Drenaggio: come disintossicare l'organismo
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Cos'è e come può aiutare il drenaggio a disintossicare l'organismo?
La predisposizione genetica è una condizione necessaria, ma non sufficiente per sviluppare un’allergia. Perché un individuo atopico predisposto diventi allergico devono avvenire anche l’esposizione (vale a dire il contatto tra allergene e sistema immunitario che provoca una massiccia produzione di Immunoglobuline IgE) e la sensibilizzazione (cioè il legame tra anticorpo IgE e allergene).
Se durante il periodo di massima diffusione pollinica vado in crociera rimanendo sempre sulla nave nell’oceano, avrò poche possibilità di entrare in contatto con l’allergene, poiché l’esposizione sarà ridotta. Ne consegue che diminuire i contatti diretti con esso (finestrino dell’auto chiuso e filtro antipollini, per esempio) consentirà di gestire meglio l’intensità della risposta. Analogo fine ha la cosiddetta vaccino terapia desensibilizzante, che può essere somministrata per via sottocutanea o sublinguale. Così come nell’antichità il Re Mitridate si immunizzò verso più veleni assumendone piccole dosi crescenti non letali, ottenendo l’assuefazione ad essi, altrettanto può accadere con il ricorso a piccole quantità di allergene, con lo scopo di diminuirne la risposta. Su quest’ultimo principio si basano anche i risultati della medicina dei bassi dosaggi (Low Dose Medicine).
L’osservazione che soggetti con elevati livelli di intossicazione manifestano un maggior numero di episodi allergici, ed una maggiore intensità sintomatica, trova una facile spiegazione secondo l’Omotossicologia e la Medicina Fisiologica di Regolazione.
Cos'è il tessuto connettivo
Il tessuto connettivo è il tessuto interposto tra le cellule che consente la comunicazione a breve distanza tra cellule e/o tessuti e a lunga distanza tra i vari organi. I prodotti di scarto si accumulano proprio a livello connettivale 'inquinando' questo prezioso tessuto. L'intossicazione del tessuto connettivo è paradossalmente causa ed effetto del fenomeno infiammatorio e allergico.
Uno stato di salute ottimale si basa anche sull’integrità anatomica e funzionale di questo tessuto e sulla sua pulizia. Adoperare il drenaggio del tessuto connettivo significa disintossicare in un colpo solo l’intero organismo.
Drenare (liberare dal carico tossico) il tessuto connettivo è dunque un momento terapeutico cardine nella gestione del paziente allergico. Da una parte si contiene indirettamente l’esposizione, dall’altra, modulando le condizioni di infiammazione cronica dell’organo colpito dalla reazione allergica, si riducono i meccanismi di iperreattività infiammatoria nei confronti dell’allergene e la conseguente sintomatologia clinica.
Come effettuare il drenaggio del tessuto connettivo
La Medicina dei bassi dosaggi cerca di correggere quel difetto in parte costituzionale, in parte determinato dall’ambiente, che ha portato il Sistema Immunitario del soggetto allergico ad essere sbilanciato e quindi a rispondere in maniera anomala nei confronti di sostanze normalmente innocue.
Quello che si cerca di mettere in atto con la Medicina dei bassi dosaggi è un “piano d’attacco” sofisticato e combinato: per aumentare la tolleranza si utilizza una particolare combinazione di pollini e altri allergeni adeguatamente diluiti che stimola le difese e, siccome spesso i soggetti allergici mostrano un alto grado di intossicazione è necessario affiancare un medicinale di drenaggio che permetta l’eliminazione delle “tossine” depositate nel corso degli anni.
La Medicina dei bassi dosaggi è nata dal sogno di una Medicina centrata sulla Persona ed in armonia con la Natura ed è originata dall’incontro tra Biologia Molecolare e Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia (P.N.E.I.); si è sviluppata grazie ai risultati della Ricerca nel campo della Farmacologia dei bassi dosaggi.
La Medicina dei bassi dosaggi si fonda su tre principi guida:
- curare l’Uomo e non solo la malattia
- agire sulle cause e non solo sui sintomi
- considerare l’Uomo nella sua globalità mente-corpo e nella sua individualità.
Il drenaggio e i sintomi delle allergie
Pur con un’attenzione particolare all’approccio globale alla persona, i medicinali omeopatici sono in grado di agire anche sui sintomi delle allergie, come la rinocongiuntivite allergica, grazie alle proprietà di piante come Luffa e Euphorbium. In casi di iperlacrimazione, possono essere di grande aiuto colliri a base di Euphrasia.
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