L’acqua: come star bene naturalmente
Benessere al femminile
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Il nostro corpo è costituito per il 60% di acqua. La raccomandazione principale, per mantenere inalterato l’equilibrio omeostatico dell’organismo, è di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. Non meno importante è, però, sapere come e quando bere. L’ideale è bere una tazza di acqua calda al mattino appena svegli (riattiva le funzioni intestinali e non solo), ½ litro tra colazione e pranzo e ½ litro tra pranzo e cena, evitando di introdurne troppa durante i pasti. I benefici che conseguono dal seguire tali regole sono molteplici.
Quali sono i benefici per la salute di bere abbastanza acqua?
- Un’idratazione ottimale riduce lo stress ossidativo, in particolare quando si esegue un intenso sforzo fisico. Migliora l’idratazione e l’ossigenazione dei tessuti.
- Bere acqua migliora le attività cerebrali (tra cui la memoria) e la propria energia.1
- Bere acqua aiuta a prevenire il mal di testa in alcune persone.2
- Bere più acqua fa bene in caso di stitichezza.
- Bere acqua aiuta a mantenere in salute i propri reni prevenendo la formazione di calcoli.
- Bere più acqua aumenta il senso di sazietà e favorisce il metabolismo.3
Qual è l’acqua migliore per la salute umana?
È buona regola, se si beve acqua in bottiglia – sempre meglio di vetro che di plastica – cambiare spesso la fonte di acqua scelta. Alternando la composizione dei minerali contenuti nelle diverse acqua ci si mette al riparo da accumuli e carenze. I parametri da considerare nella scelta di una “buona” acqua sono tre: residuo fisso, durezza, contenuto di microrganismi e altri inquinanti come nitriti e nitrati.
L’Ordine Nazionale Biologi, nel libro “Consumo consapevole – Guida Pratica per acquistare, trasportare, conservare, cucinare e consumare gli alimenti” – (AIBA Editore),4 considera come quantità ottimale un residuo fisso compreso tra 200 e 300 mg/ml, che garantisce l’apporto di una giusta quantità di minerali essenziali per il nostro organismo.
Quanto alla durezza dell’acqua (contenuto in calcio e magnesio) la normativa nazionale,5 considera una quantità ottimale compresa tra 15 e 50 °F. In merito al contenuto di nitrati e nitriti la normativa italiana impone un valore inferiore a 0,50 mg/l.
Ma parliamo di “salubrità dell’acqua! Se per salubrità si intende l’assenza di germi patogeni e di sostanze tossiche, l’acqua proveniente dagli acquedotti è sufficientemente sicura, perché subisce addirittura più controlli di quelli a cui è sottoposta l’acqua che viene imbottigliata ed ha parametri più restrittivi ai quali sottostare. Il massiccio consumo di acqua in bottiglia è in molti casi ingiustificato: infatti dei circa 13.500 acquedotti della rete idrica, due terzi di essi erogano l’acqua così come è prelevata dalla fonte, senza alcun trattamento. Esattamente come avviene per le acque in bottiglia. Con un’unica differenza: il trasporto della prima avviene tramite l’acquedotto, mentre per la seconda sono impiegati TIR e tonnellate di plastica.
Un primo passo verso il plastic-free e alla riduzione della CO2 (per non parlare del traffico) passa anche da piccole decisioni che tutti noi dobbiamo prendere come la scelta dell’acqua da bere.
Quanta acqua deve essere consumata ogni giorno?
Mediamente le persone dovrebbero bere 2-2,5 litri di acqua al giorno, per compensare la perdita di acqua giornaliera. Tale quantità è ovviamente soggetta a modifiche, in base a variabili come intensa attività sportiva, aumento della sudorazione in stagioni calde, ecc. Un equilibrato introito quotidiano corrisponde all’incirca a 30 ml per ogni Kg di peso corporeo. È bene sapere che anche gli alimenti ricchi di acqua (come cocomero, spinaci, cetrioli, sedano, ecc.) incidono nel livello quotidiano di assunzione di liquidi, così come le bevande di ogni genere, le minestre, le zuppe, ecc.
C’è davvero bisogno di bere otto bicchieri di acqua al giorno?
Tale raccomandazione ha radici in una prescrizione della Food and Nutrition Board(organizzazione USA per la sicurezza nell’ambito della nutrizione), risalente al 1945 e poi ampiamente smentita in seguito. Otto bicchieri corrispondono a circa 2,5 litri di acqua. Un individuo sano, in base alle proprie condizioni di vita, può avere necessità di quantità inferiori (1,5-2 litri/die) o anche superiori se vive in ambienti molto caldi, è sottoposto ad intensa attività fisica, ecc. Non esiste quindi una regola precisa ma una media a cui fare riferimento e la consapevolezza che va tutto calibrato sul proprio fisico, anche con l’aiuto di un medico nutrizionista.
