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Vitamina K2, un alleato per la mineralizzazione e la densità ossea
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Dr. Alberto Fiorito
Medico Chirurgo. Specialista in medicina subacquea e iperbarica. Esperto in medicine integrate.
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La vitamina K o Naftochinone - famiglia di vitamine liposolubili - è un composto bioattivo essenziale e necessario per la produzione di diverse proteine coinvolte nell'omeostasi della coagulazione del sangue e del calcio.
Il nome vitamina K è attribuito al fatto che “K” deriva dalla parola germanica “Koagulation”, e sta a significare, appunto, la capacità di coagulare il sangue e prevenire emorragie.[1]
Infatti, senza la vitamina K, che permette alle proteine di legare gli ioni calcio, la coagulazione del sangue potrebbe risultare compromessa.
Esistono varie isoforme di vitamina K: le più rilevanti sono la vitamina K1, la vitamina K2 e la vitamina K3.
La vitamina K1, nota anche come fillochinone, è un prodotto di sintesi vegetale, molto diffuso nelle verdure a foglia verde (infatti circa il 90% della vitamina K viene ingerita con la dieta) e interviene nei processi di coagulazione del sangue; mentre la vitamina K2 o menachinone è naturalmente generata dai batteri dell’intestino (attraverso la respirazione anaerobica) e favorisce la mineralizzazione e la densità ossea.[2]
La vitamina K3, conosciuta anche come menadione idrosolubile, invece, è di origine sintetica e si trova nei farmaci che regolano i meccanismi di coagulazione del sangue.[3]
Tutte le isoforme, e la vitamina K in generale, hanno ruoli cruciali nella salute umana.[4]
A cosa serve
La principale funzione della vitamina K, e anche la più conosciuta, è la sua compartecipazione all’attivazione della coagulazione sanguigna.
La vitamina K mantiene l'emostasi e la sua importanza nella salute umana diventa sempre più acclarata anche per altre importanti funzioni.
Numerosi studi suggeriscono ed evidenziano benefici della vitamina K2 direttamente coinvolta nell’equilibrio del calcio e quindi nella salute e nella modulazione del metabolismo delle ossa.
La vitamina K2, infatti, non solo può aumentare la densità minerale ossea negli individui affetti da osteoporosi, ma può anche aiutare la calcificazione e ridurre le fratture ossee.[5]
Garantire giusti livelli di calcio all’organismo è importante non solo per le ossa, ma anche perché è implicato nella trasmissione degli impulsi nervosi, nella regolazione ormonale e nell’equilibrio del colesterolo.[6]
Altre ricerche evidenziano che la vitamina K2 ha dimostrato di ridurre la progressione dell'epatocarcinoma.
Inoltre, la vitamina K2 può avere effetti benefici per prevenire l'aterosclerosi.[7]
Ma non solo; è stato, infatti, dimostrato come la vitamina K2 sia in grado di ridurre il rischio di sviluppare il diabete e limitare la proliferazione delle cellule tumorali.[8],[9]
Carenza di vitamina K
Negli anni passati era piuttosto raro ipotizzare che un individuo avesse una carenza di vitamina K, considerando che le vitamine liposolubili sono presenti nel fegato e vengono rilasciate gradualmente all’interno dell’organismo quando se ne presenta la necessità.
Tuttavia, considerando che i valori di riferimento indicano un quantitativo ideale di vitamina K pari a circa 1 mg al giorno per ogni chilogrammo di peso corporeo, è possibile che un’alimentazione non equilibrata, l’assunzione di particolari antibiotici o farmaci (ad esempio quelli per ridurre il colesterolo o trattare l’obesità)[10], oppure la presenza di alcune patologie che ne impediscono il regolare assorbimento intestinale, vadano ad interferire con la naturale produzione di vitamina K, comportandone così una carenza.
Inoltre, essendo legata al principale meccanismo della coagulazione del sangue, una carenza di vitamina K potrebbe comportare nell’organismo sanguinamenti significativi.[11]
Ma non solo.
Altri effetti negativi legati alla sua scarsa disponibilità possono includere:
- fratture ossee
- scarso sviluppo osseo (nei neonati)
- malattie cardiovascolari
- lenta cicatrizzazione delle ferite
- osteoporosi
- stanchezza
- nausea
- problemi gastrointestinali
- insonnia
- lividi
- anemia
- artrosi.[12]
Nel caso in cui si dovesse palesare una carenza di vitamina K è sempre preferibile consultare il medico curante prima di assumere integratori o intervenire sul proprio regime alimentare, perché solo un professionista può consigliare la giusta formulazione per assumerla secondo la soggettiva necessità.
Eccesso di vitamina K
Anche l’eccesso di vitamina K è considerato piuttosto raro negli adulti sani.
Tuttavia, se si dovessero palesare sintomi quali vomito, vampate di calore, senso di oppressione al petto o sudorazione eccessiva, sarebbe sempre opportuno rivolgersi al proprio medico per effettuare una visita approfondita.
Nei neonati, invece, si può verificare con maggior frequenza un eccesso di vitamina K.
Può capitare di somministrare al bambino dosi troppo alte di integratori vitaminici per salvaguardare sia la coagulazione del sangue che la salute delle ossa, ottenendo così l’effetto contrario.
