Influenza nel gatto…. sintomo o malattia?

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Dr.ssa G. Barbara Occhipinti

Medico Veterinario. Specialista in Medicina Low Dose.

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Quando si adotta un animale, qualsiasi esso sia, diventa a pieno titolo un membro della nostra  famiglia, per questo motivo un suo malessere può diventare motivo di grande preoccupazione per noi.

Ci sono nella vita di un gatto dei momenti critici in cui egli è più soggetto all’azione di microrganismi patogeni; infatti durante il cambio di stagione, al pari delle persone, anche i gatti possono sviluppare una serie di problematiche legate ad infiammazioni ed infezioni delle vie aeree superiori, causate molto spesso da alcuni virus molto comuni nei felini, sia domestici, che selvatici: l’Herpesvirus Felino (HFV) ed il Calicivirus Felino (FCV).

Sono virus che ritroviamo anche per la specie umana, ma sono diversi, per cui uomo e gatto non possono contagiarsi a vicenda.

Recentemente la bibliografia internazionale ha riportato il caso di alcuni gatti statunitensi con sintomi respiratori trovati positivi ad un virus influenzale di tipo A1; il fatto che si tratti di rare segnalazioni isolate fa pensare che una vera e propria infezione influenzale sia una evenienza veramente eccezionale.

Più frequentemente quindi di fronte ad una sintomatologia respiratoria in un gatto si dovrà sospettare la presenza di un Herpesvirus o di un Calicivirus, talvolta anche accoppiati nei soggetti con il sistema immunitario più debole, ovvero gli animali giovani o anziani.

Non si parlerà perciò nei nostri gatti di “influenza”, ma di una generica malattia respiratoria virale.

Come si contagia il nostro gatto?

La malattia respiratoria virale è causata da uno o più virus e l'infezione si trasmette attraverso il contatto diretto con le secrezioni di animali infetti oppure con oggetti contaminati, come ad esempio la ciotola.

Esiste la possibilità di proteggere il nostro gatto dagli esiti più pericolosi di una infezione virale, ovvero rivolgersi ad un medico veterinario ed intraprendere un protocollo vaccinale idoneo alle condizioni di vita del nostro animale secondo le Linee Guida per la Vaccinazione del Gatto emesse periodicamente da WSAVA (World Small Animal Veterinary Association); in genere si riesce a sviluppare una protezione accettabile nei confronti di Herpesvirus Felino tipo 1 e Calicivirus1.

Come riconoscere la malattia virale respiratoria?

INFLUENZA NEL GATTO, COME RICONOSCERLA E CURARLA - SINTOMI

I virus responsabili della malattia respiratoria virale attaccano primariamente le mucose del muso, quindi i sintomi che potranno allertarci saranno a carico di naso, occhi e bocca:

  • starnuti
  • congiuntivite
  • secrezioni nasali ed oculari
  • tosse
  • salivazione eccessiva
  • perdita di appetito
  • ulcere orali ed oculari

Spesso queste avvisaglie locali si accompagnano a sonnolenza ed apatia; talvolta anche febbre, quando la temperatura rettale del nostro animale supera i 39.5°C.

Se il gatto presenta uno o più sintomi è buona norma isolarlo da altri animali conviventi per evitare il contagio e portarlo da un medico veterinario il prima possibile, in modo tale che si possa valutare la effettiva condizione di salute del nostro piccolo amico a quattro zampe.

Si può intervenire in aiuto della terapia medica?

La malattia respiratoria virale del gatto è causata da virus per cui il trattamento principale sarà rivolto ad alleviare i sintomi ed a evitare eventuali complicanze.

In queste situazioni è opportuno evitare il fai da te, in quanto la terapia per le patologie respiratorie su base virale deve essere prescritta da un medico veterinario in base alle esigenze di ogni singolo paziente: in alcuni casi potrebbe essere utile prescrivere degli antibiotici per contrastare eventuali infezioni secondarie, un collirio per la congiuntivite, flebo sottocutanee per mantenere il nostro animale bene idratato oppure ricorrere all’uso di areosol.

Molto spesso il medico veterinario potrebbe consigliare l’uso di mangimi alimentari specifici per integrare la dieta e dare un sostegno al sistema immunitario.

Accanto a ciò sono importanti il riposo e l’ assenza di sbalzi di temperatura.

Sottoporre il gatto al protocollo vaccinale di routine in conclusione rimane il metodo più efficace per cercare di prevenire la malattia respiratoria virale.

I vaccini, però, non sempre riescono ad impedire che il felino contragga il virus o ne diventi portatore asintomatico, per cui è bene supportare il sistema immunitario del gatto con una sana alimentazione e, quando si ritenga utile, con l’uso di integratori specifici.

 

[1] Characterization of a Feline Influenza A (H7N2) Virus, Masato Hatta et al. Emerg. Infect. Dis. 2018 Jan;24(1):75-86

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