume della trachea causato dall’indebolimento degli anelli cartilagine che ne costituiscono lo scheletro, talvolta associato a indebolimento della membrana dorsale, il muscolo tracheale dorsale.
La trachea è l’organo che collega la bocca ed il naso ai polmoni ed è costituita da anelli cartilaginei robusti che consentono il passaggio dell’aria durante la respirazione.
Normalmente essa ha una sezione circolare; il lume viene mantenuto aperto durante gli atti respiratori grazie alla robustezza degli anelli cartilaginei che sono aperti dorsalmente, come una “c” aperta verso l’alto: i due capi sono uniti tra di loro da una porzione muscolare che permette di far acquisire una certa elasticità alla struttura.
Qualsiasi restringimento del lume tracheale impone un maggiore sforzo da parte dell’animale per inspirare o espirare.
Un “restringimento” potrebbe essere dovuto a diverse cause, tra cui una forma degenerativa a carico della cartilagine dell’anello tracheale: la diminuzione nel numero dei condrociti (le cellule della cartilagine), la mancanza di condroitinsolfato e/o diminuzione di acqua legata alle glicoproteine nella matrice che ospita i condrociti, facendo perdere turgidità alla parte rigida della struttura.
La cartilagine indebolita ed ammorbidita non offre più resistenza ottimale alle variazioni di flusso d’aria che vi scorrono all’interno e si appiattisce gradualmente in senso dorso-ventrale, perdendo la forma originale.
In questo modo si ha lo schiacciamento del lume tracheale dando origine a problemi respiratori di tipo ostruttivo.
Il collasso tracheale può manifestarsi in diversi gradi di gravità, a seconda del grado di appiattimento della trachea.
Sebbene sia segnalato frequentemente nel cane, anche il gatto può essere affetto da questa patologia e in bibliografia internazionale è descritto un caso anche in una capra.[1]
Cause del collasso tracheale
Le cause esatte del collasso tracheale non sono ancora del tutto comprese, ma diversi fattori possono contribuire alla sua comparsa, oltre all’esistenza di una forma congenita.
Uno dei principali fattori di rischio è la predisposizione di razza: barboncini nani, Chihuahua, Volpino di Pomerania, Yorkshire terriers, razze piccole e toy sono i soggetti più predisposti.
L’insorgenza dei sintomi si ha principalmente tra 4 e 14 anni.
Anche i cani che presentano stenosi congenita della trachea hanno una maggiore predisposizione a sviluppare il collasso tracheale.
Si ritiene che questa predisposizione sia dovuta a caratteristiche anatomiche specifiche, come una cartilagine tracheale più debole o più sottile.2
Il collasso tracheale nel cane può essere spesso associato anche a condizioni come bronchite e tracheite: queste due patologie respiratorie possono contribuire allo sviluppo del collasso tracheale e aggravarne i sintomi associati.
Alcuni fattori ambientali possono anche peggiorare la sintomatologia riferibile a fragilità del complesso cartilagine-muscolo: ad esempio, l'obesità può causare una maggiore pressione sulla trachea, rendendola più suscettibile al collasso.
Inoltre, l'uso di collari o pettorine che esercitano una pressione sulla zona del collo può contribuire al danneggiamento della trachea nel tempo.
Alcuni episodi di stress o di eccessiva eccitazione possono anche scatenare momentanea sintomatologia ascrivibile ad indebolimento tracheale, soprattutto durante l'esercizio fisico o l'agitazione.
Anche il caldo e l'umidità possono rendere la respirazione più difficile e aggravare i sintomi del collasso tracheale.
È importante notare che questa patologia può essere il risultato di una condizione multifattoriale, con una combinazione di fattori genetici e ambientali che si intersecano per causare la malattia.
La consulenza veterinaria è essenziale per identificare i fattori di rischio specifici per il nostro cane e per stabilire un piano di trattamento adeguato.
Collasso tracheale: i segnali a cui prestare attenzione
Sintomo caratteristico associato a collasso tracheale è una tosse secca chiamata “verso dell’oca”, però può essere anche riferita una tosse intermittente con momenti di difficoltà respiratoria lieve, soprattutto in occasione di esercizio fisico.
Spesso il proprietario riferisce di conati di vomito, con espulsione di piccole quantità di muco, nel tentativo di liberare la laringe da secreti fastidiosi.
