{"id":11844,"date":"2018-03-19T13:40:31","date_gmt":"2018-03-19T12:40:31","guid":{"rendered":"https:\/\/guna.com\/it\/guna-lifestyle\/riposo-e-benefici-sullequilibrio-psico-fisico\/"},"modified":"2024-07-17T09:36:46","modified_gmt":"2024-07-17T07:36:46","slug":"riposo-e-benefici-sullequilibrio-psico-fisico","status":"publish","type":"guna-lifestyle","link":"https:\/\/guna.com\/it\/lifestyle\/stanchezza-psico-fisica\/riposo-e-benefici-sullequilibrio-psico-fisico\/","title":{"rendered":"Riposo e benefici sull\u2019equilibrio psico-fisico"},"content":{"rendered":"
Chi dorme troppo. Chi dorme troppo poco. Chi si sente stanco anche dopo una lunga notte di sonno e chi invece dopo poche ore si trova nel letto con gli occhi sbarrati<\/strong>. Chi ha un cedimento a met\u00e0 giornata e \u2013 con gli occhi stanchi<\/a> \u2013 si augura di uscire al pi\u00f9 presto dall’ufficio perch\u00e9 gli cala la palpebra, chi \u00e8 pi\u00f9 reattivo la mattina e chi, al contrario, \u00e8 pi\u00f9 lento a carburare e si attiva quasi al crepuscolo\u2026 Il rapporto che ognuno di noi ha col sonno e col concetto di riposo<\/strong> \u00e8 assolutamente unico e personale.<\/p>\n Questo non significa che non ci siano delle \u201cregole di buona condotta\u201d. Perch\u00e9, per quanto soggettivo possa essere, il sonno \u00e8 un bene prezioso e fondamentale per il benessere di tutti. Nessuno escluso. E i disturbi del sonno<\/strong><\/a> possono creare problemi a chiunque. Ma perch\u00e9 \u00e8 cos\u00ec importante? Cosa succede quando dormiamo?<\/p>\n Nel momento in cui il nostro corpo \u00e8 nella fase di sonno, il suo assetto biochimico cambia e si attivano una serie di funzioni vitali fondamentali per il mantenimento del benessere psicofisico<\/strong><\/a>. In questo gioca un ruolo fondamentale il nostro cervello che, nonostante la sensazione di perdita di coscienza che associamo al sonno, resta in realt\u00e0 in parte vigile. Diciamo, per semplificare, che \u00e8 come se, non dovendo prestare attenzione a tutto ci\u00f2 che abbiamo intorno, alle reazioni che dovremmo mettere in atto, alle risposte che dovremmo dare all\u2019ambiente, il nostro cervello riuscisse, nella quiete della notte, a concentrarsi su tutte quelle piccole e grandi azioni che richiedono calma, pazienza e silenzio.<\/p>\n Volendo riassumere in due macro aree, il sonno permette al nostro corpo di compiere principalmente 2 azioni:<\/p>\n Durante il sonno, l\u2019attivit\u00e0 metabolica rallenta e il sistema glinfatico<\/strong> (una sorta di sistema linfatico che agisce in sinergia con le cellule gliali, strettamente collegate al funzionamento dei neuroni nel sistema nervoso) si attiva per drenare ed espellere le proteine tossiche prodotte dal cervello nella fase di veglia. Questi scarti vengono drenati attraverso gli spazi intercellulari che aumentano durante il sonno proprio per permettere il drenaggio<\/a>1<\/sup>. Verranno poi indirizzati al fegato che provveder\u00e0 al loro smaltimento2<\/sup>.<\/p>\n Con le attivit\u00e0 metaboliche rallentate e l\u2019attivit\u00e0 cerebrale pi\u00f9 \u201clibera\u201d dalle incombenze della veglia, anche l\u2019attivit\u00e0 cellulare si concentra maggiormente su se stessa e sulla sua propria rigenerazione<\/strong> e riparazione<\/strong>. Questo accade ad esempio ai muscoli che, mentre dormiamo, si rilassano e hanno modo di rigenerarsi riparando le microlesioni che le attivit\u00e0 della giornata hanno comportato; o anche alla pelle: durante il giorno, infatti, il nostro corpo rilascia ad essa proteine ed enzimi in quantit\u00e0 minore rispetto alla notte, perch\u00e9 durante la fase di veglia servono per altri scopi. Mentre riposiamo, invece, le attivit\u00e0 metaboliche si riducono e c\u2019\u00e8 una maggior disponibilit\u00e0 di questi elementi da dedicare al rinnovamento cellulare epidermico.