Sintomi e disturbi legati alla menopausa

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Anche se si tratta di una condizione fisiologica della vita di una donna, la menopausa desta molte preoccupazioni in coloro che si accingono a viverla.

La fine delle mestruazioni e del periodo fertile infatti, oltre a provocare un cambio ormonale, incide sotto diversi punti di vista sulla salute della donna. Facciamo un passo per volta.

Cos’è la menopausa

Non si tratta di una malattia, ma di un periodo transitorio della vita di una donna, in cui le mestruazioni scompaiono in seguito alla cessazione mdella produzione degli ormoni estrogeni a causa dell’esaurimento dei follicoli ovarici.

La menopausa si presenta fra i 45 e i 55 anni, ma vi sono casi di menopausa precoce (che avviene appunto prima dei 45 anni) o tardiva (dopo i 55)[1].

Tale cambiamento può avvenire non senza conseguenze, poiché la cessazione della secrezione estrogenica cambia i rapporti tra gli ormoni, influendo sul corpo e sulla psiche.

Prima di cessare completamente, in seguito alla progressiva e continua perdita di secrezione estrogenica, il ciclo mestruale nel tempo subisce alcune alterazioni che si manifestano con un flusso sempre meno forte ed irregolarità mensili.

Quando si entra quindi in menopausa?

Solo dopo un’amenorrea (assenza totale delle mestruazioni) che perdura per 12 mesi consecutivi, si può dire con precisione che la donna è in menopausa.

Prima di quel momento vi è una fase preliminare, chiamata climaterio[2], nella quale si susseguono gradualmente i primi cambiamenti e l’ovaio perde il suo ritmo e la sua ciclicità di produzione delle cellule-uovo.

Sintomi della menopausa

 

sintomiCon il calo di produzione degli estrogeni che influenzano tutto l’organismo della donna, avvengono dei cambiamenti a livello fisico e psichico, i quali possono manifestarsi con sintomi e disturbi vari, che talvolta possono provocare disagi o rappresentare dei fattori di rischio per la salute.

Vediamo quali sono i sintomi più comuni del climaterio:

  • sanguinamento irregolare
  • vampate di calore
  • cambiamenti dell'umore
  • lievi perdite di urina dovute all’indebolimento dell’uretra
  • disturbi del sonno
  • fiacchezza e mancanza di energia
  • sudorazioni notturne
  • secchezza vaginale, della pelle e del cuoio capelluto
  • calo del desiderio sessuale
  • diminuzione del metabolismo, aumento della fame e, conseguentemente, del peso, con concentrazione del grasso corporeo soprattutto nella zona dell’addome e dei fianchi
  • dolori muscolari e articolari
  • palpitazioni cardiache
  • vertigini e capogiri
  • sbalzi di pressione arteriosa
  • calo di memoria e concentrazione
  • Alterazione del tono dell’umore

Disturbi e patologie correlate alla menopausa

Alcuni dei sintomi appena descritti sono semplicemente legati al disequilibrio ormonale momentaneo, altri invece possono essere correlati a fastidi e fattori di rischio che in questa fase transitoria trovano terreno fertile per svilupparsi.

Con l’abbassamento del livello degli estrogeni, infatti, possono verificarsi diversi disequilibri, che se non riequilibrati potrebbero portare verso diversi fattori di rischio per la salute futura della donna.

patologie

I principali fattori di rischio sono legati al procedere della perdita di fissazione e ricostruzione della massa ossea (osteoporosi) o allo sviluppo di disequilibrio del sistema cardiovascolare, con sbalzi pressori, aumento del rischio di aterosclerosi e di ipercolesterolemia:

  • La produzione ridotta di estrogeni fa sì che il corpo riduca la sua capacità di assimilare il calcio e di rigenerare l’osso, andando ad incidere negativamente sulla struttura ossea.
    Conosciuta come osteoporosi, questa malattia che interessa lo scheletro è contraddistinta dalla perdita di massa ossea e dal conseguente aumento della fragilità dell’osso stesso. Ciò fa innalzare il rischio di contrarre microfratture e fratture, anche a causa di traumi minori.
  • Se gli estrogeni proteggono il corpo dal deposito di grassi all’interno dei vasi sanguigni, in maniera direttamente proporzionale, quando cala la loro produzione (quindi durante la menopausa) l’accumulo di grasso intravasale comincia ad aumentare.
    Ciò espone l’organismo ad un rischio maggiore di malattie cardiovascolari.

