{"id":12035,"date":"2022-03-09T10:50:00","date_gmt":"2022-03-09T09:50:00","guid":{"rendered":"https:\/\/guna.com\/it\/guna-lifestyle\/tarassaco-proprieta-e-benefici-per-la-digestione\/"},"modified":"2024-06-04T12:44:26","modified_gmt":"2024-06-04T10:44:26","slug":"tarassaco-proprieta-e-benefici-per-la-digestione","status":"publish","type":"guna-lifestyle","link":"https:\/\/guna.com\/it\/lifestyle\/i-tesori-della-natura\/tarassaco-proprieta-e-benefici-per-la-digestione\/","title":{"rendered":"Tarassaco, propriet\u00e0 e benefici per la digestione"},"content":{"rendered":"
Il tarassaco<\/strong> \u00e8 una pianta erbacea perenne, che appartiene alla famiglia delle Asteracee<\/strong> (per intenderci, la stessa famiglia dei girasoli, della lattuga, del radicchio e di molti altri vegetali di uso comune).<\/p>\n Si tratta di una pianta che nasce spontaneamente in presenza di un clima temperato, pertanto \u00e8 molto diffusa in Italia, dove viene abitualmente chiamata: dente di leone, soffione, girasole dei prati, piscialetto, <\/em>ecc.<\/p>\n <\/p>\n <\/a><\/p>\n \u00c8 facilmente riconoscibile grazie alla vivacit\u00e0 del colore del suo fiore giallo,<\/strong> dal quale origina il tipico pappo<\/em>, ovvero quel bianco ciuffetto di peli che vola alla minima folata di vento e ne disperde i semi[1]<\/sup><\/a><\/p>\n \u00c8 proprio grazie al vento, infatti, che essi si disperdono, consentendone l\u2019abbondante diffusione nei prati.<\/p>\n Conosciuto fin dall\u2019antichit\u00e0 per le sue propriet\u00e0 medicamentose, taraxacum officinalis<\/em><\/strong> viene ancora oggi impiegato per:<\/p>\n A scopo curativo di questa pianta officinale vengono usati fiori, foglie e radice.<\/p>\n <\/p>\n I nostri avi seguivano una tradizione contadina<\/strong>, che \u00e8 stata tramandata fino ai nostri giorni, secondo la quale della pianta non bisognava buttare via nulla, anzi ogni singola parte aveva una sua funzione, sia nelle diverse ricette gastronomiche che nei preparati galenici.[2]<\/sup><\/a><\/p>\n Inoltre, quella stessa tradizione contadina considera il tarassaco protagonista di numerose ricette culinarie, tipiche di alcune zone d\u2019Italia (e non solo), gustose, salutari e ricche di colore!<\/p>\n <\/p>\n La radice di tarassaco tostata<\/strong> \u00e8 molto ricercata perch\u00e9 utilizzata come surrogato del caff\u00e8<\/strong>, alla stessa maniera di ginseng<\/a>, guaran\u00e0, orzo, altri cereali, ghiande ed erbe.<\/p>\n Nonostante si sia diffusa soprattutto negli Stati Uniti d\u2019America, anche in Europa e in Italia sta prendendo piede il consumo di questa bevanda priva di caffeina, valida alternativa priva di effetti eccitanti, per coloro cui fosse problematico assumerla.<\/p>\n La radice di tarassaco<\/strong>, in pezzetti o in polvere, viene preparata in maniera molto semplice: la si immerge in acqua calda, si lascia in infusione per una ventina di minuti e, se consentito, si dolcifica con miele o sciroppo d\u2019acero prima di sorseggiarla.<\/p>\n\t\t\t\t\n
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\nI fiori di tarassaco sono edibili senza riserve: ricchi di micronutrienti, vengono utilizzati per guarnire le pietanze o come aggiunta nelle insalate, oppure cotti in minestre, zuppe e passati di verdura. Se cotti, per non perdere i loro preziosi elementi \u00e8 suggerita l\u2019aggiunta solo nella fase finale della preparazione (basta siano brevemente scottati).[3]<\/a><\/sup><\/li>\n<\/ul>\nSurrogato del caff\u00e8<\/h2>\n