In sintesi, l’acqua è un elemento essenziale per la nostra vita. Va opportunamente scelta in base a determinate caratteristiche che ne individuano le qualità organolettiche più opportune e va bevuta con regolarità durante la giornata, aumentandone le quantità in funzione del dispendio del nostro organismo.
Perché l’acqua pura non è adatta ad essere bevuta?
Per acqua pura si intende acqua demineralizzata o distillata. Le membrane cellulari che costituiscono i confini nei quali le reazioni metaboliche possono avvenire, sono permeabili all’acqua, ma solo parzialmente alle sostanze sciolte in essa. L’assenza di sali mineralinell’acqua distillata comporterebbe l’ingresso massivo intracellulare di acqua con conseguenze come la rottura delle membrane e la morte delle cellule per shock osmotico. I sofisticati sistemi di scambio tra l‘esterno e l’interno della cellula verrebbero profondamente alterati, con lo sconvolgimento della normale fisiologia dei vari tessuti.
Meglio un bicchiere di acqua minerale per rimanere in salute…
Lo stesso effetto si ha bevendo la neve o l’acqua piovana: a parte il fenomeno delle piogge acide, che basterebbe a sconsigliare a chiunque di bere acqua piovana in città piene di smog, l’acqua si “mineralizza” scorrendo nei ruscelli e nei torrenti, a contatto con la roccia. Senza questo passaggio il suo contenuto di minerali è molto povero ed è per questo che bere la neve non disseta.
L’acqua ha memoria? L’acqua informata ed informante.
Nel 2011 una sezione della rivista Journal of Physics ha pubblicato uno studio di Luc Montagnier ed altri autori6 nel quale viene illustrato come sequenze di DNA potrebbero indurre segnali elettromagnetici di bassa frequenza in soluzioni acquose, le quali manterrebbero poi “memoria” delle caratteristiche del DNA stesso, e propagherebbero la diffusione dei segnali mantenendo così “l’informazione” del DNA stesso.7 Ciò dimostra la capacità dell’acqua di mantenere “memoria” (da qui il termine memoria dell’acqua) di tutto ciò che viene in contatto con essa e spiega il funzionamento della tecnica di diluizione e dinamizzazione omeopatica. Le molecole di acqua sono composte da due atomi di idrogeno ed uno di ossigeno (H2O) e possono presentarsi in due forme differenti. In un caso sono indipendenti tra di loro e liberamente fluttuanti, nell’altro sono organizzate in strutture caratterizzate da un ritmo di oscillazione vibrazionale che viene indicato con il nome “Dominio di Coerenza”. I Domini di Coerenza entrano in risonanza diretta con specifiche frequenze emesse da tutti gli organismi viventi e le sostanze presenti in natura, ogni qualvolta ne vengano in contatto. Ciò può portare ad una riorganizzazione delle molecole dell’acqua che possono strutturarsi fino a generare, in caso di congelamento, cristalli di forme diverse, ma sempre formati da molecole di acqua.
Moltissimi studi sulle molecole di acqua sono stati effettuati dal dott. Masaru Emoto8. Il dott. Masaru Emoto, scienziato e ricercatore giapponese, ha esaminato e fotografato al microscopio i cristalli che si formano durante la fase di congelamento dei diversi tipi di acqua, come l’acqua di rubinetto, l’acqua proveniente da diverse sorgenti, l’acqua sottoposta a vibrazioni di suoni, musiche e di parole pronunciate o scritte. Egli ha quindi potuto constatare che i cristalli dell’acqua trattati mutano la loro struttura se sottoposti a queste varie fonti. Questo accade perché probabilmente l’acqua adatta i suoi atomi alle vibrazioni dell’ambiente circostante e ne conserva memoria (memoria dell’acqua).
Per chi fosse interessato ad approfondire questo argomento consigliamo la lettura di “Acqua informata o informante – ipotesi, modelli ed evidenze sulla misteriosa natura dell’acqua nei sistemi biologici” di Salvatore Chirumbolo.
Il metodo Acqua White (wide holographic intensifier transfer tecnology)
Dall’incontro tra il ricercatore indipendente Alberto Tedeschi, studioso di biofisica e medicina quantistica, il premio Nobel Luc Montagnier, Emilio Del Giudice, Giuliano Preparata e Giuseppe Vitiello (tre fisici e studiosi di fisica quantistica) nasce all’inizio del 2000 il “metodo White”: una tecnologia che permette, attraverso l’uso di piastre ad emissione di luce White, di rendere l’acqua supercoerente, ovvero avente le stesse caratteristiche di coerenza dell’acqua presente nei sistemi viventi.
