Sei irascibile? Ecco come frenare l’irascibilità

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Scatti d’ira, episodi di collera o rabbia sono atteggiamenti molto comuni nell’essere umano.

Essi possono essere scatenati da situazioni frustranti passeggere, o da una condizione permanente.

Nel primo caso si tratta di irascibilità episodica, nel secondo invece il quadro potrebbe risultare un po’ più complesso, soprattutto se legato ad un vero e proprio disturbo del comportamento o disturbo della personalità.

Cosa significa essere irascibili

Essere irascibili significa reagire con rabbia e in maniera esplosiva a determinati stimoli, fino ad essere violenti con cose, persone e persino con sé stessi (autolesionismo).

L’atteggiamento di collera eccessivo avviene anche a causa di una sciocchezza: un oggetto spostato o preso in prestito senza chiedere il permesso, un comportamento poco gradito, un appuntamento non rispettato ecc.

Senza avere il tempo di riflettere sul proprio operato, capita quindi che la ragione venga soppiantata dall’istinto e che ci si lasci andare in plateali manifestazioni di rabbia:

  • imprecazioni
  • offese contro persone
  • minacce
  • aggressioni a persone e cose
  • aumento del battito cardiaco
  • sudorazione ecc.

Dopo la sfuriata, col sopraggiungere di uno stato di calma, generalmente la persona irascibile si lascia assalire dai sensi di colpa.

Le cause dell’irascibilità possono essere diverse:

  • Familiari: è risaputo che i bambini tendono ad emulare le azioni degli adulti, soprattutto se si tratta dei propri genitori o educatori.
    Non si parla quindi di cause genetiche ma di cause familiari, poiché non è stato rilevato alcun gene correlato a tale comportamento;
  • Ambientali: certi comportamenti scaturiscono anche dagli ambienti in cui si vive, come quelli in cui si è soliti alzare la voce per comunicare, dove si ricorre facilmente ad atti di violenza verbale e/o fisica o, nei casi peggiori, quelli in cui ci si trova ad affrontare situazioni molto difficili come: infermità mentali, alcolismo, droga, abusi ecc.
  • Patologiche: coloro che soffrono di disturbi della personalità o del comportamento, come il disturbo esplosivo intermittente (IED)[1], possono mostrare anomalie cerebrali, (a livello strutturale o funzionale) o problemi psicologici profondi;
  • Disturbi e fastidi di altro genere

A scatenare episodi di ira possono essere anche stress, eccessiva emotività, sbalzi ormonali, insonnia, ansia, depressione e frustrazione.

Psicologia dell’irascibilità

A differenza dell’irascibilità episodica, la quale si manifesta sporadicamente ed è scatenata da una causa passeggera, l’irascibilità persistente è più complessa da analizzare.

Non si tratta infatti di un semplice sfogo momentaneo, ma di uno stato d’animo costante.

La persona irascibile, in realtà, non è mai tranquilla e vive di insicurezze.

Probabilmente durante l’infanzia ha sperimentato numerose esperienze tormentose, paure, stati di agitazione tali che si sono tramutate in ira con il passare del tempo.

Gli scatti di rabbia devono quindi essere interpretati come:

  • modo di comunicare il proprio stato d’animo
  • mezzo per esorcizzare le proprie paure
  • risposta per ogni sentimento negativo
  • modo per nascondere le proprie debolezze ecc. [2]

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Holly

Gelosia estrema, sospetto, sensazione di tradimento, invidia.

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Differenza tra essere suscettibile e irascibile

Una persona definita “suscettibile” non accetta le critiche o i giudizi degli altri, poiché nel riceverli vede minata la propria sicurezza già molto precaria.

Con un’autostima sempre vacillante, chi è suscettibile cerca il consenso altrui per ogni cosa e, se non lo riceve, entra in uno stato di agitazione.

Ciò compromette i suoi rapporti con il prossimo: familiari, colleghi di lavoro e amici.

Anche se in alcuni casi la suscettibilità provoca scatti di ira, la maggior parte delle volte essa induce ad una chiusura totale del soggetto interessato nei confronti delle altre persone.[3]

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L’irascibilità cronica può essere segno di un disturbo?

