{"id":11968,"date":"2020-11-02T14:52:52","date_gmt":"2020-11-02T13:52:52","guid":{"rendered":"https:\/\/guna.com\/it\/guna-lifestyle\/terza-eta-come-essere-in-forma-dopo-i-65-anni\/"},"modified":"2023-01-30T16:14:07","modified_gmt":"2023-01-30T15:14:07","slug":"terza-eta-come-essere-in-forma-dopo-i-65-anni","status":"publish","type":"guna-lifestyle","link":"https:\/\/guna.com\/it\/lifestyle\/senior-in-salute\/terza-eta-come-essere-in-forma-dopo-i-65-anni\/","title":{"rendered":"Terza et\u00e0: come essere in forma dopo i 65 anni"},"content":{"rendered":"
Secondo la Societ\u00e0 Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) l\u2019anzianit\u00e0 \u00e8 posticipata<\/strong> da 65 a 75 anni.[1]<\/a><\/sup> Questa nuova definizione si adatta allo stile di vita<\/a>, tiene conto delle nuove performance fisiche e mentali di chi vive soprattutto in Paesi sviluppati sotto l\u2019aspetto economico, sociale, sanitario; \u00e8 adeguata alla situazione demografica della popolazione italiana.<\/p>\n Sulla base di questi criteri \u00e8 stata creata una diversa categoria di anzianit\u00e0 dividendo le persone, con pi\u00f9 di 65 anni, tra chi appartiene alla terza et\u00e0<\/strong><\/a> (condizionata da buone condizioni di salute, inserimento sociale e disponibilit\u00e0 di risorse) e alla quarta et\u00e0<\/strong> (caratterizzata da dipendenza da altri e decadimento fisico).<\/p>\n Un\u2019altra metodologia suddivide, invece, le persone cosiddette anziane in quattro sottogruppi:<\/p>\n La proposta, che arriva dalla SIGG, \u00e8 quella di aggiornare il concetto di anzianit\u00e0 portando a 75 anni l\u2019et\u00e0 ideale per definire una persona come anziana.[2]<\/a> <\/sup>Come gi\u00e0 aveva fatto nel 2010 un autorevolissimo quotidiano nazionale che titolava \u201cOggi la terza et\u00e0 comincia a 75 anni\u201d.\u00a0[3]<\/a><\/sup><\/p>\n Addirittura, secondo le previsioni dell\u2019Istat<\/strong>,[4]<\/a> <\/sup>a met\u00e0 di questo secolo, la speranza di vita potrebbe arrivare a 85 anni per gli uomini e a 90 per le donne.<\/p>\n Detto questo, quali sono i fattori<\/strong> che hanno influenzato a tal punto la vita da trasformare la nostra in una societ\u00e0 molto pi\u00f9 anziana, ma anche pi\u00f9 longeva?<\/p>\n Una ricerca dell’universit\u00e0 svedese di G\u00f6teborg[5]<\/a> <\/sup>ha dimostrato che i settantenni di oggi sono pi\u00f9 prestanti dei loro coetanei di 30 anni fa\u00a0ai test cognitivi e di\u00a0intelligenza ottengono risultati migliori. Probabilmente perch\u00e9 sono pi\u00f9 colti, pi\u00f9 attivi e\u00a0meglio curati rispetto al passato<\/strong>. <\/strong>Una persona di 65 anni di oggi, infatti, ha la forma fisica e cognitiva di una di 40-45 anni di 3 decenni fa,\u00a0mentre una di\u00a075 anni\u00a0<\/strong>quella di un individuo che ne aveva 55 nel 1980.[6]<\/a><\/sup><\/p>\n Le spiegazioni sono le pi\u00f9 diverse e, a volte, le pi\u00f9 disparate. Vive pi\u00f9 a lungo chi mangia meglio, chi viaggia di pi\u00f9, chi segue una dieta vegana, quella pH, o quella mediterranea, ma anche chi mangia pi\u00f9 carne, chi sorride di pi\u00f9, chi crede in Dio, chi vive in campagna e chi con un cane\u2026 Insomma, non \u00e8 semplice trovare una risposta universalmente riconosciuta come valida.<\/p>\n Per la scienza, stando a uno studio pubblicato sui \u201cProceedings of the National Academy of Sciences\u201d[7]<\/a><\/sup>, la longevit\u00e0<\/strong> \u00e8 scritta nel DNA. Ma non tanto nella genetica<\/strong>, nei geni, che pure hanno un\u2019influenza fondamentale nel determinare la salute dell\u2019individuo, bens\u00ec nei telomeri; cio\u00e8, in quelle piccole porzioni di DNA<\/strong>\u00a0che<\/em>\u00a0si trovano alla fine di ogni cromosoma e che non codificano per proteine. Ancora meglio, la causa \u00e8 determinata dalla rapidit\u00e0 con cui essi si accorciano nei ripetuti cicli di replicazione cellulare. I telomeri, infatti, hanno la funzione di proteggere i geni dall\u2019erosione, che si verifica appunto nei cicli di replicazione del DNA .