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Denti da latte, guida completa
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Dr. Costantino Supino
Medico Chirurgo. Specialista in Pediatria. Esperto in Medicina Fisiologica di Regolazione.
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Cosa sono i denti decidui
Come non ricordare, con un pizzico di simpatica ironia, quel periodo in cui, da bambini, abbiamo vissuto la caduta dei nostri denti da latte e l’imbarazzo che ne è conseguito.
Crescendo siamo diventati consapevoli del fatto che si tratta di una condizione normalissima, che interessa proprio tutti i bambini intorno ai 5, 6 e 7 anni d’età.
A partire dai 6-8 mesi, ai neonati cominciano a spuntare i primi dentini, i quali fino a 2 anni vanno a completare la dentatura di entrambe le arcate a partire dagli incisivi fino ai premolari, anche se un ritardo o un anticipo non deve far preoccupare. Da segnalare anche la presenza di denti già presenti alla nascita.
Si tratta però di denti decidui, ovvero destinati a cadere per lasciare spazio ai denti permanenti.
I denti decidui, conosciuti anche come denti primari o da latte, si sviluppano già in fase embrionale, ma cominciano a spuntare dopo la nascita, precisamente intorno ai 6 mesi.
Primi dentini
I primi dentini compaiono più o meno in questo ordine:
- 2 incisivi centrali dell’arcata inferiore
- 2 incisivi centrali dell’arcata superiore
- 2 incisivi laterali dell’arcata superiore
- 2 incisivi laterali dell’arcata inferiore
- 2 primi premolari dell’arcata superiore
- 2 primi premolari dell’arcata inferiore
- 2 canini dell’arcata superiore
- 2 canini dell’arcata inferiore
- 2 secondi premolari superiori e 2 inferiori.
Naturalmente, ogni bambino ha i suoi tempi e non sempre l’ordine in cui spuntano i primi dentini è esattamente questo.
Quanti sono i denti da latte?
Come abbiamo visto nel paragrafo precedente i denti da latte sono 20: ovvero 10 per arcata.
Schema della caduta dei denti da latte
I denti da latte cominciano a cadere intorno ai 6 anni di età, per essere sostituiti dai denti permanenti.
Il segnale che tale cambiamento sta per avvenire è dato dall’eruzione dei molari, i quali si vanno a posizionare dietro ai premolari, dove fino a quel momento non c’era alcun dente deciduo.
I primi e secondi premolari, cui abbiamo accennato sopra, non hanno nulla a che fare con i molari veri e propri, che spuntano invece a partire dai 5 o 6 anni e sono permanenti sin dalla prima eruzione.
Quando essi erompono quindi, vuol dire che la bocca si prepara ad accogliere i nuovi denti. Così come per le prime eruzioni, anche i tempi di caduta dei denti da latte possono variare da bambino a bambino.
Se si vuole però avere uno schema di riferimento, si può tenere in considerazione l’ordine con cui sono spuntati: cominciano quindi a cadere gli incisivi centrali dell’arcata inferiore, poi quelli superiori, gli incisivi laterali, i primi premolari, i canini e i secondi premolari.
Incisivi laterali
Gli incisivi laterali, soprattutto quelli dell’arcata dentaria superiore, hanno un ruolo importantissimo per l’estetica del sorriso.
Se appaiono sproporzionati rispetto agli incisivi centrali, oppure sono storti, è importante intervenire per correggere l’anomalia.
Oltre ad avere un cattivo impatto estetico e ad incidere quindi sull’autostima della persona, i denti storti e accavallati possono provocare danni importanti, tra cui: malocclusioni, cattiva masticazione, problemi di digestione, scorretta postura.
Secondi molari
Osservando la struttura delle arcate dentarie, dopo i canini si trovano due premolari; andando ancora più in fondo ci sono i primi, i secondi e i terzi molari.
I tre molari sono tutti denti permanenti, sin dal primo momento in cui spuntano, quindi non vengono sostituiti, per questa ragione vanno ben puliti e qualche volta sigillati.
I primi molari, come detto in precedenza, sono quelli che erompono intorno ai 6 anni e segnano l’inizio della permuta dentale.
Quest’ultima avviene nel giro di alcuni anni, pertanto per arrivare ad avere una dentatura quasi completa bisogna aspettare di solito fino ai 13 anni.
Intorno ai 12 - 13 anni spuntano finalmente anche i secondi molari.[1]
Terzi molari
I terzi molari, altrimenti denominati ottavi, sono comunemente definiti “denti del giudizio”.
Essi spuntano tra i 16 e i 25 anni e in alcuni casi anche più tardi (talvolta non erompono proprio), quando la mandibola e la mascella hanno raggiunto la massima maturità e grandezza, pertanto hanno uno spazio sufficiente ad essere “accolti”.
Per arrivare quindi ad avere un sorriso a 32 denti, bisogna avere più o meno 25 anni!