Se l’irascibilità non è episodica ma cronica, è molto probabile che ci sia un disturbo di fondo che la causa.

Con l’aiuto del proprio medico, con il supporto di uno psicologo e dei familiari, bisogna cercare di capire di cosa si tratta e qual è il trattamento migliore da porre in essere.

Un professionista è in grado di riconoscere i sintomi di un disturbo della personalità o psicologico.

Tra essi, ad esempio, possiamo menzionare:

  • disturbo borderline di personalità
  • disturbo esplosivo intermittente
  • sindrome bipolare
  • disturbo da disregolazione dell’umore dirompente (soprattutto per bambini e adolescenti)
  • problemi ormonali
  • uso di sostanze stupefacenti
  • schizofrenia e altri disturbi comportamentali e della personalità.

Grazie alle diagnosi degli esperti, è possibile trattare e risolvere tali problemi ricorrendo a diverse cure, tra cui la psicoterapia e i farmaci.

Come trattare una persona irascibile

Chi ha a che fare con una persona irascibile spesso rimane talmente spiazzato da certi comportamenti che non sa davvero come comportarsi.

Come bisogna trattare chi è irascibile?

  1. Evitare gli scontri
  2. Non farsi prendere dalle emozioni e non agire in maniera impulsiva
  3. Cercare di mantenere la calma e provare a rasserenare l’interlocutore
  4. Cercare di prendere il controllo della situazione, deviando la rabbia verso sentimenti pacifici e provando a negoziare
  5. Far presente alla persona irascibile che alcuni suoi comportamenti possono ferire
  6. Cercare di far ragionare l’altra persona manifestando empatia nei suoi confronti
  7. Provare a sdrammatizzare con un po’ di ironia

Come attenuare la propria irascibilità

irascibile

Non è semplice gestire gli attacchi di rabbia ma, nei momenti di tranquillità, è importante provare ad analizzare sé stessi e provare ad individuare le possibili cause scatenanti.

Il fatto di riuscire a riconoscere che in alcuni casi si assumono comportamenti eccessivi è un buon punto di partenza, ma cosa si può fare concretamente?

  • Farsi aiutare da familiari e persone vicine
  • Meditare e respirare profondamente
  • Cercare di condurre una vita tranquilla
  • Praticare sport
  • Dopo aver avuto un’esplosione di rabbia, scrivere le proprie sensazioni su un quaderno, in modo da analizzarle nei momenti di tranquillità
  • Riflettere sulle cause scatenanti e sulle circostanze in cui ci si trova quando tutto accade
  • Cercare di sdrammatizzare e fare una pausa quando ci si accorge che è in arrivo un momento d’ira
  • Fare attività che conciliano il relax, come training autogeno e yoga
  • Rivolgersi ad un terapeuta per un supporto professionale
  • Chiedere consiglio al medico se la situazione sembra essere totalmente incontrollabile.

I fiori di Bach

Un’ulteriore opportunità di lavorare con la propria rabbia, ci viene offerta dai fiori di Bach, archetipi floreali di stati d’animo ai quali ispirarsi, mentre se ne assume l’essenza, per evocare le proprie innate risorse e capacità di adattamento. Quelli più in corrispondenza con un atteggiamento irascibile sono:

  • Holly: dalla rabbia “esplosiva” legata a forti sentimenti di sospetto, invidia e gelosia all’amore incondizionato;
  • Cherry Plum: dall’eccessiva istintività e timore di perdere il controllo alla padronanza di sé e maestria dei propri istinti;
  • Impatiens: dall’impazienza e facile irritabilità alla pazienza e dinamismo;
  • Willow: dal risentimento e autocommiserazione alla comprensione e consapevolezza;
  • Vervain: dal fanatismo e volontà di convertire gli altri al proprio punto di vista alla passione trascinante e moderata;
  • Vine: dalla tendenza alla dominazione e inflessibilità alla leadership carismatica al servizio degli altri.

La gestione della rabbia con l’aiuto dei fiori di Bach può ulteriormente beneficiare della ripetizione, ad ogni assunzione, delle affermazioni positive corrispondenti ai fiori selezionati.

 

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