Il cane con collasso tracheale può manifestare anche tachipnea (aumento della frequenza respiratoria), respiro affannoso, intolleranza all’esercizio fisico e nei casi più gravi una vera e propria difficoltà respiratoria, fino a manifestare cianosi (mucose di gengive e lingua bluastre) ed episodi sincopali.
Riconoscere tempestivamente i sintomi del collasso tracheale è fondamentale per poter intervenire nell’immediato e garantire una gestione adeguata della malattia, poiché i sintomi diventano più severi al peggiorare della situazione anatomica.
Sono tre gli apparati coinvolti nella patologia: apparato respiratorio, apparato cardiocircolatorio e sistema nervoso.
La debolezza della cartilagine tracheale e la broncomalacia, ovvero l’indebolimento della struttura cartilaginea dei bronchi, causano tosse cronica in cani di mezza età, predisposti alla patologia, con restringimento delle vie aeree, irritazione, infiammazione, ostruzione da parziale a totale ed altri effetti secondari cardiocircolatori.[2]
Altri segnali a cui prestare attenzione includono la difficoltà respiratoria ed il respiro affannoso.
Nei casi più gravi, potrebbe anche presentarsi una cianosi delle mucose, con una colorazione bluastra delle gengive o della lingua a causa della mancanza di ossigeno, a cui possono seguire severi episodi sincopali.
Durante gli episodi di collabimento delle pareti della trachea, è possibile anche udire sibili o suoni striduli sia durante l'inspirazione che durante l'espirazione.
Questa sintomatologia è peggiorata in caso di eccitazione, temperature elevate, umidità, esercizio fisico o obesità.
È importante notare che i sintomi del collasso tracheale possono variare da cane a cane e possono essere influenzati dalla severità della alterazione anatomica: alcuni cani possono manifestare solo lievi segni di tosse occasionale, mentre altri possono presentare sintomi più gravi e frequenti.
I casi più gravi, tra l’altro, possono scatenare ipertensione polmonare e una conseguente insufficienza cardiaca.
Per questo, se si sospetta il collasso tracheale nel proprio cane, è fondamentale consultare immediatamente un veterinario per una corretta diagnosi e un piano di trattamento efficace.
Come si effettua la diagnosi?
La diagnosi precoce del collasso tracheale nel cane è fondamentale, e richiede un'approfondita valutazione veterinaria per identificare e confermare la presenza della condizione.
Esistono diversi strumenti e procedure che possono essere utilizzati per diagnosticare il collasso tracheale e determinarne la gravità.
Durante l'esame, il medico veterinario inizierà raccogliendo una dettagliata anamnesi, con particolare interesse verso l’esame dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio: si possono percepire sibili o rantoli all’auscultazione della trachea, talvolta si può percepire anche uno “schiocco” al termine dell’atto espiratorio, se siamo in presenza di ampia superficie collassata e grande sforzo per eliminare l’aria dai polmoni.
La difficoltà respiratoria può indirizzare la diagnosi: se la dispnea è inspiratoria probabilmente saremo in presenza di collasso tracheale della porzione cervicale della trachea, mentre se avremo difficoltà in fase espiratoria sarà la porzione intratoracica della trachea ad essere collassata.
Crepitii e sibili polmonari potrebbero indicare un indebolimento anche a carico della cartilagine ialina che troviamo a tenere pervie le piccole vie aeree.
L’esame obiettivo generale dell’apparato cardiocircolatorio potrebbe evidenziare soffi da insufficienza della valvola mitralica, frequenti nei cani predisposti a sviluppare collasso tracheale.
Un secondo tono cardiaco rinforzato fa pensare ad ipertensione dell’arteria polmonare.
Per confermare la diagnosi, potrebbe essere necessario eseguire esami di imaging, come le radiografie del torace.
Le immagini radiografiche possono mostrare il restringimento o il collasso della trachea e consentire di valutare la gravità della condizione clinica.
Nel 60% dei pazienti uno studio radiografico della regione craniale del torace potrebbe essere risolutivo: la porzione anteriore del collo potrebbe dimostrare la presenza di un collasso tracheale extratoracico (RX eseguita in inspirazione), oppure intratoracico (RX eseguita in espirazione). Possono evidenziarsi altre problematiche respiratorie: bronchite, polmonite o bronchiectasie polmonari a peggiorare il quadro radiografico e sintomatico.
