Perché ho sempre gli occhi rossi?

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Gli occhi rossi sono la conseguenza della dilatazione dei vasi sanguigni superficiali presenti nella sclera, cioè la parte bianca dell'occhio.

L’arrossamento degli occhi può essere provocato da diversi fattori, alcuni legati a patologie oculari dirette, altri che non interessano direttamente l’occhio, ma lo coinvolgono, altri a condizioni ambientali o a specifici comportamenti.

Gli occhi sono lo specchio dell’anima. Manteniamoli sani.

Cause non patologiche degli occhi rossi

Le cause non patologiche che fanno arrossare gli occhi sono diverse, alcune sono ben note altre probabilmente meno conosciute alla maggior parte delle persone. In ogni caso quando gli occhi si arrossano per motivi non patologici non c’è da preoccuparsi, nel giro di poco tempo la situazione tende a risolversi da sola senza necessità di un intervento medico.

cause non patologiche

Gli occhi possono diventare rossi per:

  • pianto, specialmente se seguito dallo strofinarsi le palpebre
  • eccessivo consumo di alcolici e superalcolici: queste bevande infatti hanno un effetto vasodilatatore
  • assunzione di sostanze stupefacenti cannabinoidi
  • esposizione al vento forte
  • lunga esposizione alla luce solare
  • presenza di un minuscolo corpo estraneo (polvere, granelli di sabbia)
  • contatto con sostanze irritanti per gli occhi come fumo o detergenti
  • effetto indesiderato di farmaci anticoagulanti quando non correttamente dosati
  • uso prolungato di lenti a contatto
  • secchezza dell’aria
  • tosse molto forte
  • raffreddore o influenza
  • uso prolungato di una fonte retroilluminata (pc, tablet, cellulare, etc)
  • insonnia

Cause patologiche

cause patologiche

Gli occhi possono diventare rossi a causa della presenza di specifiche patologie. Alcune di queste interessano direttamente la zona oculare, altre hanno tra i loro sintomi proprio l’arrossamento degli occhi.

Se il problema degli occhi rossi dura da più di due giorni ed è associato da altri sintomi come dolore, cefalea, nausea, problemi alla vista, aumento della sensibilità alla luce, secrezioni, prurito o lacrimazione è opportuno rivolgersi nel più breve tempo possibile ad un oculista.

Alcune delle patologie che provocano occhi rossi sono:

  • congiuntivite, infiammazione di origine infettiva, allergica o traumatica della membrana mucosa trasparente che ricopre la periferia della parte bianca dell’occhio
  • episclerite, infiammazione dello strato più superficiale della sclera (parte bianca dell’occhio)
  • herpes zoster oftalmico infezione oculare da virus varicella-zoster
  • uveite, infiammazione della sottile membrana molto vascolarizzata situata tra la cornea (lente esterna dell’occhio, sui cui si collocano le lenti a contatto) e la sclera
  • ipertensione arteriosa
  • sindrome dellocchio secco dovuta ad una ridotta produzione lacrimale
  • blefarite, infiammazione del bordo ciliare della palpebra
  • cheratite, infiammazione della cornea caratterizzata da perdita o danno epiteliale diffusi, fini e punteggiati

Tra le patologie più gravi, ovvero da non considerare in prima analisi se si nota un po’ di rossore negli occhi, ci sono:

  • ebola e altre febbri emorragiche
  • tumori oculari
  • glaucoma correlato a una pressione eccessiva all'interno dell'occhio che,danneggiando il nervo ottico, compromette la vista
  • tracoma, congiuntivite cronica dovuta all'infezione provocata da un batterio: la Chlamydia Tracomatis

cause patologiche 2

Il trattamento varia a seconda della patologia che ha provocato gli occhi rossi.

Per le malattie oculari vengono usati principalmente colliri che contengono antibiotici, antinfiammatori, beta-bloccanti (regolatori della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa) e cortisonici a seconda del caso. A definire la terapia deve essere il medico che individua le cause degli occhi rossi e indica la terapia da seguire con modalità e tempi di somministrazione corretti; ne consegue che è altamente sconsigliato il fai da te, perché gli effetti di un’incuria nel trattamento possono arrivare fino al ricovero in ospedale o alla perdita della vista.

Rimedi naturali per gli occhi rossi

rimedi

Se le cause degli occhi rossi non sono patologiche si possono adottare comportamenti o utilizzare rimedi naturali che aiutano ad alleviare il rossore più in fretta.

Ad esempio, chi usa molto il computer dovrebbe cercare di prendere spesso una piccola pausa e distogliere lo sguardo dallo schermo. In Italia è obbligatorio, per il datore di lavoro, concedere 15 minuti di pausa ogni 2 ore1, salvo diversa disposizione del CCNL. Chi invece usa le lenti a contatto dovrebbe alternarle con gli occhiali, in modo da evitare di irritare troppo l’occhio e tenere sempre a portata di mano un collirio, da mettere all’occorrenza.

L’emissione di una particolare frequenza di luce costante da parte del dispositivo elettronico con schermo retroilluminato utilizzato può essere filtrata attraverso occhiali dedicati (con filtro della “luce blu”, o “blue ray”).

