OMOTOSSICOLOGIA PROTAGONISTA DELLA MEDICINA BIOLOGICA IN ITALIA
Agli inizi degli anni ‘50, Hans Heinrich Reckeweg, il padre fondatore dell'Omotossicologia, affermava:
"Un giorno costruirò un ponte tra l'Omeopatia e l'Allopatia".
In 50 anni questo ponte è stato realizzato: l'Omotossicologia ha costruito un nuovo modo di concepire la malattia, di studiare il malato, di curare le patologie. L'Omotossicologia è considerata la più importante innovazione dalla comparsa dell'Omeopatia sul palcoscenico della medicina.
Essa nasce dal genio del Dr. Hans Heinrich Reckeweg (Herford, 1905 - Zurigo, 1985). Le sue straordinarie intuizioni medico-scientifiche sono state elaborate e sistematizzate nel corpus dottrinale conosciuto con il nome di Omotossicologia, o Omeopatia Anti-Omotossica. I farmaci omeopatici complessi in diluizione decimale da lui formulati e l'introduzione nella farmacopea omeopatica di nuovi ceppi di nosodi, di organoderivati di suino, di catalizzatori del Ciclo di Krebs e di chinoni, sono la geniale, coerente, moderna e rispettosa evoluzione dell'Omeopatia, in linea con i progressi scientifici e, soprattutto, con le conoscenze in ambito biochimico e neuro-immuno-endocrino.
In estrema sintesi, l'Omotossicologia, pur affondando le sue radici nell'Omeopatia classica, volge lo sguardo alla moderna Fisiopatologia e a questa si rifà in sede di diagnosi, tornando però, in sede di terapia, ad avvalersi di sostanze preparate secondo i canoni della farmacopea omeopatica.