Microscopicamente si può evidenziare una diminuzione della cellularità del tessuto cartilagineo, con netta diminuzione di glicoproteine e condroitinsolfato.
Tuttavia, è importante notare che le radiografie possono anche essere non conclusive, soprattutto nei casi di collasso tracheale lieve.
In alcuni casi, può essere necessario utilizzare tecniche di imaging più avanzate, come la tomografia computerizzata (TC), per ottenere una visione più dettagliata della trachea e dei suoi movimenti durante la respirazione.
Un ulteriore metodo diagnostico che può essere utilizzato è l'endoscopia: attraverso l'uso di un endoscopio flessibile, il veterinario può esaminare direttamente l'interno della trachea per rilevare eventuali anomalie o restringimenti.[3]
Opzioni di trattamento
Il trattamento del collasso tracheale nel cane dipende naturalmente dalla gravità della condizione clinica.
Esistono diverse opzioni di trattamento che possono essere considerate per gestire i sintomi e migliorare la qualità di vita del cane affetto da collasso tracheale.
Nelle forme lievi o moderate di collasso tracheale possono essere adottate misure conservative per alleviare i sintomi e ridurre l'incidenza degli episodi di tosse, come ad esempio una gestione del peso adeguata al fine di ridurre la pressione sulla trachea e alleviare quindi i sintomi respiratori, oltre ad una limitazione dell’esercizio fisico a brevi passeggiate nelle ore fresche della giornata
L'esposizione a temperature elevate o a un'umidità eccessiva può anche aggravare i sintomi, quindi è consigliabile mantenere l'ambiente del cane fresco e ben ventilato. Soprattutto durante i mesi estivi bisognerà avere particolare attenzione a casi già diagnosticati o soggetti predisposti per razza, taglia o età.
Nel caso in cui i sintomi del collasso tracheale persistano nonostante le misure conservative, potrebbe essere necessario ricorrere a un trattamento farmacologico.
Alcuni farmaci sono ad esclusivo consiglio del medico veterinario per ridurre l'infiammazione delle vie aeree, alleviare la tosse e facilitare la respirazione del cane.
Questi farmaci possono includere broncodilatatori, antinfiammatori e sedativi della tosse.
Nei casi più gravi di collasso tracheale, in cui i sintomi sono molto invalidanti o se il cane non rispondesse adeguatamente alle altre opzioni di trattamento, potrebbe essere necessario considerare un intervento chirurgico con lo scopo di inserire uno stent, un dispositivo medico per mantenere pervie le vie aeree, mirato a stabilizzare la trachea e a migliorare il flusso d'aria. Questo approccio terapeutico non è risultato però molto efficace.[4]
Esistono altre possibilità terapeutiche?
Quando si tratta di prendersi cura del nostro fedele amico a quattro zampe affetto da collasso tracheale, spesso ci si chiede se esistano altri rimedi che possano alleviare i sintomi e migliorare la sua qualità di vita.
È importante consultare sempre il veterinario per una diagnosi ed un trattamento adeguati, esistono alcune opzioni non farmacologiche che possono essere considerate come integrazione a qualsiasi percorso terapeutico.
Uno dei rimedi efficaci per il collasso tracheale del cane è un supporto nutrizionale: la patologia riconosce tra le possibili cause una riduzione di condrociti della cartilagine tracheale, una diminuzione della quota acquosa legata a condroitinsolfato e GAG e quindi una perdita di rigidità della struttura muscolo-cartilaginea che tiene pervie le vie aeree tracheobronchiali.
Mangimi complementari a base di condroitinsolfato e di glicosaminoglicani (GAG) possono andare a supportare l’impoverimento della matrice in cui si trovano le cellule che formano il tessuto cartilagineo, ovvero i condrociti.
Pur non esistendo in bibliografia internazionale degli studi a supporto di questa tesi, ne esistono numerosi in merito alla efficacia del supporto nutrizionale sulla cartilagine ialina presente in sede articolare, la stessa cartilagine che ritroviamo come costituente principale dell’anello tracheale.
Alcuni fitoderivati, come la liquirizia, possono avere proprietà antinfiammatorie e lenitive per le vie respiratorie, poiché contribuiscono a ridurre l'infiammazione e la tosse.