<\/p>\n In altre parole, i ricercatori misurando la lunghezza dei telomeri in diverse specie di uccelli e mammiferi, con un\u2019ampia gamma di dimensioni corporee e di longevit\u00e0, hanno scoperto che la lunghezza media della vita delle stesse specie \u00e8 correlata non con la lunghezza dei telomeri, ma con la rapidit\u00e0<\/strong> con cui essi si accorciano nell\u2019arco della loro esistenza: pi\u00f9 \u00e8 rapido l\u2019accorciamento, minore \u00e8 la longevit\u00e0.<\/p>\n Molto pi\u00f9 semplicemente, la longevit\u00e0 si ottiene quando l’invecchiamento avviene in modo uniforme, ovvero quando tutti gli organi e apparati subiscono un deterioramento e un decremento equilibrato, evitando che il crollo di una funzione coinvolga l’intero organismo.<\/p>\n Un ruolo<\/strong> chiave \u00e8 giocato dallo stile di vita<\/strong>, dal contesto climatico-ambientale e da buone abitudini alimentari.<\/p>\n \u00c8 un dato di fatto che l\u2019Organizzazione Mondiale della Sanit\u00e0 ha catalogato Giappone e Italia come primo e secondo Paese in cui si vive pi\u00f9 a lungo. Per capire il segreto di tale longevit\u00e0, molti studiosi hanno sbirciato nel piatto di queste popolazioni centenarie e hanno scoperto che l\u2019alimentazione<\/strong> degli ultranovantenni sardi e di quelli di Okinawa si rif\u00e0, in buona sostanza, alla dieta mediterranea e giapponese; ovvero, minori quantit\u00e0 di cibo e piatti ipocalorici: l\u201980-90% delle calorie deriva da fonti vegetali e dal pesce, e questo influenza anche la quantit\u00e0 di ci\u00f2 che si mangia perch\u00e9 cereali, legumi, frutta e verdura sono ricchi di fibre, che nutrono e aumentano la saziet\u00e0.<\/p>\n Alimenti questi a tutti gli effetti superfood<\/em>, quei cibi cio\u00e8 che, oltre alle propriet\u00e0 nutrizionali (antiossidanti, proteine, omega-3, minerali, fibre e altri nutrienti essenziali) presentano anche la capacit\u00e0 di influenzare in modo positivo le funzioni fisiologiche e di conservare o migliorare lo stato di salute e di benessere.<\/p>\n L\u2019elenco di questi \u201csupercibi<\/a>\u201d \u00e8 lungo e va dai broccoli al cavolo nero e agli spinaci, dai mirtilli alle rape rosse e alla spirulina, dal cacao alla quinoa, all\u2019avocado, ai semi di Chia, alla curcuma<\/a> e allo zenzero; oppure, molto pi\u00f9 semplicemente, all\u2019olio di oliva, ai ceci, lenticchie, aglio<\/a> e cipolla.<\/p>\n Oggi, per\u00f2, costruire una \u201cdieta nutraceutica\u201d \u00e8 molto difficile, n\u00e9 basta una sana alimentazione per assumere i nutrienti di cui abbiamo bisogno. In questo caso, dietro consiglio di un bravo nutrizionista o, di un medico dietologo, ci vengono in aiuto gli integratori<\/strong> di qualit\u00e0, facendo attenzione quindi alla filiera produttiva.<\/p>\n Un altro fattore ambientale che influisce sull’aspettativa di vita di un individuo \u00e8 il benessere psicologico<\/strong>.<\/p>\n Sempre pi\u00f9 evidenze scientifiche dimostrano come le componenti mentali ed emotive abbiano un ruolo decisivo nella determinazione dello stato di salute di un soggetto. Per stabilirle si utilizza un test, il PGWBI, composto da un Indice Globale di Benessere<\/em> (IGB) e da sei dimensioni:[8]<\/a><\/sup> Ansia, Depressione, Positivit\u00e0, Autocontrollo, Salute Generale e Vitalit\u00e0. L’Indice Globale di Benessere pu\u00f2 variare da Benessere emotivo, Assenza di Distress<\/em>, Distress<\/em> Lieve, Distress<\/em> Severo.<\/p>\n Ora, rispetto allo stress<\/strong>, i centenari presentano una tendenza a rispondere a eventi usuranti con una bassa intensit\u00e0 d’ansia se sostenuti da una discreta funzione cognitiva e buona capacit\u00e0 di adattamento, intesa come attitudine ad affrontare nuove situazioni, anche difficili e problematiche.