<\/p>\n <\/a><\/p>\n Inoltre, un recente studio condotto da Michele Bellesi, Giulio Tononi e Chiara Cirelli, dell\u2019Universit\u00e0 del Wisconsin, e pubblicato su The Journal of Neuroscience3<\/sup>, dimostra che, durante il sonno, aumenta la produzione delle cellule che vanno a formare la mielina<\/strong>, una sorta di guaina protettiva isolante che consente la corretta veicolazione degli impulsi nervosi: questo spiegherebbe perch\u00e9 un sonno ristoratore e la giusta quantit\u00e0 di riposo<\/strong> ci permettono di essere pi\u00f9 lucidi, reattivi e durante il giorno e di come, invece, i disturbi del sonno possono metterci in difficolt\u00e0.<\/p>\n Non solo. Il sonno serve per riorganizzare e consolidare la memoria<\/strong>. Il cervello infatti approfitta della \u201cpausa\u201d notturna per rielaborare ci\u00f2 che ci \u00e8 successo durante la giornata. Attraverso il monitoraggio dell\u2019attivit\u00e0 cerebrale durante il sonno, infatti, si \u00e8 scoperto che il tipo di onde prodotte dal cervello e le aree cerebrali che si attivano sono le stesse di quando ricordiamo eventi passati che ci sono capitati. In pi\u00f9, rielaborando l\u2019accaduto e memorizzandolo, il cervello apprende.<\/p>\n Insomma, anche se durante il sonno viviamo una situazione di non-coscienza, non si pu\u00f2 dire lo stesso del cervello.<\/p>\n Ma se mentre riposiamo accade tutto questo, cosa accade se non dormiamo abbastanza?<\/p>\n Abbiamo visto cosa accade al nostro corpo quando siamo \u201cimpegnati\u201d a dormire. Ma se non dormiamo gli effetti non si limitano al fatto che non accade tutto ci\u00f2. Le implicazioni, le conseguenze e gli effetti dei disturbi del sonno sulla nostra quotidianit\u00e0 infatti possono essere molto pesanti.<\/p>\n Basti pensare a cosa ci accade, nel piccolo, quando attraversiamo un periodo nel quale siamo costretti a rinunciare a qualche ora di sonno: ci sentiamo pi\u00f9 affaticati, lo sforzo fisico ci pesa di pi\u00f9, abbiamo difficolt\u00e0 a concentrarci<\/strong>, siamo pi\u00f9 irascibili\u2026 e il pensiero vola al tanto agognato momento in cui andremo finalmente a dormire! Se la situazione diventa reiterata e, peggio ancora, cronica, gli effetti del cattivo riposo<\/strong> possono condizionare la nostra vita sociale con episodi di perdita della memoria<\/strong>, mal di testa<\/strong>, stress<\/a>, sbalzi d\u2019umore, ansia<\/strong>, diminuzione dell\u2019attenzione, della capacit\u00e0 di vigilanza e, nei casi pi\u00f9 estremi, persino allucinazioni e psicosi. Non per niente la deprivazione del sonno \u00e8 una delle torture utilizzate per indurre i prigionieri a rivelare i loro segreti. Quando non dormiamo siamo pi\u00f9 fragili, meno reattivi, meno lucidi e in un certo senso pi\u00f9 indifesi.<\/p>\n Capita che anche dopo una notte di sonno ci svegliamo con la sensazione di essere ancora molto stanchi. Questo succede quando, anche se effettivamente abbiamo dormito, non abbiamo, di fatto, riposato. Stress, tensioni, comportamenti scorretti che ostacolano i cicli del sonno possono essere alcune delle cause. Ma prima di capire come evitare questa spiacevole sensazione, vediamo brevemente come funziona il sonno.