Medicina dei Sistemi
Medicina dei Sistemi
La Medicina dei Sistemi – Dr. Marco del Prete
Negli ultimi decenni si è imposta l’urgenza di definire una Medicina in grado di soddisfare le necessità inalienabili del paziente inteso come Sistema complesso, ossia un’unità interagente di mente, corpo, spirito ed emozioni.
Questa visione si è coagulata nell’emergente paradigma della Medicina dei Sistemi, espressione del superamento della prospettiva riduzionista che ha caratterizzato i successi della Medicina del XX secolo, indirizzando l’approccio clinico al paziente e lo sviluppo di nuovi farmaci.
Gli scenari sono cambiati e sono in continua evoluzione: oggi, l’approccio riduzionistico – a cui tanto si deve – non è più sufficiente e non è più sostenibile. Il mondo medico sta avanzando verso la visione della persona e del malato come unità psico-neuro-endocrino-immunologica e la Medicina dei Sistemi, ormai giunta a piena maturità, deve essere tra i pilastri di una moderna Sanità universale, solida, equa e… soprattutto umana.
Il paziente del futuro
Il paziente del futuro dovrà misurarsi ancora e in misura crescente con le non-communicable diseases. Le malattie cardiovascolari, cerebrovascolari, neoplastiche, metaboliche, e soprattutto le degenerative progressive, che erano meno rilevanti quando l’attesa di vita era inferiore all’attuale, saranno responsabili del 74% delle morti soprattutto nei Paesi a minor livello di sviluppo e, ovunque nel mondo, fra le fasce sociali a basso reddito.[1]
Inaspettatamente, quindi, queste patologie correlate ad ambiente ed età sopravanzeranno come causa di morte le patologie infettive anche nei Paesi in via di sviluppo. Questo rivolgimento gerarchico fra patologie sarà ancor più marcato se si considera non solo la mortalità ma l’impatto sulla disabilità, condizione quest’ultima alla quale le patologie guaribili o, all’opposto, rapidamente mortali contribuiscono sempre meno rispetto a quelle cronico-degenerative.
Le quattro “P”
Per rispondere alle necessità del paziente del futuro, si impone un cambio di paradigma della Medicina e dei Sistemi Sociosanitari.
La Medicina dei Sistemi sarà in grado di offrire il proprio valido contributo in quanto Medicina frutto dell’ibridazione dei saperi e la cui prospettiva si incentra sui 4 elementi fondamentali per la gestione della salute e del benessere del paziente del futuro:
- Prevenzione
- Personalizzazione
- Predittività
- Precisione
Le dieci sfide del futuro
Nuove grandi sfide attendono il paziente del futuro. Una grande sfida in particolare attende la Medicina del futuro. Per rispondere ai crescenti e complessi bisogni di salute della comunità ed offrire valide soluzioni ai problemi clinici e sanitari emergenti, la Medicina dovrà ridisegnare sé stessa per divenire:
- Una Medicina che si avvalga dei big data e delle interazioni virtuali per favorire l’interpretazione dell’unicità del paziente senza ridurre il medico ad un data doctor, lasciandogli più tempo per la creazione di relazioni di empatia e concordance
- Una Medicina che sappia giovarsi dei risultati della Ricerca in ogni campo del sapere senza diventarne una palestra applicativa passiva. Dunque, una Medicina capace anche di Ricerca originale, specifica per obiettivi, metodi e risultati clinici
- Una Medicina che sia predittiva ma libera dall’ansia predittiva
- Una Medicina che sia di precisione ma che non conduca alla frammentazione della visione sistemica del paziente nel suo essere un unicuum “corpo-mente-spirito”
- Una Medicina che si avvalga anche dell’integrazione fra diversi approcci diagnostici e terapeutici (overlapping), e tra differenti Farmacologie (di sintesi e naturale-biologica, degli alti e dei bassi dosaggi) e di interventi sulla persona-Sistema come, per esempio, quelli di tipo psichiatrico, fisiatrico, termale o come il movimento
- Una Medicina che privilegi un approccio preventivo e non solo terapeutico e che preveda una sempre maggiore accessibilità ed efficienza delle diagnosi e delle cure, ottimizzando il carico umano ed economico dei metodi farmacologici, fisici e chirurgici, e valorizzando anche le tecniche riabilitative
- Una Medicina che preveda, per un paziente sempre più cronico, con comorbidità, politrattato e bisognoso di cure per le proprie disabilità, trattamenti a basso impatto sia sul microcosmo individuale sia sul macrocosmo ambientale attraverso la riduzione del burden farmacologico, dei dosaggi dei medicinali e delle concentrazioni dei loro principi attivi, facendo tesoro anche delle opportunità offerte dalla Low Dose Medicine
- Una Medicina capace di prevenzione primaria e secondaria ed in grado di agire nelle fasi precoci della malattia
- Una Medicina che favorisca il mantenimento del paziente in(bassa attività di malattia, una volta portato in remissione
- Una Medicina che consideri che “un’oncia di prevenzione vale una libbra di trattamento”