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ALITOSI NEL CANE E NEL GATTO… L’IMPORTANZA DI CAPIRE LE CAUSE
Dr.ssa G. Barbara Occhipinti
Medico Veterinario. Specialista in Medicina Low Dose.
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Il nostro animale domestico, in virtù di ciò che mangia, presenta un odore caratteristico in bocca o nel respiro: ad esempio se un gatto si nutre di pesce o derivati avrà un odore di pesce anche nella sua bocca.
Talvolta a causa della dentizione, di una parassitosi o di patologie non strettamente legate al cavo orale ci possono essere delle sfumature odorose che dicono che il nostro amico necessita di una visita dal veterinario curante.
IL CANE HA UN ALITO TERRIBILE
In medicina veterinaria esiste una espressione per indicare il fisiologico odore che dovrebbe essere nella bocca di un cane, ovvero “doggy breath”1. Quando l’odore cambia fino a diventare sgradevole significa che qualcosa non va. Le cause possono essere molteplici:
Scarsa igiene orale
Il più delle volte l’alitosi del cane è dovuta alla presenza di batteri che proliferano all’interno della bocca a causa della mancanza di una corretta igiene orale.
È consigliabile abituare il cane sin da piccolo a farsi spazzolare i denti quotidianamente, grazie all’aiuto di strumenti pensati per i nostri amici, oppure anche usando una normale garza o anche uno spazzolino da denti morbido per bambini usato per spazzolare le superfici dei denti almeno una volta al giorno.
Proprio come accade per gli esseri umani, infatti, il deposito di placca batterica, i residui di cibo e la formazione di tartaro possono causare gengivite, stomatite ed una vera e propria malattia parodontale; l’alitosi potrebbe quindi essere correlata ad essa e alle sacche parodontali che ne conseguono, nelle quali peraltro è facile che si depositino anche pezzetti di alimenti che con il tempo possono andare incontro a marcescenza, creando un odore pessimo.
Inoltre, le sostanze solforate che vengono prodotte dai batteri e che sono la causa dell’odore nauseabondo sono nocive per la mucosa orale, infatti la alterano producendo delle piccole afte ed ulcerazioni2.
Inizia così un circolo vizioso che si farà molta fatica ad interrompere senza l’aiuto di un medico veterinario.
Abitudini alimentari sbagliate
Una delle abitudini peggiori è nutrire il proprio cane con avanzi di cibo della tavola.
Il cane infatti ha bisogno di cibi adeguati al suo organismo; oggi ci sono diverse opportunità per nutrire in modo corretto i nostri animali con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Se ci sono anche gatti o altri animali domestici in casa è opportuno farli mangiare separatamente, in modo che ognuno si nutra con la propria pappa.
IL GATTO SBAVA E HA L’ALITO CATTIVO
Anche per il gatto l’alito cattivo non è una condizione normale, specialmente se associata ad una eccessiva salivazione.
Le cause in questa specie possono essere molto varie, alcune non pregiudicano la vita dell’animale, mentre altre richiedono un intervento anche immediato da parte di un medico veterinario.
Nel gatto il cattivo odore proveniente dalla bocca indica una situazione seria e quindi è assolutamente necessario rivolgersi al medico veterinario per una visita approfondita in modo da evitare di mettere in pericolo la vita del nostro gatto.
UN LAVORO DI PREVENZIONE
Una visita annuale presso il proprio medico veterinario può permettere di evidenziare delle problematiche di igiene non ottimale oppure patologie sottostimate.
Ci sono diversi fronti su cui potere agire per collaborare con il medico veterinario in chiave preventiva:
PREVENIRE LA FORMAZIONE DEL TARTARO
Quando non si cura adeguatamente l’igiene orale di cani e gatti, sui loro denti ed in tutta la bocca si accumulano batteri della bocca. Se la placca non è rimossa quotidianamente con l’azione meccanica dello spazzolamento può indurirsi e formare vero e proprio tartaro, grazie alla azione cementante di sali di fosfato di calcio.
Il tartaro forma un substrato ruvido su cui altri batteri, frustoli di cibo e sali minerali riescono a depositarsi creando delle placche dure che scollano fisicamente i margini delle gengive dai denti, creando delle tasche, sede di infezione ed infiammazione.
Se la placca batterica calcifica formando il tartaro la rimozione della stessa è possibile solo grazie ad una igiene dentale ad opera del medico veterinario, il quale oltre a sgretolare le incrostazioni, potrà valutare la profondità delle sacche parodontali e se queste siano sane oppure se sono infiammate o sedi di ascessi dentari; oppure se sia necessario rimuovere alcuni denti per sanare le gengive arrossate e dolenti, allo scopo di permettere all’animale di nutrirsi in modo adeguato.
IGIENE DENTALE UNA VOLTA L’ANNO
Quando un cucciolo arriva in casa bisognerebbe abituarlo alla pulizia quotidiana dei denti, come fosse un momento di coccole tra animale e padrone, in questo modo si può spazzolare via la placca microbica del cavo orale ed impedire la formazione del tartaro.
Una volta l’anno, in occasione della visita annuale dal medico veterinario di nostra fiducia, si valuterà la necessità di procedere ad un détartrage, ovvero una procedura professionale per rimuovere il tartaro, valutare lo stato di salute di denti e gengive ed eventualmente proporre una terapia idonea, soprattutto se il nostro animale non è più giovanissimo: i legamenti che trattengono i denti nella loro sede ossea tendono a diventare meno elastici con il passare del tempo, e quindi il dente, non più ancorato in modo fisso, tende a dondolare durante l’atto masticatorio, talvolta provocando uno stimolo doloroso per il nostro cane o il nostro gatto, che tende a mangiare meno, indebolendosi.
Il détartrage è un atto medico, praticato in anestesia totale, in ambulatorio, in modo da poter valutare bene la bocca del nostro animale.
Non è una manualità dolorosa: viene effettuata usando gli stessi macchinari ad ultrasuoni destinati all’igiene orale nello studio dentistico umano; l’animale viene addormentato perché stia fermo.
Dopo la rimozione del tartaro il medico veterinario procederà alla lucidatura delle superfici dentali ed alla igienizzazione con spray appositi. In questo modo i denti dei nostri animali resteranno sani e puliti.
[1] J Vet Dent; Diana L Eubanks; Fall 2009;26(3):192-3 "Doggy breath": what causes it, how do I evaluate it, and what can I do about it?
[2] Lisa Milella; J Vet Dent; Summer 2015;32(2):99-102; “The Negative Effects of Volatile Sulphur Compounds”
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