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Pubertà: dall’infanzia all’adolescenza, cosa succede alle ragazze
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Dr. Franco Vicariotto
Medico Chirurgo, Specialista in ostetricia e ginecologia
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Quando inizia la pubertà femminile
La pubertà femminile è il periodo della vita di una ragazza in cui avviene la sua maturazione sessuale e il raggiungimento della fertilità.
Molto spesso esso viene associato al menarca, ovvero alla prima comparsa delle mestruazioni, ma in realtà il cambiamento ormonale, fisico e psichico comincia molto prima e in maniera graduale.
La pubertà nelle ragazze si verifica tra gli 8 e i 13 anni[1] e, come per i ragazzi, viene stimolata dall’ipofisi, una ghiandola endocrina che si trova alla base del cervello.
Anche se le trasformazioni del corpo non sono ancora visibili, intorno agli 8 anni l’ipofisi inizia a stimolare la produzione di gonadotropine, ormoni che regolano lo sviluppo e la maturazione delle ovaie (e dei testicoli nei maschi).
Il momento in cui comincia la pubertà non è esattamente lo stesso per tutti, ma può variare a seconda degli individui, a causa di:
- Fattori genetici e ambientali → nella madre e nella figlia solitamente la pubertà si presenta alla stessa età.
- Abitudini alimentari e peso corporeo → una bambina sottopeso avrà il suo sviluppo ormonale più tardi, mentre se in sovrappeso lo avrà prima.
- Condizioni di salute → le condizioni di salute sono determinanti in questa fase di cambiamento dell’organismo.
- Appartenenza etnica → la pubertà si presenta prima nelle ragazze di colore e ispaniche e più tardi in quelle di etnia asiatica e bianca.[2]
Fasi dello sviluppo femminile
La pubertà comporta una serie di fasi dello sviluppo, le quali culminano col raggiungimento della fertilità e con lo sviluppo delle cosiddette caratteristiche sessuali secondarie.
Le fasi di sviluppo femminile possono susseguirsi o essere concomitanti tra loro e sono contraddistinte ognuna da segni specifici.
Vediamo quali sono.
Adrenarca
L’adrenarca è una fase iniziale dello sviluppo sessuale dell’essere umano.
La presenza degli ormoni androgenici corticosurrenalici determina un cambiamento nella pelle, sia per quanto riguarda la produzione di sebo che per la composizione chimica del sudore.
Ciò viene percepito dall’esterno con la comparsa di acne sul viso e sulla schiena, untuosità dei capelli, sudorazione maggiore rispetto al passato contraddistinta da un odore ben identificabile e, infine, dalla comparsa dei peli.[3]
Pubarca
Il pubarca è la fase di crescita dei peli sui genitali che, nelle ragazze, finisce con l’arrivo del menarca.
Questa fase è determinata dalla produzione di androgeni, ormoni sessuali maschili, presenti in quantità minori anche nella donna.[4]
Telarca
Il telarca è la fase di sviluppo del seno, che avviene sia nei maschi che nelle femmine, anche se in maniera diversa.
I seni assumono man mano un aspetto sempre più simile a quello di una donna adulta.
Il cambiamento ha inizio a causa del fatto che le ovaie cominciano a produrre progesterone ed estrogeni.
Questi ormoni contribuiscono allo sviluppo dei condotti lattiferi e alla definizione anatomica delle mammelle, nelle quali diventa visibile l’areola e più sporgente il capezzolo.[5]
Menarca
Il menarca è la prima mestruazione della donna.
Essa rappresenta il culmine di alcuni processi fisiologici che hanno portato l’organismo della ragazza ad una fase di maturazione completa; da questo momento in poi è infatti una donna in grado di riprodursi.
Il primo flusso mestruale è spesso preceduto da perdite chiare, che si manifestano una volta al mese per 5 o 6 mesi.[6]
Variazioni ormonali
Come abbiamo visto, i cambiamenti che avvengono nell’organismo durante la pubertà sono dovuti allevariazioni ormonali proprie di questa fase della vita.
L’ipotalamo stimola la produzione del GnRH (ormone di rilascio ipotalamico delle gonadotropine) il quale, a sua volta, provoca un aumento di produzione dell’ormone follicolo-stimolante (follitropina o FSH) e dell’ormone luteinizzante (LH).
Prima che siano evidenti le trasformazioni fisiche della pubertà, tali ormoni aumentano la loro produzione agendo sulle gonadi (nel maschio i testicoli e nelle femmine le ovaie).
Queste ultime producono ormoni sessuali steroidei, i quali determinano lo sviluppo dei caratteri sessuali primari e secondari.
Come cambia il corpo
Così come avvengono le variazioni ormonali che incidono sullo sviluppo interno dell’apparato riproduttivo femminile e maschile (caratteri sessuali primari), anche esternamente sono evidenti i cambiamenti che il corpo subisce.
Prima ancora del menarca, oltre alla comparsa di peli, acne e sudorazione maggiore, le bambine diventano man mano più alte e i loro fianchi più arrotondati: assumono sempre più l’aspetto di donne.
