L’eziologia della patologia allergica è plurifattoriale. Come in un puzzle, anche nell’allergia più tasselli concorrono a disegnarne il quadro.
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L’eziologia della patologia allergica è plurifattoriale. Come in un puzzle, anche nell’allergia più tasselli concorrono a disegnarne il quadro, il puzzle allergico.
Perché il soggetto sia allergico è favorente la predisposizione genetica (la probabilità di sviluppare una allergia varia se nessuno, uno solo od entrambi i genitori sono allergici) ma questo non è sufficiente per scatenare un fenomeno allergico.
È necessario che il soggetto sia esposto agli allergeni ambientali e in questi ultimi anni l’ambiente si è “imbibito” di allergeni: pensiamo alla moquette, all’inquinamento ambientale, a cibi sempre più raffinati, ecc. e che sia sensibilizzato verso certi allergeni, cioè che abbia smarrito la tolleranza verso quelle sostanze.
Infine, la causa oggi ritenuta essere forse la più importante per lo sviluppo di un allergia, il suo vero “peccato originale”: l’alterazione dell’equilibrio del Sistema Immunitario, il cosiddetto switch Th1/Th2 (cioè l’alterazione del rapporto tra due famiglie di cellule immunitarie: i linfociti T helper-1 ed i linfociti T helper-2). Nel soggetto allergico il Sistema Immunitario è come “impazzito”, ha sviluppato troppo una sua parte a discapito di un’altra, e purtroppo la parte che ha ipersviluppato è proprio quella che produce gli anticorpi IgE, responsabili della sensibilizzazione e della successiva manifestazione allergica.