Allergie: i linfociti Th2 e Th1

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La patologia allergica, come molte altre patologie del Sistema Immunitario, può essere interpretata come l’espressione di un’alterazione della bilancia immunitaria.

Nel caso della malattia allergica, le cellule immunitarie chiamate Th2 (Linfociti T Helper 2) sono iper-espresse, cioè lavorano in eccesso rispetto ad un’altra famiglia di cellule immunitarie chiamata Th1 (Linfociti T Helper 1).

Questa caratteristica alterazione del Sistema Immunitario dei soggetti allergici è la vera causa della loro malattia. In Immunologia si chiama ‘Switch Th1/Th2’ e costituisce il vero ‘Peccato originale’ delle allergie. Un ruolo predominante nella funzione dei linfociti Th (Linfociti T Helper) è giocato da particolari molecole biologiche chiamate interleuchine.

Le interleuchine, presenti nel corpo umano in bassissime concentrazioni, sono messaggeri capaci di informare le cellule immunitarie e di controllarne il comportamento. Tra queste ci sono i linfociti Th, veri e propri “direttori d’orchestra” del sistema immunitario, da cui dipende il destino in senso positivo (guarigione) o negativo (malattia) di molte condizioni patologiche, tra cui l’allergia.

Poter correggere le alterazioni del sistema immunitario con l’uso delle interleuchine rappresenta oggi uno dei campi di ricerca più affascinanti ed innovativi della Biologia Molecolare applicata alla Medicina.

Due di queste interleuchine, IL-12 (interleuchina 12) e IFN-ƴ (interferone-gamma), chiamate anche interleuchine antiallergiche, hanno la capacità di ridurre la funzione dei Linfociti Th2 (iper-espressi nel soggetto allergico), riequilibrando la bilancia immunitaria.

Immaginiamo la bilancia immunitaria costituita dai classici due piatti contrapposti: sull’uno sono collocate le cellule Th1 e sull’altro quelle Th2. Se i due piatti sono in equilibrio (stesso peso) il soggetto sarà normo reattivo. Se invece il piatto Th2 sarà più pesante del Th1 il soggetto sarà allergico. Le due interleuchine IL-12 (interleuchina 12) e IFN-ƴ (interferone-gamma) hanno il compito di far pesare di più il piatto carente (Th1) allo scopo di recuperare dolcemente il giusto equilibrio, cioè la parità di peso dei piatti contrapposti.

Ristabilendo l’equilibrio si riduce la produzione di Immunoglobuline E (conseguenti all’iperstimolo h2) che innescano le diverse manifestazioni allergiche: starnuti, congestione nasale, rinorrea, iper-lacrimazione, tosse, fatica a respirare, orticaria, prurito.

Gli allergologi e gli immunologi conoscono da tempo questo fenomeno e hanno dimostrato che è possibile correggere le alterazioni del sistema immunitario con l’uso di interleuchine. Prestigiose università hanno condotto studi scientifici che ne hanno dimostrato l’efficacia.

Per non avere effetti avversi, tuttavia, è necessario che la concentrazione delle interleuchine somministrate in una terapia antiallergica siamolto bassa (low dose).

Applicare la diluizione omeopatica a queste molecole biologiche non solo lasciainalterato il loro funzionamento, ma consente di non avere effetti avversi.

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