I terzi molari sono da sottoporre a controllo odontoiatrico perché possono spuntare storti e provocare problemi di diversa natura: ascessi, carie e cisti.
Queste imperfezioni sono causate dall’evoluzione umana.
Nella preistoria l’uomo si cibava di alimenti crudi e duri, pertanto aveva bisogno di molari per poterli masticare agevolmente. Anche se i terzi molari spuntavano in età tardiva, essi avevano il compito di compensare l’usura degli altri.
Durante l’evoluzione quindi, le mandibole si sono ridotte lasciando così sempre meno spazio ai terzi molari.[2]
Caduta denti da latte precoce
La caduta precoce dei denti da latte è possibile e si verifica prima dei 4 o 5 anni, a causa di processi cariosi o di traumi (cadute, urti, ecc.).
Se si dovesse verificare una caduta precoce dei denti decidui, sarebbe opportuno rivolgersi al dentista per effettuare tutti i controlli necessari.
I denti da latte hanno infatti importanti compiti:
- fanno da “segnaposto” per i denti permanenti (essi consentono un corretto allineamento di questi ultimi)
- consentono di masticare gli alimenti e pertanto sono utili per la digestione
- permettono di sviluppare correttamente il linguaggio
- forniscono un importante sostegno ai muscoli facciali.
Se un bambino perde un dente da latte prima dei 4 anni, è quindi consigliabile fare una visita dal pedodonzista (l’odontoiatra dei bimbi).
Denti da latte che non cadono negli adulti
Il fatto che un adulto abbia ancora i denti da latte vuol dire che non ha fatto mai una visita dentistica e non ha seguito tutte le regole di prevenzione per preservare la salute della sua bocca.
È importante andare dal dentista, o quantomeno chiedere consiglio al pediatra, prima che sia troppo tardi.
In pochissimi casi i denti da latte non cadono nei tempi previsti a causa di:
- agenesia congenita (manca la gemma dentale)
- traumi o infezioni pregresse
- presenza di patologie come l’anchilosi dentale
- mancanza di spazio per accogliere i denti permanenti
- presenza di disturbi endocrini e condizioni di salute gravi.
Ogni caso è diverso da un altro, pertanto bisogna analizzare le condizioni di ciascun paziente. Nel caso in cui ci si renda conto che i denti da latte non sono caduti nei tempi previsti, è fondamentale recarsi dal dentista, effettuare una radiografia e sottoporsi a eventuali interventi e/o cure appropriate.[3]
Igiene orale
Oltre a rientrare nella corretta routine d’igiene personale, l’igiene orale è il principale metodo di prevenzione per i disturbi della bocca.
Sin dai primi anni di vita, i più piccoli devono essere abituati alla pulizia, prima delle gengive e in seguito dei denti da latte, principalmente dopo le poppate, dopo i pasti e prima di andare a dormire.
Anche se decidui, i denti da latte sono infatti importantissimi perché conservano il posto ai denti permanenti, consentono di masticare e permettono di respirare e parlare senza difficoltà.
Denti da latte cariati
Una corretta igiene orale, le buone abitudini alimentari (NON offrire il ciuccio intinto nel miele) e le visite periodiche dal dentista e dal pediatra fanno sì che non si arrivi ad avere denti da latte cariati.
Se, nonostante le accortezze appena elencate, ciò dovesse accadere, le carie andrebbero trattate esattamente come si fa per i denti permanenti.
La carie è un processo batterico che può arrivare fino alla polpa provocando la completa distruzione del dente.
Vista l’importanza dei denti decidui, quindi, bisogna intervenire tempestivamente in presenza di carie, rimuovendo il tessuto contaminato e otturando la cavità, prima che i danni possano interessare anche i denti permanenti che devono ancora spuntare, ma che si trovano a contatto con le radici di quelli decidui.
Visita dentistica per i bambini
La visita dentistica per i bambini dovrebbe essere effettuata da un pedodonzista, ovvero un odontoiatra per bambini.
Quando è il momento di fare una visita dentistica?
- In assenza di particolari anomalie, è consigliabile fare una prima visita dopo l’eruzione di tutti i denti decidui (intorno ai 2-3 anni). Oltre ad essere utile per fini prettamente medici, tale accortezza aiuta il bambino a non sviluppare la paura del dentista.
- Bisogna recarsi di nuovo dallo specialista quando cadono i denti da latte, per verificare che il processo di dentizione definitiva stia procedendo correttamente.
- È importante rivolgersi al dentista per qualsiasi dubbio, soprattutto se ci si accorge di anomalie: carie, ritardi importanti della permuta dei denti, traumi ecc.[4]
[1] https://www.healthline.com/health/childrens-health/baby-teeth-fall-out
[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Dente_del_giudizio
[3] https://www.healthline.com/health/adult-with-baby-teeth
[4] https://www.ospedalebambinogesu.it/la-prima-visita-dal-dentista-80441/
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