Psico Neuro Endocrino Immunologia
Psico Neuro Endocrino Immunologia
Il Sistema PNEI, o Psico Neuro Endocrino Immunologia, è un campo della scienza che studia le interazioni complesse e le interconnessioni tra il Sistema nervoso, il Sistema endocrino e il Sistema immunitario. Questo Sistema è coinvolto nella regolazione del funzionamento del corpo e nella risposta agli stimoli esterni e interni.
Il Sistema PNEI può esser considerato come il “grande fratello” che controlla i meccanismi di equilibrio (omeostasi) ed in ultima analisi, l’assetto Fisiologico di benessere dell’organismo.
Sostenere l’equilibrio dell’asse PNEI, mantenendo la sua fisiologia anche in caso di presenza di agenti interni ed esterni, che possano interferire con la sua attività, è un’ azione utile per sostenere l’intero organismo.
In particolare, sostenere l’Apparato digerente ed in specifico la fisiologia dell’intestino, significa agire sul più importante e centrale organo PNEI.
Svolgere un’azione selettiva di regolazione a questo livello (agendo anche sull’equilibrio della flora batterica intestinale o microbiota) significa favorire gli effetti benefici a livello sistemico, con implicazioni cruciali per il benessere di tutti gli organi e Sistemi.
Il cibo gioca un ruolo centrale nella regolazione e nel mantenimento dell’omeostasi fisiologica. In ambito nutrizionale, infatti, gli alimenti, laddove assunti in qualità e quantità non opportuna e o se caratterizzati da manipolazioni genetiche o sofisticazioni chimiche (si pensi al glifosato contenuto in taluni alimenti, causa acclarata di interferenza endocrina)[1],[2] possono disequilibrare l’asse PNEI e con esso, di conseguenza, i Sistemi di regolazione omeostatica.
[1] Lanctôt C. et Al. – Effects of the glyphosate-based herbicide Roundup WeatherMax® on metamorphosis of wood frogs (Lithobates sylvaticus) in natural wetlands. Aquat Toxicol. 2013 Sep 15;140-141:48-57.
[2] Benachour N. et Al. Time- and dose-dependent effects of roundup on human embryonic and placental cells. Arch Environ Contam Toxicol. 2007 Jul;53(1):126-33.