{"id":35620,"date":"2024-12-23T12:12:40","date_gmt":"2024-12-23T11:12:40","guid":{"rendered":"https:\/\/guna.com\/it\/?page_id=35620"},"modified":"2024-12-23T12:12:40","modified_gmt":"2024-12-23T11:12:40","slug":"medicina-fisiologica-di-regolazione","status":"publish","type":"page","link":"https:\/\/guna.com\/it\/terapie-davanguardia\/medicina-dei-bassi-dosaggi\/medicina-fisiologica-di-regolazione\/","title":{"rendered":"Medicina fisiologica di regolazione"},"content":{"rendered":"\n
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Medicina fisiologica di regolazione<\/h1>\n\n\n\n

Physiological Regulating Medicine<\/em> (PRM)<\/h4>\n<\/div><\/div><\/div><\/div><\/div>\n\n\n\n
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Medicina fisiologica di regolazione<\/h1>\n\n\n\n

Physiological Regulating Medicine<\/em> (PRM)<\/h4>\n<\/div>\n\n\n\n
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La Medicina fisiologica di regolazione <\/strong>o Physiological Regulating Medicine<\/em> <\/strong>(PRM<\/strong>) nasce dall\u2019incontro tra la Biologia Molecolare e la Psico Neuro Endocrino Immunologia<\/a> (PNEI) e si \u00e8 sviluppata all\u2019interno della Medicina dei bassi dosaggi<\/a>.<\/p>\n\n\n\n

La centralit\u00e0 dell\u2019Essere umano come entit\u00e0 mente-corpo \u00e8 il cardine attorno al quale ruota la PRM<\/strong>; l\u2019individualit\u00e0 di ogni paziente \u00e8 tenuta in considerazione costantemente durante la definizione della terapia low dose <\/em>da parte del medico curante.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019obiettivo primario della PRM<\/strong> \u00e8 l\u2019attenzione alle cause della malattia, di cui i sintomi rappresentano una concreta manifestazione. Il risultato di una corretta terapia sar\u00e0 il recupero e il mantenimento delle originarie condizioni fisiologiche.<\/em><\/strong><\/p>\n<\/div><\/div><\/div><\/div><\/div>\n\n\n\n

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Insieme alla Medicina fisiologica di regolazione<\/strong>, fanno parte della Medicina dei bassi dosaggi<\/strong>:<\/p>\n\n\n\n

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La Medicina di bioregolazione dei Sistemi<\/strong><\/h5>\n<\/div><\/div>\n<\/a><\/div>\n\n\n\n
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La Microimmunoterapia<\/strong><\/h5>\n<\/div><\/div>\n<\/a><\/div>\n<\/div>\n\n\n\n
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Le molecole messaggere<\/h2>\n\n\n\n

La PRM parte da un\u2019idea rivoluzionaria in campo medico: <\/em>riportare alle condizioni fisiologiche di partenza un organismo ammalato attraverso l\u2019utilizzo delle stesse<\/strong> molecole biologiche presenti normalmente<\/strong> nell\u2019organismo e che, in condizioni di salute, ne controllano e guidano le funzioni.<\/em><\/p>\n\n\n\n

Si tratta di molecole molto conosciute e studiate dalla Biologia Molecolare, che le definisce, non a caso, molecole messaggere<\/a>, ossia sostanze in grado di portare alle diverse cellule dell\u2019organismo le \u201cgiuste istruzioni\u201d per il loro corretto funzionamento. Sono i neuropeptidi (messaggeri del Sistema Nervoso), gli ormoni (messaggeri del Sistema Endocrino), le citochine (messaggeri del Sistema Immunitario).<\/p>\n\n\n\n

A queste si affiancano i fattori di crescita, fondamentali molecole di regolazione e di stimolo tissutale.<\/p>\n\n\n\n

Come agiscono? Il meccanismo d\u2019azione delle molecole segnale a basse dosi, attivate tramite la tecnica farmaceutica definita SKA<\/a> (Sequential Kinetic Activation<\/em>), consiste nella sensibilizzazione ed attivazione di poche unit\u00e0 di recettori cellulari o plasmatici grazie alle loro basse concentrazioni.<\/p>\n\n\n\n

Quando parliamo di basse concentrazioni intendiamo valori fisiologici compresi tra microgrammi per millilitro (ormoni) e picogrammi per millilitro per le altre molecole segnale. Un microgrammo corrisponde a un milionesimo di grammo (1 \u00b5g =10-6 <\/sup>g), mentre un picogrammo corrisponde a un milionesimo di microgrammo (1pg = 10-12 <\/sup>g).<\/p>\n\n\n\n

Le molecole a basse dosi SKA<\/strong> agiscono attraverso la veicolazione delle informazioni in grado di attivare i meccanismi di auto-regolazione<\/strong> all\u2019intero network<\/em> PNEI<\/a>.<\/p>\n\n\n\n

La capacit\u00e0 di riportare in equilibrio alcuni sbilanciamenti del Sistema Immunitario o del Sistema Endocrino rappresenta uno dei pi\u00f9 affascinanti e innovativi campi di ricerca della PRM<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n

Molecole di origine naturale<\/h2>\n\n\n\n

In generale, in Farmacologia, l\u201985% dei principi attivi <\/strong>attuali deriva da fonti naturali.<\/strong><\/p>\n\n\n\n

La pi\u00f9 estesa fonte di principi attivi \u00e8, a tutt\u2019oggi, il Regno vegetale (ed in misura minore i Regni minerale ed animale), meravigliosa \u201cindustria\u201d biochimica che dispone di un insieme quali\/quantitativo estremamente elevato di sostanze attive.<\/p>\n\n\n\n

Le fonti vegetali di principi attivi sono storicamente legate all\u2019uso tradizionale, ossia l\u2019insieme delle applicazioni empiriche derivanti dalla tradizione erboristica.<\/p>\n\n\n\n

\u00c8 interessante notare come, nel tempo, la ricerca farmacologica si sia principalmente orientata verso l\u2019isolamento e la sintesi di singole molecole con un\u2019azione biologica ben definita, rispetto alle sostanze naturali nella loro interezza. Queste ultime, infatti, possono potenzialmente rispondere pi\u00f9 efficientemente alle necessit\u00e0 farmacologiche della moderna Medicina dei Sistemi<\/a>. Infatti, esse:<\/p>\n\n\n\n