Anche piante o fiori possono essere molto utili per gli occhi rossi:

  • la camomilla aiuta a lenire l’infiammazione e dona sollievo. Sarà sufficiente preparare un infuso a base di camomilla e una volta freddo immergerci dei dischetti di cotone da posizionare sugli occhi per una ventina di minuti
  • il latte freddo, da usare al posto dell’infuso di camomilla, aiuta a dare sollievo
  • l’infuso di semi di finocchio può essere altrettanto utile in caso di irritazioni
  • il cetriolo, che basterà tagliare in fettine da tenere sugli occhi per 15/20 minuti
  • la carota, che dopo breve bollitura basterà tagliare e applicare a fettine come il cetriolo.

Lenti a contatto: cosa non fare

lenti a contatto

CONSERVARE LE LENTI A CONTATTO IN ACQUA SALATA

La soluzione unica, il liquido nel quale si ripongono le lenti quindicinali o mensili (non usa e getta) per poterle riutilizzare il giorno successivo, non è la soluzione salina. È un rimedio preparato appositamente per conservare e disinfettare le lenti a contatto e abbattere la carica batterica che può essere dannosa per gli occhi.

La soluzione salina ha unicamente una finalità detergente, in fase di applicazione o di rimozione delle lenti, nel caso siano presenti dei residui da ripulire. Può essere usata anche quando la lente si è asciugata troppo in fase di applicazione, magari perché non siamo riusciti a indossarle al primo tentativo.

USARE LE LENTI A CONTATTO OLTRE LA DURATA PREVISTA

Se si chiamano quindicinali dovrebbero essere buttate dopo il quindicesimo giorno. E invece non è raro, specialmente tra i più giovani, trovare persone che utilizzano le lenti a contatto deliberatamente oltre tale durata, magari con l’intenzione di risparmiare sulla spesa complessiva.

Non è raro, anche, il verificarsi di episodi di congiuntivite o altre patologie oculari a seguito di questi comportamenti. La salute dell’occhio, come dicevamo prima, è preziosa e qualsiasi agente estraneo può compromettere il suo delicato equilibrio. Se l’intenzione è quella di risparmiare – a patto che le si usi con costanza – ci si può muovere da lenti giornaliere a quindicinali e così via, ma sempre rispettando rigorosamente la durata riportata sulla confezione.

LAVARE LE LENTI A CONTATTO

Una pressione eccessiva delle dita su una superficie così sottile può comportare una deformazione e una rottura della struttura di idrogel (o silicone idrogel) di cui è composta. In caso di presenza di piccoli depositi, specialmente quelli grassi, è consigliata una leggera passata con le dita pulite sulla lente, dopo averla bagnata con la soluzione apposita.

RIUSARLE DOPO LA CONGIUNTIVITE

La lente, essendo a contatto con l’occhio, ne recepisce la carica batterica e, se riutilizzata, la ripropone, fungendo da mezzo di contagio. La soluzione migliore è quella di buttare le lenti a contatto che sono state applicate su occhi affetti da congiuntivite o altre patologie oculari.

Esistono in commercio tuttavia soluzioni professionali, differenti da quelle usate per la normale cura delle lenti, che possono essere utili nel caso di lenti mensili, perché ne rimuovono la carica batterica.

NON CAMBIARE IL LIQUIDO E LA SCATOLA

Tutti i giorni va cambiato il liquido nella scatola porta-lenti (soluzione unica) e ogni volta che si cambia la confezione, va cambiata anche la scatola.

DIMENTICARSI IL COLLIRIO

Il collirio è un prodotto da portare sempre con sé se si portano le lenti a contatto. Va messo ogni qualvolta si avverte un po’ di secchezza oculare e, comunque, ogni 2-3 ore qualche goccia aiuta la sua prevenire. Prima di partire per le vacanze, scopri quale collirio usare.

INDOSSARLE TROPPO A LUNGO

La lente non è un sostituto degli occhiali, ma solamente una comodità per situazioni in cui l’occhiale risulta più scomodo o meno estetico. Oltre le 12 ore consecutive il rischio di secchezza e cheratite è significativo. Se ne consiglia l’applicazione per non più di 8 ore al giorno.

NUOTARE CON LE LENTI A CONTATTO

Sembra un’idea intelligente usare le lenti anche sott’acqua per proteggere l’occhio e nel contempo vederci meglio. Invece non lo è per niente: anzitutto, per vedere sott’acqua è necessario uno strato di aria tra l’occhio e l’acqua, in modo che l’indice di rifrazione della luce possa tornare ai livelli a cui il nostro occhio è abituato. In secondo luogo, l’acqua, per quanto possa sembrare pulita, contiene numerosi batteri e virus che, al contatto con la lente, possono trasferirsi all’occhio, causando seri disturbi.

Se vuoi andare al mare o in piscina e vedere comunque sott’acqua, indossa sopra le lenti un paio di occhialini o la maschera, oppure – meglio ancora – una maschera con lenti graduate.

 

1 D.lgs 81/2008, Art. 175 par.3

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