<\/p>\n <\/a><\/p>\n Il sonno si sviluppa in fasi:<\/p>\n Queste fasi si ripetono ciclicamente nell\u2019arco della notte con questa struttura, anche se tendenzialmente le fasi NREM 3 e 4 si verificano nei primi due cicli, mentre la fase REM diventa pi\u00f9 lunga avanzando nel corso del sonno, andando da 10 minuti iniziali fino a raggiungere i 90 minuti.<\/p>\n Ma perch\u00e9 l\u2019alternanza sonno\/veglia<\/strong> viene generalmente a coincidere con l\u2019alternanza notte\/giorno<\/strong>? Non \u00e8 un caso n\u00e9 una convenzione. Questo rapporto ha invece una stretta correlazione di causa\/effetto legata ai cosiddetti ritmi circadiani, ovvero le sequenze che il bioritmo del corpo umano segue per assicurarsi la sopravvivenza. I ritmi circadiani sono governati principalmente dal bilanciamento fra cortisolo<\/strong>, l\u2019ormone che tiene svegli, e la melatonina<\/strong>, che invece induce, e che sono particolarmente recettivi e reattivi alla presenza o assenza di luce. Insomma, il nostro corpo riconosce quando si fa buio e si auto indirizza verso una fase di riposo.<\/p>\n <\/a><\/p>\n Proprio per riposare al meglio e trarre i massimi benef\u00ecci dalle ore di sonno \u00e8 bene assecondare questa predisposizione naturale. Per farlo basta adottare qualche piccolo accorgimento. Ad esempio:<\/p>\n <\/a><\/p>\n Come abbiamo visto \u00e8 meglio non mangiare troppo a ridosso del momento in cui andremo a dormire: di notte le attivit\u00e0 metaboliche rallentano e tutto ci\u00f2 che introdurremo non verr\u00e0 trasformato in energia e bruciato, ma al contrario verr\u00e0 assimilato e non smaltito.<\/p>\n Al di l\u00e0 di quando mangiamo, poi, ci sono cibi che favoriscono il buon riposo<\/strong> e altri che lo ostacolano. Ad esempio, nella prima categoria troviamo i legumi, la frutta secca<\/a>, il latte, gli spinaci, le banane, le ciliegie, le uova, il pesce, la carne.<\/p>\n Alimenti e bevande che, al contrario, ostacolano il naturale avviamento al sonno e che possono creare disturbi al suo corso naturale, sono i cibi speziati, gli insaccati, i formaggi stagionati, la soia, il tofu e il miso (contengono alte quantit\u00e0 di tiamina, da evitare prima di dormire) e ovviamente gli energy drink e la caffeina<\/a>. Un discorso a parte va fatto per l\u2019alcol<\/strong> che, se da un lato favorisce il rilassamento, dall\u2019altro induce frequenti risvegli diventando quindi foriero di sonno disturbato.<\/p>\n Ma se \u00e8 vero che il cibo influenza il riposo<\/strong>, \u00e8 anche vero il contrario: dormire troppo o troppo poco ha dei riflessi sulla sensazione di fame<\/a> e sulla nostra tendenza a mettere su peso. Restando svegli troppo a lungo, infatti, e interferendo col naturale andamento del ritmo circadiano<\/a>, portiamo il nostro corpo a pensare di dover far fronte al periodo di veglia: viene indotto quindi a farci sentire lo stimolo della fame<\/strong> per poter far fronte alla richiesta di energia che lo stato di veglia richiede. Anche se \u00e8 notte fonda.<\/p>\n Al contrario, dormendo troppo<\/strong>, il metabolismo rallenta<\/strong> per un periodo prolungato aumentando il rischio di incorrere, a lungo andare, in disfunzioni metaboliche.<\/p>\n E come la mettiamo con il \u201cmitico\u201d sonnellino pomeridiano?<\/p>\n Sembrerebbe che una pausa riposante a met\u00e0 giornata aiuti ad essere pi\u00f9 reattivi<\/strong>, pi\u00f9 di buon umore<\/strong> e addirittura a diminuire il rischio di malattie cardiovascolari. Ma per essere davvero funzionale, il riposo pomeridiano<\/strong> non deve sconfinare nel vero e proprio sonno, innanzitutto per non alterare il normale e benefico ritmo sonno\/veglia e i ritmi circadiani<\/strong>, e, in secondo luogo, per non compromettere la qualit\u00e0 del sonno notturno.