Le cicatrici, facciamole guarire

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Nicoletta Frasca
Dr.ssa Nicoletta Frasca

Medico Chirurgo. Specialista in Dermatologia, Chirurgia Plastica e Idrologia Medica

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Ferite e cicatrici, i rimedi naturali per curarle e ridurle

Alzi la mano chi non si è mai sbucciato le ginocchia o chi non si è mai fatto anche solo una minima ferita sul corpo!

Può capitare di farsi male in tanti modi: giocando da bambini, facendo qualche lavoretto in casa, praticando sport oppure facendo un movimento senza prestare attenzione agli eventuali ostacoli presenti.

Le ferite e i segni sulla pelle però, non sono causati soltanto da questi piccoli incidenti, ma a volte possono essere la conseguenza di acne, altre malattie che interessano la cute oppure di un intervento chirurgico.

A seconda dell’entità della ferita e del punto in cui essa si verifica, è possibile che il processo di guarigione non termini con il totale recupero del tessuto cutaneo e che, di conseguenza, la lesione riparata si trasformi in una cicatrice permanente.

La cicatrizzazione è dunque un processo fisiologico di guarigione, costituito dalla formazione di un'area di tessuto fibroso che va a sostituire la pelle lacerata.

Il tessuto cicatriziale, composto principalmente da collagene, durante la fase di riparazione della ferita cambia più volte aspetto prima di assumere quello definitivo.

Ciò può essere condizionato dalla profondità della ferita, dal tipo di pelle e dalla salute generale della persona interessata.

È risaputo, ad esempio, che la cicatri di un soggetto diabetico cicatrizza molto più lentamente rispetto ad un soggetto sano.

Tipi di cicatrici

Per individuare il trattamento migliore per curare una cicatrice e per ridurre al minimo i segni che rimangono sulla pelle, serve però sapere qual è il tipo di cicatrice con cui si ha a che fare.

  • La cicatrice cheloide è una delle più evidenti, poiché il tessuto cicatriziale si ispessisce e si allarga oltre i bordi della ferita stessa.
    Soprattutto in alcuni punti questo tipo di cicatrice, normalmente pruriginosa, può provocare dolore o fastidio durante i movimenti.
  • La cicatrice ipertrofica è molto simile al cheloide, poiché rossa e in rilievo, ma resta abbastanza circoscritta perché non si estende al di fuori della ferita.
  • La cicatrice atrofica invece si presenta come una cavità con bordi irregolari, di colore più scuro rispetto alla pelle. Solitamente questo tipo di cicatrice è associato all’acne, alla varicella e ad altre malattie simili.[1]
  • La cicatrice da contrattura è quella tipica delle ustioni; essa si presenta lucida in superficie e, poiché può interessare anche i tessuti più profondi, la sua presenza può limitare i movimenti.

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Trattamento naturale cicatrici da ustione

Col ferro da stiro, con acqua bollente, con un’esposizione al sole non controllata, con una scintilla, con l’uso di sostanze chimiche...sono tanti i modi in cui ci si può accidentalmente ustionare!

È importante sapere però come comportarsi in caso di ustione, in modo da evitare o limitare i danni.

Al momento della bruciatura, bisogna mettere dell’acqua fresca sulla zona colpita per abbassare la temperatura e, se presenti, non rimuovere immediatamente gli indumenti, altrimenti si rischia di lacerare ulteriormente il tessuto cutaneo.

Quando si verifica un’ustione estesa e/o profonda, è importante recarsi in maniera tempestiva dal dottore o al Pronto Soccorso, senza improvvisare né utilizzare medicamenti che potrebbero persino rivelarsi dannosi.

Se si verifica invece un’ustione di lieve entità, si può ricorrere all’uso di alcuni prodotti naturali, ricchi di sostanze lenitive ed emollienti e in grado di prevenire la formazione di bolle d’acqua e croste profonde.

Essi stimolano la produzione di fibroblasti (cellule del tessuto connettivo), nutrono e schiariscono la pelle, riducendo inoltre anche l’impatto visivo di ferite e cicatrici.

I prodotti naturali più comuni usati per le ustioni sono:

La medicina dei bassi dosaggi può aiutarmi in caso di cicatrici?

La medicina dei bassi dosaggi viene in soccorso di chi desidera trattare le cicatrici senza ricorrere all’uso di farmaci convenzionali.

Vediamo quindi quali sono i rimedi naturali più utilizzati contro le cicatrici:

  • Thiosinaminum (ricavato dall’olio di semi di senape) è idoneo per le cicatrici cheloidi ed ipertrofiche
  • Calendula è adatta per le cicatrici provocate da ferite da taglio, come ad esempio quelle che derivano dagli interventi chirurgici
  • Causticum è usato spesso per le cicatrici provocate dalle ustioni
  • Fluoricum acidum è maggiormente indicato per le cicatrici pruriginose e arrossate
  • Graphites è adatto per curare cicatrici che provocano bruciore e per le prime fasi riparative dei cheloidi
  • Kalium bromatum viene usato per le cicatrici da acne, sia purulente che secche
  • Silicea è utile per i cheloidi e per cicatrici vecchie che dolgono a distanza di tempo o per quelle appena formate, ma infette
  • Calcarea fluorica in pomata accelera il processo di riparazione delle cicatrici, anche quando i bordi sono duri e rialzati.[3]

Medicine non Convenzionali, cicatrici e cheloidi

Le Medicine non Convenzionali si propongono di trattare le cicatrici, e in particolar modo le cicatrici cheloidi, con l’uso di sostanze naturali (tra cui la centella asiatica, l’aloe, il miele e la lavanda) e con il massaggio.

Il massaggio trasverso profondo, detto anche MTP o Cyriax[4], viene eseguito sulla cicatrice cheloide per far sì che la cute si ammorbidisca e l’area interessata riacquisti mobilità nei tessuti molli di legamenti, tendini e muscoli.

L’agopuntura cerca invece di ripristinare il passaggio dell’energia nella parte “isolata” della cicatrice (tessuto di riparazione), con tecniche indolori dedicate al riequilibrio della circolazione vascolare e nervosa.

La neuralterapia[5], similmente, ha il medesimo obiettivo e ricorre all’uso di un anestetico locale per ristabilire il libero passaggio dell’energia nel tessuto cicatriziale.

Acne, rimedi naturali e medicina delle basse dosi

guarire le cicatrici

Poiché l’acne è il sintomo di un disturbo endocrino dovuto a squilibrio ormonale che esita in un processo infiammatorio del follicolo pilifero e della ghiandola sebacea annessa[6], la medicina delle basse dosi si approccia in maniera olistica al problema.

Non esiste dunque un rimedio universale ma, in base alle esigenze di ciascuno, bisogna individuare un trattamento specifico.

I rimedi naturali a basso dosaggio più usati per curare l’acne mirano anzitutto a riportare in equilibrio la bilancia ormonale alterata (eccesso di androgeno) e allo stesso tempo a migliorare gli aspetti sintomatici correlati: hepar sulphur, calcarea sulphurica, kali bromatum, pulsatilla (linkare con l’articolo Pulsatilla, analgesico naturale per i dolori mestruali), silice e zolfo sono i più impiegati.[7]

La scelta deve essere guidata da professionista esperto, che disponga della facoltà di indagare in profondità tutti gli aspetti coinvolti.

 

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