Secondo alcuni studi, attraverso materiali sottoposti da specifici campi elettromagnetici generati con luce che attraversa filtri biologici vegetali ad elevata biodisponibilità, è possibile “informare” l’acqua ottenendo così l’acqua supercoerente9,10
L’Acqua White è utilizzata nella preparazione di formulazioni omeopatiche e in alcune produzioni dei fiori di Bach.
Quali sono i benefici del bere acqua al mattino?
Quanti sono pronti e scattanti appena svegli al mattino? Ebbene, basta un bicchiere d’acqua al risveglio per dare una svolta alla giornata. Perché? Aumenta la velocità cerebrale dal 10% al 20% poiché grazie ai suoi elettroliti consente maggior velocità agli impulsi nervosi; disintossica; facilita la reattività metabolica; favorisce la digestione e la peristalsi intestinale; aiuta a lubrificare le articolazioni prevenendo infiammazioni. Sorpresi da quante cose può fare un bicchiere d’acqua? Potremmo definirlo quasi il nostro “primo carburante” per incominciare la giornata!
Cos’è il calcare nell’acqua e quali sono i suoi danni?
Il calcare è costituito da sali minerali disciolti nell’acqua in forma di carbonati e bicarbonati di calcio. Se precipitano, cioè tendono a depositarsi come particelle solide, possono risultare dannosi per le tubature e gli elettrodomestici, ma non per gli esseri umani. Un tempo si riteneva potessero essere causa di formazione di calcoli renali ma per fortuna il nostro organismo, a differenza degli elettrodomestici, è una macchina perfetta che, se in condizioni ottimali di salute, è in grado di attivare importanti sistemi di compensazione… per nostra fortuna! La tendenza a produrre calcoli renali è dovuta a fattori ereditari o alle proprie condizioni soggettive. I calcoli più comuni prodotti dal nostro organismo, inoltre, sono costituiti da “ossalati di calcio”, che si formano per l’eccessivo introito di determinati alimenti, mentre le acque contengono in quantità più o meno elevata “carbonati di calcio”. Pertanto, non vi è alcuna correlazione tra la durezza dell’acqua che solitamente si beve e la possibilità di produrre calcoli.
È salutare bere limone a digiuno al mattino?
Forse avrete sentito dire che bere acqua e limone al mattino fa bene. Ma quali sono i reali benefici? E le controindicazioni? L’acqua e limone effettua un vero e proprio lavaggio dell’organismo, lo depura, stimola il sistema immunitario per l’elevata concentrazione di vitamina C, regola la pressione arteriosa, accelera il metabolismo e alcalinizza i tessuti (citrato). È sconsigliata però in caso di reflusso gastroesofageo, va bevuta per brevi periodi e ciclicamente poiché l’acido citrico che è contenuto nel succo di limone è nemico dello smalto dei denti. Sconsigliamo di bere il succo senza acqua poiché troppo aggressivo per la mucosa orale. Durante i pasti il limone può essere usato come condimento e, grazie alla vitamina C di cui è ricco, permette un migliore assorbimento del ferro contenuto negli alimenti. In più è ricco di vitamine B1, B2 e PP.
Fa male bere un litro di birra al giorno?
Bere birra con cognizione può portare benefici per la salute ma solo se introdotta in quantità moderate. AssoBirra raccomanda11 di non superare, per le donne, i 33cl al giorno. Per gli uomini il limite è il doppio. Superare tali valori comporta rischio di ubriachezza, l’alterazione dei livelli di attenzione e della propria lucidità mentale. Sembra assurdo ricordarlo ma, in questo stato psicofisico, mettersi alla guida o compiere qualsiasi attività che richiede concentrazione è molto pericoloso. Ogni anno in Europa muoiono oltre diecimila persone in incidenti stradali dovuti a ubriachezza. In più l’introduzione, soprattutto se costante, di quantità maggiori espone ad un maggior rischio di sviluppare tumori all’esofago, stomaco, colon, prostata e fegato12.
Perché dopo una sbronza si deve bere molta acqua?
L’alcol introdotto in eccesso nell’organismo provoca fra i vari effetti (disorientamento, mal di testa, disidratazione, …). Alla luce di ciò la prima è più banale raccomandazione dopo una sbronza è di bere molta acqua per reidratare l’organismo, favorendo in più l’allontanamento di una piccola quota di etanolo tramite urine e sudorazione. Non dimentichiamo che l’acqua è il più semplice ed importante strumento presente in natura in grado di “depurare” l’organismo. Come già espresso precedentemente, il fabbisogno di acqua giornaliero dipende dallo stato dell’organismo. È, perciò, un’ovvia conseguenza la necessità di bere in quantità maggiore dopo una sbronza.