Si sviluppano il seno e i muscoli, avviene la muta vocale (lieve nelle ragazze e più accentuata nei ragazzi), l’organismo rilascia le prime secrezioni vaginali e i peli si fanno più evidenti in alcune zone del corpo: ascelle, pube, gambe e braccia.[7]
Cambiamenti psicologici, come aiutarle
La pubertà non è caratterizzata solo da cambiamenti fisici, ma anche dallo sviluppo psicosociale dell’individuo.
Attraverso un graduale distacco dai propri genitori si afferma l’identità personale dell’adolescente, con tutti i condizionamenti derivanti dalle sue trasformazioni ormonali e fisiche.
Come ogni fase di transizione, anche la pubertà è contraddistinta da momenti critici.
Vedere alcune parti del corpo assumere forme più prominenti può essere talvolta motivo di imbarazzo per una ragazza e non è raro che proprio in questa fase, ci si ritrovi a dover affrontare problemi ben più gravi, come l’anoressia, la bulimia ecc (che vanno trattati tempestivamente rivolgendosi alle figure professionali competenti).
È importante pertanto che l’ambiente familiare e sociale in cui vive la ragazza sia quanto più sano e sereno possibile.
La famiglia e la scuola hanno un ruolo fondamentale in questa fase, per questo devono fornire sostegno e informazione.
Quando la prima visita dal ginecologo
La prima visita dal ginecologo dovrebbe essere fatta quando comincia l’attività sessuale oppure nel momento in cui, durante la pubertà, si verificano alcune irregolarità: telarca doloroso, menarca precoce (intorno agli 8-9 anni), assenza di menarca intorno ai 15 anni, ciclo mestruale irregolare ecc.
Il ginecologo fornisce un grande supporto alle ragazze in età puberale, non solo diagnosticando e curando determinati fastidi, ma anche spiegando cosa accade dal punto di vista scientifico, quali sono gli eventuali contraccettivi a cui ricorrere, in che modo prevenire malattie e infezioni.
È importante instaurare un rapporto di fiducia col proprio ginecologo, in modo da avere una figura professionale di riferimento per qualsiasi necessità.
Corretta alimentazione e ciclo mestruale
Il fabbisogno delle ragazze in età puberale è diverso rispetto a quello dell’infanzia; i nutrienti indispensabili sono tanti.
Soprattutto con l’arrivo del ciclo mestruale, nell’alimentazione delle adolescenti non devono mai mancare cibi che contengono: ferro, calcio, magnesio, vitamine e sali minerali.
- Il ferro viene eliminato in piccole quantità nel sangue mestruale; di conseguenza quando il flusso è abbondante aumenta anche la quantità di ferro espulso.
Normalmente, se si segue un’alimentazione sana e ben bilanciata, non dovrebbero esserci problemi, ma se la presenza di ferro nel sangue diminuisce notevolmente è utile rivedere l’alimentazione aumentando la quota di alimenti più ricchi in ferro biodisponibile e può essere utile ricorrere all’uso di integratori alimentari validati e mirati.
Il ferro contribuisce alla sintesi dell’emoglobina, indispensabile per trasportare ossigeno nei tessuti e nei muscoli, i quali sono in fase di sviluppo durante la pubertà.
- Il calcio contribuisce allo sviluppo scheletrico, muscolare e del sistema nervoso. In questa fase di crescita esso è fondamentale per la corretta mineralizzazione dello scheletro, sia per prevenire le future calciopenie, che per eventuali future gravidanze.
- Importantissimo per ossa e denti, il magnesio allevia gli spasmi e i dolori del periodo premestruale.
- Anche le vitamine e altri sali minerali hanno un ruolo importante, sia nell’assorbimento dei nutrienti che nelle funzioni metaboliche dell’organismo.
L’alimentazione durante l’età puberale deve essere necessariamente specifica e ben bilanciata, poiché l’organismo è in una fase di sviluppo molto delicata.
Attività fisica per la massa e la densità ossea
Le ossa crescono maggiormente durante l’infanzia e la pubertà, sia dal punto di vista della loro massa che della densità.
Prima di raggiungere il picco di massa ossea, ovvero il momento in cui le ossa raggiungono la loro massima forza e densità minerale (intorno ai 18-20 anni), bisogna assicurarsi di fornire tutto il necessario allo scheletro, sia in termini di sostanze nutritive che di esercizio fisico.
La salute futura dello scheletro dipende dallo stile di vita che si conduce sin da adolescenti.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce infatti la pratica di attività fisica (anche moderata: ogni giorno per almeno 60 minuti) a tutti i bambini e i ragazzi di età compresa tra i 5 e 17 anni, associata naturalmente ad un’alimentazione sana ed equilibrata. Ciò contribuisce anche a sviluppare tessuti muscoloscheletrici sani.[8]
[3] https://en.wikipedia.org/wiki/Adrenarche
[4] https://it.wikipedia.org/wiki/Pubarca
[5] https://en.wikipedia.org/wiki/Thelarche
[6] https://it.wikipedia.org/wiki/Menarca
[7] https://it.wikipedia.org/wiki/Pubert%C3%A0
[8] https://www.who.int/dietphysicalactivity/factsheet_young_people/en/
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