<\/p>\n \u00c8 dimostrato che basta un riposo di 30 minuti<\/strong> per permettere al corpo e soprattutto al cervello di rigenerarsi per far fronte alle attivit\u00e0 quotidiane che ancora ci aspettano. Non solo, ha un effetto ristoratore che pu\u00f2 (per brevi periodi, si intende!) alleviare le conseguenze dannose di un cattivo sonno notturno.<\/p>\n L\u2019orario migliore per farlo sarebbe fra le 14 e le 16<\/strong> e per non pi\u00f9 di 45 minuti: quello dopo il pranzo<\/a> \u00e8 infatti il momento nel quale l\u2019organismo presenta una naturale flessione dell\u2019energia fisica e mentale e non \u00e8 affatto controproducente assecondare questa tendenza fisiologica.<\/p>\n L\u2019aspetto pi\u00f9 difficile \u00e8 conciliare questa tanto agognata pratica con i ritmi e gli impegni quotidiani, e soprattutto con i doveri lavorativi.<\/p>\n Ecco la domanda che tutti si pongono almeno una volta nella vita: quante ore bisogna dormire<\/strong> per stare bene? Non c\u2019\u00e8 un numero preciso di ore: come abbiamo visto, molto dipende dal tipo di vita che si conduce, dai ritmi ai quali si deve fare fronte, dalla qualit\u00e0 del sonno delle notti precedenti\u2026<\/p>\n Diciamo che fra le 6 e le 8 ore a notte<\/strong> siamo \u201cal sicuro\u201d. Non di meno e non di pi\u00f9. Ma a una condizione: che sia un sonno di qualit\u00e0. Al di sotto e al di sopra di tale soglia, infatti, si riscontra nel lungo periodo una maggiore tendenza a sviluppare diabete, ipertensione, patologie cardiovascolari e depressione.<\/p>\n Quindi, monitorare gli aspetti che riguardano la qualit\u00e0 del nostro sonno vuol dire impegnarsi in prima persona a proteggere il proprio benessere e poter dire buonanotte alle preoccupazioni!<\/p>\n A volte capita che, nonostante tutti i consigli e le accortezze, proprio non si riesca a riposare bene. Allora, per contrastare i disturbi del sonno, si pu\u00f2 scegliere di affidarsi a prodotti specifici che possono rivelarsi gli aiuti ideali in due diversi momenti della giornata: prima di andare a dormire, per prepararsi al meglio al riposo<\/strong>, e dopo il risveglio<\/strong>, per affrontare la giornata con la carica e la lucidit\u00e0 giusta. Nel primo caso, i Fiori di Bach<\/strong><\/a> sono una risposta naturale e delicata per avvicinarsi al sonno ristoratore tanto agognato:\u00a0Resource Goodnight<\/strong><\/a>, ad esempio,\u00a0sfrutta la sinergia degli Archetipi Floreali per godersi un sonno sereno dalle prime ore della notte fino alle luci dell\u2019alba. Mentre per essere attivi e reattivi di giorno, soprattutto nei periodi particolarmente stressanti o quando si fatica a tenere il ritmo quotidiano, pu\u00f2 essere utile introdurre degli integratori, previo consulto con il proprio medico curante o farmacista di fiducia: tra questi potete provare Tonico Guna<\/strong><\/a> che aiuta a ritrovare l\u2019energia e la concentrazione che servono. Perch\u00e9 anche per conquistare l\u2019equilibrio a volte ci vogliono gli alleati giusti.<\/p>\nPerch\u00e9 il riposo \u00e8 cos\u00ec importante<\/h2>\n
1. l\u2019eliminazione delle tossine<\/h3>\n
2. la rigenerazione cellulare e dei tessuti<\/h3>\n
Effetti della mancanza di riposo sull\u2019organismo<\/h2>\n
Dormire e riposare<\/h2>\n
Come funziona il sonno notturno<\/h2>\n
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Tecniche di rilassamento per riposare meglio<\/h2>\n
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Cibo e sonno: due bisogni primari legati fra loro.<\/h2>\n
Il riposo pomeridiano<\/h2>\n
Quante ore di riposo al giorno<\/h2>\n
Quando il riposo non basta<\/h2>\n