Acqua e ritenzione idrica
Ritenzione idrica: nemica delle donne! Il 30% di noi ne soffre. La ritenzione idrica solitamente si accumula nelle zone predisposte all’accumulo di grasso, come addome, gambe e glutei. A causa dell'alterata circolazione venosa e linfatica insieme a questi liquidi ristagnano anche numerose tossine che alterano un metabolismo cellulare già compromesso dal ridotto apporto di ossigeno e nutrienti.
Le cause possono essere molteplici: disfunzioni renali, patologie epatiche o della vescica, eccessiva sedentarietà, assunzione di alcuni farmaci, ma in cima a tutte la scarsa introduzione giornaliera di acqua nel nostro organismo. L’acqua deve diventare una nostra fedele compagna poiché una corretta idratazione aiuta a combattere la ritenzione idrica e a stimolare la diuresi, contrastando la tendenza a trattenere liquidi nei tessuti. Ricordiamoci sempre che quando beviamo in quantità insufficiente rispetto al reale fabbisogno, il nostro corpo cerca di mantenere inalterato il suo equilibrio diminuendo le uscite a causa delle scarse entrate.
Un po’ di attività fisica è l’arma migliore per combattere la ritenzione idrica. Il movimento, purché sia eseguito regolarmente e con razionalità, contribuisce, infatti, a riattivare e rinforzare il microcircolo. L'esercizio più indicato in questi casi è una sana e tranquilla passeggiata. Anche chi non ha particolari doti sportive ha una buona possibilità di combattere la ritenzione idrica.
Insieme all’acqua, consigliamo di consumare molta frutta e verdura ed in particolare quella ricca di vitamina C, una vitamina che protegge i capillari sanguigni.
Ricordiamo inoltre che un eccessivo ricorso al sale da cucina per dar sapore alle pietanze fa trattenere più liquidi e accentua la ritenzione, oltre ad esporre ad alcuni disturbi seri, come, per esempio, l’ipertensione (pressione arteriosa elevata).
L’Acqua per combattere l’acidità di stomaco
L’acidità di stomaco è una fastidiosa sensazione di bruciore (da cui il termine bruciore di stomaco) dovuta ad un’eccessiva presenza di acidi gastrici che tendono a refluire verso l’alto. Il 9% degli italiani ne sono affetti. Alcuni fattori favoriscono la comparsa del bruciore di stomaco. Si tratta di anomalie della giunzione tra stomaco ed esofago, compresa l’ernia jatale, il fumo, una dieta scorretta (anche viaggiare porta con sé gioie e … mal di pancia) o un eccessivo peso corporeo, l’infezione da Helicobacter pylori e in ultimo l’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Per questi ultimi, una stima ha rivelato che sono responsabili del 20% dei bruciori allo stomaco.
Come combatterla? Per combattere l’acidità di stomaco è necessario rivolgersi a un medico. Anche l’acqua può essere un valido alleato: un semplicissimo bicchiere di acqua aiuta a diluire l’acido e facilita il suo ritorno allo stomaco. Se il bruciore di stomaco fosse occasionale ci sono altre soluzioni alle quali si può ricorrere: una tisana alla malva, zenzero, camomilla o aloe vera sono validi alleati.
1ACSM’s Healt Fit J. 2013 Novenber/Dicember; 17(6): 21-28
2 Blau JN. Water deprivation: a new migraine precipitanti. Headache. 2005 June; 45(6): 757-9. Pubmed
3 Boschmann M. Water-induced thermogenesis. J Clin Endocrinol Metab. 2003 Dec; 88(12): 6015-9
4 https://www.onb.it/
5 D. Lgs 31/2001 all’allegato 1 parte C
6 L. Montagnier, E. Del Giudice, A. Tedeschi. Et al. DNA waves and water; Journal of Physics: Conference series, Volume 306, Number 1
7 S. Chirumbolo: Acqua informata o informante; Guna editore
8 Il Miracolo dell'Acqua – Ed. Il punto d’incontro
9 G. Preparata, QED Coherence in matter-World scientific, 1995
10 V. Elia, E. Del Giudice, A. Tedeschi, Prime evidenze sperimentali di trasferimento di informazioni all’acqua con l’uso della tecnologia WHITE, La Medicina biologica, gennaio-marzo 2008.
11 https://www.beviresponsabile.it/pag.php?catgen=p10_cose
12 https://www.airc.it/prevenzione-tumore/alimentazione/alcol-e-tumori/
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