<\/p>\n Infine, una regolare attivit\u00e0 motoria <\/strong>e fisica<\/strong> di lieve o moderata intensit\u00e0 (ginnastica dolce<\/strong>) comporta notevoli benefici<\/strong> in termini di salute in tutte le fasce d\u2019et\u00e0.<\/p>\n Una review<\/em>[9]<\/a><\/sup>, sempre della Societ\u00e0 Italiana di Gerontologia e Geriatria, segnala che l\u2019esercizio fisico<\/strong> nelle persone anziane \u00e8 in grado di migliorare il tono muscolare e la capacit\u00e0 di movimento; ridurre l\u2019osteoporosi; indurre un aumentato rilascio di mediatori neurormonali quali endorfine e serotonina; diminuire il rischio di morte improvvisa da patologie cardiovascolari; ridurre lo sviluppo di tumori e di malattie metaboliche; nonch\u00e9 rallentare il declino<\/strong> delle capacit\u00e0 cognitive.<\/p>\n A patto che il movimento sia adeguato alle potenzialit\u00e0 (organiche, psichiche, funzionali, ecc.) del soggetto e che sia stato prescritto dopo aver opportunamente stabilito intensit\u00e0, durata e ritmo di ripetizione degli esercizi<\/strong> e dopo attenta valutazione delle condizioni ambientali nelle quali deve svolgersi. Deve essere, inoltre, uno stimolo globale<\/strong> per l\u2019intero l\u2019organismo, congeniale ed idoneo alle possibilit\u00e0 culturali, ideative ed affettive del soggetto e, infine, \u00a0far parte di un programma \u00a0di vita attiva, sia fisica che psico-comportamentale.<\/p>\n <\/p>\n [1]<\/a><\/sup> https:\/\/www.sigg.it\/congresso-nazionale\/63-congresso-nazionale-sigg\/\u00a0<\/a><\/p>\n [2]<\/a><\/sup> https:\/\/www.sigg.it\/congresso-nazionale\/63-congresso-nazionale-sigg\/<\/a><\/p>\n [3]<\/a><\/sup> https:\/\/www.corriere.it\/salute\/10_dicembre_17\/anziani-giovani-meli_b8ab3c7e-e28b-11df-8440-00144f02aabc.shtml<\/a><\/p>\n [4]<\/a><\/sup> https:\/\/www.istat.it\/it\/files\/2019\/01\/evoluzione-demografica-1861-2018-testo.pdf<\/a><\/p>\n [5]<\/a><\/sup> https:\/\/cordis.europa.eu\/article\/id\/30894-swedish-study-highlights-rapid-rise-in-silver-surfer-numbers\/it<\/a><\/p>\n [6]<\/a><\/sup> https:\/\/www.corriere.it\/salute\/10_dicembre_17\/anziani-giovani-meli_b8ab3c7e-e28b-11df-8440-00144f02aabc.shtml?refresh_ce-cp<\/a><\/p>\n [7]<\/a><\/sup> https:\/\/www.pnas.org\/content\/116\/30\/15122<\/a><\/p>\n [8]<\/a><\/sup> https:\/\/cam-monza.com\/prestazioni-sanitarie\/pacchetti-preventivi\/valutazione-del-benessere-psicologico<\/a><\/p>\n [9]<\/a> <\/sup>https:\/\/www.jgerontology-geriatrics.com\/wp-content\/uploads\/2016\/02\/08Vitulli1.pdf<\/a><\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Stile di vita sano, attivit\u00e0 fisica, dieta equilibrata e benessere psicologico. Ecco tutti i segreti per vivere bene e a lungo durante la terza et\u00e0.<\/p>\n","protected":false},"featured_media":9969,"template":"","category_lifestyle":[159],"gunatags":[],"class_list":["post-11968","guna-lifestyle","type-guna-lifestyle","status-publish","has-post-thumbnail","hentry","category_lifestyle-senior-in-salute"],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/guna.com\/it\/wp-json\/wp\/v2\/guna-lifestyle\/11968","targetHints":{"allow":["GET"]}}],"collection":[{"href":"https:\/\/guna.com\/it\/wp-json\/wp\/v2\/guna-lifestyle"}],"about":[{"href":"https:\/\/guna.com\/it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/guna-lifestyle"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/guna.com\/it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/9969"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/guna.com\/it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=11968"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category_lifestyle","embeddable":true,"href":"https:\/\/guna.com\/it\/wp-json\/wp\/v2\/category_lifestyle?post=11968"},{"taxonomy":"gunatags","embeddable":true,"href":"https:\/\/guna.com\/it\/wp-json\/wp\/v2\/gunatags?post=11968"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}\n
Il ruolo dell\u2019alimentazione<\/h2>\n
Benessere psicologico<\/h2>\n
I benefici della ginnastica<\/h2>\n
<\/p>\n