Per questa ragione, è sempre importante monitorare il neonato e valutare attentamente se dovessero insorgere sintomi simili a quelli dell’itterizia, come ad esempio un colorito giallastro della pelle o delle sclere oculari.[13]
In tal caso, è opportuno procedere con sollecitudine a un esame approfondito, sempre sotto controllo pediatrico.
Dove si trova
La vitamina K, oltre ad essere presente naturalmente nel fegato, si trova principalmente negli alimenti di origine vegetale, quali:
- spinaci
- cavoli
- cime di rapa
- broccoli
- semi di soia tostati
- pomodori.[14]
Altre fonti di vitamina K includono anche i cibi fermentati come i latticini e la carne.
Formaggi a pasta dura, tuorli d’uovo, crauti, manzo, salmone, avocado e uva, invece, contengono quantitativi inferiori di tale vitamina.[15]
In linea di massima, seguendo una dieta equilibrata e variegata, l’apporto di vitamina K viene quasi sempre garantito all’organismo.
La vitamina K, inoltre, è disponibile sotto forma di integratori o medicinali, che devono però essere assunti sempre sotto il controllo del proprio medico curante.
Controindicazioni
Per quanto l’assunzione o l’integrazione di vitamina K sia considerata relativamente sicura è richiesta sempre cautela nei neonati, nei pazienti con ipoprotrombinemia ereditaria, insufficienza renale o casi di eccesso di coagulazione.[16]
È sempre indispensabile fare attenzione quando si assumono medicinali anticoagulanti, che interagendo con la vitamina K1 possono causare effetti indesiderati da evitare, (cosa meno probabile ma pur sempre prevedibile con la K2).[17] È dunque fondamentale che a guidare nella scelta sia sempre il professionista qualificato.
[1] Schwalfenberg GK. Vitamins K1 and K2: The Emerging Group of Vitamins Required for Human Health. J Nutr Metab. 2017;2017:6254836. doi:10.1155/2017/6254836[2] https://www.statpearls.com/ArticleLibrary/viewarticle/31229
[3] https://www.humanitas.it/enciclopedia/vitamine/vitamina-k-naftochinone/
[4] Halder M, Petsophonsakul P, Akbulut AC, Pavlic A, Bohan F, Anderson E, Maresz K, Kramann R, Schurgers L. Vitamin K: Double Bonds beyond Coagulation Insights into Differences between Vitamin K1 and K2 in Health and Disease. Int J Mol Sci. 2019 Feb 19;20(4):896. doi: 10.3390/ijms20040896. PMID: 30791399; PMCID: PMC6413124.
[5] Weber P. Vitamin K and bone health. Nutrition. 2001 Oct;17(10):880-7. doi: 10.1016/s0899-9007(01)00709-2. Erratum in: Nutrition 2001 Nov-Dec;17(11-12):1024. PMID: 11684396.
[6] https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/la-vitamina-k-e-utile-per-la-salute-delle-ossa
[7] Kaneki M. [Vitamin K2 as a protector of bone health and beyond]. Clin Calcium. 2005 Apr;15(4):605-10. Japanese. PMID: 15802772. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15802772/
[8] Halder M, Petsophonsakul P, Akbulut AC, et al. Vitamin K: Double Bonds beyond Coagulation Insights into Differences between Vitamin K1 and K2 in Health and Disease. Int J Mol Sci. 2019;20(4):896. Published 2019 Feb 19. doi:10.3390/ijms20040896
[9] Janssen R, Visser MPJ, Dofferhoff ASM, Vermeer C, Janssens W, Walk J. Vitamin K metabolism as the potential missing link between lung damage and thromboembolism in Coronavirus disease 2019. Br J Nutr. 2021 Jul 28;126(2):191-198. doi: 10.1017/S0007114520003979. Epub 2020 Oct 7. PMID: 33023681; PMCID: PMC7578635.
[10] Simes DC, Viegas CSB, Araújo N, Marreiros C. Vitamin K as a Diet Supplement with Impact in Human Health: Current Evidence in Age-Related Diseases. Nutrients. 2020;12(1):138. Published 2020 Jan 3. doi:10.3390/nu12010138
[11] https://www.humanitas.it/enciclopedia/vitamine/vitamina-k-naftochinone/
[12] Eden RE, Coviello JM. Vitamin K Deficiency. 2021 Jul 26. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2022 Jan–. PMID: 30725668. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30725668/
[13] https://www.humanitas.it/enciclopedia/vitamine/vitamina-k-naftochinone/
[14] https://www.humanitas.it/enciclopedia/vitamine/vitamina-k-naftochinone/
[15] Halder M, Petsophonsakul P, Akbulut AC, et al. Vitamin K: Double Bonds beyond Coagulation Insights into Differences between Vitamin K1 and K2 in Health and Disease. Int J Mol Sci. 2019;20(4):896. Published 2019 Feb 19. doi:10.3390/ijms20040896
[16] Imbrescia K, Moszczynski Z. Vitamin K. [Updated 2021 Jul 13]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2022 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK551578/
[17] DiNicolantonio JJ, Bhutani J, O'Keefe JH. The health benefits of vitamin K. Open Heart. 2015 Oct 6;2(1):e000300. doi: 10.1136/openhrt-2015-000300. PMID: 26468402; PMCID: PMC4600246.
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