Menopausa precoce

L’arrivo della menopausa è dovuto normalmente a cause naturali che in caso di “menopausa precoce (cioè intorno ai 45 anni di età) si verifica in seguito alla cessazione della secrezione estrogenica anticipata; talvolta però la menopausa precoce può essere causata anche da interventi chirurgici che interessano l’apparato riproduttivo, oppure da trattamenti di chemioterapia e radioterapia.

La manifestazione prematura della menopausa potrebbe dipendere anche da altri fattori, come la presenza di: patologie degenerative, malattie autoimmuni, anomalie genetiche, anomalie metaboliche, eccessiva presenza di tossine[3] (spesso causata dal fumo e da uno stile di vita non sano).

Rapporti sessuali e calo del desiderio

Il cambiamento generale, che avviene nel corpo della donna in menopausa, influisce anche sulla sua sfera intima.

La produzione ridotta di ormoni estrogeni, provoca ad esempio secchezza vaginale e rigidità delle pareti interne, influendo sui rapporti sessuali che possono diventare fastidiosi o addirittura dolorosi, fino a causare talvolta anche piccole perdite di sangue.

Questa condizione è conosciuta come atrofia vaginale.

atrofia vaginale

A causa dell’assottigliamento delle pareti, della loro ridotta elasticità e della mancanza di trofismo della mucosa vaginale, dovuta anche al calo dei Lattobacilli vaginali, la vagina è maggiormente esposta all’aggressione di agenti patogeni (come funghi e batteri), che possono così attecchire più facilmente al suo interno, determinando anche condizioni di cambio del pH vaginale.

All’atrofia vaginale possono infatti essere correlate numerose infezioni che interessano l’ambiente vaginale e in tal caso parliamo ad esempio di vaginite per arrivare fino al tratto urinario.

Il disequilibrio endocrino, inoltre, condiziona anche la libido, determinando un calo del desiderio.

Per poter vivere tranquillamente la propria vita sessuale, un rimedio immediato può essere fornito da gel lubrificanti topici a base di acqua, i quali vengono usati all’occorrenza, per non avvertire dolore al momento del rapporto.

In ogni caso, durante la menopausa, è sempre consigliato rivolgersi al ginecologo per effettuare una visita approfondita e constatare la salute dell’apparato urogenitale e dell’organismo.

In questa fase la prevenzione è importantissima per transitare attraverso il periodo della menopausa in salute e serenità.

Rimedi naturali per i sintomi della menopausa

rimedi naturali

Un equilibrato stile di vita, attività fisica controllata, giuste ore di sonno, contenimento del fumo e delle bevande gassate e alcoliche, hanno un ottimo effetto di supporto allo stato di salute e di benessere generale anche durante la menopausa. Essenziale è anche sottoporsi a screening e visite specialistiche periodiche e preventive,

Vediamo ora quali sono i rimedi naturali più diffusi per combattere i sintomi della menopausa:

  • alcuni fiori di Bach possono aiutare ad evocare le proprie risorse interiori e le proprie innate capacità di adattamento quando si desidera realizzare un rapporto armonico con la propria femminilità, soprattutto nei momenti di particolare sensibilità legati ai cicli mestruali, alla gravidanza o alla menopausa.
  • Estratti di passiflora, melissa, tè verde ed equiseto si dimostrano particolarmente validi per combattere le situazioni di ansia e la ritenzione idrica.
  • Infusi a base di frutti rossi (o frutti rossi al naturale) favoriscono la salute del tratto urinario, scongiurando infezioni ed infiammazioni.
  • Integratori a base di vitamine e minerali donano il giusto apporto quotidiano alla donna, compensando le naturali mancanze causate dallo squilibrio ormonale.

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Terapia ormonale sostitutiva

Scoperta negli anni ‘40 e modificata nel corso del tempo, la Terapia Ormonale Sostitutiva è una delle terapie utilizzate per una serie di disequilibri e disturbi tipiche della Menopausa. Si tratta di una terapia farmacologica che comporta la somministrazione esterna, in dosi diverse, degli ormoni i estrogeni e progesterone per via orale, oppure con cerotti, creme o ovuli.

Come tutti i trattamenti terapeutici, deve essere valutato dal Ginecologo di fiducia, in seguito ad una precisa anamnesi della donna. Alterazioni gravi dell’umore producono un buon effetto sulla salute psico-fisica della donna in menopausa.

 

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