In letteratura sono riportati come emergenti presidi antinfiammatori fenoli e polifenoli di lignocellulosa idrolizzata:[5] hanno funzione antiossidante e possono quindi essere usati contro la grande infiammazione a carico dei tessuti molli della gola, spesso responsabile del sintomo “tosse” che accompagna le alterazioni anatomiche del paziente affetto da collasso tracheale.
È importante sottolineare che l'uso di erbe e mangimi complementari dovrebbe essere sempre discusso con il veterinario, in quanto possono interagire con altri farmaci o avere controindicazioni per determinate condizioni di salute del cane.
La gestione dell'ambiente è un altro aspetto di cui tenere conto nel cane con collasso tracheale.
Evitare infatti l'esposizione a irritanti ambientali, come fumo di sigaretta, polveri o agenti chimici, può contribuire a tenere sotto controllo l'infiammazione delle vie respiratorie ed i sintomi associati. Mantenere l'ambiente del cane pulito e ben ventilato può anche favorire una migliore respirazione.[6]
Infine, il supporto emotivo e l'amore incondizionato che offriamo al nostro amico a quattro zampe sono parte integrante del trattamento naturale del collasso tracheale.
Creare un ambiente rilassante, fornire conforto e affetto al cane può contribuire a ridurre lo stress e a migliorare il suo benessere complessivo.
È importante ricordare che i rimedi naturali possono essere utili come complemento al trattamento tradizionale, ma non dovrebbero sostituirlo.
Limitare l’esercizio fisico o passeggiare nelle ore fresche della giornata nei mesi estivi può essere di grande aiuto e molto gradevole per il nostro animale e per il proprietario.
È fondamentale consultare sempre il veterinario per una valutazione accurata della condizione del cane e per ricevere le indicazioni specifiche sul trattamento e sull'utilizzo di rimedi naturali.[7]
Qual è l’aspettativa di vita di un cane con collasso tracheale?
L'aspettativa di vita del cane con collasso tracheale dipende da diversi fattori, tra cui la gravità della patologia, la tempestività della diagnosi e l'efficacia della terapia adottata.
Tuttavia, è importante sottolineare che il collasso tracheale è una condizione cronica e progressiva, il cui decorso può essere influenzato da fattori individuali come l'età, la razza e la presenza di altre patologie concomitanti.
In alcuni casi, il collasso tracheale può peggiorare nel tempo nonostante il trattamento adeguato, limitando l'aspettativa di vita del cane.
Ciononostante, prendersi cura del cane affetto da collasso tracheale è possibile al fine di garantire il suo benessere ed una migliore qualità di vita: amore, pazienza e l'assistenza del veterinario sono degli strumenti per trascorrere un tempo di qualità con il nostro compagno di vita.
[1] Belli CB, Benesi FJ, Leal MLR, Nichi M., Trachael collapse in an adult goat, Can Vet J Volume 44, October 2003
[2] Ann Della Maggiore, An Update on Tracheal and Airway Collapse in Dogs, Vet Clin North Am Small Anim Pract. 2020 Mar; 50(2):419-430. doi: 10.1016/j.cvsm.2019.11.003. Epub 2019 Dec 18
[3] Ann Della Maggiore, An Update on Tracheal and Airway Collapse in Dogs, Vet Clin North Am Small Anim Pract. 2020 Mar; 50(2):419-430. doi: 10.1016/j.cvsm.2019.11.003. Epub 2019 Dec 18
[4] SW Tappin, Canine tracheal collapse, J Small Anim Pract, 2016 Jan;57(1):9-17
[5] Jessberger S, Högger P, Genest F, Salter DM, and Seefried L. Cellular pharmacodynamic effects of Pycnogenol® in patients with severe osteoarthritis: a randomized controlled pilot study. BMC Complement Altern Med. 2017Dec16;17(1):537
[6] Tappin SW. Canine tracheal collapse. J Small Anim Pract. 2016 Jan;57(1):9-17. doi: 10.1111/jsap.12436. PMID: 26780854.
[7] Tappin SW. Canine tracheal collapse. J Small Anim Pract. 2016 Jan;57(1):9-17. doi: 10.1111/jsap.12436. PMID: 26780854.
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